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Brasile: Conab prevede una produzione tra i 41,9 e i 44,73 milioni di sacchi

La stima ha coinvolto le principali associazioni di settore ed è stata supportata da una grande ricerca e studio sul campo.

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MILANO – Conab spiazza tutti ipotizzando nella sua prima stima ufficiale per il raccolto 2011/12 una produzione compresa tra 41,9 e i 44,73 milioni di sacchi: il dato più elevato di sempre in un anno negativo del ciclo biennale. Una previsione che sgombra il campo dalle aspettative pessimistiche delle settimane scorse e smentisce lo stesso ministro dell’agricoltura Wagner Rossi, che aveva prefigurato, in un’intervista concessa prima di Natale, un accentuato calo sull’anno (-23%) destinato a far scivolare la produzione ai minimi storici recenti.

Conab: produzione compresa tra 41,9 e i 44,73 milioni di sacchi

Il tutto a fronte di una lieve contrazione delle superfici coltivate e di una forte siccità, durata sino a settembre, che aveva fatto temere il peggio. Le cifre di Conab indicano che il prossimo raccolto si attesterà tra 41,89 e i 44,73 milioni di sacchi da 60 kg, pari una flessione (a seconda che si consideri il margine inferiore o superiore della stima) compresa tra il 12,8% e il 7% rispetto al raccolto da 48,1 milioni di sacchi registrato nel 2010/11, che è stato, lo ricordiamo, il secondo più abbondante di sempre nella storia produttiva brasiliana.

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Il calo più consistente (tra il 15,9% e il 9,9% in meno) riguarderà gli Arabica, mentre la produzione di Robusta registrerà (sempre a seconda del valore considerato), una lieve flessione (-3%) o un moderato incremento (+2,6%).

Conab: la produzione di Arabica

La produzione di Arabica (prendendo in esame il valore medio della stima) costituirà i tre quarti circa del totale (74,6%), con lo stato del Minas Gerais ancora una volta in grande evidenza (66,6% del raccolto complessivo di arabica).

Sul fronte dei Robusta riconfermata la leadership dell’Espírito Santo, con oltre i due terzi del raccolto totale di conilon. L’area totale coltivata viene stimata in 2,2806 milioni di ettari, in lieve calo (-0,4%) rispetto al raccolto precedente. La produzione del Minas Gerais è stimata tra i 21,219 e i 22,709 milioni di sacchi.

Considerando il dato medio di 21.964.012 sacchi si avrebbe un calo del 12,69% sull’anno precedente, con una produttività superiore, in ogni caso, ai 21 sacchi/ha, contro i 19,87 sacchi/ha del precedente anno negativo del ciclo biennale (2009/10).

Dopo mesi di siccità, la pioggia è arrivata puntualmente a fine settembre in quasi tutte le regioni dello stato reintegrando il deficit idrico e consentendo due buone fioriture, ben definite e uniformi.

Una differenza rilevante con l’anno passato, quando l’irregolarità delle precipitazioni aveva determinato numerose fioriture atipiche complicando non poco la gestione del raccolto. Il calo produttivo è stato maggiore in quelle aree dove si sono registrati raccolti abbondanti lo scorso anno, con conseguente forte stress vegetativo degli arbusti.

Una ripresa produttiva

Laddove invece il potenziale produttivo è stato frustrato, nel 2010, da condizioni climatiche sfavorevoli si registra quest’anno una ripresa produttiva, che sovverte parzialmente il tipico paradigma biennale.

Tale tendenza si manifesta in particolare nelle regioni di Zona da Mata, Jequitinhonha, Norte de Minas, Centro Sul e Serra da Mantiqueira ed è favorita dal positivo andamento climatico degli ultimi mesi.

Anche per questo, l’analisi disaggregata delle varie aree produttive risulta in questo report molto più articolata, con un’ulteriore suddivisione del Sul de Minas in tre sub-regioni, ai fini di una disamina più dettagliata delle singole situazioni locali.

In generale possiamo dire che i cali più rilevanti si dovrebbero registrare nel Cerrado Mineiro (-24,6%) dove gli indici di produttività rimangono comunque ragguardevoli (26,63 sacchi/ha) e nella regione di sud e sud-ovest, mentre nelle aree di Zona da Mata, Leste, Mucuri, Jequitinhonha e Norte de Minas è attesa addirittura una ripresa produttiva rispetto all’anno passato.

La crescita della produzione

Il programma per il rinnovo e il rilancio del settore del caffè sta dando i suoi frutti nell’Espírito Santo, dove la produzione dovrebbe crescere tra lo 0,7% e il 6,9% rispetto al 2010. Le prospettive appaiono buone sia per il conilon (73% della produzione dello stato) che per gli arabica e la forte siccità registrata nei primi mesi dell’anno scorso è ormai soltanto un lontano ricordo.

Dopo il brillante risultato dell’anno passato lo stato di São Paulo subisce inevitabilmente quest’anno un calo ciclico dovuto allo stress delle piante, con conseguente flessione produttiva pari, considerando il valore medio della stima, al 26,55%. La recente ripresa dei prezzi potrebbe contribuire a invertire il trend in atto da anni, che ha portato a una forte contrazione delle superfici coltivate a caffè a favore di altre colture.

La produzione è prevista addirittura in crescita nello stato di Bahia dove il buon andamento climatico (con indici pluviometrici positivi) ha favorito sia gli arabica, per i quali si prevede una crescita dell’8,4%, che i robusta, il cui raccolto potrebbe incrementarsi di quasi il 28%, grazie anche alle nuove aree entrate in produzione.

Le condizioni climatiche

La ciclicità negativa si farà sentire invece nel Paraná dove la produzione diminuirà di un quarto risentendo anche di un’ulteriore contrazione delle superfici in produzione. Va comunque osservato in questo stato un forte sforzo di potenziamento e rilancio produttivo attraverso interventi di potatura e investimenti, volti a razionalizzare la coltura.

Le condizioni climatiche sono state sin qui favorevoli, con precipitazioni soddisfacenti in buona parte delle regioni. Le precipitazioni insufficienti, in particolare ad agosto, si sono ripercosse invece sullo sviluppo del raccolto di robusta in Rondônia, dove la produzione è prevista in forte calo.

Gli indici di produttività, già tra i più bassi del paese, subiranno un’ulteriore flessione evidenziando ancora di più i gravi ritardi strutturali e la scarsa competitività di questo stato.

Le associazioni di settore

La stima ha coinvolto come sempre le principali associazioni e organizzazioni di settore ed è stata supportata da un’ampia ricerca sul campo (compiuta tra l’8 novembre e il 17 dicembre negli stati di Minas Gerais, Espírito Santo, São Paulo, Bahia, Paraná, Rondônia e Rio de Janeiro, nei quali si concentra il 98% della produzione) oltre che dall’utilizzo delle più moderne tecniche di telerilevamento satellitare.

Rafforzata inoltre la pluriennale collaborazione con l’Ibge (istituto brasiliano di geografia e statistica, dipendente dal ministero della pianificazione territoriale), nell’intento di armonizzare i criteri di rilevazione ed elaborazione statistica e di migliorare la copertura delle aree di produzione marginali. La prossima stima Conab è attesa per il mese di maggio.

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