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Il significato della parola compostabile è fondamentale per evitare errori nella raccolta differenziata e sfruttarne al meglio i benefici ambientali. Approfondiamo l’argomento con l’articolo di Emanuele Francati per Wise Society.
Quando un materiale è compostabile? La spiegazione
MILANO – Nell’era green ci sono molte più cose a cui fare attenzione, giustamente. E, di conseguenza, anche termini da conoscere: cosa vuol dire compostabile, per esempio? Non tutto ciò che chiamiamo “rifiuto” lo è davvero: alcuni materiali, se trattati nel modo giusto, possono diventare risorse preziose da riutilizzare in altro modo.
È il caso, per l’appunto, di oggetti e imballaggi compostabili, che non solo si degradano, ma si trasformano in nutrimento per la terra.
Cosa davvero il significato della parola “compostabile” -e soprattutto dove va conferito- è fondamentale per evitare errori nella raccolta differenziata e sfruttarne al meglio i benefici ambientali. In questo articolo vedremo cos’è il compostabile, come riconoscerlo e quali regole seguire per smaltirlo nel modo opportuno. Quello che fa bene a tutti, pianeta compreso.
La parola compostabile indica un materiale che, dopo essere stato smaltito correttamente, è in grado di decomporsi attraverso processi biologici naturali, non indotti, fino a trasformarsi in compost. Ovvero, un terriccio ricco di sostanze nutritive utile per l’agricoltura e per il giardinaggio. Il centro del settore Biowaste, che considera il compost un mezzo per favorire l’economia circolare.
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