venerdì 12 Aprile 2024
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Coffeefrom: è arrivata la tazzina in bioplastica ricavata solo dagli scarti di caffè

Nello specifico, gli scarti del caffè di Coffeefrom sono recuperati dalle industrie alimentari che utilizzano il caffè per fare dolci o comunque dessert. Poi passa Il Giardinone, che ricordiamolo dà lavoro a persone svantaggiate, li raccoglie e li lavora in un processo di pura bioplastic

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MILANO – La tazzina sostenibile non è solo un’espressione per descrivere una filiera più rispettosa dell’ambiente e dei lavoratori al suo interno: può esser anche presa alla lettera, pensando a un contenitore che sia a tutti gli effetti, più verde. L’idea è venuta ad una cooperativa italiana, Il Giardinone, che ha realizzato una tazzina in bioplastica, ricavata dagli scarti di caffè. Si chiama Coffeefrom e ne leggiamo dall’articolo di M. Cristina Ceresa da greenplanner.it.

Coffeefrom, 100% made in Italy, è una tazzina composta da bioplastica

Nata dal recupero degli scarti del caffè. L’idea è di una cooperativa – Il Giardinone – che in tema di fondi di caffè ne ha inventata un’altra. Nella cooperativa Il Giardinone hanno il pallino di questi scarti. Non perché li sappiano leggere, ma perché li sanno riutilizzare alla grande.

E così dopo il fungo box (un prodotto che dal compost dei fondi del caffè fa nascere funghi edibili) è la volta di una tazzina realizzata completamente con gli scarti del caffè. Si tratta di un progetto sociale (Il Giardinone è una cooperativa sociale milanese) ma anche scientifico. Anzi, biotecnologico, perché dopo aver raccolto i fondi Il Giardinone&Partner ne fanno nascere un materiale biobased.

Certificato. Dietro troviamo anche gli studi della Fondazione del Politecnico di Milano.

Ma non solo

Coffeefrom, 100% made in Italy, nasce grazie alla collaborazione con aziende operanti nella filiera della bioplastica, in un virtuoso modello di simbiosi industriale. All’interno del team si inserisce inoltre la società di consulenza di marketing internazionale Bonucchi e associati, con il ruolo di business developer.

Nello specifico, gli scarti del caffè di Coffeefrom sono recuperati dalle industrie alimentari che utilizzano il caffè per fare dolci o comunque dessert. Poi passa Il Giardinone, che ricordiamolo dà lavoro a persone svantaggiate, li raccoglie e li lavora in un processo di pura bioplastica.

 

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