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Coffee Board prevede la produzione indiana a livelli record

Nel 2013/14, l'Italia ha importato dall'India 1,25 milioni di sacchi di caffè

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Nonostante un parziale ridimensionamento rispetto alle aspettative iniziali, il raccolto indiano di quest’anno si conferma da record e il prossimo sarà ancora più abbondante. Lo afferma il nuovo report del Coffee Board of India, che rende noti i dati della stima finale per il raccolto 2014/15 e le previsioni iniziali (stima post-fioritura) per l’annata 2015/16.

Cominciamo dalla produzione di quest’anno, stimata in 327.000 tonn (5,45 milioni di sacchi), di cui 98.000 di arabica (-4,11%) e 229.000 di robusta (+13,2%). Sebbene tale dato sia inferiore di 4.000 tonn a quello ipotizzato dalla stima post-monsone siamo comunque di fronte a un raccolto senza precedenti nelle serie storiche del Coffee Board, superiore del 7,39% a quello dell’annata trascorsa.

Le condizioni climatiche che hanno accompagnato lo sviluppo del raccolto di quest’anno sono state inizialmente buone. Tuttavia, le aree di produzione hanno attraversato un lungo periodo di siccità prima dell’arrivo del monsone, che ha favorito il proliferare del verme del fusto (Xylotrechus quadripes). Inoltre, le piogge monsoniche hanno danneggiato il raccolto di robusta, con conseguenze sia sulla quantità che sulla qualità.

L’impatto è stato comunque limitato e la correzione al ribasso, rispetto alla stima post monsone, marginale (-1,61% per il raccolto di arabica e -1,01% per quello di robusta) smentendo le previsioni pessimistiche avvalorate delle associazioni dei produttori.

Il raccolto del Karnataka, il massimo stato produttore indiano, è stimato in 233.230 tonn, in crescita del 10,5% rispetto al 2013/14. Aumenta notevolmente il raccolto di robusta, che raggiunge le 158.475 tonn (+19,46%), mentre sono in calo gli arabica (-4,7%).

Lieve incremento per il Kerala, dove la produzione sale a 67.700 tonn (+1,5%), perlopiù di robusta.

Nel Tamil Nadu, il raccolto segna un’ulteriore flessione di 900 tonn a 17.875 tonn (-4,8%), mentre la produzione delle aree non tradizionali cresce marginalmente.

Post blossom 2015

La stima post-fioritura per il 2015/16 prevede una produzione di 355.600 tonn (5,93 milioni di sacchi), in crescita dell’8,75% sul 2014/15. Più marcato l’incremento degli arabica (+12,55%), rispetto a quello dei robusta (+7,12%).

L’ottimismo degli esperti del Coffee Board è motivato dal favorevole andamento climatico sin qui registrato, con una buona distribuzione delle precipitazioni, sia nelle principali regioni di produzione che nelle aree non tradizionali.

Guardando ai singoli stati, la produzione del Karnataka crescerà del 9,98% a 256.500 tonn, di cui 83.670 di arabica (+11.93%) e 172.830 di robusta (+9,06%). I prezzi in ripresa hanno motivato i produttori contribuendo al trend positivo.

Il distretto di Kodagu registrerà gli incrementi più rilevanti (+13,07%) seguito dal Chikmagalur (+7,8%) e dall’Hassan (+3,57%).

Il raccolto del Kerala è previsto in 69.800 tonn, in crescita del 3,1% sul 2014/15.

In ripresa la produzione del Tamil Nadu, che risalirà a 18.800 tonn (+5,17%). Andamento favorevole anche nelle aree non tradizionali, dove il raccolto raggiungerà le 10.300 tonn (+29,15%).

L’Italia è il più importante mercato per il caffè indiano, con un export stimato, per il 2013/14, in 74.988 tonn (circa 1,25 milioni di sacchi).

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