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INDIA, 3° FORNITORE DELL’ITALIA – Il Coffee Board del governo prevede un produzione 2013/14 al livello record di 347mila tonnellate

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MILANO – Nonostante le avversità climatiche e colturali, la produzione indiana 2013/14 raggiungerà il livello record di 347mila tonnellate (5,78 milioni di sacchi). Ben 28.8000 tonn in più (+9,05%) rispetto all’annata precedente. Così la stima “post fioritura” del Coffee Board of India – l’ente governativo di coordinamento del settore del caffè – diffusa lunedì unitamente alla stima finale per il 2012/13. L’India, sommando i suoi arabica e robusta, è il terzo fornitore dell’Italia dopo Brasile e Vietnam.

Coffee Board of India: alcuni dati più dettagliati

Il raccolto 2012/13 viene stimato in 318.200 tonn, in lievissima crescita (0,86%) rispetto a quanto indicato nella stima post monsone e maggiore di 4.200 tonn (+1,34%) rispetto alla produzione 2011/12, che è stata pari a 314.000 tonn.

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Sempre rispetto al raccolto 2011/12 si osserva un calo marginale degli arabica (-2,86%), la cui produzione scende a 98.600 tonn, a fronte invece di un incremento dei robusta, il cui raccolto raggiunge le 219.600 tonn (+3,34%).

Chi è il più grande produttore per il Coffee Board of India

Il Karnataka si conferma il massimo stato produttore del subcontinente, con un raccolto di 230.225 tonn (pari al 72,4% dell’intera produzione nazionale), in crescita del 4,17% sull’annata precedente.

Anche in questo caso, l’incremento sul raccolto precedente va attribuito per intero ai robusta (+8,23%), mentre il dato degli arabica subisce una parziale flessione (-3%).

La produzione risulta in crescita in tutti i 3 distretti principali di questo stato (+2,24% nel Chikmagalur; +4,33% nel Kodagu; +8,49% nell’Hassan).

Si registra invece una flessione nel secondo stato produttore indiano – il Kerala – dove la produzione scende a 64.200 tonn (-5,73%), per effetto soprattutto del calo subito dal distretto di Wayanad (-6,72%).

Bilancio negativo anche nel Tamil Nadu, il cui calo produttivo è comunque limitato (-980 tonn).

La produzione nelle aree non tradizionali e nella Regione di nord est si attesta su livelli simili a quelli del 2011/12.

La stima post fioritura prevede per il 2013/14 un raccolto da 347.000 tonn, di cui 111.000 di arabica (+12,88%) e 236.000 di robusta (+7,47%).

Coffee Board of India: la produzione sarà in crescita in tutti gli stati

Secondo le previsioni del Coffee Board, il raccolto del Karnataka ammonterà a 249.115 tonn (+8,21%), di cui 86.735 di arabica (+12%) e 162.380 di robusta (+6,27%).

La variazione positiva più ampia (12,02%) si registrerà nel Kodagu; con i raccolti di arabica e robusta in crescita rispettivamente del 13,15% e del 11,77%.

Incrementi significativi anche nell’Hassan (+10,84%), dove la produzione di arabica aumenterà del 14,02% e quella di robusta del 6,52%.

Più limitata la crescita nel Chikmagalur (+1,2%), alla quale contribuiranno i soli arabica (+10,38%), mentre la produzione di robusta subirà un calo del 7,3%.

Quali sono i fattori che incidono sulla produzione

L’incremento produttivo degli arabica va imputato in primo luogo a fattori ciclici, sostiene il Coffee Board. Il regime delle piogge, salvo eccezioni in zone limitate, è stato nella norma durante il periodo della fioritura. Le buone cure agricole hanno favorito lo sviluppo del raccolto.

Anche nel Kerala, la distribuzione delle piogge è stata soddisfacente e ha contribuito a una buona fioritura.

Per questo, il Coffee Board of India prevede un raccolto in crescita del 9,89% a 70.550 tonn; grazie all’incremento produttivo dei robusta (+10,34%), cui fa riscontro un lieve calo degli arabica, che costituiscono peraltro una parte marginale della produzione.

Analogamente, nel Tamil Nadu la produzione segnerà un incremento del 10,1% raggiungendo le 19.125 tonn, principalmente grazie al contributo dato dalle regioni di Pulneys e Shevroys.

Positive anche le previsioni per le aree non tradizionali di Andhra Pradesh e Orissa, dove si stima un raccolto di 8.210 tonn (in massima parte di arabica), superiore di quasi un terzo (+31,8%) rispetto a quello del 2012/13, principalmente in ragione dell’espansione delle aree produttive.

Associazioni e settore privato reputano le cifre del Coffee Board of India eccessivamente ottimistiche

L’associazione dei produttori del Karnataka (Kpa) prevede un calo produttivo del 20% dovuto ai danni causati dalla siccità occorsa tra aprile e maggio; nonché alla forte diffusione del white stem borer (Xylotrechus quadripes o wsb).

“La siccità senza precedenti, durata oltre una cinquantina di giorni, ha portato al proliferare del wsb, che ha devastato la piantagioni di arabica.

Per quanto riguarda i robusta, non abbiamo potuto irrigare normalmente le colture in ragione delle forti limitazioni idriche” ha dichiarato il responsabile di un’importante piantagione nel Chikmagalur.

Nella tabella sottostante, la stima del Coffee Board of India 

Stima India 2014

 

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