Condividi con noi le tue storie legate al caffè scrivendo a direzione@comunicaffe.it.
TORINO – Il consiglio di amministrazione di Centrale del Latte d’Italia S.p.A. (“CLI” o la “Società”) – terzo operatore italiano del mercato del latte fresco e a lunga durata – riunitosi sotto la presidenza di Angelo Mastrolia, ha approvato i risultati al 30 settembre 2025.
Nei primi nove mesi del 2025, la società ha registrato un fatturato pari a 261.1 milioni di euro, rispetto ai 254,1 milioni di euro dello stesso periodo dell’esercizio 2024, con un incremento del 2,8% grazie ad un aumento dei volumi di vendita, specialmente nel settore Dairy, ed in particolare del mascarpone, e un aumento del prezzo medio di vendita.
Il margine operativo lordo (EBITDA) al 30 settembre 2025 rimane stabile a 25,7 milioni di euro, rispetto al dato registrato al 30 settembre 2023.
L’Ebitda margin del 9,8% risulta essere in leggera diminuzione rispetto al 10,1%, riportato nel terzo trimestre del 2024.
Il risultato operativo (EBIT) al 30 settembre 2025 è pari a 13,7 milioni di euro, rispetto ai 14,2 milioni di Euro registrati nello stesso periodo dell’esercizio precedente.
CLI registra, quale risultato ante imposte, 11 milioni di euro, rispetto agli 11,8 milioni di Euro registrati alla fine del terzo trimestre dell’esercizio precedente.
L’utile netto risulta pari a 8,7 milioni di euro, in aumento rispetto al 30 settembre 2024, il cui dato era pari a 8,3 milioni di euro (+5%).
La posizione finanziaria netta risulta in netto miglioramento ed è pari a -2 milioni di euro, rispetto ai -19,6 milioni di euro al 31 dicembre 2024.
Analisi dei ricavi
Al 30 settembre 2025, CLI ha realizzato ricavi pari a 261,1 milioni di Euro, come di seguito suddivisi per linee di business:
Ricavi per business unit

I ricavi relativi al segmento Milk Products risultano essere in incremento (+1,9%) come conseguenza di un incremento dei volumi di nella Grande Distribuzione Organizzata e nel Normal Trade.
I ricavi relativi al segmento Dairy Products risultano essere in netto aumento (+8,0%) come conseguenza di un aumento dei volumi di vendita e di un incremento del prezzo medio di vendita.
I ricavi relativi al segmento Altre attività registrano una lieve flessione rispetto allo stesso periodo del precedente esercizio per effetto di una contrazione della domanda.
Ricavi per canale distributivo

I ricavi relativi al canale Grande Distribuzione Organizzata aumentano come conseguenza di un incremento dei volumi di vendita nel segmento milk e dairy e da un incremento del prezzo medio di vendita nel comparto latte UHT.
I ricavi relativi al canale B2B partners sono sostanzialmente in linea con lo stesso periodo del precedente esercizio.
I ricavi relativi al canale Normal trade registrano un aumento come conseguenza di un incremento dei volumi di vendita nel settore milk.
Ricavi per aree geografiche

I ricavi relativi all’Italia aumentano per effetto di un incremento dei volumi di vendita nel comparto milk e di un prezzo medio di vendita maggiore rispetto allo stesso periodo del precedente esercizio nel comparto milk uht.
I ricavi relativi alla Germania risultano sostanzialmente in linea rispetto allo stesso periodo del precedente esercizio.
I ricavi relativi agli Altri Paesi risultano essere in aumento per effetto di un incremento di volumi nel settore
dairy.
Evoluzione prevedibile della gestione
Considerando il breve lasso di tempo storicamente coperto dal portafoglio ordini della Società e le difficoltà ed incertezze della attuale situazione economica globale non risulta agevole formulare previsioni sull’andamento futuro della Società, che appare comunque molto positivo considerato i risultati effettuati nel terzo trimestre.
La società continuerà a prestare particolare attenzione al controllo dei costi ed alla gestione finanziaria, al fine di massimizzare la generazione di free cash flow da destinare sia alla crescita organica per via esterna che alla remunerazione degli Azionisti.
La Società non ha possibilità di prevedere in quale misura la situazione economica globale possa influire sulle prospettive della Società per il 2025, ma gli Amministratori ritengono, sulla base delle informazioni disponibili alla data di predisposizione della presente relazione, di escludere ragionevolmente impatti negativi significativi anche considerando l’impatto di potenziali Dazi promossi dall’amministrazione Trump.





















