lunedì 25 Marzo 2024
  • CIMBALI M2
  • Triestespresso

CECAFÉ – Export brasiliano in crescita (+6%) nei primi 10 mesi del 2013

Da leggere

Dalla Corte
Demus Lab - Analisi, R&S, consulenza e formazione sul caffè

MILANO – L’analisi dei dati CeCafé per il mese di ottobre conferma un trend positivo per l’export brasiliano di caffè, anche se le cifre dei primi 10 mesi dell’anno solare rimangono lontane da quelle da record registrate nel 2011.

Il Brasile ha esportato, il mese scorso, 3.095.637 sacchi di caffè in tutte le forme, per un valore di 463,672 milioni di dollari e un prezzo medio di 149,78 dollari/sacco.

Rispetto a ottobre 2012 si è registrato un incremento a volume del 6%, cui fa riscontro però un calo a valore vicino al 25% e un prezzo/sacco minore del 29%.

L’export brasiliano di caffè verde è stato di 2.801.873 sacchi (+216.804) in crescita dell’8,4% sullo stesso mese dell’anno scorso.

Gli imbarchi di arabica segnano un +7,5% (+188.990 sacchi), per un totale di 2.713.829 sacchi.

Crescono del 46% (+27.814 sacchi) le esportazioni di robusta (conillon), che salgono a 88.044 sacchi.

In calo l’export di caffè trasformato (-12,1%), che si attesta a 293.764 sacchi, costituiti in massima parte da caffè solubile.

Tra gennaio e ottobre 2013, le esportazioni di caffè in tutte le forme sono state di 25.635.510 sacchi, in crescita del 13,7% (+3.081.757 sacchi) rispetto ai 22.553.753 sacchi del 2012.

A tale volume corrispondono introiti in valuta per 4,357 miliardi di dollari, contro 5,171 miliardi l’anno scorso (-15,7%) e i 7,048 miliardi 2 anni fa (quando l’export fu però di quasi 27,5 milioni di sacchi)

Il prezzo medio per sacco si attesta a 169,96 dollari, in calo del -25,9% rispetto 2012 e del 33,8%% rispetto al 2011.

L’export brasiliano di caffè verde è stato pari a 22.819.535 sacchi (+15,1%), di cui 21.694.801 di arabica (+15,3%) e 1.124.734 di robusta (+11%).

L’export di caffè trasformato raggiunge quota 2.815.975 sacchi, in crescita del 3,2% rispetto al pari periodo 2012.

Le esportazioni di solubile sono pari a 2.794.922 sacchi e segnano un incremento del 3,7%. Modesto il contributo del caffè torrefatto: appena 21.053 sacchi, con una variazione negativa sull’anno precedente del 38,9%.

In termini percentuali, l’export di caffè verde conta a volume per l’89% del totale.

Le esportazioni di arabica, come già detto, sono pari a 21.694.801 sacchi (84,6% del totale dell’export di caffè in tutte le forme), di cui 17.819.487 di arabica naturali (69,5%) e 3.875.314 di arabica differenziati (15,1%).

Quelle di robusta si attestano a 1.124.734 sacchi (4,3%), di cui 138.278 di conillon differenziati.

In termini di valore fob, le esportazioni di caffè verde ammontano a 3,809 miliardi di dollari, pari all’87% del totale, quelle di caffè trasformato (torrefatto+solubile) a 548,225 milioni.

Il valore fob dell’export brasiliano di arabica è pari a 3,659 miliardi di dollari (83,9% del valore totale dell’export di caffè in tutte le forme), di cui 820,643 relativi agli arabica differenziati (18,8%)

Il valore fob dell’export di robusta è pari a 150,028 milioni di dollari (3,4%) di cui 23,243 milioni (0,5%) provenienti da caffè differenziati.

Su un totale di 25.635.510 sacchi di caffè in tutte le forme esportati nei primi 10 mesi del 2013, 20.787.304 sacchi (pari all’81,09% del totale) hanno preso la via dei paesi importatori tradizionali, con un volume in crescita del 14,2% rispetto al pari periodo dell’anno scorso.

Detto volume è dato da 18.286.072 sacchi di arabica (+15,5%), 881.821 sacchi di robusta (+16,8%), 1.600.125 sacchi di solubile (+0,9%) e 19.286 sacchi di torrefatto (-40,9%).

L’export verso i mercati emergenti è stato pari a 4.223.283 sacchi (16,47% del totale dell’export in tutte le forme), in crescita del 21,3% rispetto all’anno scorso.

Le esportazioni di arabica, robusta e solubile sono pari rispettivamente a 3.296.569 sacchi (+26,7%), 29.330 sacchi (+43,8%) e 896.341 sacchi (+4,3%).

Verso gli altri paesi produttori sono stati esportati 624.923 sacchi (-28,3%), di cui 112.160 di arabica (-70,9%), 213.583 di robusta (-8,6%) e 298.456 di solubile (+19,0%).

Gli Usa rimangono il principale mercato del caffè brasiliano, con un export che ha raggiunto, nei primi 10 mesi del 2013, un volume di 5.074.730 sacchi (+20,48%).

Segue la Germania, con 4.404.717 sacchi (+11,55%).

Al terzo posto l’Italia, con 2.254.321 sacchi (+10,07%), davanti al Giappone (2.122.295 sacchi, +17,83%) e al Belgio (1.627.811 sacchi, +15,48%).

Tra i porti prevale nettamente Santos, con più dei tre quarti (75,7%) dei volumi imbarcati, seguito da Rio de Janeiro (17,2%) e Vitoria (1,8%).

L’export degli ultimi 12 mesi (novembre 2012-ottobre 2013) ha raggiunto i 31.414.295 sacchi (+10%).

Le esportazioni di caffè verde sono state pari a 27.959.504 sacchi (+11%), di cui 26.698.808 di arabica e 1.260.696 di robusta

L’export di caffè trasformato è stato di 3.454.791 sacchi (+2,3%), di cui 3.429.307 sacchi di solubile e 25.484 di torrefatto.

CIMBALI M2
  • Gaggia brillante
  • LF Repa

Ultime Notizie

  • TME Cialdy Evo
  • Water and more
Carte Dozio
Mumac