lunedì 03 Novembre 2025

Caffè, Brasile: deforestati dal 2001 al 2023 oltre 737mila ettari di foresta

La ricerca si basa sull’analisi di tre diverse banche dati indipendenti sul consumo di suolo e sulla deforestazione – MapBiomas, Hansen e SPAM (della Nasa) – e si è concentrata sul Brasile, che è il principale produttore al mondo di caffè, rappresentando da solo il 40 per cento della produzione mondiale

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Il report Coffee Watch monitora l’andamento della deforestazione in Brasile legata alla produzione di caffè, dove l’area coltivata è più che raddoppiata. Un tema al centro di Cop30 che si apre a novembre a Belem.

L’associazione di categoria dei produttori fa pressione sull’Ue affinché rinvii ancora una volta il regolamento contro la deforestazione che imporrebbe una serie di prescrizioni molto severe sulla tracciabilità delle materie prime importate. Leggiamo di seguito la prima parte dell’articolo di Francesco De Augustinis per Domani.

La deforestazione in Brasile

MILANO – La deforestazione finisce anche nella tazzina del caffè: le principali aree di produzione di caffè in Brasile hanno perso centinaia di migliaia di ettari negli ultimi due decenni per effetto diretto e indiretto delle coltivazioni, secondo un’estesa analisi di dati satellitari pubblicata oggi dalla Ong statunitense Coffee Watch.

“La deforestazione legata al caffè ha creato una voragine nelle foreste brasiliane delle dimensioni dell’Honduras”, afferma Etelle Higonnet, direttrice di Coffee Watch, che ha pubblicato oggi il report “Wake up and Smell the Deforestation”.

“Questo è quello che ci mostrano i dati satellitari, che sono disponibili dai primi anni 2000 ad oggi”, ci ha detto Higonnet.

La ricerca si basa sull’analisi di tre diverse banche dati indipendenti sul consumo di suolo e sulla deforestazione – MapBiomas, Hansen e SPAM (della Nasa) – e si è concentrata sul Brasile, che è il principale produttore al mondo di caffè, rappresentando da solo il 40 per cento della produzione mondiale.

Questo primato, secondo gli autori, è stato raggiunto in pochi decenni con un elevato costo ambientale: “Tra il 1990 e il 2023, l’area coltivata è più che raddoppiata, passando da 600mila a oltre 1,25 milioni di ettari”. Intanto, “dal 2001 al 2023, oltre 737mila ettari di foresta sono stati deforestati all’interno delle aziende che producono caffè” nella cosiddetta “Coffee Belt”, la cintura di produzione che in Brasile interessa in particolare gli Stati di Minas Gerais e Bahia, dove a farne le spese sono stati i biomi del Cerrado (569 mila ettari) e della Foresta Atlantica (145 mila ettari).

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