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Caffè Borbone è riuscita a ritagliarsi un ruolo di primissimo piano nel mercato nazionale e internazionale del mondo dell’espresso. Fondata da Massimo Renda, la torrefazione si concentra inizialmente sulla lavorazione artigianale del caffè in grani e macinato, rivolta al mercato locale. Leggiamo di seguito l’approfondimento di Marta Ruggiero per il portale Business People.
Le origini di Caffè Borbone
CAIVANO (Napoli) – Caffè Borbone nasce ufficialmente nel 1997, ma affonda le sue radici nella tradizione partenopea del caffè: un’arte secolare che ha fatto di Napoli la capitale italiana dell’espresso. Fondata da Massimo Renda, la torrefazione si concentra inizialmente sulla lavorazione artigianale del caffè in grani e macinato, rivolta al mercato locale.
Il nome Borbone non è casuale: richiama la nobiltà e la regalità del Regno delle Due Sicilie, con l’intento di associare al marchio l’idea di qualità, prestigio e tradizione. Sin da subito, l’obiettivo è chiaro: portare il vero caffè napoletano nelle case di tutti gli italiani.
La svolta: il boom delle cialde e delle capsule
Il cambiamento, la possibilità di fare un cambio di passo importante, per Caffè Borbone, arriva nei primi anni Duemila, quando comincia a svilupparsi un nuovo segmento del mercato: le cialde e capsule monodose. Un modello di consumo più pratico, pulito e veloce rispetto alla moka, ideale per la vita moderna.
L’azienda riesce a comprendere in anticipo il potenziale di questo cambiamento e investe in maniera importante in tecnologia, packaging e compatibilità. Produce cialde E.S.E. – che sta per Easy Serving Espresso -, capsule compatibili con sistemi come Nespresso, Lavazza A Modo Mio e Nescafé Dolce Gusto.
In questo modo copre una larga fetta di mercato. Questa intuizione, combinata a un prezzo competitivo e a una qualità costante, permette al brand di diffondersi rapidamente in tutta Italia. In pochi anni, Borbone diventa uno dei marchi leader nel settore delle cialde e capsule compatibili.
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