mercoledì 10 Aprile 2024
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Dai Florio al Gattopardo: Caffè Birreria Italia simbolo della dolce vita di Palermo

Chiude definitivamente nel 1962 e al suo posto, negli stessi locali di Palazzo Galati, sorge il Circolo Obiettivo, frequentato da professori, scrittori, magistrati. Quando anche quest'ultimo tramonta, arriva la Camst Sicilia, primo Selfservice della città, a cui poi si sostituì il Credito Italiano ed ora la banca BNL

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Nato nelle ex scuderie di Palazzo Galati, in via Cavour, il Caffè-Birreria Italia fu uno dei locali storici della dolce vita palermitana, frequentato dai rampolli dell’alta borghesia e dell’aristocrazia. Leggiamo di seguito la sua storia grazie all’articolo pubblicato sul portale d’informazione Balarm.

Il Caffè-Birreria Italia

PALERMO – I Florio prima, Giuseppe Tomasi di Lampedusa, Sciascia e Guttuso, poi. Sono solo alcuni degli illustri frequentatori di Il Caffè-Birreria Italia di via Cavour, uno dei caffè storici di Palermo che – ancora impresso nei ricordi di chi l’ha conosciuto – ha scritto (e anticipato) la storia della dolce vita palermitana.

Sono i primi anni del Novecento. La città è nel pieno della sua epoca d’oro, la Belle Époque. È il regno dei Florio, Ignazio e Donna Franca attraggono nelle loro dimore intellettuali, nobili e personaggi di spicco da tutta Europa. Grazie ad architetti e artisti del calibro di Ernesto Basile, Ettore De Maria Bergler, Salvatore Gregorietti, vengono realizzati “tesori” rappresentativi della massima espressione dello stile Liberty e dell’Art Nouveau.

Gli anni dei circoli e dei caffè letterari

Uno dei locali storici, punto di ritrovo ed espressione della dolce vita di quegli anni è proprio Il Caffè Birreria Italia, tra i primi peraltro a offrire, oltre che il meglio della pasticceria siciliana, anche la birra alla spina.

Ad avviare l’attività è stata la famiglia Costamante, originaria di Castellammare del Golfo ed esportatori di pregiati vini molto apprezzati al Nord. Nel 1908, Alberto Costamante avvia una mescita di birra alla spina nelle ex scuderie di Palazzo Galati, in via Cavour. Si parte con due sale, abbastanza anguste, ma che si popolano sin da subito di clienti.

Tre anni dopo, l’apertura del mitico “Cinema-Teatro Lucarelli” segna la fortuna della birreria. La famiglia intuisce che è arrivata l’occasione per investire sul locale e commissiona un restyling dei locali, affidando le decorazioni delle nuove sale proprio da Salvatore Gregoretti e da Rosario Spagnoli, che li rinnovano in perfetto stile Liberty.

Vengono progettati e rifiniti nuovi ambienti, come la saletta per sole donne, la Tea Room, una sala biliardo e un bar. Il Caffè Birreria Italia diventa in pochi mesi uno dei locali più eleganti e raffinati della città, frequentato dai rampolli dell’alta borghesia e aristocrazia palermitana (e non solo).

Grande attrazione anche la sua orchestra, tutta al femminile. Musica classica e viennese il repertorio più suonato.

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