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MILANO – Arrivata in redazione un’interessante riflessione fatta da un esperto di gestione aziendale, che può essere utile per tutti i lettori che sono a capo di un’impresa grande o piccola che sia o comunque vorrebbero iniziare un percorso di questo genere: fare l’imprenditore non è un mestiere che si improvvisa e che deve rispettare delle linee piuttosto chiare. Una commistione, quella tra titolare e dipendente, che spesso si manifesta all’interno di molte realtà e che però potrebbe danneggiare il successo stesso dell’attività.
Riportiamo di seguito l’intervento di chi sa meglio di tanti questo tema.
Imprenditore: attenzione al proprio ruolo
“La maggior parte degli imprenditori lo sono diventati perché erano tecnicamente eccellenti in qualcosa: il miglior consulente, il più bravo artigiano, il miglior giornalista, il commerciale che chiudeva sempre.
Spesso hanno fatto la seguente assunzione:
“Se so fare bene questo lavoro, so gestire un’impresa che fa questo lavoro.”
Ma non è così.
Questa convinzione è una minaccia insidiosa perchè trasforma l’imprenditore in un super-dipendente che lavora nell’azienda, invece che sull’azienda.
Il problema?
Il 70% degli imprenditori è dominato dal Tecnico. Quello che ama “fare il lavoro” ma odia delegare, sistematizzare, pianificare.
Il risultato? Si diventa prigionieri dell’azienda.
Se ci riflettete Ray Kroc non ha costruito McDonald’s vendendo hamburger migliori.
Ha costruito McDonald’s creando un sistema che funzionava senza di lui.
Quando la vostra azienda produce risultati prevedibili, anche se siete in vacanza (totalmente assenti) per un mese avete costruito qualcosa di prezioso. Quando invece siete sempre indispensabili, avete ipotecato il futuro della vostra attività.
Fate questo test:
La vostra azienda può funzionare un mese o un anno senza di voi?
I vostri collaboratori sanno esattamente cosa fare e come farlo?
Avete processi documentati per ogni attività critica?
Misurate sistematicamente i risultati chiave del business?
Se avete risposto “no” a una sola di queste domande, avete un problema.
La domanda che cambia davvero la prospettiva è:
“Se doveste vendere la vostra azienda domani, quanto varrebbe senza di voi?”
Se la risposta vi fa venire i brividi… è ora di smettere di lavorare nell’azienda e iniziare a lavorare sull’azienda.
La vostra libertà imprenditoriale inizia nel momento in cui smettete di essere indispensabile.
Buona riflessione e buona vacanza.”