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Forno Brisa: superati 3,5 milioni con la raccolta fondi per i progetti dell’azienda

Dario Giudici, ceo di Mamacrowd: "La storia di Forno Brisa è un esempio di percorso di successo: hanno avviato la prima raccolta in fase iniziale del loro progetto e oggi con questa seconda campagna dimostrano che, laddove ci siano progetti di valore, gli investitori abbiano tutto l’interesse a continuare a credere nell’azienda. Il crowd dimostra quindi di essere uno strumento di finanziamento che accompagna l'azienda in tutte le fasi del suo percorso di crescita”

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BOLOGNA – Forno Brisa – insegna commerciale di Breaders srl società certificata B Corp e Great Place to Work – dopo aver lanciato sulla piattaforma Mamacrowd una campagna di equity crowdfunding che ha raggiunto i 3,5 milioni, ora punta ad un nuovo target di 4 milioni per realizzare ulteriori progetti e velocizzare il percorso di crescita, suo e delle bakery amiche.

Brisa lavora da anni con un gruppo di professionisti con cui non ha segreti e condivide qualcosa di più di una visione, un gruppo di con-correnti del quale fanno parte Davide Longoni a Milano, Matteo Piffer di Panificio Moderno di Rovereto, Francesca Casci Ceccacci di Pandefra a Senigallia, Roberto Notarnicola di Mamm di Udine, Luigi Morsella del Mercato del Pane di Pescara.

L’obiettivo principale della campagna di equity crowdfunding è realizzare progetti in condivisione con loro, primo tra tutti la realizzazione del Mulino Collettivo in Abruzzo dove sarà macinato il grano che coltivano nei loro terreni, elemento che consentirà di completare la filiera.

Continuerà, inoltre, la digitalizzazione delle bakery e soprattutto si darà vita ad un nuovo modello di impresa fondato sulla intra-imprenditorialità; una struttura orizzontale e a rete con visione comune e talenti specifici che, messi a sistema, saranno capaci di migliorare il lavoro di tutti.

Per raccontare questa visione a chiunque abbia interesse e spiegare come anche un forno possa concorrere nei record di equity crowdfunding italiani e incontrare investitori, Brisa realizzerà un tour a febbraio che toccherà varie città e coinvolgerà i panifici con cui sta condividendo questa campagna.

Le città e i luoghi coinvolti sono Milano – presso il Panificio Longoni (10/2), Senigallia – da Pandefrà (14/2), Pescara – al Mercato del Pane (16/2), Firenze – presso l’Accademia del Caffè Espresso Marzocco (21/2), Pollenzo – presso l’Università di Scienze Gastronomiche di Slow Food (27/2) e Udine – da Mamm Ciclofocacceria (data da definire).

15 nuove assunzioni

Saranno 15 i nuovi assunti da Breaders / Forno Brisa per realizzare il piano di sviluppo del finanziamento di 3,5 mln. Queste nuove figure, che si occuperanno di panificazione, accoglienza nei negozi, torrefazione del caffè, digital marketing e agricoltura, seguiranno un percorso di formazione interno ed entreranno a far parte della squadra il cui il motto è 2Siamo tutti titolari, siamo tutti lavapiatti”, slogan che riassume i valori della società di Bologna, valori secondo i quali la responsabilità delle scelte e dei risultati è condivisa.

Grazie a loro, il team che oggi è composto da 45 ragazze e ragazzi con un’età media sotto i 30 anni, crescerà ulteriormente con lo scopo di potenziare il modello rivoluzionario firmato Brisa, i cui obiettivi vanno ben oltre la produzione di pane e puntano a creare un modello produttivo con un impatto benefico per la terra, per chi la lavora e per chi si nutre.

Un forno che raccoglie 3,5 mln di euro: un record

Certificata come PMI innovativa nel 2022, Forno Brisa è una Società Benefit, anche B Corp, riconosciuta come Great Place to Work.

Forno Brisa è un progetto dedicato alla panificazione e animato dal desiderio di restituire al pane la sua essenza di prodotto alimentare; una missione che ha spinto il forno a diventare una case history tra le campagne di equity crowdfunding, superando i 3,5 milioni di euro raccolti.

La campagna di Forno Brisa, infatti, si classifica su Mamacrowd come la migliore e più proficua di sempre, fatta eccezione per le campagne promosse da veicoli o fondi di investimento.

“Crediamo nella sostenibilità agricola, sociale, economica e nutrizionale; il pane non è solo un alimento, è il simbolo della tavola e della condivisione.” sostengono in fondatori Pasquale Polito e Davide Sarti.

“La storia di Forno Brisa è un esempio di percorso di successo: hanno avviato la prima raccolta in fase iniziale del loro progetto e oggi con questa seconda campagna dimostrano che, laddove ci siano progetti di valore, gli investitori abbiano tutto l’interesse a continuare a credere nell’azienda. Il crowd dimostra quindi di essere uno strumento di finanziamento che accompagna l’azienda in tutte le fasi del suo percorso di crescita” commenta Dario Giudici, ceo di Mamacrowd.

Materia prima, formazione, cura della clientela e delle relazioni: questi i pilastri che guidano da sempre Forno Brisa nel processo di cambiamento che il settore sta vivendo e che spazia dalla scelta ragionata degli ingredienti al cambio di paradigmi, tra i quali va menzionata la possibilità di panificare di giorno, rivoluzione che ha avvicinato tanti giovani al laboratorio stimolando la nascita di una nuova generazione di fornai.

A contribuire a questo processo, tanti professionisti del settore e non, con i quali Forno Brisa sta costruendo un nuovo modello di impresa orizzontale in cui ogni progetto è nato dall’innesto di idee dei componenti del team e da imprenditori amici.

Dai banchi dell’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo, oggi Brisa è una realtà imprenditoriale con all’attivo un laboratorio centralizzato e punti vendita, concepiti come spazi di condivisione, incontri, luoghi tra arte e artigianato, aperti dalla mattina alla sera, frequentati da oltre mille bolognesi.

Brisa oggi è in continua espansione: partito con un fatturato di poco più di €350mila (2016), il forno punta a raggiungere nel 2023 i 4mln di euro. La crescita ha consentito ai 357 soci che hanno aderito alla prima campagna di equity crowdfunding una rivalutazione delle proprie quote ben oltre il 200%, sebbene si stia parlando di investimenti illiquidi.

Gli imprenditori che hanno già aderito alla campagna

Se la prima campagna del 2019 si era chiusa con oltre 350 soci tra cui spiccavano nomi importanti del mondo del pane e del vino come Davide Longoni, Elisabetta Foradori, Federico Orsi, Mateja Gravner e De Fermo, questo round 2022 tra i tanti nuovi soci vede coinvolte persone del mondo hi-tech bolognese di altissimo spessore.

Un gruppo di professionisti e imprenditori fortemente legati all’innovazione e ai valori della sostenibilità come Max Bergami, professore ordinario di Organizzazione aziendale all’Alma Mater e Dean della Bologna Business School, Max Ciociola fondatore della start up Musixmatch e da poco nella società del maxi-fondo d’investimento Tpg, Alec Ross docente alla Bbs, saggista e già consigliere di Obama per l’innovazione, Gianluca Settepani, partner dello studio Gnudi e Andrea Lipparini, ordinario di Economia all’Alma Mater.

Il tour in Italia Forno Brisa & Friends

Per raccontare la loro visione di impresa orizzontale, per raccontare come un forno stia battendo record di equity crowdfunding in Italia e incontrare i propri soci e potenziali investitori, durante il mese di febbraio Brisa realizzerà una serie di incontri a Firenze, Milano, Senigallia, Udine, Pescara all’interno dei panifici che stanno sostenendo la campagna di equity crowdfunding.

Ultima tappa, l’Università di Scienze Gastronomiche di Slow Food di Pollenzo. Le date ed eventuali aggiornamenti saranno pubblicati sulle pagine social di Forno Brisa.

  • 10 febbraio, Milano Panificio Longoni. Con Davide Longoni.
  • 14 febbraio, Senigallia Pandefrà. Con Francesca Casci Ceccacci.
  • 16 febbraio, PescaraMercato del pane. Con Luigi Morsella.
  • 21 febbraio, Pian di San Bartolo, Trespiano, FirenzeAccademia del Caffè Espresso Marzocco.
  • 27 febbraio, Pollenzo Università di Scienze Gastronomiche.
  • in progress, Udine, Mamm Ciclofocacceria. Con Roberto Notarnicola e Chiara Campeis.

Dettagli economici dell’investimento

Senza considerare questo aumento di capitale dato da questa campagna equity crowdfunding né ulteriori investimenti, Breaders ha un fatturato previsto per il 2023 di 4 milioni solo grazie ai nuovi negozi aperti negli ultimi mesi del 2022.

La valutazione pre-money per l’aumento di capitale è di 14 milioni con alcuni vantaggi per gli anchor investors. I diritti dei soci sono differenziati in base alle fasce di investimento, a partire da 240 euro, sopra i 30k, sopra i 100k e sopra i 500k. Tutti i soci hanno pieni diritti patrimoniali e liquidation preference. La raccolta minima prevista è di 1,2 milioni e la massima è di 4 milioni. In Piattaforma tutti i dettagli del piano (link).

L’equity crowdfunding è una forma di crowdfunding operata attraverso piattaforme online in cui, a fronte di un investimento anche di modesta entità, l’azienda oggetto della campagna di raccolta di capitali riconosce all’investitore un titolo di partecipazione della società stessa.

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