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Bonus pubblicità anche nel 2021 e 2022: arriva il credito fiscale del 50 per cento

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ROMA – Come era atteso il Bonus pubblicità è stato prorogato per il 2021 e 2022. Si tratta, lo ripetiamo per chi ancora non lo sapesse, del credito d’imposta per investimenti pubblicitari su Comunicaffè e Comunicaffe International. La norma riguarda infatti la pubblicità su quotidiani e periodici, anche in formato digitale, purché regolarmente registrati in Tribunale e con direttore responsabile come prevede la legge sulla Stampa.

E adesso con la nuova norma non si considera più la spesa incrementale rispetto all’anno precedente che non è più necessaria.

bonus di 600 euro
Il bonus si estende

In pratica, viene riproposto per due anni il meccanismo più favorevole introdotto nel 2020 dal Cura Italia, ma di contro vengono escluse Radio e TV. Resta ammessa solo la Stampa, anche online.

La proroga è inserita nel comma 608 della legge 178/2020, ossia la Legge di Bilancio 2021, che va modificare l’articolo 57-bis del decreto legge 50/2017, la misura che ha introdotto il credito, introducendo un nuovo comma 1-quater.

Il Bonus Pubblicità resta dunque al credito d’imposta al 50% dell’investimento effettuato (e non solo sulla parte incrementale) e non è più richiesto il requisito dell’incremento minimo dell’1% di spesa rispetto all’anno precedente. Ed è pienamente valido per la pubblicità su Comunicaffè e Comunicaffè International.

Le risorse per il bonus investimenti pubblicitari su quotidiani e periodici, cartacei e digitali, restano le stesse già previste nel 2020: 50 milioni (degli 85 milioni totali, 35 spettavano all’emittenza radiotelevisiva).

Nel caso in cui venga superato il plafond di risorse, si procede con una ripartizione percentuale (per cui, sostanzialmente, scende la percentuale di credito d’imposta disponibile per ciascun richiedente, in base al numero di domande presentate).

Il credito d’imposta si utilizza in compensazione, attraverso il modello F24, la domanda si presenta all’Agenzia delle Entrate attraverso apposita procedura telematica. Di norma (2020 a parte, causa Covid), si invia una comunicazione dal primo al 31 marzo dell’anno per il quale si chiede l’agevolazione, poi una dichiarazione nel mese di gennaio dell’anno successivo che attesta gli investimenti effettuati.

Controllate che il vostro commercialista ne sia a conoscenza.

Le modalità attuative restano quelle previste dal Dpcm 90/2018, sul portale del Dipartimento per l’editoria si possono consultare tutti i provvedimenti normativi e di prassi, schede riassuntive e FAQ con risposte ai principali dubbi.

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