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venerdì 06 Dicembre 2024
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Bialetti annuncia le capsule senza plastica dal 2024: il dettaglio dietro il processo industriale

La bresciana Bialetti attua una rivoluzione importante, annunciando le capsule "pulite". «Per Bialetti, la sostenibilità rappresenta un valore fondamentale che permea ogni aspetto delle sue attività e che si traduce in un impegno concreto nel ridurre l’impatto ambientale dei suoi prodotti e processi produttivi» afferma Anna Pasotti, Presidente del Comitato ESG

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COCCAGLIO (Brescia) – Bialetti ha presentato lunedì 3 giugno gli obiettivi per la prossima strategia sostenibile da raggiungere per il 2026. Uno dei traguardi è togliere le componenti di plastica dalle capsule del caffè ed evitare in tal modo l’immissione di 40 tonnellate del materiale. C’è di più: l’azienda prevede il lancio di una nuova linea di caffè certificata Rainforest Alliance.

Già a partire da gennaio 2024, Bialetti aveva precisato in una comunicazione ufficiale, dichiarazione consolidata non finanziaria inviata ai suoi stakeholders nel 30 aprile 2024, come sarebbero state prodotte le capsule di caffè senza plastica:

“Eliminazione della componente plastica dalle capsule di produzione e a marchio Bialetti: il progetto, iniziato nel 2022, mira a rendere le capsule di caffè Bialetti più sostenibili agevolando la separazione degli elementi e il relativo smaltimento dopo l’utilizzo per il consumatore finale.

Per raggiungere questo obiettivo, è stata progettata una nuova capsula che elimina la componente plastica e sostituisce l’uso di carta filtro con carta filtro compostabile di dimensioni ridotte.

Questo ha richiesto la creazione di una linea di confezionamento capsule dedicata. Nel 2023, solo una linea produttiva su tre produceva capsule “plastic-free”.

Tuttavia, a partire da gennaio 2024, Bialetti produce esclusivamente capsule “plastic-free”, grazie all’installazione di una macchina progettata e acquistata da IMA Group, e apportando delle modifiche (inibizione della stazione di inserimento del filtro in plastica, e sostituzione delle due fustellatrici con una sola che taglia un dischetto più piccolo) alle restanti due linee.

Questo intervento riduce notevolmente l’impatto ambientale legato alla produzione, al trasporto e allo smaltimento della plastica: infatti, si stima una riduzione annua di circa 40 tonnellate di plastica e 10 tonnellate di carta filtro.

Ciò contribuisce significativamente alla riduzione complessiva delle emissioni di carbonio associate al processo produttivo delle capsule e al loro ciclo di vita. Per questo progetto sono stati investiti dall’azienda circa 3 milioni di euro in conto capitale, comprensivi sia del nuovo macchinario che degli interventi sulle linee preesistenti.”

Ecco l’agenda sostenibile di Bialetti

Dunque Bialetti nel 2024 eliminerà la plastica dalle capsule del caffè. Lo ha annunciato l’azienda italiana che lunedì 3 giugno a Coccaglio ha presentato il piano di sostenibilità triennale.

«Eliminare le componenti in plastica dalle capsule del caffè entro il 2024 è un fondamento dell’impegno di Bialetti per promuovere un’economia circolare e rigenerativa. Con questa azione l’azienda ha l’obiettivo di evitare l’immissione nell’ambiente di oltre 40 tonnellate di plastica l’anno, pari circa a 1 milione di bottiglie da 1,5 litri» spiega l’azienda.

Entro lo stesso anno, Bialetti prevede il lancio di una nuova linea di caffè certificata Rainforest Alliance, certificazione importante per la sostenibilità ambientale.

Sostenibilità

«Per Bialetti, la sostenibilità rappresenta un valore fondamentale che permea ogni aspetto delle sue attività e che si traduce in un impegno concreto nel ridurre l’impatto ambientale dei suoi prodotti e processi produttivi» afferma Anna Pasotti, Presidente del Comitato ESG.

«L’impegno di Bialetti si estende anche alla dimensione sociale e di governance, promuovendo pratiche etiche e trasparenti, sostenendo il benessere dei propri dipendenti e collaboratori, e contribuendo positivamente alle comunità in cui opera. Questo non solo riflette una responsabilità verso la società e l’ambiente, ma anche una strategia aziendale volta a garantire la propria competitività nel lungo termine. Il 2024 infatti è solo il primo traguardo».

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