venerdì 29 Marzo 2024
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Autogrill, rosso da 40,4 mln in 1^ trim ma salgono i ricavi

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MILANO – Nei primi mesi dell’anno Autogrill ha proseguito l’espansione nelle economie in rapida crescita – in particolare in Asia – e il rafforzamento commerciale nei mercati di forte presenza del gruppo come il Nord America.

Ad aprile è stato annunciato l’ingresso in Cina dove, entro il 2015, aprirà dieci punti vendita negli aeroporti internazionali di Pechino e di Sanya.

In Nord America, la societa’ si e’ rafforzata nel canale aeroportuale, aggiudicandosi quattro contratti per la gestione di 40 punti vendita negli aeroporti di Houston, negli Stati Uniti, e di Montreal, in Canada

I conti del primo trimestre, tipicamente quello a piu’ bassa stagionalita’ dei ricavi, sono stati influenzati in modo positivo dal rafforzamento del dollaro che ha spinto ricavi e margini.

L’Ebitda, tuttavia, ha mostrato un progresso del 7,4% a cambi costanti. “Il risultato e’ il frutto della crescita e di un piu’ favorevole mix di vendita negli Stati Uniti – spiega la società nella nota che accompagna i conti – e della costante attivita’ di efficienza, in particolare in Italia, dove il programma di revisione della produzione e della catena logistica sta iniziando a produrre risultati positivi”

Sul fronte della cassa, Autogrill ha assorbito cassa per 55,9 milioni nei primi tre mesi; un dato che si confronta con i 53,2 milioni assorbiti nello stesso periodo del 2014.

L’aumento dell’indebitamento finanziario netto di 114,4 milioni a 807,7 milioni riflette la stagionalita’ dei flussi di cassa, che tipicamente vede un assorbimento nel primo trimestre dell’anno, e l’effetto di conversione in euro dell’indebitamento di gruppo denominato in dollari statunitensi.

A fine marzo, infatti, il debito finanziario e’ composto per il 61% in dollari statunitensi e per la parte rimanente in euro ed e’ a tasso fisso per il 60% dell’ammontare complessivo, anche per effetto di coperture sul rischio tasso di interesse. Nel primo trimestre del 2015 il costo medio ponderato del debito e’ stato del 4,4% rispetto al 5% del corrispondente periodo dell’anno precedente, grazie alla riduzione dei tassi in Europa.

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