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APPLE PAY – Caffè pagato col telefono, non è ancora l’ora

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MILANO – Niente Apple Pay per diversi negozi ed applicazioni che avrebbero invece dovuto supportarlo entro la fine del 2014: l’integrazione è rimandata a 2015 in corso.

Apple Pay non diventerà un’ulteriore opzione di pagamento per alcuni negozi ed applicazioni entro il 2014 come programmato. Lo si evince dal micro-sito ufficiale dedicato al servizio dove la dicitura relativa alla sua data di integrazione, che precedentemente puntava ad un “In arrivo entro l’anno”, è stata sostituita da un più generico “In arrivo”.

Il cambiamento riguarda al momento gli utenti americani in possesso di una carta di credito USA che, se speravano di poter pagare tramite impronta digitale in applicazioni come Starbucks o in negozi come Urban Outfitters durante l’ultima settimana dell’anno, sono rimasti delusi.

Sebbene nella lista dei partner in arrivo figuri anche Walt Disney World, dove l’integrazione è scattata in tempo per Natale, gli altri non sono probabilmente ancora pronti per il sistema di pagamento della Mela.

Probabilmente devono ancora essere adeguatamente formati i dipendenti oppure più semplicemente non sono ancora stati aggiornati i dispositivi abilitati ad accettare tale metodo di pagamento: quali che siano i motivi, il ritardo del lancio da Acme, Albertsons, Anthropologie, Free People, Urban Outfitters, Starbucks, StubHub e Tickets.com è ormai assicurato (per TicketMaster il supporto è stato aggiunto soltanto due giorni fa).

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