domenica 24 Marzo 2024
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Andrea Illy: «Dall’emergenza all’uscita dal declino dell’ Italia. È l’ora della coesione»

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TRIESTE – Andrea Illy, presidente di illycaffè Spa, ha inviato poche ore fa al Presidente di Confindustria Vincenzo Boccia e, su sua indicazione, al Comitato di designazione della nuova presidenza confederale, un messaggio nel quale indica di voler mettere a disposizione del prossimo Presidente e dell’intera squadra di Presidenza un “contributo di idee”, indipendentemente dall’esito delle consultazioni e in prossimità della presentazione delle linee programmatiche della futura governance confindustriale.

La proposta è quella di arrivare ad adottare un “Piano strategico per l’Italia”, da formulare attraverso “una partnership pubblico-privata tra Confindustria e Governo, che incarichi un team di economisti e che coordini una coalizione comprendente World Economic Forum, Banca d’Italia, Confcommercio, ABI, ANCI, Conferenza Stato-Regioni e tutti gli altri corpi intermedi”.

Per Illy l’obiettivo è quello di “affrontare una contingenza straordinaria come quella che stiamo vivendo, ma anche per finalmente attaccare le ragioni strutturali del declino italiano”.

“L’ora grave richiede coesione”, scrive Illy, specificando che il suo messaggio “non ha altro scopo che quello di mettere a fattor comune una proposta che ritengo fondamentale e sulla quale ho avuto modo di riscuotere l’adesione di molti importanti interlocutori, italiani e internazionali”.

Ecco il testo integrale del messaggio.

Ora più che ai serve un piano strategico per l’Italia

La drammaticità della situazione determinata dal diffondersi dell’epidemia denominata Covid-19 e dalla messa in quarantena dell’intero Paese, e la gravità delle conseguenze economiche, sul piano interno come su quello internazionale, rendono ancora più urgente e determinante l’adozione di un “Piano strategico per l’Italia”, che indichi le scelte di medio-lungo periodo e faccia da cornice per quelle di breve, compresi gli interventi urgenti per fronteggiare la situazione che si è venuta e sta venendo a determinarsi.

Il motivo di fondo del Piano è quello di recuperare fiducia e credibilità a livello internazionale e in Patria.

Il come è un approccio “bottom-up duale”: un’attenta attività di ascolto delle aspettative da parte delle istituzioni internazionali che condizionano deficit, spread, rating, acquisto di titoli di stato e investimenti diretti esteri in Italia, e la proposta di soluzioni da parte dei territori dove si annida il tessuto economico Italiano.

Il cosa è un piano strategico decennale per un’exit strategy dalla prigione del debito pubblico e una mobilitazione di investimenti e provvedimenti che portino ad una ripresa almeno al 1,5%.

Il chi lo può fare e lo dovrebbe assolutamente fare è una partnership pubblico-privata tra Confindustria e Governo, che incarichi un team di cinque / sette economisti e che coordini una coalizione comprendente World Economic Forum, Banca d’Italia, Confcommercio, ABI, ANCI, Conferenza Stato Regioni e tutti gli altri corpi intermedi.

Il quando è immediatamente, in modo da arrivare in tempo sia per dare supporto alle misure urgenti che dovranno essere prese per fronteggiare l’emergenza, sia per fornire le prime indicazioni per la legge di bilancio 2021.

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