domenica 14 Dicembre 2025

Il WWF sull’Amazzonia: l’Italia contribuisce alla deforestazione di 4000 ettari, 5000 campi di calcio, tra cacao, carne e soia

Il peso non dipende solo dalla carne bovina importata dal Brasile ma anche dalla soia utilizzata per alimentare gli allevamenti avicoli e suinicoli, dal cacao che sostiene l’industria dolciaria e dal legname tropicale impiegato nei settori dell’arredo e della nautica

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Carne, soia e cacao: i consumi italiani valgono quattromila ettari di Amazzonia distrutti ogni anno secondo il nuovo rapporto Wwf. Leggiamo di seguito un estratto dell’articolo pubblicato sul portale d’informazione La Notizia.

I consumi italiani e la deforestazione in Amazzonia

MILANO – Alla Cop30 di Belém i numeri pubblicati nel nuovo “Amazon Footprint Report 2025” del Wwf e degli istituti di ricerca Trase, Sei e Chalmers riportano l’Italia al centro della scena. Ogni anno i consumi nazionali corrispondono a quattromila ettari di Amazzonia abbattuti, una superficie pari a cinquemila campi da calcio.

È un dato strutturale: l’Unione europea genera circa il 20% della deforestazione globale legata alle catene di approvvigionamento e, di quel totale, l’Italia detiene una quota significativa.

Il peso non dipende solo dalla carne bovina importata dal Brasile ma anche dalla soia utilizzata per alimentare gli allevamenti avicoli e suinicoli, dal cacao che sostiene l’industria dolciaria e dal legname tropicale impiegato nei settori dell’arredo e della nautica. È una responsabilità diffusa lungo filiere che raramente arrivano fino al dibattito pubblico nazionale e che mostrano quanto la domanda interna influenzi territori lontani, spesso in conflitto per la gestione della terra e dell’acqua.

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