mercoledì 10 Aprile 2024
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Bar negli aeroporti da ristrutturare: il futuro sta in accoglienza e sicurezza

Le idee e gli obiettivi sono stati adeguati per garantire più sicurezza con spazi ampi per impedire assembramenti e innovazioni tecnologiche che consentono di evitare contatti tra i passeggeri e gli operatori aeroportuali

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MILANO – Gli aeroporti sono posti di passaggio, è vero, ma in questi spazi tra arrivi e partenze, le persone trascorrono le ore in attesa di imbarcarsi o delle coincidenze. Nel recente passato si è spesso pensato a questi come luoghi uno identico all’altro e per questo non si è data particolare importanza alla personalizzazione di servizi e caratteristiche interne. Le cose, come tanti altri settori, sono cambiate con l’arrivo del Covid, che ha posto l’accento su un nuovo modo di formulare e vivere anche questi punti di scambio.

Ora anche tornare a viaggiare è un’impresa, che deve esser incentivata garantendo la sicurezza e l’accoglienza. Gli aeroporti devono tornare un po’ a misura d’uomo ed ecco che gli scali si trasformano, diventano delle piccole città con le loro caffetterie, librerie e persino centri di bellezza e luoghi per bambini. Leggiamo a questo proposito, l’articolo de ilpost.it.

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Aeroporti: per chi viaggia, tutto sta cambiando

Anche in Italia, come ovunque nel mondo, gli ultimi mesi sono stati molto complicati per i gestori degli aeroporti: la ripresa è stata parziale, lenta e incerta. Alcuni segnali incoraggianti sono arrivati nel mese di agosto e hanno riguardato in particolare il traffico chiamato “domestico”, cioè dei passeggeri italiani che volano verso località turistiche italiane. Il traffico internazionale, soprattutto quello dei voli che portano alle grandi città d’arte, dipende dall’arrivo di turisti da tutto il mondo, e al momento è difficile capire se e quando tornerà ai livelli del 2019.

Per diversi gestori gli ultimi mesi però sono stati anche un’occasione per ripensare i progetti di ristrutturazione o di ampliamento che erano già stati programmati prima dell’epidemia:

Le idee e gli obiettivi sono stati adeguati per garantire più sicurezza con spazi ampi per impedire assembramenti e innovazioni tecnologiche che consentono di evitare contatti tra i passeggeri e gli operatori aeroportuali. «In generale tutto è stato studiato con un solo obiettivo: ridurre l’ansia dei passeggeri», dice Riccardo Kustermann, direttore dell’area che si occupa dell’accoglienza dei passeggeri negli aeroporti milanesi di Malpensa e Linate.

Per leggere l’articolo completo, a questo link.

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