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ROMA – La conferma dell’Italia come seconda nazione al mondo per numero di ristoranti stellati nella nuova edizione della Guida Michelin rafforza il ruolo della ristorazione nazionale come asset strategico per l’immagine, l’economia e l’attrattività internazionale del Paese.
Per Fipe-Confcommercio si tratta di un risultato che testimonia la vitalità dell’intero comparto, capace di coniugare tradizione, creatività e investimenti continui in qualità, sostenibilità e formazione, in un percorso che valorizza territori, filiere e competenze professionali di altissimo livello.
“Questo riconoscimento rappresenta un orgoglio che appartiene all’intera filiera, dagli chef ai produttori, fino alle imprese che ogni giorno costruiscono valore con professionalità e visione”, sottolinea Antonio Santini, vicepresidente di Fipe e ristoratore tre stelle Michelin. “Il fatto che l’Italia si confermi ai vertici della ristorazione mondiale dimostra che la nostra cucina, quando sa unire radici, innovazione e sostenibilità, genera reputazione globale e contribuisce in modo determinante allo sviluppo del turismo gastronomico e alla competitività dei territori. Ora la sfida è consolidare questo risultato, continuando a investire sulla qualità e sulla capacità di portare il meglio dell’identità italiana nel mondo”.
Per FIPE, questo posizionamento rafforza l’importanza di proseguire nelle politiche di sostegno al settore e di valorizzazione della cultura gastronomica italiana quale componente distintiva del Made in Italy e della nostra proiezione internazionale.




















