lunedì 13 Ottobre 2025

HostMilano, osservatorio di design e ospitalità nei talks sul futuro dei due settori

“Quello dei Design Talks è un osservatorio privilegiato, perché non si limita a raccontare il presente, ma prova a leggere i segnali che arrivano dal mercato e a trasformarli in chiavi di lettura utili per progettisti, aziende e operatori”. Così Francesco Scullica, docente presso POLI.design e coordinatore del programma, sintetizza l’approccio di un palinsesto che, edizione dopo edizione, si è affermato come un riferimento per chi vuole comprendere in quale direzione stia andando l’ospitalità"

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MILANO – Dal made in Italy all’intelligenza artificiale, dalle sfide della sostenibilità ai nuovi spazi ibridi: i Design Talks a HostMilano 2025 portano sul palcoscenico internazionale idee, tutte le voci e le visioni che ridisegnano l’ospitalità.

“Quello dei Design Talks è un osservatorio privilegiato, perché non si limita a raccontare il presente, ma prova a leggere i segnali che arrivano dal mercato e a trasformarli in chiavi di lettura utili per progettisti, aziende e operatori”. Così Francesco Scullica, docente presso POLI.design e coordinatore del programma, sintetizza l’approccio di un palinsesto che, edizione dopo edizione, si è affermato come un riferimento per chi vuole comprendere in quale direzione stia andando l’ospitalità”.

“Il valore degli incontri, sottolinea Scullica, nasce proprio dalla pluralità di voci coinvolte: designer, imprenditori, rappresentanti di associazioni e realtà internazionali. “È un confronto a più livelli che permette di osservare le trasformazioni in atto con una lente ampia, capace di unire teoria e pratica. E il patrocinio di NEWH – The Hospitality Industry Network conferisce un respiro ancora più internazionale a un’iniziativa che già di per sé è pensata per aprire nuove connessioni tra i diversi attori del settore”.

“Sarà un appuntamento di particolare interesse proprio per l’Italia– sottolinea – perché abbiamo competenze che ci vengono riconosciute a livello globale, ma anche enormi potenzialità ancora da esprimere. Coinvolgere i giovani diventa quindi fondamentale, sia attraverso i Talks sia attraverso i progetti che portiamo avanti in università, come i laboratori di progettazione sostenibile. Le nuove generazioni sono chiamate a dare risposte a una domanda turistica in continua crescita, ma anche a farsi carico delle sfide della sostenibilità”.

Tecnologia e tecniche artigianali insieme per proposte di qualità

Il programma dei Design Talks 2025 esplora le tematiche più calde del settore. L’impatto dell’AI generativa sulla progettazione, le nuove forme ibride di ospitalità, le pratiche di sostenibilità che intrecciano architettura e gestione, il dialogo tra spazi pubblici e privati e la contaminazione con altri mondi come il retail e il residenziale.

“In questo scenario”, spiega Scullica, “vediamo affermarsi sempre più strutture di qualità che cercano di coniugare innovazione e attenzione alle comunità locali, perché lo sviluppo turistico non può prescindere dalla tutela di chi in quei luoghi vive e lavora”.

In quest’ottica resta centrale il Made in Italy, che continua a essere sinonimo di qualità e innovazione non soltanto come brand, ma soprattutto come cultura del progetto. “Parliamo di materiali, di manifattura, di capacità di lavorare con cura artigianale alla scala e al dettaglio – osserva – e di un dialogo costante fra tecnologia e tecniche artigianali. È proprio in questa capacità di sintesi che risiede la nostra forza”.

Un aspetto peculiare del contesto italiano riguarda la dimensione delle strutture, mediamente più piccole rispetto ad altri mercati internazionali. “Questo comporta un doppio binario: da un lato l’esigenza di crescere per competere, dall’altro la necessità di preservare la qualità che deriva proprio dalle dimensioni contenute. Una sfida che non riguarda solo il design, ma più in generale il modello di sviluppo che si vuole perseguire”.

Il dibattito attuale, conclude Scullica, intreccia sempre di più le considerazioni progettuali con quelle socioeconomiche. “Attraverso i Design Talks, Host 2025diventa il luogo in cui queste due dimensioni si incontrano e si contaminano. Con appuntamenti come questo Fiera Milano si riconferma come un riferimento internazionale imprescindibile per la progettazione nell’ospitalità e il fuoricasa”.

A completare la panoramica sul futuro del progetto nell’ospitalità sarà Smart Label – Host Innovation Award, il riconoscimento all’innovazione sostenibile di Fiera Milano sempre in collaborazione con POLI.design e con il patrocinio di ADI – Associazione per il Design Industriale.

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