giovedì 17 Luglio 2025

Alzheimer, uno studio consiglia un massimo di 3 tazzine per non correre rischi

Analizzando i dati della Biobank britannica, che ha seguito circa 8.500 persone di età media 68 anni per un periodo di oltre 8,8 anni, i ricercatori hanno scoperto che i consumatori di oltre quattro tazzine di caffè al giorno mostravano un declino cognitivo accelerato

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TME Cialdy Evo

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MILANO – Sono diversi gli studi che hanno indagato la correlazione tra il consumo di caffeina e le patologie neurogenerative come l’alzheimer (qui si possono trovare alcuni esempi passati che hanno sottolineato gli effetti positivi di questa sostanza per chi ne soffre), ma una ricerca recente ha fatto emergere anche degli eventuali rischi: certo gli eccessi sono sempre un problema, per cui forse il segreto resta la moderazione in determinati casi.

Anche se non è stato specificato nell’articolo di che tipo di caffè si parli quando si stabilisce un massimo di tre tazzine al giorno (Robusta o Arabica? Il contenuto di caffeina è ben differente, di un americano o di un espresso da 25ml?).

Leggiamo le evidenze scientifiche da liberoquotidiano.it.

Alzheimer e caffè: cosa dice la scienza

Un recente studio presentato a Orlando, negli Stati Uniti, durante il congresso dell’Associazione Internazionale Alzheimer, solleva nuove preoccupazioni riguardo al consumo eccessivo di caffè. Secondo i ricercatori, bere più di tre tazzine al giorno potrebbe accelerare il declino cognitivo. Anche se il caffè è noto per i suoi benefici per la salute, la raccomandazione è di non superare la soglia delle tre tazzine quotidiane.

La letteratura scientifica – come ricorda Il Messaggero che dà conto di quest’ultimo studio – supporta ampiamente i vantaggi del caffè e del tè, evidenziando il loro ruolo nella riduzione del rischio di ictus, scompenso cardiaco, diabete, e persino alcuni tipi di tumori.

Inoltre, molte ricerche hanno associato il consumo moderato di caffè a un minor rischio di sviluppare malattie neurodegenerative come il Parkinson e l’Alzheimer.

Tuttavia, lo studio guidato dalla dottoressa Kelsey R. Sewell, dell’Advent Health Research Institute, sembra contraddire queste evidenze.

Analizzando i dati della Biobank britannica, che ha seguito circa 8.500 persone di età media 68 anni per un periodo di oltre 8,8 anni, i ricercatori hanno scoperto che i consumatori di oltre quattro tazzine di caffè al giorno mostravano un declino cognitivo accelerato rispetto a coloro che ne bevevano da una a tre tazzine o che non lo consumavano affatto.

Qui l’articolo completo.

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