mercoledì 10 Aprile 2024
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BRASILE – Secondo Wolthers Douqué è un raccolto “Sauterne e Origami”

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MILANO – Sauterne e Origami. Sono le due immagini utilizzate dall’importatore americano Wolthers Douqué, nel suo ultimo rapporto, per descrivere il grave stato in cui si trova il raccolto brasiliano di arabica.

Cosa hanno a che vedere un pregiato vino francese e la raffinata arte giapponese della piegatura della carta con i chicchi di caffè?

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Lo scopriremo tra poco.

Di ritorno da un viaggio nel Sud del Minas, Christian Wolthers ha steso un breve resoconto di quanto osservato, postando anche alcune foto e un video, che potete visualizzare qui sotto.

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Le conclusioni, sia per questo raccolto che per il prossimo, non sono molto incoraggianti, perlomeno con riferimento alle aree visitate.

Il Sud del Minas presenta la massima densità mondiale di arbusti di arabica ed è anche il massimo produttore al mondo di arabica di qualità, si legge nel rapporto.

Ed è proprio quest’area – in particolare le piantagioni che si estendono tra Varginha e Santo Antônio do Amparo, compresa Oliveira, Carmo da Cachoeira, Boa Esperança, Três Pontas fino a Guaxupé – quella in cui, tra novembre e fine febbraio, maggiore è stato l’impatto della siccità, delle ondate di calore e della bassa umidità dell’aria.

Chiamerò questo raccolto di arabica – prosegue il rapporto – il raccolto “Sauterne e Origami”, in ragione delle drupe sovramature, molto dolci e molli, dovute anche ai chicchi difettosi e malformati contenuti al loro interno.

Le piantagioni hanno apparentemente un aspetto sano e sono relativamente ricche di frutti, ma esaminandole più da vicino rivelano una realtà diversa, con un numero elevato di formazioni difettose e di chicchi morti.

Al tatto, i frutti hanno una consistenza di uva passita, eccessivamente soffice e facile da schiacciare con le dita. Di qui la similitudine con le uve passite dalle quali si ricava il nobile vino francese (Sauterne).

Aprendo le ciliegie – si legge ancora nel report – ho trovato spesso all’interno numerosi chicchi difettosi cresciuti disordinatamente, da cui l’espressione “Origami”.

È la prima volta che osservo questo tipo di formazione – osserva Wolthers –  i chicchi sembravano fatti con strati di fogli di carta crespa arricciata. Va da sé che essi sono, in questo caso, del tutto improduttivi e risulta inutile raccoglierli.

Molti produttori hanno deciso di rimandare la raccolta, nella speranza che ulteriori piogge possano aiutare a far maturare le drupe ancora verdi e non sviluppate. Ma è una pia illusione, dal momento che la stagione secca è già iniziata.

I rami degli arbusti, dove sarebbe necessaria la formazione di almeno 13 internodi ai fini del prossimo raccolto, presentano al massimo tra i 6 e i 9 nodi, fatto questo che influirà negativamente sulla produzione del prossimo anno (2015/16).

Il report osserva infine che le temperature medie a metà giornata rimangono elevate per questo periodo dell’anno (38° la scorsa settimana).

Quale dunque il bilancio in termini pruduttivi?

Lo troviamo riassunto nella tabellina che riproduciamo qui sotto.

sauterne-and-origami-arabica-crop-4

Come è possibile vedere, le perdite maggiori si registreranno nel Sud del Minas (35%), nella Zona da Mata (20%), nello stato di San Paolo (25%), nel Paraná (15%) e nell’Espírito Santo (25%, per quanto concerne gli arabica).

Wolthers è invece fiducioso per quanto riguarda Cerrado e Minas Gerais settentrionale, dove non prevede perdite di raccolto. Allo stesso modo, non dovrebbero esservi conseguenze sulla produzione di conillon.

In termini qualitativi e di tazza, Wolthers avverte che la percentuale di caffè Strictly Soft (rigorosamente dolce), Fine Cup (tazza molto fine) e Specialty, che costituisce normalmente il 50% del raccolto di arabica, potrebbe scendere sensibilmente, per effetto dei maggiori attacchi dei parassiti.

E la qualità potrebbe degradarsi ancora di più in caso di forte incidenza della piogge durante la stagione di raccolta. Una circostanza, questa, che non va esclusa, visto il probabile ritorno del fenomeno El Niño.

Wolthers non azzarda ancora ipotesi per il 2015/16 limitandosi a osservare che i produttori si attendono, sin d’ora, un minore raccolto nelle zone colpite dalla siccità.

Anche per effetto di questo report, l’Ice Futures Us ha recuperato ieri, nell’ultima seduta prima della pausa pasquale, buona parte delle perdite degli ultimi giorni.

Tutte e tre le scadenze più ravvicinate hanno guadagnato 1.525 punti.

Luglio, la scadenza principale, è tornato al di sopra della soglia dei due dollari chiudendo a 204,10 centesimi.

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