venerdì 19 Aprile 2024
  • CIMBALI M2
  • Triestespresso

Vola l’export di caffè: superati i 3 milioni e mezzo di sacchi nel 2015

Dati Istat, elaborati dal Comitato Italiano del Caffè, confermano il trend favorevole dell'industria italiana del caffè. Importazioni stabili a 9,3 milioni di sacchi. L'export di caffè torrefatto è cresciuto di oltre 2 milioni di sacchi dal 2004 a oggi: l'anno scorso ha superato i 3,4 milioni.

Da leggere

Water and more
Demus Lab - Analisi, R&S, consulenza e formazione sul caffè

MILANO – L’export italiano di caffè tocca nuovi massimi storici confermando, anche in questo campo, il grande successo del made in Italy nel mercato globale. Nell’arco del 2015, le esportazioni di caffè in tutte le forme si sono avvicinate ai 3,7 milioni di sacchi segnando un incremento del 5,81% rispetto al 2014.

L’export di torrefatto non decaffeinato sale a 3.407.275 sacchi segnando un +6%. Stabili le importazioni (-0,24%) che si attestano a 9.344.431 sacchi

Triestespresso

Così le più recenti statistiche elaborate dagli esperti dal Comitato Italiano del Caffè sui dati Istat, che siamo in grado di proporre in esclusiva ai nostri lettori.

Nell’arco di 12 anni, le importazioni italiane di caffè in tutte le forme sono cresciute del 32,8% passando da poco più di 7 milioni, nel 2004, a oltre 9,3 milioni nel 2015. L’import di caffè verde è salito, nello stesso periodo, da 6.457.506 a 8.798.300 sacchi incrementandosi lievemente (+0,18%) anche tra il 2014 e il 2015.

CIC RiepilogoL’export di caffè in tutte le forme è più che raddoppiato (+134,2%). Quello di torrefatto non decaffeinato è lievitato da meno di 1,4 milioni sacchi del 2004 a 3.407.275 sacchi nel 2015 (+143,7%) aumentando di oltre 2 milioni di sacchi.

Andamento molto favorevole anche per le riesportazioni di caffè verde non decaffeinato, di torrefatto decaffeinato e di preparati a base di caffè, mentre segna il passo l’export di solubile.

Torniamo alle importazioni di caffè verde non decaffeinato e soffermiamoci sui dati disaggregati relativi agli ultimi 6 anni (2010-2015).

CIC 2010 - 2015

Nell’arco di tale periodo, l’import colombiani dolci è passato da 14.718.675 kg a 31.031.468 kg o 517.191 sacchi (+110,8%) riflettendo innanzitutto la forte ripresa produttiva della Colombia. È interessante osservare come, tra il 2014 e il 2015, a fronte di un incremento a volume del 33%, il valore in euro dell’import di questa tipologia sia cresciuto di ben il 74,2%.

Raggiunto un picco di 116.232.131 kg (1.937.202 sacchi) nel 2012, il volume degli altri dolci è declinato negli ultimi anni assestandosi, nel 2015, a livelli non dissimili da quelli del 2010, attorno agli 1,75 milioni di sacchi. L’origine più importante rimane l’India.

Pur in flessione, l’import italiano da questo paese rimane ampiamente superiore al milione di sacchi. Tra gli altri fornitori maggiori da osservare il declino del Guatemala (-44,4%) e la crescita dell’Honduras (+21,6%).

Nonostante l’andamento parzialmente deludente delle ultime annate, l’export del Brasile verso l’Italia presente un trend positivo crescendo dai 158.657.320 kg (2.644.288 sacchi) del 2010 ai 164.751.195 kg (2.745.853 di sacchi) dell’anno passato, pari a un incremento del 3,8%.

Il volume complessivo dell’export di brasiliani naturali è stato, nel 2015, di 173.065.249 kg (2.884.420 sacchi), in crescita del 4% nell’arco del periodo considerato.

L’import di robusta si incrementa di oltre un quarto (+25,9%) raggiungendo i 207.445.602 kg (3.457.426 sacchi), con Vietnam (+24,3%), Indonesia (+45,3%) e Uganda (+90,5%) in evidenza.

Il dato più interessante è quello relativo all’export di caffè torrefatto, che segna un nuovo passo in avanti dai 3.213.196 sacchi del 2014 ai 3.407.275 del 2015, con un ulteriore incremento sui 12 mesi del 6,04%.

NB: per raffrontare i dati della tabella sottostante con quelli della prima tabella essi vanno convertititi in corrispettivo caffè verde, moltiplicando le relative cifre per il coefficiente di 1,19, e successivamente divisi per 60 (1 sacco = 60 kg).

CIC Export resized

Il valore dell’export di tostato è stato nel 2015 di 1.189.835.293 euro, in crescita dell’11% sul 2014.

Germania e Francia si confermano i principali mercati del caffè torrefatto italiano, con un export a valore rispettivamente di 160.560.454 e 128.732.222 euro. Seguono Grecia, Austria, Stati Uniti e Regno Unito.

CIMBALI M2
  • LF Repa
  • Dalla Corte

Ultime Notizie

  • TME Cialdy Evo
Carte Dozio
Mumac