domenica 24 Marzo 2024
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VIETNAM – Mercato calmo in attesa del Tet

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MILANO – Quest’anno, i contadini vietnamiti non hanno fretta di vendere il loro caffè. La conferma dagli addetti ai lavori.

Secondo la media delle risposte del consueto sondaggio condotto da Bloomberg presso un campione di 12 trader internazionali, i produttori del paese indocinese avevano commercializzato, a fine gennaio, appena il 29% del raccolto 2014/15, stimato dal campione stesso in 1,6 milioni di tonn (26,67 milioni di sacchi).

Alla stessa data dell’anno scorso, il dato era pari al 36%, a fronte però di un raccolto record di 1,72 milioni di tonn (28,67 milioni di sacchi).

A detta degli operatori locali, i produttori stanno rinviando le vendite nell’attesa di una probabile ripresa dei prezzi (all’inizio di questa settimana tuttora sotto i 40.000 dong/kg) dopo le festività del Tet Nguyen Ðan (il capodanno vietnamita), in programma la prossima settimana.

Fonti locali sottolineano come i contadini siano ben capitalizzati e osservano inoltre come le condizioni di accesso al credito stiano migliorando, grazie anche alla positività del quadro macroeconomico.

La banca centrale vietnamita ha recentemente reso nota l’intenzione di abbassare di un punto e mezzo percentuale i tassi a medio-lungo termine.

La crescita del pil potrebbe raggiungere, quest’anno, il 6%, con il tasso di inflazione in calo.

I minori raccolti in Vietnam e Indonesia sono destinati a far risalire le quotazioni dei robusta nei prossimi mesi, secondo Rabobank International.

Gli analisti del colosso finanziario olandese ritengono che il contratto benchmark del Liffe potrebbe guadagnare sino al 20% nei prossimi mesi chiudendo il secondo trimestre a quota 2.300 dollari per tonnellata.

L’export di gennaio del Vietnam è attualmente stimato in 120.000 tonn. Le proiezioni attuali indicano che gli imbarchi potrebbero subire un ulteriore calo a febbraio fermandosi a 100.000 tonn.

Crescono intanto i problemi idrici nelle aree di produzione. Nell’ultima decade di gennaio, il livello medio di fiumi e corsi d’acqua del Daklak è stato inferiore di circa 30 cm a quello dello scorso anno, secondo il Dipartimento regionale di meteorologia e idrologia.

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