domenica 24 Marzo 2024
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Vending: 6mila attività in Italia. Prima Roma, poi Milano, Torino, Bari e Napol

Elaborazione Camera di commercio di Milano Monza Brianza Lodi su dati registro imprese al I trimestre 2018 e 2017. Lombardia da record: dietro al capoluogo ci sono Brescia, Bergamo e Monza, ma a crescere di più sono Sondrio, Bergamo e Cremona

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MILANO – Sono circa 6mila le attività del settore del Vending in Italia, tra sedi di impresa (3.583) e unità locali (2.381); cresciute del 2% in un anno secondo l’elaborazione della Camera di commercio di Milano Monza Brianza Lodi su dati registro imprese al primo trimestre 2018 e 2017.

“Il trend di crescita conferma il dinamismo del settore – commenta Massimo Trapletti, presidente di Confida, Associazione Italiana Distribuzione Automatica –. Nel 2017 il mercato ha superato la quota di 1,8 miliardi di euro. Con 5 miliardi di consumazioni per un aumento dell’+1,31% rispetto all’anno precedente.

Sviluppato con una rete distributiva di oltre 810 mila vending machine installate in tutta Italia. A questi dati si aggiunge il mercato del cosiddetto del ‘porzionato’. Ossia il caffè e le bevande calde in capsule e cialde che vale ulteriori 1,7 miliardi per 6 miliardi di consumazioni l’anno”.

Vending conquistato dalla capitale

Roma con 424 attività, 7,1% del corrispondente totale italiano, Milano con 358 (6%) e Torino con 307 (5,1%) sono i primi tre territori per concentrazione. Poi seguiti da Bari, Napoli, Cagliari, Taranto, Genova; Treviso e Palermo secondo la Camera di commercio di Milano Monza Brianza Lodi.

Tra i primi dieci territori, crescono nel 2018 soprattutto Bari (+15,5% in un anno), Taranto (+13,5%) e Palermo (+8,1%). La Lombardia è la prima regione italiana per numero di attività nel settore. Con 862 attività (di cui 521 sedi) e un peso del 14,5% sul totale nazionale. Milano è prima per concentrazione, 358. Seguita da Brescia (82), Bergamo (77) e Monza e Brianza (74). Varese è quinta con 60 attività. Sondrio (+11,1%), Bergamo (+5,5%) e Cremona (+5,3%) sono le aree che crescono di più tra 2017 e 2018.

Prodotti gourmet e su misura

Tra i fattori che trainano l’evoluzione dell’automatico spiccano le crescenti possibilità di personalizzazione dei prodotti, l’attenzione alla sostenibilità e l’ascesa delle tecnologie smart e dei pagamenti cashless.

Riguardo ai distributori automatici che erogano bevande calde, il nuovo trend è l’offerta di prodotti ‘su misura’. I consumatori, grazie alle nuove tecnologie con gli schermi touch, possono mixare gli ingredienti di base come caffè, latte, cacao con granelle e topping; creando a proprio piacimento bevande gourmet.

Vending sempre più green

La ricerca della sostenibilità attraverso lo sviluppo di soluzioni ecologiche è tra i pilastri della nuova generazione di aziende italiane della distribuzione automatica. Dalle capsule di caffè totalmente compostabili ai sistemi di reverse vending; (che consentono di recuperare la plastica degli inmballaggi dando un incentivo al consumatore virtuoso).

Fino all’utilizzo di vending machine meno energivore, logistica green; furgoni a basse emissioni, prodotti alimentari biologici; a chilometro zero ed equosolidali.

Distributori smart

Il vending sta vivendo una vera e propria rivoluzione digitale. Si parla oggi di smart vending o di Vending 4.0 in relazione a distributori automatici che integrano schermi touch; sistemi di telemetria che consentono il controllo da remoto della macchina e APP che permettono il pagamento tramite mobile.

Anche la distribuzione automatica si dirige verso un futuro senza moneta

Già oggi l’84% del parco macchine consente di pagare in modalità cashless (con chiavetta), il 3% con carta di credito e il 2% con app. Ma queste ultime stanno crescendo a ritmi elevati.

“Le aziende italiane che sono leader mondiali nella produzione di distributori automatici – sottolinea il presidente di Confida Massimo Trapletti – stanno scommettendo con decisione sullo sviluppo del mobile payment e del contactless. Puntano in particolare sulle app, che permettono di poter dialogare col consumatore, analizzando le sue preferenze con l’obiettivo di migliorarne l’esperienza di acquisto”.

 

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