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Gavino Solinas, Dab Coffee, stroncato da un tumore a 65 anni a Cagliari

Il “papà” della Dab Coffee stroncato da un tumore, ha dato lavoro a decine di persone. Emigrato in Liguria, è tornato nell’Isola e ha svoltato. Viveva a Poggio dei Pini, lascia la moglie e due figli. Il cognato: “Ha conosciuto la povertà, è stato aiutato tanto da due suoi fratelli, frati francescani”. Da un garage di Quartu alle maxi aziende a Elmas e Sassari, oggi le sue cialde e macchinette sono ovunque: “Si è sempre rifiutato di vendere la ditta alle multinazionali per tutelare i suoi dipendenti”

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MILANO – Il sito online di Cagliari, Casteddu, riferisce dalla Sardegna di un lutto che colpisce il mondo del vending: la scomparsa, a 65 anni, di Gavino Solinas della Dab Coffee che nell’articolo del periodico del web sardo viene definito “imprenditore generoso e re dei distributori automatici del caffè”. Un personaggio esemplare del quale raccontiamo la vita riprendiamo l’articolo di Paolo Rapeanu che è apparso online il 25 di marzo.

Gavino Solinas, era il re del Vending in Sardegna

CAGLIARI – Cagliari e la Sardegna piangono uno degli imprenditori del Vending più fantasiosi e caparbi degli ultimi decenni. Se n’è andato a 65 anni Gavino Solinas, il re dei distributori automatici di caffè.

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La sua Dab Coffee è un marchio conosciuto nel settore del Vending e non soltanto e utilizzato negli uffici, nelle scuole e nei centri commerciali da nord a sud dell’Isola.

Il suo cuore si è fermato ieri sera al Policlinico di Monserrato: il 3 dicembre 2021 i medici gli hanno diagnosticato un tumore che se l’è portato via in pochissimo tempo.

Lascia la moglie, Luciana Pes, 65 anni, e due figli, Francesco di 20 e Virginia di diciassette anni. Nato a Bonorva, la sua famiglia è emigrata a Genova quando aveva appena dieci anni.

E sono stati anni difficili, prima del ritorno in Sardegna nel 1993 e l’intuizione giusta: vendere cialde di caffè e distributori automatici.

Ha tirato su un mini impero del vending, riuscendo a dare lavoro a decine di famiglie. Che, oggi, al pari dei suoi tanti amici e conoscenti, lo piangono

A ricordarlo con le lacrime agli occhi è il cognato, Angelo Pes: “Quando è tornato in Sardegna la prima cosa che ha detto è che aveva le pezze nel sedere, non ha mai nascosto le difficoltà economiche. A Genova aveva lavorato come venditore di materiali nautici”.

Gli affari, però, non erano andati bene: “Due dei suoi nove fratelli sono frati francescani, sono stati loro a convincerlo a tornare e ad offrirgli un aiuto logistico per iniziare l’avventura della Dab Coffee”.

Avventura, quellanel Vending, iniziata “in un garage di Quartu. Da lì non si è mai fermato, riuscendo ad aumentare il giro di affari e aprendo due sedi grosse, una ad Elmas e l’altra, da circa 15 anni, a Sassari, riuscendo a dare lavoro a una quarantina di persone.

Gavino è sempre stato molto generoso, con tutti. Mai un aiuto negato, ha conosciuto la povertà e sapeva capire come poter aiutare gli altri. Ha rifiutato tante proposte di acquisto dell’azienda arrivate dalle multinazionali”.

Il motivo? “Aveva il timore, anzi, era sicuro del fatto che, se avesse venduto, metà dei suoi dipendenti avrebbero perso il posto. E non voleva che i guadagni potessero andare fuori dalla Sardegna, pensava sempre al benessere della sua regione”.

Gavino Solinas viveva a Poggio dei Pini da tanti anni, in una delle villette della lottizzazione capoterrese

Gigi Isola, da 22 anni, è uno dei dipendenti storici della Dab: “Gavino è sempre stato squisitissimo, dolcissimo e affettuoso. Se sapeva che eri in difficoltà ti aiutava, ogni sua richiesta, anche se c’era un rapporto di lavoro, iniziava con: ‘Gigi, per favore, non è che potresti…?’.

Mai uno stipendio in ritardo, sempre puntualissimo. Un imprenditore dal cuore d’oro. A Pasqua e Natale donavamo alla Caritas tanto cibo per i più bisognosi. A Elmas hanno realizzato un furgone per accompagnare i malati a fare le visite, ha partecipato alla sua costruzione con una donazione sostanziosa”.

Lo piange anche Alessio Congia, titolare della pizzeria Troll di Cagliari: “Lo conoscevo molto bene, una persona davvero in gamba. Quando ho avuto difficoltà mi aveva dato un furgone quasi in regalo. Ha aiutato sempre tutti, regalando sorrisi e colazioni: piango una persona stimata davvero da tutti. Nel mio locale e a casa ho tutte le sue macchinette”.

L’ultimo saluto a Gavino Solinas è stato sabato 26 marzo, alle 15.30, nella chiesa della Madonna di Lourdes a Poggio dei Pini: il funerale è stato celebrato proprio dai suoi due fratelli frati.

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