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Venchi sperimenta il cioccolato buono che fa anche bene alla salute

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CUNEO – Trasformare il cioccolato in un alimento funzionale, benefico per la salute: questo il traguardo che punta a conseguire un progetto di ricerca e sviluppo promosso dalla cuneese Venchi. Il marchio storico del cioccolato italiano otterrà per questo il finanziamento del Mise e della Regione Piemonte. Scopriamone i dettagli in questo pezzo ripreso dal sito La Voce di Alba.

Sviluppo, sperimentazione e industrializzazione di una nuova famiglia di prodotti a base di cioccolato, tra cui praline e creme spalmabili realizzate con olii e grassi completamente naturali. In grado di impattare positivamente sulla salute dei consumatori.

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È questo l’obiettivo dello sviluppo e della sperimentazione che per i prossimi 2/3 anni impegnerà Venchi, la storica azienda di Cuneo simbolo dell’eccellenza del cioccolato italiano, in una ricerca che grazie al contributo del Ministero dello Sviluppo Economico e della Regione Piemonte, partner finanziario dell’iniziativa, continuerà a fornire ai consumatori il piacere di gustare un prodotto sempre più buono e più sano.

Il progetto, che prevede un investimento di 6,8 milioni di euro cofinanziato per 3,13 milioni di euro da Venchi, 250.000 euro da Regione Piemonte e la restante parte dal MISE. È stato presentato il 18 dicembre con una visita del Presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio allo stabilimento produttivo di Venchi, a Castelletto Stura in Provincia di Cuneo.

Il progetto di Venchi è unico nel suo genere

Messo a punto da Venchi con l’assistenza dello studio Ruoti di Varese, il progetto è unico nel suo genere in Italia. E vuole rendere il cioccolato, prodotto tipico della tradizione dolciaria del nostro paese, più gustoso e salutare grazie a un’innovazione continua.

Prevede tre fasi: una prima parte dedicata allo studio e alla scelta delle materie prime. Partendo dalla selezione degli ingredienti, dalla tostatura delle nocciole, dalla scelta e dalla preparazione della pasta di cacao, saranno studiate e sviluppate diverse formulazioni; con diversi ingredienti naturali tra cui l’olio di oliva. Gli aspetti organolettici saranno ottimizzati e la stabilità dei prodotti verrà valutata nel tempo.

I nuovi prodotti verranno quindi testati per verificare scientificamente gli impatti positivi sulla salute analizzando gli effetti benefici sul colesterolo, sul metabolismo degli zuccheri. E andando a incidere sulle sensazioni di fame e sazietà.

La seconda fase del progetto riguarda le macchine, i processi produttivi e gli impianti di produzione. Sarà progettata e realizzata una nuova linea prototipale capace di garantire una migliore gestione del processo produttivo. Per realizzare un prodotto con qualità ottimali, costanti e più controllate.

La parte finale del progetto sarà la valutazione e la pre-industrializzazione di nuovi packaging attivi. A garanzia della migliore conservazione dei prodotti nel tempo per la loro conseguente industrializzazione.

Lo scopo di questa fase è infatti lo studio, lo sviluppo e la sperimentazione delle cinetiche di invecchiamento dei prodotti ottenuti. E la definizione di un packaging con una maggiore barriera all’ossigeno, una più alta protezione all’assorbimento di umidità e alle variazioni di temperatura durante il trasporto e le fasi di stoccaggio.

Un cioccolato di nuova generazione

“Questo progetto consegnerà al consumatore un cioccolato di nuova generazione capace non solo di “evocare il benessere” come ogni ottimo cioccolato fa. Ma di “garantirlo scientificamente” sulla base di studi approfonditi e grazie alle più avanzate conoscenze tecnologiche oggi a disposizione” ha detto Daniele Ferrero, AD di Venchi. “Le nuove tendenze alimentari portano i consumatori a ricercare prodotti sempre più poveri di grassi e zuccheri” ha continuato Ferrero. “La nostra sperimentazione vuole offrire la possibilità di un cioccolato goloso, ricco di gusto. Che regali piacere e al contempo faccia bene alla salute”.

“Questo – dicono il Presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio e l’Assessore all’Innovazione Matteo Marnati – è l’esempio di come le istituzioni possono e devono aiutare le imprese a innovarsi per competere sui mercati. Innovare mettendo insieme la qualità del made in Italy, in questo caso made in Piemonte. Con la scelta di ingredienti selezionati che salvaguardano il gusto e la salute”.

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