giovedì 11 Aprile 2024
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Nel Tribunale di Torino arrivano i detenuti baristi: serviranno il caffè a giudici e avvocati

Si avvia il progetto del Comune di Torino di reinserimento sociale: detenuti baristi serviranno il caffè all'interno del Palazzo di Giustizia

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TORINO – Dopo il processo, il reinserimento. Senza uscire mai dal Tribunale. Si resta dentro il Palazzo di Giustizia. Una nuova opportunità per i detenuti del carcere Lorusso e Cutugno. Che non sono più solo dei carcerati: sono detenuti baristi.

Detenuti baristi? Si trovano al Palazzo di Giustizia

Arriva dall’accordo firmato tra la sindaca Chiara Appendino e i vertici della Corte d’Appello e della Procura generale. Il progetto riguarda la gestione del bar che era finito al centro di un’inchiesta penale la primavera scorsa. Da allora era rimasto chiuso.

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Il Comune di Torino è proprietario del locale

Entro la primavera prossima si vorrebbe riaprirlo. La gestione però cambierà. Sarà affidata a una cooperativa che si avvale dell’impiego di detenuti ed ex detenuti. in un programma di reinserimento sociale.

Il bando verrà messo a punto prossimamente. La concessione durerà sei anni. “Questa non è propaganda”, ha detto il presidente della Corte d’Appello di Torino, Arturo Soprano.

Il bar di detenuti baristi è un progetto coraggioso

“Da un lato fornisce un servizio di ristorazione a chi, quotidianamente, lavora in Tribunale. E dall’altro permette il reinserimento di chi ha avuto problemi con la giustizia. Creando rapporti positivi con istituzioni e società civile”.

Una sfida importante, anche secondo la sindaca Chiara Appendino. Questa poi aggiunge: “fare qui un servizio di reinserimento e accompagnamento di detenuti ed ex detenuti ha un forte valore simbolico”.

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