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Stime di Volcafe fanno crollare le borse

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Le stime di Volcafe fanno crollare le borse. A New York, il contratto “C” (scadenza luglio) perde in una sola seduta (21 maggio) 755 punti precipitando a 128,45 centesimi per libbra. Anche Londra (scadenza maggio) arretra di 37 dollari e chiude a 1.650 dollari, ai minimi da gennaio 2014.

A spingere al ribasso i due principali mercati del caffè, le cifre del nuovo report del trader svizzero di Winterthur, che delineano un outlook più ottimistico per l’annata in corso e per la prossima, con un minor sbilancio tra domanda e offerta.

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Volcafe, parte della multinazionale inglese ED&F Man, stima ora la produzione mondiale 2014/15 in 143,8 milioni di sacchi, ossia 1,6 milioni di sacchi in più di quanto previsto in un suo precedente report di alcuni mesi fa.

La produzione di quest’anno rimane comunque inferiore di 12,2 milioni di sacchi al raccolto record dell’anno scorso. Migliorano nettamente le prospettive anche per la prossima annata. Nel 2015/16, la produzione risalirà a 154,5 milioni di sacchi, in crescita di oltre il 7% sull’anno precedente.

Ridotte contemporaneamente le previsioni sulla domanda mondiale, che sono state abbassate di 1,9 milioni di sacchi sul biennio 2014/15-2015/16. La domanda mondiale crescerà, quest’anno, un po’ meno del previsto (+1,5%) raggiungendo i 150,2 milioni di sacchi.

L’incremento più limitato è dovuto a un ridimensionamento delle aspettative di crescita per i robusta. Confermato invece l’incremento del 2% della domanda mondiale previsto per il 2015/16.

Per effetto di questi aggiornamenti nelle cifre per l’anno in corso e per il prossimo, Volcafe stima ora un deficit di offerta di 6,4 milioni di sacchi per il 2014/15 (molto meno dei quasi 9 milioni indicati in precedenza) e addirittura un surplus di 1,3 milioni di sacchi per il 2015/16 (contro un deficit, precedentemente annunciato, di 1,4 milioni di sacchi).

Rivisitate al rialzo, innanzitutto, le cifre del Brasile. La stima sul raccolto 2014/15 è stata rivista di 2,2 milioni di sacchi – tenendo conto di consumi, export e scorte – e portata a 49,2 milioni, di cui 30,7 di arabica e 18,5 di robusta.

A seguito di una nuova indagine sul campo condotta tra marzo e aprile, Volcafe ha inoltre rettificato in positivo la stima sul raccolto 2015/16 portandola a 51,9 milioni di sacchi.

In forte ripresa la produzione di arabica che raggiungerà i 35,5 milioni di sacchi, mentre il raccolto di conillon scenderà a 16,4 milioni, principalmente a seguito dei noti problemi dell’Espírito Santo, massimo stato produttore brasiliano di questa varietà.

Gli analisti del trader elvetico confermano inoltre la stima di 27,4 e 30,4 milioni di sacchi rispettivamente per il raccolto vietnamita 2014/15 e 2015/16.

Ottimistiche anche le aspettative per l’Indonesia, la cui produzione 2015/16 crescerà del 20% attestandosi a 11,2 milioni di sacchi (9,8 di robusta, 1,4 di arabica).

Per entrambi questi paesi – aggiungiamo noi – ogni previsione va presa con beneficio di inventario, visti gli sviluppi climatici recenti, che danno per imminente una recrudescenza del fenomeno El Niño, con probabili ricadute sulla coffee belt asiatica.

In America latina, la Colombia continuerà a incrementare i suoi raccolti, che risaliranno a 12,5 milioni nel 2014/15 e a 13 milioni nel 2015/16.

Toccati i minimi storici quest’anno, centro America e Perù vedranno crescere le proprie produzioni, rispettivamente, dell’8% e del 30% rimanendo comunque un buon 10% al di sotto della media storica del periodo 2010-2013.

Le aspettative sono moderatamente buone anche in Africa, dove la produzione risalirà, nel 2015/16, ai massimi degli ultimi 3 anni, trainata dai raccolti di Etiopia e Uganda.

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