giovedì 11 Aprile 2024
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Starbucks risponde a Nespresso con la sua macchina per monoporzionato Verismo

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MILANO – Starbucks contro Nespresso. Uno scontro fra titani che ha già catturato la fantasia dei media internazionali, che hanno riservato grande attenzione in questi giorni al debutto di Verismo, la macchina per espresso domestica di Starbucks funzionante a capsule (prodotta assieme alla tedesca Krüger), per ora disponibile online negli Usa e presto in vendita anche nelle caffetterie americane del gigante di Seattle, nonché in varie catene specializzate degli States. L’annuncio dell’entrata di Starbucks nel ricco mercato dei sistemi a caffè porzionato era stato dato già lo scorso inverno.

Verismo: la risposta di Starbucks

Alcuni avevano interpretato questa mossa come il preludio a un divorzio da Green Mountain Coffee Roasters, l’innovativa torrefazione del Vermont con la quale Starbucks ha stipulato circa un anno e mezzo fa una partnership per la commercializzazione del proprio caffè nei serving monodose K-Cups per il popolarissimo sistema Keurig (di proprietà di Green Mountain), i cui brevetti sono in scadenza questo mese. Un’ipotesi immediatamente smentita dai vertici di entrambe le aziende, che sottolineavano, al contrario, la diversità di target e la complementarietà dei due sistemi: uno adatto alla preparazione del caffè filtro, l’altro concepito la preparazione dell’espresso e delle bevande a base espresso. Va ricordato che i marchi commercializzati attraverso le K-cup sono circa una trentina, per oltre un centinaio di prodotti.

Tra i due sistemi vi è anche una significativa differenza in termini di prezzo

La macchina Verismo costa 199 dollari (153 euro) contro i 99 dollari dei modelli più economici funzionanti con il sistema Keurig. A ulteriore titolo di raffronto diremo che le macchine Tassimo sono vendute a prezzi variabili tra i 100 e i 170 dollari. Starbucks prevede anche il lancio di una macchina top a 399 dollari, con comandi più sofisticati e un display evoluto. Un serving monoporzione di Verismo costa mediamente quasi un dollaro. Starbucks giustifica il prezzo elevato affermando che le capsule contengono una quantità maggiore di caffè e che si tratta di torrefatto di alta qualità. Green Mountain, dal canto suo, non sta a guardare e anzi rilancia. Visto l’imminente decadere dei brevetti sul sistema Keurig, che consentirà l’emergere di una schiera di concorrenti a basso prezzo sulle K-Cup, Green Mountain ha lanciato da alcuni mesi il nuovo sistema Vue (non compatibile con i serving K-cup), con una macchina di medio-alta gamma (prezzo 229 dollari), più evoluta e performante, dei serving totalmente riciclabili e una vasta gamma di accessori. Sul fronte delle macchine espresso prosegue la partnership con Lavazza, che ha recentemente accresciuto la sua partecipazione nell’azienda americana, a riprova del grande interesse del torrefattore italiano per il mercato americano del porzionato. La macchina Verismo sarà presto disponibile in catene specializzate quali Williams-Sonoma e Bed, Bath & Beyond, oltre che in tutte le caffetterie della rete americana.

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