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Starbucks: rivoluzione organizzativa in Europa pure per rilanciare le vendite

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MILANO – Rivoluzione negli assetti organizzativi di Starbucks nel cuore dell’Europa occidentale. La multinazionale di Seattle ha annunciato in un comunicato giovedì 18 ottobre di voler concedere “pienamente in licenza le operazioni in Francia, nei Paesi Bassi, in Belgio e in Lussemburgo al suo partner strategico di vecchia data Alsea, S.A.B. de C.V. (BMV: Alsea), il maggior operatore di catene di ristoranti nell’America Latina.”

Secondo dati forniti da fonti giornalistiche, Starbucks conta in questi 4 paesi 83 store di proprietà, che cederà ad Alsea. A questi si aggiungono 177 locali in franchising.

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La decisione che non riguarda l’Italia, dove la catena statunitense ha scelto Percassi come licenziatario unico.

Alsea è partner di Starbucks in Argentina, Cile, Colombia e Messico, per un totale di 900 locali.

Nuova struttura di supporto a Londra

La società lancerà una nuova struttura di supporto presso la sede generale per la regione Emea, per l’esecuzione più efficiente di una strategia regionale impostata sempre più sulla concessione di licenze” si legge ancora nel comunicato diramato da Starbucks.

Il centro di assistenza attualmente attivo ad Amsterdam verrà chiuso e le sue competenze assorbite dalla struttura suddetta, che sorgerà a Londra.

La misura avrà conseguenze per 186 dipendenti operanti nella capitale olandese. Rimarrà invece operativo lo stabilimento di torrefazione localizzato nei Paesi Bassi, al quale si è recentemente aggiunta, nel vecchio continente, la Roastery di Milano.

Un lungo e meditato processo di semplificazione

La nuova struttura giunge al culmine di un lungo e meditato processo di semplificazione della nostra organizzazione volto a servire al meglio la nostra strategia di mercato fondata in misura sempre maggiore sulla concessione di licenze mantenendo nel contempo mission e valori propri del nostro operare quotidiano” ha dichiarato Martin Brok, presidente della divisione Emea di Starbucks.

Secondo gli analisti, questa decisione interviene a fronte delle difficoltà che Starbucks continua a incontrare in Europa, Medio Oriente e Africa.

L’accordo ci consentirà di “accelerare ulteriormente la crescita in questi mercati posizionando Starbucks per ulteriori successi a lungo termine” ha dichiarato il presidente di Starbucks International John Culver.

 

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