martedì 16 Aprile 2024
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Dopo il Cordusio, così Starbucks continua a celebrare Milano nel mondo

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MILANO – Abbiamo ricevuto da Portland (Stati Uniti) la fotografia che vedete sopra. Ce l’ha inviata un lettore che sta seguendo con curiosità la gran quantità di articoli, scelti dal mare magno pubblicato online e su carta in questi giorni, che stiamo diffondendo sulla Reserve roastery di Starbucks a Milano.

Dunque tutto il pubblico di coffeelover italiani e nel mondo, sono ancora in preda alla metabolizzazione della prima apertura Starbucks nel Paese famoso a livello globale per la tazzina. Il sogno di Howard Schultz si è finalmente realizzato nella Reserve roastery di Piazza Cordusio.

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Eppure, l’ammirazione dell’ideatore del colosso americano, sembra non avere confini. Grazie al web, ha oltrepassato quelli geografici proprio il nome di quella che passerà nella storia come la prima pietra di Starbucks posta nel tempio dell’espresso italiano. La ricetta del Cordusio, è l’ennesimo omaggio all’Italia.

Ma non ci si ferma a questo: adesso da Portland, arriva un’altra manifestazione di stima per l’italian way di bere il caffè. Un modo che Starbucks ha corteggiato dal momento della sua ideazione, nel 1983. Il momento della folgorazione di Schultz, sulla via del Duomo di Milano.

Portland porta dentro di sé un po’ di Milano

Insomma, nonostante sia ancora da raccontare e distillare la reazione suscitata di fronte alla Reserve roastery milanese, una cosa è certa. Starbucks è nata a Milano ed è lì che ci lascia il cuore. Un po’ una versione aziendale di quello che tutti noi prima o poi abbiamo sperimentato: il primo amore non si scorda mai.

Quindi, come un innamorato si allontana geograficamente senza abbandonare mai il pensiero della sua dolce metà, così Starbucks è legata all’immagine di Milano. Persino a Portland, il bicchierone che richiama la presenza eccezionale in Italia, viene immortalato e consegnato direttamente al popolo del web.

La Sirena avvolta da una coccarda milanese

Il logo riconosciuto ormai in tutto il mondo e legato a un brand che non vende soltanto caffè, ora è abbellita da un tocco in più. “Milano 2018“, recita il bicchiere nella foto: una città e un anno che cambieranno per sempre la storia di Starbucks. E, chissà, magari anche le abitudini dei consumatori italiani.

Ma questa è un’altra storia che guarda al futuro.

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