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Squeezeat, l’Istituto Brambilla di Verrès vince con il binomio sapore-salute

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AOSTA – «Abbiamo vinto raga!!»: sul palco di Les Mots è l’urlo che ha lanciato Joëlle Gyppaz quando il progetto imprenditoriale della sua classe, la quarta A dell’istituto tecnico professionale Brambilla di Verrès, è stato decretato vincitore dell’edizione 2017 di «Impresa in azione», promossa dall’assessorato Politiche del lavoro e realizzata da Vallée d’Aoste Structure.

La classe ha realizzato una startup, battezzata Savor, per ideare, creare, commercializzare lo Squeezeat, «una speciale doppia merenda sana, ma saporita» dice Gyppaz, 18 anni, di Châtillon, scelta dal gruppo per fare l’amministratore delegato.

Il prodotto, già in vendita, è un’originale composizione in due parti: il succo, realizzato con mele valdostane, senza zuccheri aggiunti e conservanti, e una barretta di cereali composta da fiocchi di segale, farro, frutti di bosco, cioccolato, noci e miele, tutti valdostani «tranne lo zucchero di canna e il cioccolato, che però ci servivano per dare densità e golosità al prodotto» spiega Silvia Bellardone di Donnas, altra studentessa/imprenditrice.

Savor è partita con un investimento di base di 1000 euro e chiude con un utile di 110 euro. Finora ha venduto 638 pezzi di Squeezeat (costo al pubblico di 3 euro) soprattutto all’ipermercato Gros Cidac, ma anche a un bar e nel canale di vendita online Tascapan.

«Abbiamo fatto anche vendita diretta nei mercatini della Coldiretti constatando che, dato un food cost di 1,40 a pezzo, con il supermercato il nostro margine di utile è del 43 per cento, mentre vendendo senza intermediari cresce al 114 per cento» dice Gyppaz.

«Un altro aspetto commerciale interessante – aggiunge – è quello che abbiamo sperimentato al Gros Cidac: facendo promozione diretta con uno stand nel reparto, le vendite triplicavano».

Cosa piace di più agli acquirenti e qual è stato l’aspetto più critico della produzione? «Il binomio sapore e salute» risponde sul primo punto Bellardone.

«Trovare chi ci facesse questo “packaging” speciale in pochi pezzi» risponde sul secondo Gyppaz.

La classe, che gareggiava con altre 5 da tutta la Valle, è stata accompagnata dalla sua docente di Economia aziendale Carla Ocenasek e da un tutor esterno, Antonio Di Blasi, responsabile Area innovazione e Pépinières di Vallée d’Aoste Structure.

«L’esperienza è stata veramente interessante – dice Bellardone – perché ci ha insegnato a lavorare in gruppo».

Francesca Soro

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