domenica 24 Marzo 2024
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Scocchia, illycaffè: “Per adesso nessun aumento al torrefatto: diminuiamo i nostri margini”

L'amministratore delegato del gruppo di Trieste sostiene in un'intervista che "non vogliamo scaricare a valle rincari energetici delle materie prime ma se dovessero continuare saremmo costretti"

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Il portale Affari Italiani ha ripreso, collegandole, alcune dichiarazioni rilasciate all’agenzia Adnkronos/Labitalia dall’amministratore delegato del gruppo illy, Cristina Scocchia, nell’ambito del festival di Comunione e liberazione di Rimini. Naturalmente l’argomento principe è stato quello dei prezzi del caffè al dettaglio. E qui Scocchia è stata perentoria: “Nell’immediato no ad aumenti per il caffè”.

Perché, ha argomentato l’a.d., “non vogliamo scaricare a valle rincari energetici delle materie prime ma se dovessero continuare saremmo costretti”. Ma vediamo una sintesi dell’intervista a Cristina Scocchia

ROMA – “Io ritengo giusto non scaricare a valle sulle famiglie i rincari delle materie prime e credo che come azienda cercheremo di non alzare nell’immediato il prezzo del caffè. Cercheremo di assorbire attraverso la riduzione dei nostri margini questi prezzi alle stelle delle materie prime. Se questi prezzi dovessero continuare a essere così alti per un periodo più lungo, ci troveremmo anche noi costretti ad adeguare il prezzo del nostro prodotto. Però, è una decisione che non vogliamo prendere nell’immediato e, quindi, nei prossimi mesi, cercheremo di assorbire attraverso una riduzione del nostro margine questo rincaro delle materie prime. Poi, se nell’anno nuovo dovessero continuare queste tensioni, allora saremmo obbligati ad agire di conseguenza”.

Così, conversando con Adnkronos/Labitalia, Cristina Scocchia, amministratore delegato di illycaffè, sulla possibilità dell’aumento del prezzo del caffè a causa dei rincari energetici e delle materie prime, caffè in primis. Costi che, ribadisce Scocchia, sono letteralmente esplosi.

“Anche per noi la bolletta energetica, come per tutti, sta notevolmente aumentando in maniera esponenziale. Quello che ci colpisce di più, però, è il rincaro – spiega l’amministratore delegato dello storico marchio del made in Italy – del costo del caffè, della materia prima: era 110 dollari nel novembre 2020 e adesso siamo arrivati alla quotazione di 238 dollari per la stessa libbra. Quindi, per noi, il rincaro che ci colpisce di più è questo”.

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