venerdì 12 Aprile 2024
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SCAA – Si è concluso sabato l’evento annuale della grande associazione americana dedicato al caffè di qualità

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MILANO – Fine settimana all’insegna del caffè, nella più caffeinata delle città degli States. Seattle ha ospitato, tra giovedì e domenica, la 26a edizione dell’evento annuale della Scaa (Specialty Coffee Association of America), la massima rassegna di oltreoceano dedicata alla filiera del caffè di qualità.

Teatro della manifestazione, il Washington State Convention Center, che ha accolto centinaia di espositori e oltre 9.000 visitatori (i dati definitivi a consuntivo non sono ancora disponibili), provenienti da oltre una settantina di paesi.

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Secondo uno schema collaudato, il programma della convention è stato scandito da centinaia di eventi collaterali, con sessioni didattiche, workshop, presentazioni, eventi sociali e di gala, premi e competizioni.

L’evento è stato preceduto dal Simposio, che si è svolto, tra mercoledì e giovedì, presso il vicino Conference Center.

Sponsor ufficiale dell’edizione di quest’anno e della prossima, che avrà luogo nuovamente a Seattle, sarà Starbucks. Il colosso mondiale della caffetteria gioca in casa, dal momento che il suo quartier generale si trova proprio a Seattle, città dove la catena aprì il suo primo storico locale nel lontano 1971.

Il paese in primo piano in queste edizione è stato il Perù, protagonista di vari momenti e approfondimenti tematici, anche in forma di intrattenimento.

“Vogliamo presentare il meglio del nostro paese e dimostrare l’importanza economica della filiera del caffè di alta qualità nella vita di centinaia di migliaia di piccoli produttori – ha dichiarato Anner Roman Neira, presidente del Consiglio nazionale del caffè – quelli attuali sono tempi di grandi sfide per il settore del caffè, ma crediamo che queste sfide siano, nel contempo, anche una grande opportunità”.

Il Perù è, alle spalle del Messico, il secondo produttore mondiale di caffè equosolidale, nonché uno dei massimi produttori di caffè biologico.

Il flagello della ruggine del caffè ha colpito l’anno scorso circa un terzo delle piantagioni del paese andino, con perdite ingenti per il settore aggravate dal calo dei prezzi.

Per quest’anno le prospettive appaiono leggermente più incoraggianti, Il Ministero del commercio prevede una parziale ripresa dell’export, il cui valore dovrebbe risalire a 800 milioni di dollari.

La Roya è stata anche quest’anno uno dei temi centrali del Simposio. Scienziati, analisti, produttori, operatori dell’industria ed esponenti delle varie associazioni hanno fatto il punto su questa grave emergenza fitosanitaria provando a elaborare degli scenari sul suo decorso ulteriore.

Il programma del Simposio ha spaziato su numerosi temi: dalla cultura del caffè all’analisi sensoriale, dalla qualità del latte ai trend di consumo, con un occhio di riguardo, come sempre, per il marketing e la gestione aziendale nel settore del dettaglio.

Il Washington State Convention Center è stato infine l’arena delle finali americane dei campionati di caffetteria, validi per il circuito Wce (World Coffee Events), nonché di altre competizioni promosse dalla Scaa.

In gara i migliori specialisti della scena a stelle e strisce nelle seguenti specialità: Usbc (campionato baristi), Brewers Cup (preparazione manuale del caffè), Latte Art Championship, Cup Tasters Championship, Roasters Choice (arte della torrefazione) e Coffees of the Year (concorso dedicato ai migliori caffè del mondo).

Nel momento in cui stiamo scrivendo le competizioni sono ancora in pieno corso.

Per i risultati, vi rimandiamo ai prossimi numeri di Comunicaffè e Comunicaffè International.

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