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Roberta Bolchini, 101 Caffè: ” La qualità delle nostre capsule è la stessa del caffè in grani”

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MILANO – Riparte l’appuntamento settimanale con le donne che hanno contribuito a trasformare il volto del mercato del caffè. Il 2018 si è appena concluso e ora il nuovo anno porta il nome di Roberta Bolchini. La responsabile della comunicazione per 101 Caffè.

Che cos’è per lei il caffè? Un ricordo, un’abitudine, un tramite?

“Direi le tre cose insieme: il profumo del caffè è qualcosa di evocativo, un profumo che mi accompagna sin da piccola. Con tutta la gioia dei bei ricordi che porta con sé. E’ sicuramente una buona abitudine, una di quelle sane e quotidiane che costituiscono momenti di piacere durante la giornata.

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Ed è un tramite, inteso come un buon motivo per comunicare con le persone, guardandosi in faccia. Infine, un punto di riferimento universale ed internazionale per dire “incontriamoci”, “parliamone”, “rilassiamoci insieme anche solo per pochi minuti”

Potrebbe descrivere il suo mestiere?

“In 101Caffè sono la responsabile della comunicazione. Pertanto do le linee guida e coordino le persone che si occupano di diffondere il brand a 360°. Sia per quanto riguarda la comunicazione istituzionale sia per quella dei singoli negozi. E’ un mestiere molto interessante e coinvolgente, pur nelle sue complessità, dove i particolari fanno davvero la differenza quando si vuole conquistare l’attenzione del pubblico.”

Quando ha deciso che il caffè, la cultura del caffè, avrebbe potuto essere la sua strada
professionale?

“Prima di entrare in 101Caffè, non sapevo nemmeno che i chicchi di caffè nascessero in una drupa. Poi, entrando nell’azienda, mi si è aperto questo mondo affascinante che ho imparato ad apprezzare lavorando giorno per giorno.”

E’ stata solo una scelta lavorativa oppure di vita?

“Difficile per me scindere le due cose in modo netto: è stata una scelta lavorativa che mi ha assorbito quasi totalmente, poiché al mio lavoro dedico buona parte della mia vita.”

C’è stato un episodio particolare in cui ha pensato di non farcela e perché?

“Sì: l’inizio del 2018 è stato l’inizio di una svolta per 101Caffè’. La svolta di chi ha deciso di entrare nel mondo dei grandi. Con tutte le gioie ed i “dolori” che questo comporta. Lo sviluppo dell’azienda sta andando molto bene, e se penso a dov’eravamo un anno fa e ai passi da gigante che abbiamo fatto, non mi stupisco di aver avuto qualche momento in cui ho pensato di non essere in grado di sostenere questa crescita esponenziale.

Molte più persone in azienda con cui relazionarsi sui diversi argomenti, molti investimenti a sostegno del marchio; molti collaboratori da coordinare e motivare; tante aspettative dentro e fuori l’azienda. Situazioni che da una parte fanno paura ma dall’altra sono estremamente stimolanti. Ho colto la sfida, e ne sono felice.”

Che cosa direbbe a quella se stessa del passato, in difficoltà?

“Direi che fino a quando una persona ha dei momenti in cui teme di non riuscire a fare bene, vuol dire che ha a cuore il suo lavoro. Ed è questo che la aiuterà a fare sempre meglio. E mi direi di non esitare mai a chiedere aiuto nel momento in cui si pensa di averne bisogno.

Anzi: chiedere aiuto è sintomo di intelligenza, di senso pratico, e dà il buon esempio a tutti coloro che, per vari motivi, esitano a chiedere aiuto.”

E invece, alle giovani donne che vogliono essere protagoniste nel settore del caffè?

“Qui le strade sono davvero molteplici e per ogni inclinazione, perché il settore del caffè è in forte crescita ed offre ambiti diversi tra loro. Bisogna sapere se si vuole stare “a stretto contatto col chicco”. Se si ama proporre al pubblico, e quindi dedicarsi alla vendita; oppure se si ha la passione per il prezioso mestiere del barista, o se si è inclini verso l’interpretazione del caffè tramite l’arte ed il design, che oggi sono aspetti pure molto
importanti in questo settore.

L’importante è seguire le proprie inclinazioni

Riconoscere il proprio talento, lavorare con passione. Questo permette di fare bene e di ottenere grandi soddisfazioni dal proprio lavoro. Dopodiché, la scelta è tra fare impresa o inserirsi in un’impresa. I nostri affiliati, per esempio, sono imprenditori ma hanno scelto una strada molto più sicura di chi crea tutto ex novo.

Ossia, hanno scelto di avere la loro attività nel settore del caffè ma seguendo un modello collaudato ormai da qualche anno, che ha prodotto considerevoli risultati.”

Descriverebbe la sua giornata tipo?

“Il mio iter di risveglio precede di un paio d’ore il mio primo caffè, pertanto la sveglia suona alle 6.30. Generalmente la mia permanenza in ufficio è tra le 8.30 e le 19; tempo scandito da mail, controllo dell’andamento dei vari progetti; coordinamento dei lavori in corso nel mio ufficio, riunioni (brevi ma fattive come è nel regolamento di 101 Caffè).

Nonché vari confronti con i responsabili dei diversi reparti, poiché il successo di 101 Caffè deriva anche dal fatto che tutti ci consideriamo tasselli di un puzzle. Dove ogni “pezzo” è collegato all’altro e tutti sono ugualmente importanti. Dopodiché, il resto della serata è dedicato alla mia famiglia. Per me primaria fonte di energia.”

Pensa che, all’interno del suo ambito professionale, sia stato più difficile come donna,
affermarsi?

“No, affatto. La comunicazione è un ambito che riguarda l’empatia, la sensibilità, l’osservazione; l’esigenza di far sapere, di coinvolgere. Queste sono caratteristiche che si trovano più frequentemente nelle donne. Devo dire inoltre che in 101Caffè siamo prevalentemente donne; il fondatore e CEO, Umberto Gonnella, è molto bravo a circondarsi di persone affidabili ed efficaci. Generalmente vantaggi competitivi femminili (è lui il primo a riconoscere questo nostro plus).

Ciò non significa, ovviamente, che essere donna sia sufficiente: lavorare in 101 Caffè è gratificante e molto entusiasmante, ma i ritmi sono sostenuti e nulla è dato per scontato. E’ un’azienda che dà e che vuole ricevere, per il benessere di tutti coloro che lavorano in azienda e per l’azienda. Inclusi i tanti franchisee che hanno riposto fiducia in noi: è una grande responsabilità.”

Come ha visto evolversi il settore del caffè nel suo ambito specifico professionale?

“La comunicazione nel settore caffè ha subìto un’evoluzione notevole nel giro di pochi anni: raccontare il prodotto, le varie sfumature che caratterizzano una miscela dall’altra; i diversi modi di preparare e di bere il caffè, la situazione dei coltivatori e delle loro terre; tutti sono argomenti a cui fino a qualche anno fa nessuno avrebbe posto particolare attenzione; oggi invece la gente chiede informazioni sulla materia prima, sulla provenienza; sul metodo di tostatura, e così via.

Anche nel settore food il caffè oggi ha un ruolo che prima non aveva

Noi stessi abbiamo scritto un libro (che uscirà quest’anno) di ricette a base di caffè e l’interesse verso questo ambito cresce sempre di più. Raccontare il caffè è la nuova tendenza, ed è una delle azioni che insegniamo a tutti coloro che aprono un negozio 101 Caffè. E che fa la differenza rispetto, per esempio, alla GDO.”

Come intende la giornata internazionale del caffè?

“Io la intendo come un’occasione in cui anche i più distratti si rendono conto di cosa ruota attorno alla vita di un chicco, dalla sua raccolta fino alla tazzina, magari bevuta di corsa. E’ un giorno in cui chiunque dovrebbe essere affascinato dalla magica complessità di un semplice caffè. Noi di 101 Caffè abbiamo festeggiato lo scorso 1° ottobre presentando una nuova miscela (il Gran Milano).

Con degustazioni in tutti i negozi 101 Caffè in Italia ed all’estero in contemporanea, raccontandone la storia, le caratteristiche principali e le innovazioni insite in questa preziosa miscela. La degustazione nei negozi è stata effettuata con capsula biocompostabile. Un’altra novità presentata in occasione della Giornata Internazionale del
Caffè 2018.”

Qual è il tocco femminile che aggiunge qualcosa in più al suo lavoro?

“Occupandomi di comunicazione, il tocco femminile è davvero ovunque: nei particolari da raccontare e da enfatizzare, nella selezione delle immagini; nell’inquadratura di una foto, nella guida e nella motivazione del mio team. Preziosissimo ed indispensabile per il successo della nostra attività, composto da persone molto capaci, competenti ed appassionate (di cui il 70% sono donne).”

Ci spiega la scelta delle capsule nella sua azienda?

Un trend sempre più in crescita, ma che è vista spesso con sospetto soprattutto dalle realtà votate più agli specialty 101 Caffè è un brand nato nel 2011. Momento in cui il mercato delle capsule Nespresso registrava incrementi impensabili in quel periodo di recessione.

Crescita che non poteva passare inosservata dal fondatore e CEO di 101 Caffè Umberto Gonnella (mio marito da 27 anni). Imprenditore del settore informatico, che in quegli anni stava conoscendo un’importante trasformazione. Ed è stata, ancora una volta, una donna a mettere la classica “ciliegina sulla torta” della decisione di scegliere di fare impresa in questo settore: sua madre.

Proprio così: un giorno sua madre, durante una conversazione, sostenne con forza che Nespresso fosse una marca italiana. A suo dire, lo si capiva benissimo … dalla pubblicità!”

Questo è stato davvero troppo per un uomo come Umberto, che da marchigiano verace, oltre ad essere appassionato di caffè è anche un cultore del made in Italy. Un buon motivo in più per buttarsi a capofitto in questo settore, con un obiettivo ben preciso: ridare al più presto la maternità italiana al caffè espresso in capsula.

Obiettivo raggiunto, direi con grande soddisfazione ed oltre 101 punti vendita in Italia e nel mondo nel giro di 6 anni, E siamo solo all’inizio.

Per quanto riguarda gli specialty coffee, per 101 Caffè non esiste alcuna contraddizione

Sappiamo bene che spesso il caffè porzionato non gode di buona fama, purtroppo a causa di tanti prodotti di pessima qualità presenti sul mercato. Noi di 101 Caffè abbiamo sin da subito lavorato moltissimo anche su questo aspetto. Mantenendo il timone sempre ben direzionato sulla rotta dell’alta qualità. Intesa su vari livelli: dalla selezione delle torrefazioni (che devono corrispondere ai nostri standard di rigore e di artigianalità nei processi legati alla sensibilità del torrefattore); alla capacità produttiva (per poter far fronte alle esigenze di tutti i punti vendita) alla ricerca e sviluppo sui prodotti.

E naturalmente anche a livello di comunicazione. Abbiamo voluto dimostrare alla nostra clientela che il caffè di 101 Caffè che trovano in capsule parte dai grani provenienti da torrefazioni regionali con la loro storia e le loro ricette. E lo stesso caffè viene incapsulato per le varie macchine. Nei nostri negozi, infatti, un tipo di caffè di può acquistare per qualsiasi sistema: grani, macinato per la moka; cialde e capsule per le varie macchine in commercio..

Abbiamo così conquistato la fiducia dei clienti, coinvolgendoli in tutto questo con degustazioni guidate e tanta comunicazione. La qualità che il consumatore trova nelle nostre capsule è la stessa che trova nel sacchetto di caffè in grani (e talvolta li acquista entrambe!). Con tutte le attenzioni possibili per mantenere l’integrità e gli aromi del prodotto fino alla sua erogazione in tazzina, qualsiasi sia la macchina utilizzata.

Questo vale sia per i mono origine e sia per le miscele

Per questo motivo i mesi scorsi abbiamo contraddistinto con il sigillo “Premium” i migliori caffè della nostra gamma. Caffè senza difetti, con una personalità ben delineata; miscele create dai nostri amici torrefattori, da nord a sud del Paese. I quali sanno tirare fuori il meglio da ogni chicco facendone emergere gli aromi in base alle loro ricette. Secondo
tradizioni territoriali spesso tramandate da due o tre generazioni.

Dopodiché per ogni macchina da caffè viene realizzata una macinatura che sia in grado di valorizzare al meglio quella data miscela; tenendo presente il tipo di estrazione, la pressione, ed altre particolarità che differiscono di macchina in macchina. Ma la nostra cartina di tornasole più importante è il cliente, che noi definiamo “il datore di lavoro di tutti noi”.

Quando un cliente entra in uno dei negozi 101Caffè assaggia, compra

“E da quel momento torna sistematicamente a rinnovare gli acquisti, il nostro obiettivo è raggiunto. Siamo orgogliosi di poter portare nelle case di un gran numero di famiglie ed uffici d’Italia e del mondo intero prodotti che esprimono il lato buono del nostro meraviglioso Paese. Fatto di tradizioni, di culto per il buono e per il bello, di tante persone
(uomini e donne) impegnate ed appassionate.

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