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RIPRESA ECONOMICA – Torna la voglia di cornetto e cappuccino al bar

Repubblica ha elencato i dati che rivelano che la fase più grave della crisi è oramai alle nostre spalle: dalla ripresa del settore alberghiero con il ritorno in Italia dei turisti italiani al ritorno della sempiterna abitudine di caffé e cornetto al bar. A risalire è anche la richiesta di mutui per la casa. Dopo il crollo del 41% del 2012, la ripresa in questo caso è cominciata a fine 2013

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Crisi economica? Ecco i segnali della ripresa. Piccoli e grandi segnali che rivelano che la fase più grave della crisi economica è oramai alle nostre spalle. Sono quelli elencati su Repubblica in un’inchiesta a firma Paolo Griseri che riporta i dati della richiesta di prodotti e servizi nel nostro Paese.

RIPRESA ECONOMICA, PIÚ PRODOTTI DIETETICI E COLAZIONE AL BAR – Negli ultimi mesi si registra una ripresa del settore alberghiero con il ritorno in Italia dei turisti italiani, quelli che avevano rinunciato alle vacanze o sceglievano di trascorrerle dai parenti.

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Ma cala anche l’acquisto dei prodotti per la prima colazione perché molti sono tornati a prendere cornetto e cappuccino al bar. Altro indicatore è il calo dell’acquisto della farina, utilizzata in molte aree rurali, soprattutto al Sud, per preparare in casa pane e biscotti risparmiando qualche soldo.

E crescono nello stesso tempo il consumo di prodotti dietetici, più costosi rispetto alla cucina fai-da-te, e quello di piatti preparati come zuppe e insalate. Riporta Repubblica:

Nei giorni scorsi Francesco Pugliese, ceo di Conad, ha raccontato la storia che si nasconde dietro la seconda parola del nostro alfabeto: biscotti. «Pensavamo che il calo delle vendite di biscotti per la prima colazione fosse dovuto alla crisi – ha detto Pugliese – ma abbiamo dovuto ricrederci». Il calo dei dolciumi da prima colazione era segnalato in un’indagine commissionata da Conad alla Nielsen.

«In realtà – dicono in Conad – abbiamo visto che almeno una parte dei clienti diminuisce il consumo di prodotti per la prima colazione perché è tornata, anche saltuariamente, a prendere cornetto e cappuccino al bar». Piccoli segnali, non la clamorosa inversione di tendenza, certo.

Ovviamante non tutti i settori sembrano usciti dalla crisi dei consumi. Si continua ancora, ad esempio, a risparmiare sui detersivi. Prima della crisi era stato conosciuto un vero e proprio boom dei consumi per la casa.

E si sta continuando su quella strada. A risalire invece è la richiesta di mutui per la casa. Dopo il crollo del 41% del 2012, la ripresa in questo caso è cominciata a fine 2013.

RIPRESA ECONOMICA, PIÚ OCCUPATI E PIÚ FIDUCIA -Altri indicatori positivi dell’uscita della crisi sono poi la fiducia dei consumatori, salita dai 104,4 punti di gennaio ai 110,9 di febbraio, mentre la fiducia delle imprese è passata dai 91,6 ai 94,9 punti.

A dicembre 2014, intanto, è stata registrata una forte ripresa degli ordinativi dell’industria, del 5,8% su base annuale. Fanno segnare negli ultimi mesi il segno positivo anche la produzione industriale e le vendite al dettaglio. Infine, è calata la disoccupazione ed è salito il numero degli occupati (a gennaio 131mila in più dello scorso anno).

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