martedì 02 Dicembre 2025
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Bastianoni, Azzurro ’85 Cafè: “Un buon prodotto come il caffè può influire sull’incasso finale, per almeno il 30%”

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Alessandro Bastianoni operando con la moka (foto concessa)
Alessandro Bastianoni operando con la moka (foto concessa)

MILANO – Continua l’inchiesta che vuole osservare nella pratica e nei dettagli, come una caffetteria oggi possa risultare operativa e sostenibile, senza tralasciare la qualità o affondare nei tanti costi da considerare per mandare avanti un’attività legata al mondo dell’horeca. Abbiamo parlato con Alessandro Bastianoni, gestore di Azzurro ’85 Cafè.

In Senigallia, provincia d’Ancona, la scelta di portare avanti lo specialty, come si sposa con l’esigenza di fare cassa? Ne abbiamo discusso insieme.

Per le altre interviste legate al tema, potete cliccare qui o qui.

Bastianoni, da voi l’espresso com’è e a quanto lo vendete per fare margine nonostante i costi?

“Il problema maggiore è che le persone non conoscono la lavorazione dal frutto sino alla
tazzina. Si perdono molto i passaggi che precedono il prodotto finito. L’espresso è una miscela 80% arabica del Centro America e Brasile e 20% robusta brasiliana, che vendiamo a un euro e 20. In zona abbiamo messo tutti il caffè a un euro e 20, decidendolo insieme. Quando ho iniziato a lavorare mi dicevano che non si poteva fare soltanto caffetteria, ma un buon prodotto come il caffè influisce tanto sull’incasso finale per almeno il 30%, sino al 40%.

Calcoli alla mano: di quell’euro e 20 a tazzina, considerando molti fattori (acqua, materia
prima, manodopera, etc) noi paghiamo 60/70 centesimi per trenta euro al chilo, fornendoci dalla Torrefazione Saccaria per la sua miscela top, il Prestige: bene, per avere un margine, dovremmo usare almeno due chili al giorno e noi non soltanto ci riusciamo, ma li superiamo.

Per le estrazioni filtro invece: con il V60 si preparano al mese circa 12 filtri che
equivalgono (considerati i 6 grammi ad estrazione) a circa 100 grammi di caffè al mese a
3/3.50. Se riuscissimo a venderne almeno un chilo a settimana sarebbe profittevole e
questo potrebbe essere il nostro prossimo obiettivo.”

L’affitto e il personale sono punti dolenti per il bilancio economico di un bar?

Bastianoni: “Abbiamo un locale di nostra proprietà che consiste in una spesa mensile di 1000-1200 euro per il mutuo. Per quanto riguarda il personale, noi abbiamo 4 dipendenti tutti con regolare contratto, che paghiamo tra i 1300/1400 al mese. E ci occupiamo anche della formazione.”

Comodato d’uso: è un vantaggio? Se sì, perché?

Alessandro Bastianoni con in mano i suoi trofei da latte art (foto concessa)

Bastianoni ammette: “E’ una modalità conveniente per un locale che lavora bene col caffè. L’ho scelto perché ho un rapporto con la torrefazione che ci rifornisce che dura da tantissimi anni. Cambiare la macchina ogni 4/5 anni (ora è una M200 La Cimbali), il macinino (Fiorenzato X83, Eureka monodose on demand per il decaffeinato, un All ground per gli specialty) è più semplice se supportati da un’azienda. Ci hanno fornito anche due lavastoviglie, la macchina del ghiaccio, tazzine, tovaglioli, piattini e le insegne. Per loro è lo stesso un valore legarsi al nostro bar, perché ci tengono ad essere associati come marchio ad un locale che fa un ottimo lavoro.

Certo, mi piacerebbe avere la macchina di proprietà, e anche tostare da solo il caffè,
anche per seguire lo sviluppo della nostra caffetteria: ultimamente abbiamo collaborato
con GD Design per la ristrutturazione, che ci ha sostenuto molto per dare un’impronta più
personale al locale.

Ma anche il contratto stipulato con la torrefazione comunque mi permette di servire due
dei loro specialty e uno a mia libera scelta da terzi. I due specialty li pago 40 euro al chilo e li rivendo a due euro per l’espresso (riesco a utilizzarne un chilo al mese). L’abbiamo inserito da poco e ancora è da raccontare al cliente che non è educato a questo gusto particolare.”

Esiste un momento della giornata come la colazione o l’aperitivo, che aiuta a fare margine?

“Quello che spinge sui margini è l’aperitivo: con lo spritz a sei euro, che a me costa al
massimo un euro e con il cibo, faccio tre euro di margine. “

Ma dopo la lezione del Covid, ci sono nuovi modi di servire e consumare che hanno cambiato l’aspetto e il concetto di bar?

“Nel periodo del Covid ci siamo concentrati proprio sullo studio di nuove idee. Ricollegandomi al discorso aperitivo, abbiamo sviluppato delle proposte interessanti nelle
drink list per la sera, abbinate al food che, in questo momento della giornata è più
vantaggioso economicamente: il croissant ormai non dà più margine.

Abbiamo delle pasticcerie che ci preparano il prodotto che noi vendiamo poi in vetrina. Ma
chiaramente essendo aumentato tutto, non ci sono più margini. Se noi le brioche le
vendiamo a 1.30, otteniamo trenta centesimi soltanto di guadagno. Questo significa che,
se ne compri 50 e ne vendi 50, va ancora bene, altrimenti si va in perdita.

Altra nuova tendenza sono le bevande vegetali. Il cappuccino preparato con questi
prodotti alternativi lo vendo a due euro. Facendo un paragone tra soia, mandorla e senza
lattosio: al litro quest’ultimo mi costa un euro e venti al litro (come quello normale), mentre la soia è a 1.80.

Il segreto è il sapere seguire le richieste del cliente, ma anche comunicare con lui, dialogarci: questo porterà a dei risultati differenti. “

Angolo del caffè: anche a Ostia lo specialty: “Difficile rispetto a Roma, ma non vorrei mai servire una tazzina differente”

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angolo del caffè
Emanuele Merella con la qualità tra le mani (foto concessa)

MILANO – L’Angolo del caffè a Ostia, nasce come bar famigliare nel 1998 con una classica miscela di Caffè Portioli e poi, grazie al lavoro di Emanuele Merella, si è indirizzato verso gli specialty coffee. Ci ha raccontato lui stesso: “Tutto è cambiato il giorno in cui Flamini, di Piuespresso, mi ha parlato di questi prodotti e mi ha fatto conoscere la Specialty coffee Association e tutti i professionisti della community.”

Dopo la svolta, nonostante tutte le difficoltà del caso, non è più tornato indietro.

Angolo del caffè, fornito delle migliori attrezzature

“Ho acquistato una La Marzocco KB90, che oggi è un po’ la mia bambina. In seguito alla mia transizione, parlando con Andrea Matarangolo, è nata la domanda: perché non avere una miscela esclusiva per L’Angolo del caffè? E così Fabrizio Gallo e Giulia Maceuri, ceo di T68 di Civitavecchia, la sezione di Caffè Mauceri che tratta soltanto specialty, ha studiato per noi un blend dedicato: Brasile, Kenya, Colombia.

Ho scelto queste origini perché sono innamorato delle note fruttate del Kenya Masai, e volevo riprenderne le caratteristiche aromatiche senza rinunciare ad un corpo più spiccato, in modo da piacere ai clienti. Non potevo stravolgere le abitudini locali servendo un’acidità troppo spiccata. Dopo mesi di prove abbiamo trovato questa soluzione, con una tostatura media.

La comunicazione al consumatore (foto concessa)

Lo vendiamo ora ad un euro e 20 ed è già una conquista per Ostia, che è un paesino a parte rispetto a Roma: la differenza è tanta per quanto riguarda la clientela. All’inizio l’avevamo lasciato ad un euro per due mesi, e in seguito abbiamo aumentato. Ci sono stati alcuni che sono rimasti scioccati e sono andati via ma poi sono tornati, perché hanno capito la differenza. Ancora oggi però qualcuno si lamenta, ma noi teniamo duro.”

Oltre a La Marzocco che attrezzature ha scelto e che micro roasters ha coinvolto?

“Abbiamo un Fiorenzato per il blend, due grinder della Mazzer per le monorigini (uno morbido e uno acido un Guatemala e un Kenya). Collaboriamo con Nudo, Bugan, Cobelli e naturalmente ho lavorato anche con Aliena.”

Ma com’è parlare di specialty a Ostia?

“La gente pian piano, soprattutto i giovani, cominciano ad interessarsi a questa cosa particolare e portano da noi anche gli amici. Mi pongono delle domande e così ho la possibilità di spiegare e raccontare cosa si trova in tazza. Prepariamo anche qualche filtro, vendendolo a 4 euro per il V60. Molte persone poi acquistano anche il caffè da portare a casa, soprattutto per la moka. Alcuni addirittura mi chiedono consigli su come prepararsi a casa il filtro e ci divertiamo.

Un’altra iniziativa che ha avuto successo qui ad Ostia è il fight club coffee, un evento che organizziamo periodicamente: prendiamo un caffè che costa minimo 250 euro al chilo, 8 euro a tazza e lanciamo la sfida a chi vuole berlo, ovviamente spiegandone le caratteristiche. Raggiunte le 10 persone, apriamo la busta: una volta al mese proponiamo questo caffè più particolare e lasciamo una finestra aperta limitata di due giorni per consumarlo. Piace molto questo gioco: si sentono coinvolti in un’iniziativa esclusiva ed entrano in competizione. C’è sempre qualcuno pronto a inserirsi in lista.

Un’altra idea ce abbiamo avuto a febbraio è stata quella di chiamare Franchino il criminale, uno youtuber che ha girato una puntata del suo canale sul nostro locale. Two men and two kitchen sono due influencer che hanno coinvolto lo youtuber portandolo da noi. Ci ha fatto un sacco di complimenti e soprattutto un po’ di pubblicità. La gente è arrivata all’Angolo del caffè sin da Roma, proprio perché ci avevano scoperto in questo modo. E allora stiamo pensando di investire anche sui social.”

Ma a L’Angolo del caffè è possibile anche assaggiare degli abbinamenti con gli specialty?

L’abilità nel filtro (foto concessa)

“Abbiamo pensato a dei pairing con i dolci, dei vasetti con crumble, creme pasticcere, cheesecake con il filtro al posto del tè. Il brunch sarebbe un’idea importante da sfruttare, ma Ostia non è ancora pronta, sebbene sia non troppo lontano da Roma. A volte mi verrebbe voglia di trasferirmi nella capitale perché la mentalità è proprio diversa e il mercato degli specialty ha più possibilità di espressione.

Mi piacerebbe anche trasferirmi proprio sul mare, perché L’Angolo del caffè è situato su una via commerciale, ma non sulla strada principale dello shopping, e siamo un po’ obbligati a seguire l’apertura e la chiusura dei locali. “

La questione personale è un tema difficile anche da voi?

“All’Angolo del caffè ci siamo innanzitutto io e mia sorella come soci, e ora abbiamo un piccolo aiuto per badare alla cucina. Per ora va bene così, non abbiamo bisogno di ulteriori risorse. Chiudiamo prima dell’ora dell’aperitivo, perché se da una parte è vero che si tratta di un momento di importanti incassi, dall’altra qui ad Ostia la gente si sposta altrove, più al centro. La nostra location non è adatta a intercettare questa clientela, non attira il movimento che gira attorno a questa fascia oraria. “

Da quando avete deciso di spingere sugli specialty? Siete convinti di questa scelta?

“Abbiamo iniziato proprio nel 2020, subito prima della pandemia, e siamo stati coraggiosi. È una decisione che premia in ogni caso e non tornerei mai indietro. Il mio caffè è una mia creatura. Non vorrei mai avere un caffè che non sia specialty e ci credo molto, a tal punto che sto spingendo per organizzare un Roma coffee festival. “

Altri progetti futuri per L’Angolo del caffè?

L’Angolo del caffè (foto concessa)

“Riuscire a spostarsi anche soltanto di dieci metri per poter valorizzare i nostri prodotti ed esser più tranquilli economicamente. Continuerò ad impegnarmi per offrire ai miei clienti cose buone: ogni mattina vado personalmente a ritirare le brioche da un mio pasticcere di fiducia, nonostante sia uno sforzo, lo faccio perché ci tengo a selezionare il meglio.

Potremmo poi pensare a proporre il cold brew e cominciare quest’anno usando le borracce con un filtro interno che va in infusione nell’acqua a freddo, per 8 ore in frigo. Vorrei investire anche sul nitro e ci penserò. Ora prepariamo il metodo giapponese con l’infusione con il ghiaccio nel V60 e funziona bene, come il salentino ovviamente.”

Brasile: Usda prevede un raccolto di 66,4 mio di sacchi (+6%), export in forte ripresa a quota 45,35 mio (+26%)

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Usda Brasile
Il logo del dipartimento dell'agricoltura di Washington

MILANO – Usda ottimista a metà sul nuovo raccolto del Brasile, che è in pieno corso e durerà sino a fine settembre. Secondo il servizio informativo estero del dipartimento Usa dell’agricoltura, la produzione brasiliana 2023/24 risalirà a 66,4 milioni di sacchi: un incremento del 6% rispetto ai 62,6 milioni stimati per l’annata precedente.

Un volume, grosso modo, in linea con quello dell’annata 2018/19, ma molto al di sotto del raccolto record del 2020/21, che fu di quasi 70 milioni di sacchi.

La produzione di arabica risalirà a 39,8 milioni, in crescita del 12% rispetto all’anno scorso. Tale dato rimane comunque lontano dai raccolti di arabica del 2018/19 e del 2020/21, entrambi stimati da Usda in 49,7 milioni.

Dopo due anni segnati dalle conseguenze della grande gelata dell’inverno 2021, la maggior parte delle aree di produzione hanno beneficiato di buone condizioni meteorologiche, con precipitazioni adeguate e ben distribuite.

Il Minas Gerais ha registrato, a gennaio, piogge superiori alla media, che hanno comportato problemi nella gestione agronomica, ma hanno anche contribuito a una buona maturazione dei frutti migliorando le prospettive in termini di produttività.

Dopo sei anni consecutivi in crescita, la produzione di robusta segna invece il passo subendo un calo del 5% e scendendo a 21,7 milioni di sacchi, contro il dato record di 22,8 milioni di un anno fa. Incidono su questo calo le temperature inferiori alla media e i forti venti, a inizio stagione, nell’Espírito Santo, massimo stato produttore di questa varietà.

A partire da ottobre, il regime delle precipitazioni è tornato alla normalità, troppo tardi però per consentire un pieno recupero del raccolto, che è previsto, per questo, in calo rispetto alle due annate precedenti.

L’area produttiva crescerà marginalmente a 2,03 milioni di ettari. Lieve incremento anche per il numero di arbusti produttivi. La produttività sarà però in calo del 5%, a 30,57 sacchi/ha, dai 32,26 sacchi/ha dell’anno scorso. Il report non fornisce i dati disaggregati per arabica e robusta.

Le stime di Usda sono, ancora una volta, inferiori a quelle ufficiali di Conab, che prevede, per quest’anno, una produzione di 54,74 milioni (37,93 di arabica e 16,81 di robusta), in crescita del 7,5% rispetto a un anno fa.

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Rhea Apliven apre la nuova sede alle porte di Madrid

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rhea apliven
Rhea Apliven apre la nuova sede a Madrid (immagine concessa)

MILANO – Rhea Apliven annuncia l’apertura della sua nuova sede di Getafe, centro industriale situato alle porte di Madrid, con l’obiettivo di aumentare la copertura geografica per migliorare ulteriormente il servizio ai clienti e rispondere alla crescente domanda di innovazione della pausa caffè.

Rhea Apliven a Madrid

L’azienda è già presente sul mercato spagnolo, a Barcellona, dal 2021, e con una sede anche a Madrid, Rhea Apliven intende aumentare il proprio impegno e i propri investimenti nel mercato iberico in un momento di sviluppo della distribuzione automatica nei settori del vending, horeca e OCS.

“La nuova sede è in una posizione strategica per seguire più da vicino i nostri clienti e per sviluppare ulteriormente la nostra presenza nel nord della Spagna e nel Portogallo.  Dopo la nascita di Rhea Apliven a fine 2021, frutto della fusione tra Rhea Vendors Group e Apliven, con questa nuova operazione confermiamo il posizionamento di azienda leader nel settore della distribuzione automatica e la volontà a continuare ad investire nel mercato iberico” commenta César Ouro, ceo di Rhea Apliven.

“Con Getafe diventano 11 le filiali di Rhea operative in 9 Paesi in tutto il mondo. L’apertura di una nuova sede in Spagna dimostra il nostro continuo impegno nel supportare i clienti per una coffee experience innovativa, di qualità, di design e sostenibile. Per Rhea assicurare il più alto e accurato livello di servizio è una priorità, e l’investimento della seconda sede spagnola contribuisce a mantenere questo importante obiettivo.” ha commentato Andrea Pozzolini, ceo di Rhea.

La sede di Rhea Apliven a Getafe ospita alcune tra le funzioni di rilievo dell’azienda tra cui la divisione commerciale e di customer care. L’edificio di 400 mq è stato progettato con l’obiettivo di combinare innovazione e sostenibilità a beneficio dell’impatto sull’ambiente e del benessere dei dipendenti.

La scheda sintetica di Rhea Vendors Group

Rhea Vendors Group, fondata da Aldo Doglioni Majer nel 1960, è tra i più importanti produttori al mondo di distributori automatici. Da oltre sessant’anni, Rhea si contraddistingue per la forte impronta internazionale, design di altissimo livello, tecnologia all’avanguardia ed eccellenza del made in Italy.

Con headquarters e produzione in provincia di Varese e filiali in 9 paesi esteri, Rhea ha il vanto di diffondere la cultura del caffè in oltre 90 Paesi di tutto il mondo.

Da player del mondo del vending a precursore nell’utilizzo della distribuzione automatica nei settori del new retail, hotellerie e out of home, Rhea conferma la propria vocazione a interpretare e anticipare un mercato in continua evoluzione. Le nuove proposte di Rhea rivoluzionano il concetto dell’ospitalità, in contesti sia business che residenziali, con una proposta di valore che migliora la qualità della vita.

Rancilio Group presente al World of Coffee di Atene

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world of coffee atene
Rancilio Group al World of Coffee di Atene 2023 (immagine concessa)

VILLASTANZA DI PARABIAGO (Milano) – Dal 22 al 24 giugno Rancilio Group si dirige verso la fiorente metropoli di Atene per unirsi alla vibrante scena del caffè in Grecia per il tanto atteso World of Coffee 2023. Nella culla della civiltà occidentale, Rancilio Group accoglie tutti i professionisti e gli appassionati di caffè specialty a questo evento organizzato dalla Specialty Coffee Association.

Rancilio Group ad Atene per il World of Coffee 2023

Rancilio Specialty RS1 e Invicta sono pronte a rubare la scena con un nuovo abito disegnato appositamente per onorare l’iconica bandiera della Grecia e la sua magnifica capitale. Come parte del team Rancilio Group per questo evento, Andrea Guerra – master trainer dell’Accademia Baristi la Tosteria di Firenze e istruttore autorizzato SCA – presenterà la tecnologia di estrazione RS1 e Advanced Temperature Profiling per offrire ai visitatori dello stand degustazioni speciali.

Per tutti gli appassionati di Rancilio Home Line, una propizia versione blu della macchina espresso a doppia caldaia Silvia Pro X lavorerà fianco a fianco con il nuovo macinadosatore domestico ultracompatto Stile.

Saranno presenti anche Egro Next NMS+ ed Egro Touch Coffee per preparare una selezione di bevande di alta qualità per tutti i partecipanti interessati al mondo delle macchine da caffè superautomatiche. Con il suo innovativo sistema latte NMS+, Next offre un’ampia gamma di bevande a base di caffè, latte e solubili; mentre Egro Touch Coffee è la scelta naturale per tutti gli intenditori di caffè filtro.

Tra competizioni, conferenze, dimostrazioni dal vivo e workshop dedicati alla qualità, alla sostenibilità e all’equità nell’industria del caffè specialty, i visitatori possono vivere tre giorni interi di immersione nella dinamica scena del caffè specialty.

Maggiori informazioni

World of Coffee Athens / Rancilio Group

  • 22-24 giugno 2023
  • Dalle 10:00 alle 17:00
  • Stand 3-F24
  • Expo Metropolitana di Atene (qui la posizione su Google Maps)
  • Aeroporto Internazionale di Atene “El. Venizelos”
  • Spata 190 19, Grecia

Per seguire l’evento su Linkedin basta cliccare qui 

 

Sanremo Coffee Machines presente al Woc 2023

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sanremo coffee grinder
Sanremo Coffee Machines presente ad Atene con il coffee grinder X One (immagine concessa)

VASCON (Treviso) – Aumenta la pressione, si alza la temperatura: si avvicina il 22 giugno, la data d’apertura del World of Coffee 2023. L’edizione di quest’anno sarà ospitata ad Atene, la città culla della storia e della cultura occidentale, una location che conferisce ulteriore significato e importanza all’evento.

Sanremo Coffee Machines ad Atene

Grande attesa quindi per le 4 competizioni del World Coffee Championship (WCC) e per quello che è considerato, per il mondo dello specialty coffee, l’evento di maggior risonanza di tutto l’anno. La migliore occasione per gli appassionati della community mondiale per confrontarsi e sperimentare le maggiori novità del settore.

Eccitazione anche in Sanremo Coffee Machines, che sarà presente con le sue ultime creazioni: You, la nuova single group multi boiler, e il grinder X-One, candidato come Best New Product. Nello Stand del brand trevigiano sarà inoltre presente Hugh Kelly – barista australiano finalista WBC e membro Sanremo World Academy Team – con dei workshops giornalieri che vedranno la collaborazione dei tools dell’azienda australiana Nucleus all’Equipment Sanremo.

hugh kelly sanremo
Hugh Kelly, barista australiano finalista WBC e membro Sanremo World Academy Team (immagine concessa)

I topic che si affronteranno saranno i seguenti:

  • 22 giugno 8:30-11:30am

How RPM affects espresso coffee

  • 23 giugno 2:00-4:00 pm

How RPM affects filter coffee

  • 24 giugno 1:30-3:30 pm

Maximising volatile aroma compounds using the X-One and Sanremo You

Un ulteriore passo nel percorso di condivisione e supporto alla diffusione della cultura del caffè per cui l’azienda si impegna e si distingue da tempo.

Sanremo Coffee Machines vi aspetta dal 22 al 24 giugno allo stand 3-K20.

Julius Meinl lancia per il 2° anno l’iniziativa Say Thank You

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julius meinl
L'iniziativa "Say Thank You" di Julius Meinl (immagine concessa)

VICENZA – Julius Meinl, storica torrefazione viennese con cuore produttivo in Italia, lancia per il secondo anno consecutivo “Say Thank You”, un’iniziativa che celebra l’importanza di dimostrare gratitudine nel nostro quotidiano, attraverso i risultati di una ricerca [1] condotta su 4mila persone in Italia, Austria, Croazia e Romania ed il ‘Caffè Sospeso’ da offrire in oltre 200 locali della Penisola.

Julius Meinl e l’iniziativa “Say Thank You”

In particolare la ricerca Julius Meinl si concentra sul luogo di lavoro dove troppo spesso si dimentica la buona abitudine di dire grazie. Il 40% degli intervistati, infatti, attribuisce alla frenesia dagli impegni lavorativi quotidiani il motivo principale per la scarsità di “grazie” sul posto di lavoro. Durante la settimana, in media, si trascorrono più ore in compagnia dei colleghi che dei propri amici e famigliari, dunque quale luogo migliore se non il proprio posto di lavoro per iniziare a coltivare gesti di gentilezza e gratitudine? Secondo la ricerca commissionata da Julius Meinl, due su tre intervistati concorda che la parola “grazie” non è abbastanza pronunciata sul posto di lavoro.

Ma prendersi una pausa dal tran tran quotidiano e iniziare, con piccoli gesti, a costruire una cultura della gratitudine sul lavoro, ha benefici sia per coloro che esprimono che per coloro che ricevono un ringraziamento. L’81% degli intervistati ha concordato che ricevere un “grazie” dal proprio capo ha avuto un impatto positivo sulla propria giornata, mentre 3 su 5 hanno affermato che li ha fatti sentire apprezzati. 1 su 2 (poco meno della metà) ha dichiarato che essere stati ringraziati, li ha motivati ​​a lavorare di più.

Julius Meinl mira a ispirare più “grazie” e momenti di gentilezza attraverso il caffè sospeso “Say Thank You”: per ogni caffè ordinato presso gli oltre 200 locali che aderiscono all’iniziativa, i coffee lover riceveranno un coupon per l’acquisto di un altro caffè + 1 omaggio (fino a esaurimento scorte), creando così un momento perfetto per dire grazie a qualcuno, che si tratti di un collega o di una persona cara davanti a una tazza di caffè Julius Meinl. “Say Thank You” ha ispirato con successo più di 250.000 “grazie” in più di 20 paesi in tutto il mondo e torna in Italia, per il secondo anno consecutivo, presso i locali di tutta la Penisola fino al 30 giugno.

Christina Meinl ha dichiarato: “La nostra ricerca evidenzia come gesti apparentemente piccoli come portare qualcuno a prendere un caffè possano avere un impatto reale. Mostra l’importanza di prendersi del tempo per mostrare apprezzamento ai propri cari e anche ai colleghi di lavoro. Dopotutto, passiamo così tanto tempo con loro: costruire solide relazioni sul lavoro è ciò che rende una buona squadra e può avere benefici positivi per tutti i soggetti coinvolti. La cultura del caffè di Vienna consiste nel prendersi del tempo e godersi i piccoli momenti affascinanti della vita e questa iniziativa è il modo in cui portiamo questa cultura nel mondo”.

Cliccando qui è possibile trovare tutte le informazioni utili sull’iniziativa.

[1] Ricerca condotta da OnePoll per conto di Julius Meinl su un campione di 4.000 intervistati su Italia, Austria, Croazia e Romania.

La scheda sintetica di Julius Meinl

Julius Meinl è un’azienda familiare viennese di grande successo internazionale e da 160 anni è l’ambasciatrice nel mondo della cultura delle caffetterie viennesi. Il successo globale di Julius Meinl si basa su valori tradizionali: cinque generazioni di esperienza nel caffè, prodotti di qualità premium e un eccellente servizio ai clienti. Julius Meinl è ambasciatrice globale per la cultura del caffè viennese e oggi ispira le persone in tutto il mondo, proprio come facevano in passato i caffè letterari.

  • Fondata nel 1862 a Vienna
  • 1000 dipendenti in tutto il mondo
  • Presente in più di 70 paesi in tutto il mondo: market leader in Austria e nei Paesi dell’Europa Centrale e settimo player nel mercato horeca italiano
  • Circa 40.000 clienti in tutto il mondo
  • Centri di produzione a Vicenza (Italia) e a Vienna (Austria)

Nuvola Lavazza compie 5 anni con una giornata di eventi culturali, 09/06

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IVS Lavazza Group logo convendum yak emilia coffee
Il logo di Lavazza Group

Nuvola Lavazza celebra il suo quinto anno dall’apertura avvenuta nel 2018. Per l’occasione, il Museo Lavazza organizzerà una serie di incontri tra cultura e arte. L’opening della mostra di Omar Hassan, intitolata “Quarta Civitas”, sarà il momento centrale dell’evento. Leggiamo di seguito la prima parte dell’articolo di Andrea Venuti pubblicata sul Quotidiano Piemontese.

Nuvola Lavazza celebra il suo 5° anniversario

TORINO – Venerdì 9 giugno Nuvola Lavazza festeggia il suo quinto compleanno organizzando pertanto una giornata ricca di eventi speciali. Il Museo Lavazza, ad esempio, sarà aperto e gratuito fino alle 24:00 e offrirà una varietà di attività, tra cui arte, musica, street food e incontri con autori.

L’opening della mostra di Omar Hassan, intitolata “Quarta Civitas”, sarà il momento centrale dell’evento. La mostra includerà la sua opera principale, la “Mappa di Torino”, realizzata per il Gruppo Lavazza e per la città stessa. La mostra sarà aperta fino all’8 agosto.

Per partecipare sarà necessario accreditarsi gratuitamente sul sito Lavazza Experience: cliccando qui. Le singole esperienze gastronomiche saranno invece acquistabili in loco. Infine per prenotare gli ingressi gratuiti al Museo Lavazza basta visitare questo sito.

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Il Gruppo Ferrero si rifinanzia con 1 miliardo di dollari

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Il logo della Ferrero

Gruppo Ferrero ha accumulato un miliardo di dollari collocando presso investitori privati diverse obbligazioni. La somma verrà utilizzata per rifinanziare parte dei 2 miliardi di euro destinati all’acquisizione della società dei gelati americana Wells Enterprises. Leggiamo di seguito la prima parte dell’articolo di Emanuele Scarci per Distribuzione Moderna.

La strategia del Gruppo

ALBA (Cuneo) – Ferrero ha raccolto fino a un miliardo di dollari collocando presso investitori privati obbligazioni in dollari e in euro con scadenze comprese tra i 7 e i 12 anni. La raccolta verrà utilizzata per rifinanziare parte dei 2 miliardi di euro di linee di credito ottenute lo scorso anno dalle banche per l’acquisizione della società dei gelati americana Wells Enterprises. La notizia, di fonte Bloomberg, precisa che arranger dell’operazione sono state le banche d’affari Bank of America e Bnp Paribas.

L’acquisizione di Wells Enterprises, a dicembre 2022, è solo l’ultima operazione del risiko americano di Ferrero che, più recentemente, ha inglobato l’italiana Fresystem, specializzata in prodotti da forno surgelati, dolci e salati.

I risultati di Ferrero

La lussemburghese Ferrero International, società operativa del gruppo di Alba, ha archiviato l’esercizio 2022, chiuso il 31 agosto, con un fatturato consolidato di 14 miliardi di euro, +10,4%sul 2021. L’utile è stato di 951,4 milioni, in progresso dai 677,2 milioni dell’esercizio precedente.

I marchi Nutella, Ferrero Rocher, Kinder Bueno e Kinder Joy hanno registrato una crescita del fatturato trainata da Stati Uniti e Italia, accompagnata dal consolidamento delle quote di mercato nella maggior parte dei territori presidiati. I prodotti del gruppo sono presenti direttamente, o tramite distributori organizzati, in oltre 170 Paesi. Il gruppo Ferrero è costituito da 109 società consolidate a livello mondiale e 32 stabilimenti produttivi.

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Caffè Tazza D’Oro di Rimini festeggia settant’anni e diventa bottega storica

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Rimini (immagine: Pixabay)

Il Caffè Tazza d’Oro di Rimini diventa la seconda realtà a ricevere il titolo di bottega storica nel 2023. L’attività celebra 70 anni: la sua storia cominciò nel 1953 con la torrefazione Giovannini. Leggiamo di seguito la prima parte dell’articolo pubblicato sul quotidiano Il Resto del Carlino.

Il Caffè Tazza d’Oro diventa bottega storica

RIMINI – Il Caffè Tazza d’Oro di via Castelfidardo è la seconda bottega storica insignita nel 2023, la 74esima a entrare nello speciale albo del Comune di Rimini. Si tratta di un’attività davvero storica, iniziata nel 1953 con la torrefazione Giovannini.

Poi due fratelli napoletani ne hanno fatto un’eccellenza del caffè dal 1979 al 1986, quando è entrata la gestione attuale, con l’impresa familiare formata da Angelina Cipriani e dal figlio Stefano Giorgi.

Un bar dall’aria familiare, che ricorda quelli anni ’80, dove troneggiano il bancone e gli specchi alle pareti.

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