martedì 02 Dicembre 2025
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Kruve: lo strumento di cui non sapevate di avere bisogno per ottenere un macinato omogeneo preciso al micron

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Kruve (foto concessa)
Kruve (foto concessa)

MILANO – La macinatura è una fase essenziale per la tazzina (o il filtro) ideale. Non sempre i macinini sono in grado di restituire una polvere completamente omogenea. La soluzione sta nell’usare un altro strumento, realizzato dal team dell’azienda Kruve, composto da ingegneri, sviluppatori di prodotti, designers, specialisti di marketing e imprenditori.

Kruve: la base per setaccio con 5 gradi di macinatura, perfetta per chi si avvicina al mondo dietro al bancone.

Cosa è in grado di fare Kruve? Molte cose. E’ un vero e proprio aiuto per i baristi che vogliono creare ricette accurate e poi essere in grado di replicarle con coerenza, misurando l’esatta dimensione della macinatura in unità di micron quantificabili.

Kruve consente di avere una calibrazione precisa di ciò che è stato macinato. È possibile quantificare numeri arbitrari su un quadrante o impostazioni come “Fine, Medio, Grosso“.

Il risultato finale? Una macinatura omogenea che a sua volta si traduce in una maggiore costanza e permette di utilizzare solo le particelle delle dimensioni esatte che il barista desidera per un’estrazione davvero uniforme.

Kruve è personalizzabile

Sono disponibili fino a 105 combinazioni precise di macinatura.

Ma è anche uno strumento versatile che funziona con qualsiasi metodo di erogazione o macinino, ottimizzato per 1-4 tazze di caffè (10-80 g di macinato).

Ovviamente Kruve è progettata con materiali di qualità che durano nel tempo ed è facile da pulire: basta sciacquarla sotto l’acqua calda, ma non può essere lavata in lavastoviglie.

Krive è dotato di due livelli e 5 setacci intercambiabili. Il barista può scegliere la precisione di cui ha bisogno, indipendentemente dal metodo di preparazione o dal macinino utilizzato.

Ora è dotato di un pratico strumento di misurazione in acciaio inossidabile che consente di individuare rapidamente le dimensioni dei chicchi verdi e della macinatura del caffè.

L’unica cosa che resta da fare è trovarlo online, sul sito qui, al prezzo di 74,83 euro.

Lavazza e altri leader di mercato a confronto sulle prospettive dei robusta

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robusta Brasile
Una pianta di coffea canephora (credits - Wouter Hagens - Opera propria, Pubblico dominio, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=1890101)

MILANO – Leader di mercato a confronto sul futuro del caffè robusta al Lavazza Innovation Center. World Coffee Research – l’organizzazione no profit californiana che promuove la ricerca collaborativa e lo sviluppo scientifico nel settore del caffè – ha riunito nella struttura di Settimo Torinese un focus group di discussione sulla qualità dei robusta, in termini di esigenze del mercato, punti di vista e preferenze.

Ad animarlo alcuni importanti membri del Wcr. Oltre a Lavazza, che ha fatto gli onori di casa, hanno contribuito aziende del calibro di Strauss Coffee, Tchibo, Taylors of Harrogate, Keurig Dr Pepper, Mercon Coffee Group, Sucden, Jde Peet’s, DR Wakefield e Coffee Circle.

La coffea canephora è sempre stata vista come la “ugly sister” della più pregiata arabica

Tuttavia, la “sorella bruttina” ha visto lievitare la sua quota di mercato, nei commerci internazionali, dal 25% al 40%, negli ultimi trent’anni.

E la domanda appare destinata ad aumentare ancora, poiché i mercati in massima crescita e demograficamente più giovani consumano soprattutto caffè robusta. Eppure, il settore dei robusta, sia sul fronte della produzione che sul lato dei consumi, è ancora, sotto certi versi, agli stadi iniziali.

Secondo il Robusta Catalog del Wcr, la potenziale diversità genetica dei robusta è ancora da tutta da esplorare. E vi sono molte variazioni sconosciute nel bacino genetico della c. canephora, comprese alcune caratteristiche genetiche rilevanti per la resa in tazza di questa varietà.

Wcr sta esplorando il potenziale di miglioramento dei robusta attraverso la selettocoltura. E lo scopo del focus group è stato anche quello di delineare le direttrici strategiche di ricerca in tale ambito.

Il dibattito si è incentrato inoltre sulle sfide e sulle opportunità relative a produzione, domanda e offerta.

I partecipanti hanno individuato le seguenti sfide chiave per il futuro dei robusta:

  • carenza di offerta
  • logoramento dei produttori
  • diversificazione delle origini
  • costanza qualitativa
  • bassa percezione della qualità in alcuni mercati
  • mancanza di supporto istituzionale nel miglioramento della qualità e nell’espansione delle aree coltivate
  • pressioni normative, per quanto riguarda la lotta alla deforestazione e l’utilizzo di alcuni tipi di input chimici.

Ma hanno anche indicato numerose opportunità sulle quali lavorare, tra cui:

  • differenziazione e segmentazione dei mercati
  • nuovi profili organolettici
  • innovazione di prodotto
  • produttività
  • sistemi produttivi (agricoltura forestale, agricoltura rigenerativa, colture intercalari)

I consumi di caffè robusta continuano a crescere in tutti i segmenti di mercato. I fornitori osservano una maggiore richiesta di robusta di alta qualità, la cui reperibilità è però diminuita negli ultimi tre anni.

I robusta di grado inferiore sono utilizzati principalmente dall’industria asiatica del caffè solubile, in mercati dove la priorità è tenere bassi i prezzi.

Ma anche in questa area geografica sta crescendo la domanda di prodotti solubili di migliore qualità, specie tra i nuovi ceti medi emergenti. Da cui importanti opportunità di creazione di nuovi segmenti di prodotto, tagliati su misura in funzione di queste nuove categorie di consumatori.

L’accettazione dei robusta è diversa da mercato a mercato

Ormai anche il segmento specialty sta cominciando ad accettare i robusta di altissima qualità, fatto questo importantissimo pure per il marketing. Ma la robusta gode tuttora di una cattiva fama dovuta alla lavorazione post-raccolta non sempre adeguata, all’elevata amarezza in tazza e al marketing aggressivo, che promuove gli arabica come sinonimo di prodotti premium.

Tuttavia, molti dei partecipanti al gruppo hanno riferito di blind test dove i consumatori non hanno notato la presenza dei robusta o non l’hanno comunque considerata sgradevole. Pesano, insomma, anche i pregiudizi e la volontà dei brand di non associare la propria immagine a una materia prima considerata di qualità inferiore.

Vi sono poi i problemi di approvvigionamento. E il rischio di dipendere da pochi grandi paesi produttori. Il Vietnam ha un’industria molto efficiente e affidabile, ma si teme che essa possa, nel lungo periodo, perdere parte del proprio potenziale, poiché molti produttori stanno abbandonando il caffè per passare a colture considerate più remunerative, come l’orticoltura o la frutticoltura.

In Brasile, la produzione di conillon è assorbita sempre più dall’industria interna. L’Indonesia rimane su livelli di produttività molto bassi.

Altrove, l’unico paese dove il governo abbia compiuto investimenti significativi per accrescere la produzione e l’export di robusta è l’Uganda.

Paesi come Laos, Tailandia, Messico, Nicaragua e la stessa Colombia stanno cercando di introdurre o espandere la coltura, senza avere però ottenuto sinora ricadute significative per quanto riguarda produzione o export.

Per concludere, i partecipanti hanno delineato una serie di obiettivi così riassumibili:

  • profittabilità dei produttori
  • incremento della produttività
  • lotta alle avversità colturali
  • differenziazione di mercato
  • sistemi produttivi
    • coltura ombreggiata, agricoltura forestale
    • colture intercalari
    • negatività del carbonio
    • meccanizzazione della raccolta
    • alta densità di impianto
    • basso utilizzo di pesticidi e fungicidi
  • gusto/aroma
    • in generale – minore amarezza, maggiore dolcezza
    • profili aromatici differenziali (neutro, fruttato, speziato)
    • costanza di gusto e aroma
  • attributi fisici
    • maggiore uniformità nel crivello dei chicchi

In tale contesto, la selettocoltura avrà un ruolo chiave nel supportare qualità, produttività e differenziazione di mercato. Ma il successo di qualsiasi nuova varietà dipenderà anche dal supporto dato dalle istituzioni e dagli investimenti nei paesi di origine.

Il futuro dei robusta – conclude Wcr – poggia su due pilastri: innovazione e collaborazione, compreso il supporto istituzionale a entrambe. “L’innovazione agricola, da sola, non basterà a portare cambiamenti significativi”.

pulyCAFF: Puly Day, sempre più la richiesta per formarsi

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pulycaff
Corsisti con diploma pulyCAFF (immagine concessa)

MILANO – “Perché devo pulire?”: è la domanda che purtroppo ancora molti, troppi baristi si pongono e che li spinge a cercare una risposta reale, fondata e non basata sul “si è sempre fatto così” o su pregiudizi su prodotti che si dovrebbero utilizzare al pari di qualsiasi detersivo per lavastoviglie o per lavare i panni. Che si tratti di piatti e bicchieri o di camicie e divise, se non si fa ricorso a un buon lavaggio con i prodotti più indicati, non si hanno oggetti o capi puliti. Lo stesso principio vale per la macchina espresso e il macinacaffè.

Il successo dei corsi pulyCAFF

Per spiegare tutto ciò in maniera semplice ed efficace, con le giuste nozioni accompagnate da tanta pratica, pulyCAFF ha messo a punto dei semplici corsi di 4 ore, i Puly Day con i quali si rivolge ai singoli baristi, ai torrefattori, alle scuole orientate ai professionisti e quelle che formano gli operatori di domani (le scuole alberghiere).

La voglia di saperne di più di applicare le giuste procedure per la pulizia delle macchine per la trasformazione di caffè è stata grande in questa prima parte dell’anno. Sono stati ben 21 i Puly Daiy che si sono svolti lungo tutta la penisola: 6 in Sardegna, 2 in Puglia, 3 in Lombardia, 2 in Piemonte, 2 in Lazio, 3 in Sicilia, 1 in Veneto. Sono gli appuntamenti che hanno visto la presenza diretta degli Esperti del pulito di pulyCAFF, primo tra tutti il docente e brand ambassador Andrea Antonelli.

In tutto sono stati 400 gli utenti formati e altre richieste (circa una ventina) sono già pervenute in azienda soprattutto dal centro e sud Italia: saranno soddisfatte nella seconda parte dell’anno, tra settembre e ottobre.

pulycaff day
La formazione durante i Puly Day (immagine concessa9

“Siamo molto soddisfatti di questo risultato che conferma un “cambio di rotta” e una nuova attenzione nei confronti del pulito e della nostra azienda, che ha preso il via a fine 2022, nell’ambito dei Barawards, promossi da Bargiornale, quando Andrea Antonelli si è classificato primo nella categoria Brand ambassador dell’anno – Coffee & More” afferma Gianfranco Carubelli, che con il fratello Marco è responsabile amministrativo di pulyCAFF.

“Successivamente, a RiminiFiera, la prima Guida dei Caffè e delle Torrefazioni d’Italia, ideata e sostenuta da Andrej Godina e Mauro Illiano, ha consegnato l’Award Academy alla nostra struttura “per la peculiarità della sua didattica e l’enorme lavoro di sensibilizzazione sulla manutenzione e la cura delle attrezzature”. Da parte nostra da 11 anni proponiamo i Puly Day e con soddisfazione vediamo crescere attorno ad essi l’interesse da parte di un numero crescente di operatori in Italia e all’estero”.

Formazione ed efficienza

Seguire un Puly Day è anche un’importante occasione per comprendere che i prodotti per la pulizia non sono tutti uguali. Chi sceglie pulyCAFF fa una vera scelta di campo e di rispetto per la propria persona, le apparecchiature, l’ambiente e per un’azienda certificata ISO 14000:2015 – 9001:2015 – 45001:2018 – 22000:20218, che da anni fa ricerca e si muove con serietà per realizzare prodotti che uniscono grande efficacia e sicurezza, grazie a formulazioni rispettose sia dell’operatore sia delle apparecchiature sottoposte alle periodiche operazioni di pulizia.

Il barista che non controlla ciò che acquista quando chiede un pulyCAFF o accetta un “falso”, magari più economico, corre il rischio di utilizzare prodotti aggressivi e dunque di causare una rapida usura delle apparecchiature, con conseguenze negative sugli espressi erogati (ad esempio il gusto “metallico” dei primi caffè della giornata, causata da detergenti molto aggressivi).

Per richiedere un Puly Day, baristi, torrefattori e docenti possono scrivere a info@asachimici.com. Riceveranno un riscontro rapido per programmare una formazione mirata al pulito.

È possibile seguire le iniziative dell’azienda alla pagina Facebook pulyCAFF Enjoy Your Espresso.

Scuola Galdus presenta il corso Specialty Coffee Pro: il webinar di lancio il 16 giugno

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Galdus, il webinar 16 giugno, Specialty Coffee Pro
Galdus, il webinar 16 giugno, Specialty Coffee Pro

MILANO – La Scuola Galdus, con la volontà di creare il matching ideale tra le necessità del mondo professionale e la formazione necessaria a rispondere a questi bisogni, dà il via ad un nuovo progetto: International Coffee Academy.

Questo corso unico si propone come una sorta di Università del Caffè, completo e di altissimo livello, destinato a pochi e ben selezionati allievi: 25 all’anno.

Galdus scommette sul futuro degli studenti di oggi e di domani

Per offrire un modo differente di vivere il lavoro, una community effervescente, stimolante e democratica fatta di studio, fatica e passione.

Obiettivo: formare professionisti del caffè completi, attirando allievi non solo da tutta Italia, ma da tutto il mondo.

Un percorso di 2 anni intensivo con il fine di far acquisire tutte le competenze previste dal Coffee Skills Program; al termine del percorso gli allievi sosterranno un esame ottenendo un titolo di studio con valore legale, rilasciato dal Ministero dell’Istruzione e del Merito.

Previste 2000 ore di formazione in presenza e con frequenza obbligatoria, di cui circa la metà in stage (apprendimento sul campo presso locali e aziende);

Da dove nasce il progetto Galdus:

Stefano Bertolina, direttore dell’Alta Formazione e Davide Franzini, docente di tecniche di comunicazione e marketing e responsabile ricerca e sviluppo di settore hanno ipotizzato un ITS di esperti del caffè.

Hanno visitato aziende, incontrato torrefattori specialty, assistito ai campionati e, soprattutto, radunato intorno ad un tavolo di progettazione e regia il gotha della caffetteria specialty:

Chiara Bergonzi, Carlos Bitencourt, Paolo Scimone, Davide Spinelli, Dario Ciarlantini, Francesco Sanapo, Valentina Palange, Andrea Cremone, Alberto Plojack, Angelo Sportelli.

Da qui è partita l’idea Specialty Coffee Pro.

Il primo corso di formazione post diploma al mondo per formare i futuri protagonisti della coffee philosophy

Per presentare questo progetto la Scuola Galdus ha organizzato un webinar dal titolo “I futuri professionisti del caffè: l’Alta Formazione Specialty Coffee Pro” in cui interverranno diversi coffee expert, per portare la loro esperienza sul tema e offrire tanti spunti di riflessione.

L’appuntamento è per venerdì 16 giugno alle 14.30 sulla piattaforma Zoom.

Per iscriversi si deve compilare il modulo al seguente link.

https://forms.gle/t4VRxU4k7VcvaH5k7

Rancilio Classe 20: le Lags Battle a Brescia il 26 giugno

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lags battle brescia
Lags Battle a Brescia (immagine concessa)

BRESCIA – Il 26 giugno a Brescia le Lags Battle vedranno la quarta e ultima tappa di semifinali prima della grande finale del campionato italiano a Host Milano 2023. Artisti di Latte Art provenienti da tutta Italia verranno messi alla prova sui livelli verde, rosso e nero con Rancilio Classe 20 SB, la macchina per espresso professionale dotata di avanzata tecnologia Steady Brew e ABM per prestazioni caffè, acqua e vapore ai vertici di categoria.

Lags Battle a Brescia con Rancilio per l’ultima tappa delle semifinali

La pratica manopola vapore C-lever sarà inoltre un asset nelle mani dei partecipanti che dovranno eseguire Latte Art esemplari seguendo il complesso Latte art grading system.

I concorrenti dovranno quindi mettere in gioco professionalità, creatività e tecnica per poter vincere il favore dei giudici e guadagnarsi un posto a Host 2023, che decreterà il campione italiano Latte art grading 2023.

Quest’ultimo avrà l’opportunità di rappresentare l’Italia ai campionati mondiali The World Lags Battle 2023 con i finalisti provenienti da tutti i Paesi parte del circuito Lags.

Maggiori informazioni

LAGS Battle Brescia

  • 26 giugno 2023
  • Torrefazione Agust (qui la posizione su Google Maps)
  • Via Antonio Allegri, 125-127
  • 25124 Brescia BS

Per maggiori informazioni su Rancilio Classe 20 basta cliccare qui.

Per scoprire le certificazioni e gli eventi di Latte Art Grading System basta cliccare qui.

Segafredo Caffè apre tre caffetterie all’aeroporto del Cairo in Egitto

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segafredo cairo
L'apertura di Segafredo all'aeroporto del Cairo (immagine concessa)

IL CAIRO – Segafredo Caffè inaugura tre caffetterie all’aeroporto egiziano del Cairo. Le nuove location aperte in collaborazione con lo storico partner Target for Touristic Investment, offrono ai viaggiatori l’eccellenza del caffè all’ingresso principale dell’aeroporto e alle partenze.

Le aperture di Segafredo Caffè all’aeroporto del Cairo

Attraverso un’interpretazione moderna e casual della caffetteria italiana tradizionale, Segafredo Caffè è supportato dalla forza e dal riconoscimento globale del marchio Segafredo. La sua offerta spazia dalla colazione, al pranzo fino alla cena.

I menù sono sviluppati con cura per offrire un perfetto equilibrio tra l’eccellenza del patrimonio italiano, le ultime tendenze e le preferenze locali.

Segafredo Caffè in Palestina

Recentemente Segafredo Caffè è arrivata anche in Palestina grazie alla collaborazione con il partner locale Ibrahim Sanjaq (ne abbiamo parlato qui). La nuova caffetteria si contraddistingue per spazi ampi e luminosi e un menù che bilancia le origini italiane del marchio e i sapori locali.

illycaffè annuncia Chantelle Nicholson, stella verde Michelin, come chef ambassador in Regno Unito

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illycaffè chef nicholson
Chantelle Nicholson, stella Verde Michelin (immagine concessa)

TRIESTE – illycaffè, azienda leader nel caffè di alta qualità sostenibile, annuncia Chantelle Nicholson, chef pluripremiata insignita della stella verde Michelin e proprietaria del ristorante Apricity a Mayfair (Londra), come prima chef ambassador del Regno Unito. illycaffè e la chef Nicholson collaboreranno a una serie di iniziative nel 2023, che avranno come comune denominatore la passione per la gastronomia più raffinata e sostenibile. La partnership sarà lanciata durante Taste of London, un programma ricco di iniziative come show-cooking e una serie di talk sul futuro della sostenibilità nel settore dell’hospitality.

Chantelle Nicholson è chef ambassador illycaffè per il Regno Unito

“Chantelle ha già da tempo dato dimostrazione della sua creatività in campo gastronomico e del suo impegno verso l’utilizzo di pratiche sostenibili e, come illy, mira ad ottenere un’esperienza gastronomica d’eccellenza, sostenendo un’agricoltura rigenerativa“, ha dichiarato Cristina Scocchia, ceo di illycaffè. “Siamo lieti che la chef e si unisca al programma illy Chef Ambassador, come prima chef nel Regno Unito e siamo felici di poter collaborare con lei per varie iniziative”.

Produttore di caffè al 100% sostenibile e con l’impegno di diventare carbon neutral entro il 2033, illycaffè è da tempo all’avanguardia nelle innovazioni tecnologiche del suo settore. Nel 2011 illy è stata la prima azienda produttrice di caffè a ottenere una certificazione per la sua filiera produttiva, nel 2021 è stata la prima azienda italiana nel settore a essere certificata BCorp ed è stata premiata come “World’s Most Ethical Company” negli ultimi 11 anni consecutivamente.

Insignita quest’anno della Stella Verde Michelin, Chantelle Nicholson è uno dei nomi femminili più importanti del Regno Unito nel settore del food e dell’hospitality.

Sostenitrice della stagionalità, della sostenibilità e della cucina vegetariana, Chantelle è una fonte di ispirazione costante per tutti i professionisti che lavorano nel settore della gastronomia d’eccellenza nel Regno Unito. Il suo ristorante, Apricity, porta avanti l’impegno di Chantelle nel gestire un’impresa socialmente consapevole, insieme ad un team composto di persone innovative che condividono la sua visione.

“Sono lieta di collaborare con un’azienda come illycaffè, riconosciuta e apprezzata in tutto il mondo per la qualità, l’eccellenza e la ricerca di pratiche sostenibili. Avere l’opportunità di creare un blend su misura è decisamente entusiasmante e impreziosirà la carta caffè di Apricity” ha commentato la chef Chantelle Nicholson.

Nell’ambito della partnership con il supporto dei docenti dell’Università del Caffè, la Chef avrà la possibilità di combinare gli ingredienti del blend illy – 9 delle migliori qualità di pura Arabica di 9 diverse origini – realizzando il suo caffè personale, un blend unico in linea con il suo stile, le sue preferenze sensoriali e il suo gusto. Il personal blend della chef sarà disponibile da Apricity, in abbinamento al menu stagionale del ristorante e sarà il simbolo della sinergia tra le due aziende, che si distinguono per l’eccellenza nella gastronomia e nella sostenibilità.

Il programma illy Chef Ambassador, lanciato nel 2015, è un progetto unico e distintivo che vanta la collaborazione con alcuni degli chef più prestigiosi al mondo. Gli chef che fanno parte del programma sono suddivisi in due categorie: i Maestri dell’Eccellenza illy, ovvero i grandi Chef Stellati, e dal 2021, gli Chef Sostenibili, ai quali la guida Michelin ha assegnato la Stella Verde.  Negli anni il progetto ha dato vita a una serie di personal blend, ognuno dei quali è unico e creato in base alle preferenze di gusto di ciascuno chef.

Riguardo Chantelle Nicholson

Nata in Nuova Zelanda, Chantelle Nicholson ha imparato molto presto ad amare il cibo e la cucina, circondata da prodotti locali, gustosi e di stagione. Dopo essersi laureata in legge e in economia, lavorando anche part-time come cuoca, ha lavorato per un breve periodo nel settore finanziario. Ma la cucina rimane il suo primo interesse, e quando nel 2004 le offrono un lavoro al Savoy di Londra accetta immediatamente e si trasferisce nella capitale inglese, lasciando la Nuova Zelanda.

Dopo un periodo trascorso dentro e fuori la cucina, Chantelle apre Tredwells nel 2014, diventandone l’unica proprietaria nel 2017. Nel 2021, Tredwells è stato uno dei primi ristoranti del Regno Unito a ricevere la Stella Verde Michelin. Ripartendo dalle sue radici e promuovendo una cucina stagionale e a basso spreco, con un approccio verso la circolarità, Chantelle ha aperto nel 2022 Apricity, nel quartiere Mayfair di Londra. Il ristorante offre una “cucina consapevole e una cucina gioiosa” con un’etica rigenerativa. Nel suo primo anno di attività, Apricity ha ricevuto la Stella Verde Michelin per il suo approccio a tutto tondo alla sostenibilità.

La scheda sintetica di illycaffè

illycaffè è un’azienda familiare italiana fondata a Trieste nel 1933, che da sempre si prefigge la missione di offrire il miglior caffè al mondo. Produce un unico blend 100% Arabica composto da 9 ingredienti diversi. L’azienda seleziona solo l’1% dei migliori chicchi di Arabica al mondo. Ogni giorno vengono gustate 8 milioni di tazzine di caffè illy nei bar, ristoranti, alberghi, caffè monomarca, case e uffici di oltre 140 paesi, in cui l’azienda è presente attraverso filiali e distributori.

Fin dalla nascita illycaffè ha orientato le proprie strategie verso un modello di business sostenibile, impegno che ha rafforzato nel 2019 adottando lo status di Società Benefit e nel 2021 diventando la prima azienda italiana del caffè ad ottenere la certificazione internazionale B Corp. Dal 2013 illycaffè è inoltre una delle World Most Ethical Companies.

Tutto ciò che è ‘made in illy’ viene arricchito di bellezza e arte, a cominciare dal logo, disegnato da James Rosenquist, le illy Art Collection, le tazzine decorate da più di 125 artisti internazionali o le macchine da caffè disegnate da designer di fama internazionale. Con l’obiettivo di diffonderne la cultura della qualità ai coltivatori, baristi e amanti del caffè, l’azienda ha sviluppato la sua Università del Caffè che ad oggi svolge corsi in 25 paesi del mondo.

Nel 2021 Rhône Capital è entrato nel capitale di illycaffè con una quota di minoranza per accompagnare l’azienda nella crescita internazionale. Nel 2022 illycaffè ha impiegato 1230 persone e ha generato un fatturato consolidato pari a €567,7 milioni. La rete monomarca illy conta 190 punti vendita in 34 Paesi.

Stoppani, Fipe: “Bar e ristoranti verso l’uscita dalla crisi, 2023 si chiuderà con crescita tra il 5-10%”

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Fipe -Confcommercio buoni pasto inflazione donne ristorazione
Il logo Fipe

Secondo Lino Enrico Stoppani, il presidente dell’associazione che rappresenta i pubblici esercizila spinta del turismo porterà a una crescita del fatturato 2023 e al ritorno ai livelli del 2019, ma gli utili restano ancora bassi perché i prezzi sono aumentatati meno dell’inflazione”. Leggiamo di seguito la prima parte dell’articolo di Emiliano Sgambato pubblicato sul quotidiano Il Sole 24 Ore.

La ripresa del settore dei consumi fuori casa secondo Fipe

“Il buon andamento del 2023 registrato finora lascia ben sperare per il resto dell’anno e l’obiettivo è quello di recuperare il livello del giro d’affari precedente alla crisi iniziata con il Covid, non solo in termini nominali ma anche al netto dell’inflazione. Tuttavia il potere d’acquisto delle famiglie è diminuito e lo stato di salute di bar e ristoranti non è buonissimo, perché sono ancora aperte le ferite lasciate delle chiusure durante la pandemia, con i debiti da ripagare per chi è rimasto aperto e gli utili che si sono assottigliati a causa di costi aumentati molto di più dei prezzi al consumo”.

È la sintesi dello stato di salute del settore dei consumi fuori casa delineato per Food24 da Lino Enrico Stoppani, presidente di Fipe Confcommercio.

Il peso dell’effetto turismo

Iniziamo dagli aspetti positivi: secondo le elaborazioni della Federazione pubblici esercizi, il 2023 si chiuderà con una crescita compresa tra il 5 e il 10%, ma i dati del primo trimestre fanno presagire una ulteriore accelerazione: il fatturato è infatti cresciuto del 30% su base annua, anche se si tratta di un dato condizionato da un inizio di 2022 ancora condizionato dalla crisi pandemica.

La spinta arriva soprattutto dal turismo per cui si stimano 204 milioni di presenze, con arrivi soprattutto dall’estero.

I ponti sono andati molto bene e sono tornati gli stranieri, anche se mancano i russi e gli asiatici – commenta Stoppani – e c’è ottimismo in prospettiva anche per le previsioni sul calo dell’inflazione. Chi ha resistito nel contenere gli aumenti dei listini lo ha fatto anche come investimento sulla ripresa, per non perdere clientela. Solo con un clima di fiducia, e fortunatamente questa sta crescendo, le famiglie spendono e le imprese investono”.

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La crescita del settore terziario in Italia: Pil +2,5% rispetto al 4° trimestre del 2019 grazie alle imprese

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Il settore del bar e della ristorazione (immagine: pixabay)

Il livello del Pil è superiore del 2,5% rispetto a quello del quarto trimestre del 2019: un risultato che è frutto della resilienza delle imprese del terziario. Tuttavia, ci sono ancora diversi punti in cui migliorare: restano, ad esempio, ancora indietro i consumi che, nella media dello scorso anno, risultano inferiori di circa venti miliardi di euro rispetto al 2019. Leggiamo di seguito la prima parte dell’articolo pubblicata da Marco Barbieri per Il Riformista.

La ripresa del settore terziario in Italia

MILANO – C’è un’Italia che sta tornando a crescere, che batte le previsioni e supera le aspettative. Il primo trimestre del 2023 è migliore delle attese. Il nostro livello del Pil è superiore del 2,5% rispetto a quello del quarto trimestre del 2019 recuperando i livelli pre-pandemia e facendo meglio di altri paesi. Un risultato che è frutto della resilienza delle imprese del terziario e della loro capacità di reazione, ma anche della collaborazione tra buone politiche pubbliche e iniziativa privata.

Restano, però – come ha ricordato il Presidente di Confcommercio Carlo Sangalli nella sua relazione durante l’assemblea pubblica di mercoledì 7 giugno a Roma – ancora indietro i consumi che, nella media dello scorso anno, risultano inferiori di circa venti miliardi di euro rispetto al 2019. E i consumi rallentano a causa dell’inflazione, che erode il potere d’acquisto.

La crescita degli occupati nel 2022, rispetto al 2020, è stata di quasi un milione e 800mila unità. E per il 76,4% è merito delle imprese del terziario, un settore tra i più colpiti dalle crisi che si sono susseguite negli ultimi anni ma in grado di dare ampio spazio per nuova occupazione. È proprio il terziario di mercato che sta vivendo una continua carenza di personale.

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Master Coffee Grinder Championship: al via la 1° tappa nella torrefazione Diemme a Padova, 17/06

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master grinder championship
Il Master Coffee Grinder Championship, primo campionato di macinatura al mondo, torna, dopo un anno, nella torrefazione padovana per la prima tappa dell’edizione numero due (immagine concessa)

ALBIGNASEGO (Padova) – La torrefazione Diemme di Padova ospiterà sabato 17 giugno, nel pomeriggio (dalle ore 14), la prima tappa della seconda edizione del Master Coffee Grinder Championship, il primo campionato di macinatura al mondo ideato da Fabio Verona, coffee trainer, formatore per Costadoro e autore del libro “Professione Barista – Manuale pratico per l’espresso perfetto”.

La prima tappa del Master Coffee Grinder Championship

La gara, nata per evidenziare l’importanza delle competenze per un professionista della macchina espresso, verte sulla capacità di valutazione nell’assaggio dell’espresso in relazione agli accorgimenti necessari da attuare sul macinadosatore, quali regolazione della macinatura, dose del caffè utilizzato e tempo di estrazione, che il competitor dovrà modificare per giungere al risultato atteso dalla giuria in termini di corposità e di aromi in tazzina. Le informazioni dettagliate e la scheda di partecipazione sono disponibili qui.

Strumentazione performante

La Diemme Academy, location formativa di design all’interno della torrefazione padovana, ospiterà, dunque, per il secondo anno consecutivo, baristi da tutta Italia che avranno a disposizione 15 minuti per settare il grinder gravimetrico ad oggi più performante sul mercato, il Solo della Grindie, e per estrarre – a partire da 1kg di monorigine specialty della linea Gli Speciali Diemme – la tazzina perfetta utilizzando una macchina per espresso Studio della Dalla Corte, equipaggiata con filtri e doccette trattate con il sistema di nanotecnologia al quarzo e realizzate da IMS.

Le postazioni saranno dotate di ogni accessorio necessario al barista per lavorare nelle migliori condizioni attraverso i prodotti di Motta Metallurgica e Repa, leader nel settore, mentre la pulizia, essenziale per non avere interferenze gustative nella bevanda, sarà realizzata con i prodotti italiani della Pulycaff. Le attrezzature utilizzeranno dell’acqua filtrata attraverso dei depuratori Brita di ultima generazione.

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La sede di Caffè Diemme (immagine concessa)

Master Coffee Grinder Championship: una gara etica

 “La competizione, da quest’anno, è diventata non soltanto un momento di divertimento e di confronto tra i professionisti, ma si è arricchita di valori etici e culturali – racconta Fabio Verona -. Grazie al sostegno degli sponsor, infatti, vi sarà un concreto supporto all’International Coffee Women’s Alliance che, attraverso la Women in Coffee Italy, l’associazione italiana riconosciuta da IWCA, si impegna per promuovere e incoraggiare lo sviluppo della comunità internazionale delle donne che lavorano nel mercato del caffè. Per l’occasione sarà presente Eleonora Pirovano, vicepresidente dell’associazione, che sarà a disposizione per rispondere alle domande e alle curiosità dei presenti”.

A suggellare l’impegno del MCGC per IWCA sarà presentata la nuova tazzina della competizione realizzata dalla ditta IPA porcellane, della Provincia di Monza e della Brianza.

Macine e location

Nel corso del pomeriggio tutti gli intervenuti avranno la possibilità di parlare con un referente della Keber, azienda veneta leader nel settore che da oltre 40 anni produce macine per il settore professionale.

La Keber vanta un grande know-how, produce sia macine piane che coniche, con ogni tipo di trattamento e di ogni diametro, con un processo totalmente internalizzato, e il suo servizio di produzione personalizzato fa sì che abbia nel suo portafoglio oltre 100 clienti tra i più importanti al mondo e che nel 2022 abbia prodotto oltre 1 milione di macine.

Per la prima volta, durante una competizione, sarà quindi possibile partecipare anche ad incontri altamente formativi e scoprire segreti e particolarità relativi alle differenti “sfumature” che vi sono tra le macine, comprendere i termini tecnici e imparare a riconoscere le differenze tra macine più ingorde, tagli più precisi, imparare a calcolare la velocità periferica in base al diametro della macina e al numero di giri, valutando il possibile impatto sui flavors… e molto altro ancora.

Non solo, con l’occasione, sarà possibile conoscere l’Academy di Diemme Caffè, uno spazio all’avanguardia che si sta inserendo nella scena nazionale come contenitore di un’offerta didattica avanzata grazie al coinvolgimento di trainer interni certificati e di consulenti di riconosciuta esperienza.

Professionisti, appassionati e coffee lovers sono quindi attesi alla Diemme Academy di Albignasego (Pd) per gustare un ottimo specialty coffee e conoscere i primi campioni che accederanno alla finale del Master Coffee Grinder Championship 2023.

Per iscriversi all’evento gratuito basta cliccare qui.