martedì 02 Dicembre 2025
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Pos, avanzata ipotesi di zero commissioni per pagamenti sotto i 10 euro per 1 anno

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Il pagamento con Pos

Sono tanti coloro che restano ancorati al contante, di contro, però, è sempre più crescente il numero di chi ormai paga con le carte. Il Governo sta pensando di adottare nuove norme per i pagamenti digitali: in particolare, si parlerebbe di abbassare le commissioni per le transazioni inferiori ai 30,00 euro. Ma c’è di più. Infatti, oltre questa agevolazione, se ne sta valutando anche un’altra.

E quest’ultima riguarda tutte le transazioni più piccole, ovvero quelle che sono inferiori ai 10 euro, le quali potrebbero essere eliminate definitamente per un anno in via sperimentale. Leggiamo di seguito la prima parte dell’articolo di Angelo Costantino pubblicato sul portale The Magazine Tech.

Maggiori tutele sul pos per gli esercenti

MILANO – Ad incentivare la nuova forma di pagamento con Pos è stato sicuramento l’obbligo, per gli esercenti, di accettare questa nuova metodologia di pagamento. Certo, non è stata gradita a molti di questi, però, ormai, è diventata realtà. Ed i cittadini sfruttano questa possibilità anche per pagamenti davvero piccolissimi.

Da tempo, le associazioni di categoria chiedono dei provvedimenti volti a migliorare il sistema. Infatti, quest’ultimo prevede il pagamento di commissioni su quanto pagato con il Pos. Gli esercenti non chiedono altro che un abbassamento delle commissioni relative e anche un trattamento particolare per quanto riguarda tutto quelle transazioni piccole.

E per piccole si intendono pagamenti di poco conto, al di sotto dei dieci euro. Capita a tutti di non avere contanti con sé e di dover per forza comprare qualcosa per cena. Con gli sportelli Bancomat in veloce diminuzione, pur volendo prelevare contanti, si rischierebbe di trovar chiuso il negozio o il supermercato.

Ecco, sono questi i casi in cui gli esercenti chiedono maggiori tutele. Le commissioni sui pagamenti sono abbastanza alte ed il margine di guadagno scende sempre di più. Ed a volte capita che i pagamenti elettronici non vengano accettati con la scusa del malfunzionamento del Pos. Pare, però, che il Governo sia al lavoro per migliorare tutto.

I nuovi provvedimenti sul Pos

Vediamo, allora, quali sono i provvedimenti su cui sta lavorando tutto l’esecutivo per venire incontro alle esigenze sia dei cittadini che degli esercenti. In pratica, si sta pensando di abbassare le commissioni per le transazioni inferiori ai 30,00 euro. Ma c’è di più. Infatti, oltre questa agevolazione, si sta valutando anche un’altra.

E quest’ultima riguarda tutte le transazioni molto più piccole, ovvero quelle che sono inferiori ai 10 euro. Per queste, infatti, il Governo sta pensando, addirittura, di eliminarle definitivamente. Il tutto sarebbe in via sperimentale e durerà un anno. Al termine di questo periodo si prenderanno le decisioni definitive sul da farsi.

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Caffè Moak partner di LOVE MI 2023, il concerto gratuito e benefico organizzato da Fedez il 27/06 in Piazza Duomo a Milano

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La locandina di concerto di Fedez a Milano

MILANO – Caffè Moak, che da sempre sostiene la cultura in tutte le sue forme, ha scelto
quest’anno di essere al fianco di Fedez, come Coffee Partner, in occasione di
LOVE MI, il maxi concerto gratuito e benefico che si terrà Martedì 27 giugno, a
partire dalle ore 18.00, in Piazza Duomo a Milano.

Si tratta di un’iniziativa straordinaria, ideata e organizzata dall’artista, mirata a porre
l’attenzione su realtà che non tutti conoscono e alla raccolta fondi a sostegno dell’Associazione Andrea Tudisco che dal 1997 offre accoglienza e assistenza ospedaliera, nei reparti specializzati di Roma, a bambini che non riescono a trovare altrove le cure
adeguate.

Grazie anche a due coffee stations nel backstage la presenza di Moak accompagnerà tutti gli artisti e gli addetti ai lavori di questo attesissimo evento per offrire il rito quotidiano del caffè con i suoi momenti di incontro, unione e condivisione.

Il sodalizio tra Caffè Moak e la musica, forma d’arte che proprio come il caffè ci
lega a ricordi, persone e luoghi, si è sempre più consolidato nel tempo tanto che
l’azienda, fortemente radicata nel settore HoReCa, le ha dedicato My Music, la
prima linea rivolta al consumatore composta da 5 miscele: Soul, Jazz, Rock, Funk
e Classic che esprimono il carattere dei generi musicali di cui portano il nome.

“Abbiamo accolto con slancio ed entusiasmo l’occasione di sostenere la seconda
edizione di LOVE MI, un concerto unico nel suo genere che unisce la voglia di
divertirsi e fare musica alla solidarietà, con un cast di artisti straordinari” dice
Alessandro Spadola, CEO del Gruppo Moak, che parteciperà alla serata.

Altromercato lancia gli integratori naturali per l’estate

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Gli integratori di Altromercato (immagine concessa)

MILANO – L’estate si avvicina: caldo, sole e afa la fanno da padrone, bisogna correre al riparo per proteggere il nostro corpo e dargli il supporto necessario per affrontare questi lunghi mesi estivi. Per farlo Altromercato, prima realtà del commercio equo e solidale in Italia, propone alcuni integratori naturali e equosolidali della sua linea: Drenante, Maca, Moringa Baobab, tutti realizzati insieme ad esperti del settore all’interno di laboratori italiani, elaborando formulazioni innovative.

Gli integratori naturali equosolidali Altromercato sono pensati per sfruttare appieno il potere della natura. Ognuno di essi svolge un ruolo preciso per sostenere il nostro corpo al meglio durante la giornata e alcuni sono particolarmente indicati per il periodo estivo.

Integratore Drenante – 8,00€

Nuova formula a base di tè verde, betulla e pilosella, studiata per garantite il drenaggio dei liquidi corporei in eccesso, inoltre contribuisce alla funzionalità delle vie urinarie.

Maca Tonico – adattogeno – 11.00€

Tonico adattogeno (qualsiasi sostanza in grado di adattare il corpo alle diverse condizioni esterne nelle quali si trova) in grado di supportare l’organismo nel fare fronte allo stress, tramite una azione generale a sostegno delle fisiologiche capacità di adattabilità e resistenza del corpo.

Da utilizzare soprattutto per affrontare i picchi di stress fisico e mentale.

Moringa – Equilibrio del peso – 8,00€

Integratore di nuova formulazione con foglie ed estratto secco di semi di moringa. Aiutano a mantenere l’equilibrio del peso, la regolarità del processo di sudorazione, la normale funzione digestiva.

Baobab – Regolarità del transito intestinale – 11.00€

Integratore composto da pura polpa di baobab al 100% senza alcuna aggiunta di eccipienti. La polvere ha tantissime proprietà ed essendo ricco di fibre è benefico per l’intestino, infatti aiuta la regolarità del transito intestinale e inoltre coadiuva la funzionalità articolare e contrasta i disturbi del ciclo mestruale e della menopausa.

Tutti gli integratori seguono linee green a partire dal pack esterno realizzato con carta FSC proveniente da foreste gestite in modo responsabile. Anche la confezione interna ha un cuore green: Altromercato limita da sempre l’uso di plastica, optando per flaconi in vetro nella maggior parte dei prodotti della linea.

Questi prodotti e molti altri sono acquistabili sia nelle botteghe Altromercato che sullo shop online.

La scheda sintetica di Altromercato

Altromercato è la principale realtà di commercio equo e solidale italiana e tra le più grandi al mondo. È una impresa sociale formata da 87 Soci e 225 Botteghe, gestisce rapporti con 140 organizzazioni di produttori in oltre 40 paesi, nel Sud e nel Nord del mondo. Il lavoro di centinaia di migliaia di artigiani e contadini viene rispettato ed equamente retribuito, perché si basa su una filiera trasparente e tracciabile, che tutela i produttori, l’ambiente e garantisce la qualità dei prodotti.

Altromercato propone prodotti che hanno una caratteristica comune: sono buoni per chi li sceglie e per chi li produce. La sua gamma si compone di prodotti alimentari, molti dei quali biologici, anche freschi e una selezione di prodotti tipici italiani (Solidale Italiano), una linea di igiene e cosmesi naturale (Natyr), articoli di artigianato per la casa e ricorrenze, abbigliamento e accessori della linea di moda etica.

Le principali referenze sono presenti in 2000 negozi specializzati bio, oltre che in ristoranti, mense scolastiche, bar ed erboristerie, Gruppi di Acquisto Solidale.

Con Altromercato si alimenta un’economia sana, un circolo virtuoso – dal produttore al consumatore – che dura da trent’anni, uno stile di vita sostenibile per tutti.

Dario Sacco, Nespresso: “Il ruolo del caffè nel fuori casa? Come sta cambiando: adesso c’è più qualità, maggiore offerta con la mixology”

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Dario Sacco Nespresso (foto concessa)
Dario Sacco (foto concessa)

MILANO – Dario Sacco, direttore Out of Home di Nespresso Italia è l’interlocutore ideale per approfondire le potenzialità del caffè nel fuori casa, dove spesso è sottovalutato e che invece può essere un valore aggiunto per un locale che si vuole distinguere per il fine pasto e non solo, anche nella mixology.

L’occasione per discutere di questo canale è data dalla creazione una linea esclusiva studiata proprio per l’horeca di alto livello.

Nespresso Professional, Galápagos e Nepal Lamjung, Exclusive Selection per hotellerie di lusso e alta ristorazione: a che esigenze rispondono queste due novità per l’out of home?

“Il ruolo del caffè nell’out of home sta cambiando: è sempre più grande, infatti, la consapevolezza di consumo da parte del cliente, consapevolezza che si lega a tematiche di qualità, caratteristiche organolettiche, terroir e filiera. Per questo l’offerta legata al mondo della ristorazione e dell’hotellerie deve necessariamente modificarsi non solo in termini di ampiezza, con una gamma più estesa di caffè per rispondere ai gusti in continua evoluzione, ma anche con selezioni fortemente rivolte alla qualità, alle origini, e alla filiera di produzione.

Le varie bevande Nespresso (foto concessa)

Miscele da degustare, scegliere e adattare a ogni momento di consumo della giornata che siano in linea con le richieste di clienti sempre più esigenti. È con questo approccio che abbiamo deciso di puntare – anche nel mercato professional – su prodotti in grado di distinguersi, per la qualità, l’attenzione al territorio, all’origine e all’esperienza che sono in grado di regalare. Exclusive Selection GALÁPAGOS e NEPAL LAMJUNG sono due caffè di altissima qualità, provenienti da zone del mondo insolite e accuratamente selezionate per rispondere alle esigenze dell’hotellerie di lusso e dell’alta ristorazione.”

Come mai Nespresso adesso sta investendo ancora di più nel fuori casa, dopo esser diventato un punto di riferimento per i consumi domestici?

“Il mercato del fuori casa nel post pandemia ha subito una trasformazione notevole, ereditata dai cambiamenti delle dinamiche di consumo e delle nuove e modificate esigenze del consumatore finale. I dati di mercato del caffè fuori casa in Italia nel 2022 hanno fatto registrare circa 10,1 miliardi di tazzine consumate, portando il settore a rappresentare una frontiera sempre più importante sulla quale noi, come Nespresso, abbiamo voluto
concentrarci.

Il lavoro che vogliamo portare avanti è orientato a creare valore e soddisfazione per il cliente finale e nel canale fuori casa questo vuol dire esperienze di consumo differenziate e qualitativamente gratificanti, con una ampia gamma di prodotti studiati per soddisfare i gusti dei consumatori e le esigenze degli operatori del settore, e con un livello di servizio pronto a rispondere a esigenze sempre più specifiche in modo dedicato.”

Quando parlate di cambiamento culturale nella ristorazione di alto profilo, cosa intendete esattamente?

“L’agroalimentare in Italia vale 135 miliardi di euro, di cui 43 miliardi di ristorazione, settore che a valore aggiunto conta più di agricoltura, industria e distribuzione alimentare. +18% rispetto all’anno precedente, e quasi i valori pre-pandemia. L’alta ristorazione non è solo lusso ed edonismo, ma trasmissione di cultura, racconto di un territorio, materie prime con le proprie origini, la propria filiera ed ispirazione, unite ad emozioni e tanto altro.

Una delle soluzioni Nespresso (foto concessa)

In questo contesto, il cambiamento culturale di cui parliamo è strettamente legato all’esigenza di offrire un prodotto che rappresenti un’esperienza. In questo Nespresso Professional ha un ruolo cruciale proprio perché nel suo dna c’è l’impegno costante nel permettere al canale professional di mettere a disposizione dei propri clienti, innovazione e altissima qualità: con un’offerta di 20 caffè diversi per origini, profili aromatici e gusto, tra cui l’Exclusive Selection dedicata e riservata a una selezione ristretta di operatori dell’ hotellerie di lusso e alta ristorazione, Nespresso risponde alle esigenze dei diversi operatori del settore e propone selezioni e soluzioni personalizzate, in base al profilo del cliente stesso.”

Scegliere le capsule Nespresso è una scelta interessante anche dal punto di vista dei costi? (le capsule sono più convenienti di una macchina per espresso in termini energetici, di manutenzione, di spazio, di personale in grado di usarla?)

“Sicuramente quella del caffè porzionato rappresenta in linea generale una scelta che consente l’utilizzo di quantità di caffè, acqua ed energia precise e calcolate per garantire un caffè di altissima qualità senza sprechi, sia in termini di energetici che di consumo delle materie prime.

Scendendo nello specifico dell’ambito Professional, il nostro impegno è volto a offrire, oltre a caffè di altissima qualità coltivati con cura, le migliori proposte di macchine professionali con elevato coefficiente di innovazione e con combinazioni portate direttamente dalle macchine stesse in grado di consentire un’esperienza di utilizzo semplice, intuitiva ma di elevato profilo anche in situazioni in cui personale non abbia una formazione specifica.

Inoltre, scegliere Nespresso Professional vuol dire dotarsi di servizi completi e soluzioni personalizzate sempre più vicine ai clienti sul territorio, sia nelle grandi città che nelle aree più piccole, dal punto di vista dell’assistenza e della consulenza per il proprio business.”

Ma lo smaltimento dei rifiuti di alluminio, come può essere gestito dai locali?

“Così come per la nostra linea di capsule a uso domestico, anche per il canale Nespresso Professional le capsule esauste possono essere recuperate e riciclate grazie al nostro progetto di economia circolareDa Chicco a Chicco”. Il progetto è disponibile per i clienti B2C e anche per i clienti B2B che lo richiedono, come ad esempio il Ristorante Viva di Viviana Varese. Sul nostro sito è presente un facile store locator dove è possibile trovare le isole ecologiche partner del progetto che sono oltre 70 in Italia.

I nostri consumatori b2b possono riportare le capsule anche presso le nostre boutique. Raggiungiamo oltre 150 punti di raccolta. Inoltre per gli operatori professionali presenti in 154 comuni delle provincie di Lecco, Monza e Brianza, Bergamo, Como, Milano e Lodi è possibile inoltre smaltire le capsule esauste direttamente del sacco del multimateriale leggero grazie ad un progetto innovativo sviluppato con CIAL che, in collaborazione con l’innovativo impianto di Seruso a Verderio (LC) sfrutta la raccolta differenziata del sistema collettivo nazionale, questo nel momento in cui gli attori horeca sono serviti da Silea o CEM senza stipulare accordi ad hoc con altri gestori.”

Con la mixology, come intendete portare il caffè fuori dal suo habitat naturale, la colazione al bar, verso l’aperitivo?

“Caffè e miscelazione sono due mondi diversi, a primo impatto molto distanti e che all’apparenza presentano pochi punti in comune. Nella mixology, però, il caffè è un elemento, che con le proprie caratteristiche di gusto e aroma, è in grado di influenzare particolarmente la realizzazione di un cocktail, rendendolo così unico. L’obiettivo principale è quello di sensibilizzare e incuriosire il consumatore sulla possibilità di gustare il caffè anche al di fuori dei suoi momenti più convenzionali, come può essere la colazione, e far percepire di conseguenza al canale del fuori casa la presenza di un’occasione di consumo nuova in grado di portare grandi soddisfazioni.

L’obiettivo a medio-lungo termine è già stabilito e per raggiungerlo lavoreremo con impegno; proprio in questa direzione abbiamo iniziato a collaborare con una serie di Bartender e Cocktail bar come, ad esempio, il Romeo Bistrot&CocktailBar a Verona.”

Molti mixologist preferiscono il cold brew all’espresso per le loro creazioni. Come rispondete a questa esigenza?

“Come dicevamo le tecniche di estrazione e miscelazione utilizzate nella mixology variano molto e spesso ciò che sembra più adatto per una creazione non lo è per altre. Per questo motivo Nespresso grazie alla sua vasta gamma di caffè rappresenta un partner di valore quando si parla di coffee mixology. Ovviamente, non mancano nella nostra offerta anche quelli che definiamo cold brew con Barista Creations Freddo Intenso e Delicato, caffè da erogare direttamente on ice.”

Sono in programma delle prossime operazioni strategiche per far crescere ulteriormente Nespresso nel fuori casa?

“Nel contesto odierno, dove l’esigenza è quella di offrire un prodotto che rappresenti un’esperienza, Nespresso ha un ruolo cruciale proprio per ciò che ci caratterizza ovvero permettere agli operatori professionali – anche a quelli per i quali il caffè rappresenta un
completamento dell’offerta, di mettere a disposizione dei propri clienti altissima qualità, varietà, e innovazione. Quello su cui continueremo a lavorare è la risposta al bisogno di diversificazione dell’offerta, proponendo ai nostri clienti professionali 20 caffè diversi – tutti con origini, profili aromatici e gusti diversi – che ci permettono di creare selezioni personalizzabili.

Un altro elemento di sviluppo che ci definisce è legato all’innovazione volta a offrire caffè di alta qualità, attraverso una semplificazione della sua preparazione, avendo a disposizione solo una macchina e una capsula. A completamento di questo impegno continuo, quest’anno vogliamo dare grande attenzione all’ambito della mixology.”

World of Coffee ad Atene, ecco i vincitori dei campionati mondiali: il miglior barista è il brasiliano Boram Um, Daniele Ricci, italiano al 2° posto

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I finalisti con il vincitore della categoria baristi (foto dal profilo Facebook del WOC)

MILANO – Uno sguardo conclusivo sul World of Coffee di Atene, tre giornate di emozionanti sfide sul palco dei mondiali: le gare di barista, brewers, cup tasters e cezve/ibrik sono state giocate sino all’ultimo. A disputarsi il titolo anche tre italiani: per la categoria barista Daniele Ricci, per quella brewers Giacomo Vannelli e per cup tasters Fabio Dotti.

Daniele Ricci e Giacomo Vannelli ce l’hanno fatta a entrare tra i finalisti, posizionandosi tra i migliori del mondo per il rispettivo campionato, mentre Fabio Dotti è arrivato 26esimo confrontandosi con altri palati allenatissimi.

Al Woc, il miglior barista del mondo è Boram Um, dal Brasile

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I finalisti con il vincitore della categoria baristi (foto dal profilo Facebook del WOC)

2. Daniele Ricci, Italy
3. Jack Simpson, Australia
4. Isaiah Sheese, United States
5. Dawn Chan, Hong Kong
6. Patrick Rolf, Denmark

La World brewers cup la vince invece, Carlos Medina dal Cile

I finalisti con il vincitore della World brewers cup (foto dalla pagina instagram del WOC)

2. Savina Giachgia, Greece
3. Garam Victor Um, Brazil
4. Luca Croce, United Kingdom
5. George Peng, China
6. Giacomo Vannelli, Italy

Cup tasters iridato Young Baek, rappresentante dell’Australia

I finalisti con il vincitore al centro del cup tasters (foto dalla pagina Facebook del WOC)

2. Mandie Soengkono, Indonesia
3. Andrii Vasyliev, Ukraine
4. Oretis Sfiris, Greece

Per cevze/ibrik invece il primo posto lo conquista Pierre de Chanterac dalla Francia

I finalisti con il vincitore della gara cevzw/ibrik (foto dal profilo instagram del WOC)

2. Cezara Cartes, Romania
3. Mariam Erin Pinza, United Arab Emirates
4. Dimitris Karampas, Greece

Usda: produzione mondiale in ripresa a 170 milioni (+2,8%) nel 2022/2023, ma l’export sarà nuovamente in discesa

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Il logo del dipartimento dell'agricoltura di Washington

MILANO – Produzione mondiale in crescita, export in calo e consumi stabili: questo lo scenario delineato, per l’annata in corso, dal report semestrale sul commercio e i mercati del caffè del dipartimento Usa dell’agricoltura (Usda), diffuso giovedì, alla chiusura dei mercati. Il rapporto, che contiene le stime ufficiali del ministero statunitense, riporta anche le previsioni preliminari per l’annata 2023/24, che preannunciano un’ulteriore ripresa della produzione mondiale, destinata tuttavia a rimanere sempre al di sotto dei massimi del 2020 e del 2018.

La produzione mondiale per l’annata in corso (2022/23) è ora stimata da Usda in 170 milioni di sacchi (+2,8%).

Usda ha rivisto al ribasso le sue cifre rispetto al report dello scorso dicembre tenendo conto dei raccolti inferiori alle previsioni iniziali di Colombia, Honduras e Perù compensati solo parzialmente dalla correzione al rialzo operata sull’Indonesia.

La produzione mondiale di arabica risale a 90,103 milioni (+3,7%), grazie alla parziale ripresa produttiva del Brasile, dell’Etiopia e dell’Honduras, cui fanno riscontro i cali di Colombia e Perù.

Quella di robusta vola al dato record di 79,916 milioni (+1,8%), nonostante l’annata deludente del Vietnam, compensata dai forti incrementi di Brasile, Indonesia e Uganda.

In flessione l’export di caffè in tutte le forme, che scende a 140 milioni contro i 143,16 del 2021/22 (-2,2%).

Negativo l’andamento per i tre principali esportatori mondiali. Il Brasile scenderà a 36,645 sacchi dai 39,685 dell’annata trascorsa (-7,7%).

Le esportazioni del Vietnam caleranno marginalmente a 28,9 milioni. Quelle della Colombia subiranno un’ulteriore battuta d’arresto scendendo, per la prima volta dallo scorso decennio, sotto la soglia dei 12 milioni (-3,8%).

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NielsenIQ: calo dell’inflazione al 14,1% ma le famiglie continuano a ridurre i prodotti nel carrello della spesa, sale cibo confezionato

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La variazione del prezzo medio dei prodotti acquistati (dati concessi)

MILANO – NielsenIQ (NIQ) analizza l’andamento dei consumi e delle abitudini di acquisto delle famiglie italiane per il mese di maggio 2023 ne “Lo stato del Largo Consumo in Italia”, l’indagine mensile che fotografa lo scenario della Grande Distribuzione Organizzata nel nostro Paese individuando le tendenze in corso.

Le abitudini di acquisto delle famiglie italiane secondo NielsenIQ

Nel mese di maggio 2023 il fatturato della Grande Distribuzione Organizzata in Italia a totale Omnichannel è pari a 7.2 miliardi di €, un valore in crescita del +8,9% rispetto alla performance dello scorso anno.

L’indagine condotta da NIQ evidenzia che l’indice di inflazione teorica nel Largo Consumo Confezionato (LCC), ovvero il settore di mercato che comprende tutti i beni di consumo primario e i prodotti confezionati dall’industria, a maggio è scesa al 14,1%, in calo rispetto al valore registrato il mese di aprile (14,4%). La variazione reale dei prezzi invece è pari al 12,4%, con una riduzione dell’1,7% del mix del carrello della spesa. Questo dato evidenzia come le variazioni di scelta dei consumatori sui prodotti e sulle quantità acquistate incidano sull’importo finale della spesa.

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Incidenza e trend per categoria (immagine concessa)

Per quanto riguarda i canali distributivi, tutti registrano un trend positivo rispetto allo stesso periodo del 2022. Nello specifico, a maggio la crescita è guidata da supermercati e superstore (+9,4%), seguiti dai discount (+9,1%), Iper>4.500mq (+8,4%), liberi servizi (+7,8%) e specialisti drug (+6,6%).

Stando ai dati di NielsenIQ (NIQ), inoltre, continua la riduzione dell’incidenza promozionale a totale Italia nel mese di maggio 2023 (22,9%), un dato in calo di 0,2 punti percentuali rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso.

Infine, a maggio la scelta di prodotti a marchio del distributore (MDD) registra un valore pari al 22,4% del LCC nel perimetro Iper, Super e Liberi Servizi mentre sale al 31,9% a Totale Italia Omnichannel – inclusi i Discount.

Cosa mettono gli italiani nel carrello della spesa

Continua anche a maggio 2023 l’ascesa dei prodotti dedicati agli animali domestici (+16,6%) e il cibo confezionato (+8,3%), che da molti mesi a questa parte si collocano in testa alla classifica delle aree merceologiche con l’incremento a valore più significativo. Per quanto riguarda invece l’andamento a volume, l’unica categoria che registra un trend positivo è il food confezionato (+4,2%), mentre tutte le altre mostrano una tendenza negativa, in particolar modo i prodotti per la cura della persona (-8,2%), il freddo (-9,5%) e le bevande (-9,8%).

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Trend totale fatturato a rete corrente (dati concessi)

In merito alla relazione tra valore e volume in ambito grocery, a totale Italia Omnichannel nel mese di maggio 2023 (vs 2022) l’andamento a valore è positivo (+9,3%), mentre è negativo a volume (-3,1%).

Il fresco (peso fisso + peso variabile) risulta in crescita in tutti i format distributivi: nello specifico il trend migliore si osserva negli Iper>4500 (+11,1%), mentre i liberi servizi registrano l’incremento minore tra tutti i canali (+6,7%).

A livello di categoria, formaggi (+17,9%) e pane & pasticceria & pasta (+17,1%) sono quelle più dinamiche, mentre salumeria (+4,5%) e frutta e verdura (+4%) registrano i trend di crescita più bassi.

Alla guida della Top10 del mese di maggio 2023 per quanto riguarda i prodotti grocery invece troviamo zucchero (+59,9%), passate (+40,9%) e surgelati vegetali – patate (+39,5%).

La scheda sintetica di NIQ

NIQ, azienda leader a livello mondiale nel settore della consumer intelligence, rivela nuovi percorsi di crescita per i distributori e i produttori di beni di consumo. Presente in oltre 100 Paesi, NIQ offre la più completa e chiara comprensione del comportamento d’acquisto dei consumatori attraverso una piattaforma di business intelligence avanzata con analisi predittive integrate. NIQ offre la visione più completa – the Full View (TM).

Fondata nel 1923, NIQ è parte di Advent International. Per ulteriori informazioni cliccare qui.

Qual è il segreto per preparare la tazza di caffè perfetta

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Una classica tazzina di espresso (immagine: Pixabay)

L’enigma che si cela dietro il sapore del caffè dipenderebbe dalla compattezza della polvere: questa è la conclusione dello studio pubblicato sulla rivista Physics of Fluids e condotto dagli scienziati dell’Università britannica di Huddersfield. Leggiamo di seguito la prima parte dell’articolo pubblicato sul portale Italia Vera.

Lo studio sulle proprietà del caffè più buono

MILANO – Il segreto per ottenere un caffè più o meno forte dipende dalla compattezza della polvere. Alla ricerca della ricetta perfetta del caffè è stato dedicato uno studio, descritto sulla rivista Physics of Fluids, condotto dagli scienziati dell’Università di Huddersfield.

Il team, guidato da William Lee, ha utilizzato un modello matematico per individuare il mix ottimale che porta al gusto migliore di una delle bevande più diffuse al mondo.

L’espresso, spiegano gli esperti, viene preparato macinando i chicchi di caffè tostati, che vengono poi attraversati da una miscela di acqua calda ad alta pressione. In questo modo il contenuto solubile dei chicchi si dissolve e conferisce alla bevanda il caratteristico e inconfondibile sapore.

Nel 2020, il gruppo di ricerca ha scoperto che i chicchi di caffè macinati più finemente sono associati a un gusto meno intenso. Tale risultato controintuitivo ha senso se si immaginano delle parti della miscela in cui non avviene l’estrazione dell’aroma. Per esplorare questa ipotesi, gli esperti hanno diviso la polvere in base alla consistenza ottenuta dalla macinazione.

Nella miscela più compatta, riportano gli studiosi, l’acqua scorreva più rapidamente e il caffè perdeva circa il 20-25 per cento della propria massa durante il passaggio dell’acqua. Quando la polvere era invece meno compatta, il passaggio dell’acqua calda era più duraturo, per cui l’aroma risultava più intenso

“Il nostro modello – afferma Lee – mostra che il flusso e l’estrazione dell’aroma tendono ad ampliare la disparità che dipende dalla compattezza della polvere. Si tratta di un circolo virtuoso, perché il flusso maggiore causa una maggiore estrazione, la quale di conseguenza riduce la resistenza e porta a un flusso più intenso”.

L’effetto sembra persistere finché la miscela non perde completamente la percentuale di sostanze solubili contenute al suo interno. Questi risultati, commentano gli autori, suggeriscono che il gusto del caffè dipende direttamente dal livello di estrazione dell’aroma.

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Farina per il pane dalla silverskin di scarto del caffè: lo studio che fa risparmiare 170 tonnellate di Co2 l’anno

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I fondi di caffè (immagine: Pixabay)

Presentati i risultati del Progetto “Biocircularcities”, finanziato dal Bio-based Industries Joint Undertaking (JU) nell’ambito del programma di Ricerca e Innovazione dell’Unione Europea Horizon 2020 al fine di accelerare la transizione verso la bioeconomia circolare. Protagoniste  Napoli, Barcellona e Pazardzhik, in Bulgaria. Lo studio di Napoli ha evidenziato, in particolare, che gli scarti del caffè possono essere valorizzati come ingredienti funzionali, farina per pane e prodotti da forno, con vantaggi economici e ambientali. Leggiamo di seguito parte dell’articolo pubblicato sul portale Metronapoli.

Lo studio sostenibili sugli scarti del caffè

NAPOLI – Produrre ingredienti funzionali, come la farina per pane e prodotti da forno dagli scarti della tostatura dei chicchi di caffè, risparmiando, solo nell’area metropolitana di Napoli, ben 170 tonnellate di Co2‚ equivalenti l’anno, è possibile. È questo il risultato dello studio sperimentale effettuato nell’ambito del Progetto “Biocircularcities” dalla Città Metropolitana e dai suoi partner che è stato presentato questa mattina nel corso dell’evento di chiusura del Progetto, tenutosi nella Sala “Mariella Cirillo” di Palazzo Matteotti.

Economia biocircolare nelle città, il Progetto UE

Il progetto Biocircularcities, finanziato dal Bio-based Industries Joint Undertaking (JU) nell’ambito del programma di Ricerca e Innovazione dell’Unione Europea Horizon 2020 al fine di accelerare la transizione verso la bioeconomia circolare, ha analizzato diversi modelli per la gestione dei rifiuti organici sia dal punto di vista economico che ambientale.

Tre sono state le aree pilota oggetto di analisi, ognuna focalizzata su una specifica catena del valore: gli scarti organici agro-industriali nella Città Metropolitana di Napoli, in particolare delle industrie di caffè, la frazione organica dei rifiuti solidi urbani nell’Area Metropolitana di Barcellona in Spagna e i rifiuti organici del settore forestale nella Provincia di Pazardzhik, in Bulgaria.

Dopo una prima analisi dell’attuale gestione dei rifiuti organici nelle tre aree pilota, i partner di progetto hanno identificato e analizzato opportunità e ostacoli relativi alle diverse buone pratiche di bioeconomia circolare, al fine di individuare le più adatte da implementare a livello locale e in analoghi contesti europei.

Il risultato è stato che, anche se la raccolta differenziata dei rifiuti organici e di altri rifiuti è stata attivata nella maggior parte dei paesi dell’Unione Europea, la quantità e la qualità dei rifiuti raccolti possono ancora essere migliorate per ottimizzarne il recupero.

Il caso Napoli: farina alimentare dalla silverskin, la pellicola dei chicchi di caffè

Per quel che riguarda Napoli, in particolare, è stato effettuato uno studio pilota per valutare le prestazioni economiche e ambientali della filiera di smaltimento della silverskin (la pellicola argentea che fa da sottile rivestimento al seme del caffè, ricoprendone e proteggendone lo strato esterno: una materia molto soffice, che corrisponde fino al 2% del peso totale del chicco), valutando anche scenari alternativi a quello tradizionale, allo scopo di individuare le soluzioni più sostenibili.

Lo studio ha evidenziato che la silverskin può essere valorizzata come ingrediente funzionale, come farina per pane e prodotti da forno, con vantaggi economici e ambientali per tutti gli attori della filiera. La valorizzazione, come ingrediente funzionale, di 700 tonnellate di silverskin prodotte annualmente dalle aziende di torrefazione del caffè nell’area metropolitana di Napoli, consente un risparmio approssimativo 170 tonnellate di Co2 equivalenti rispetto allo scenario tradizionale.

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I 115 Bar Atlantic, le caffetterie interne dei supermercati Esselunga, festeggiano 20 anni

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Il logo Esselunga

Non solo caffè e colazioni: nati nel 2003, i Bar Atlantic di Esselunga sono oggi sono dei moderni luoghi di destinazione dove pranzare e consumare un aperitivo in compagnia. Il primo Atlantic fu inaugurato a Pantigliate, in provincia di Milano, e il successo di questa formula ha portato al raggiungimento di quota 115 locali. Leggiamo di seguito la prima parte dell’articolo pubblicato su PamBianco News.

I Bar Atlantic di Esselunga

MILANO – Da semplice caffetteria a vero e proprio bistrot, dove consumare un pasto preparato in modo espresso o trascorrere un momento di convivialità e relax con uno sfizioso aperitivo. Festeggiano 20 anni i Bar Atlantic di Esselunga, nati nel 2003 grazie alla collaborazione tra Bernardo Caprotti e il designer e architetto milanese Vico Magistretti, negli ultimi anni hanno avuto un forte impulso anche attraverso la rivisitazione del format ad opera degli studi di architettura Ab Rogers Design e Landini Associates, con l’obiettivo di continuare a migliorare l’esperienza di consumo dei clienti.

Bar Atlantic esselunga
Il logo dei Bar Atlantic e uno dei locali della catena Esselunga

Il primo Atlantic fu inaugurato a Pantigliate, in provincia di Milano e oggi il crescente successo di questa formula ha portato al raggiungimento di quota 115 bar. “Siamo una realtà con una sua storia e un’evoluzione costantemente al passo dei tempi” ci spiega Flavio Simone, chief operating officer di Atlantic.

Simone continua: “Se all’inizio della loro avventura i Bar Atlantic rappresentavano dei semplici spazi di condivisione, dove consumare una colazione o un veloce spuntino all’interno delle gallerie commerciali dove sono presenti i negozi Esselunga, nel corso degli anni hanno costantemente cambiato pelle, arricchendo in modo importante la loro offerta e mettendo sempre più al centro il food, che arriva dalla filiera interna di Esselunga”.

“La nostra è un vera e propria filiera corta” continua il manager di Esselunga. “I menu dei Bar Atlantic vengono realizzati a partire dai prodotti Esselunga. Un esempio? Tutta la pasta fresca proposta dalle nostre cucine è la stessa pasta a marchio privato venduta nei negozi. Una sinergia che permette ai clienti di ritrovare tutta la qualità e freschezza di Esselunga.”

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