martedì 02 Dicembre 2025
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Cina: consumi di caffè a 4,2 mio di sacchi, un mercato da 25 miliardi di euro

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Caffè macinato prima dell'uso in una caffetteria (Foto di Elias Shariff Falla Mardini da Pixabay)

MILANO – I consumi di caffè della Cina continuano a crescere e il gigante asiatico guarda con sempre maggiore interesse al mondo specialty, con un’attenzione a 360 gradi per tutte le origini pregiate. “Tutta la cultura cinese è inclusiva e quella del caffè non fa eccezione” spiega Jing Jianhua, fondatore di Hunan Xiaokazhu Coffee, una catena di caffetterie nata due anni fa, che punta ad aprire 200 nuovi locali entro la fine del 2023 concentrandosi soprattutto nelle città di fascia più bassa.

“Da noi è normale, ad esempio, consumare il caffè assieme al tè o al riso dolce fermentato” aggiunge Jianhua.

Un esempio di queste particolari usanze ce lo dà Yuenn & Yang Coffee, che propone, nel suo locale di Changsha, nella provincia di Hunan, il caffè Yirgacheffe etiope miscelato con il tè oolong.

La piattaforma di e-commerce Meituan stima il valore aggregato del mercato cinese del caffè in 200 miliardi di yuan (25,3 miliardi di euro), con una previsione di crescita a 369 miliardi entro il 2025.

“Da prodotto di nicchia, il caffè si sta trasformando gradualmente in un prodotto di consumo di massa” osseva Yao Siyi, fondatore di Cash Coffee, società operante nel settore del commercio.

“Molti consumatori, soprattutto giovani, comprano una macchina da caffè e frequentano dei corsi per imparare a usarla a casa”.

I consumi cinesi si sono ormai stabilizzati, negli ultimi anni, attorno ai 4,2 milioni di sacchi. La fascia sotto i 55 anni di età conta per oltre l’80% del totale; quella tra i 25 e i 45 anni, per quasi i due terzi (66%); quella tra i 25 e i 34 anni per oltre un terzo (36%).

Millennials e generazione Z sono considerati ormai, di fatto, consumatori di caffè “nativi”.

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Rancilio Group lancia il tour al proprio stand a Host 2023, 13-14-16 ottobre

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Host 2023: visite allo stand Rancilio Group (immagine concessa)

MILANO – Host 2023 è alle porte. Diverse novità e iniziative saranno presenti allo stand dell’azienda, a cominciare dall’imperdibile Rancilio Group Tour. Rancilio Group è impegnata nella salvaguardia del futuro del nostro pianeta attraverso una gestione responsabile delle risorse, sistemi produttivi ad alta efficienza energetica e l’integrazione di fonti di energia alternative.

Il Rancilio Group Tour a Host 2023

È possibile unirsi a Rancilio per scoprire come la sede e l’impianto di produzione hanno abbracciato appieno la filosofia lean. Si verrà a conoscenza di come viene ottimizzata la produttività, il tempo e le risorse umane, alzando gli standard di qualità e riducendo al minimo gli sprechi.

È possibile visitare Officina Rancilio 1926, l’esclusivo museo aziendale a Milano, per ripercorrere i passi di Rancilio Group sin dalla sua fondazione e i suoi primi successi.

Esplorando le ultime tecnologie del caffè, interagendo con gli esperti dell’azienda e sperimentando direttamente la tazza perfetta in un tour appositamente progettato per i partner Rancilio, sarà possibile ripercorrere i progressi del Gruppo per scoprirne la storia e testimoniare l’impatto positivo delle iniziative.

Didiesse macchine a cialde per l’espresso: fatturato primo semestre +30%, volumi +20% sul 2022

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La sede dell'azienda (immagine concessa)

CAIVANO (Napoli) – Continua la crescita di Didiesse, azienda napoletana specializzata nella sola produzione di macchine da caffè a cialde, che chiude il primo semestre 2023 con ottimi risultati, registrando un incremento sul fatturato del 30% rispetto all’anno precedente e con un +20% sui volumi.

Didiesse chiude il primo semestre

I dati positivi dell’azienda, pioniera nella diffusione della cultura della cialda in Italia, confermano l’andamento del 2022, che tra i diversi segmenti del mercato del caffè vedeva quello delle cialde mostrare un trend positivo sia a valore che a volume, con una crescita concentrata soprattutto al sud Italia e che inizia a diffondersi anche al nord.

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Le macchine Didiesse Frog (immagine concessa)

A tal proposito Fulvio Di Santo (proprietario e direttore commerciale di Didiesse) afferma: “Al Nord l’utilizzo della cialda è del 4-5%, mentre al sud padroneggia come sistema del monoporzionato, questo perché è un sistema naturale di estrazione del caffè, poi c’è da considerare l’aspetto sociale legato al rito del caffè, infatti la cialda garantisce un espresso corposo, proprio come piace in quest’area del Paese. Del resto una capsula contiene 4-5 grammi di caffè, mentre la cialda ne contiene 7 e mezzo, la quantità che si avvicina alla tazzina del bar”.

La crescita dell’azienda è la conferma di una scelta vincente fatta sin dagli esordi, ossia puntare sul sistema a cialda, quando il mercato guardava altrove, e di garantire il massimo della qualità erogata in tazza. La ricerca verso l’utilizzo di materiali eco-sostenibili a partire dal packaging fino agli elementi di progettazione della macchina è uno dei pilastri aziendali.

Infatti, tutte le macchine di ultima generazione firmate Didiesse registrano ridotti consumi energetici (solo 450W) e hanno la funzione stand by, la modalità d’attesa che permettere di abbattere i consumi e che allo stesso tempo permette di avere un espresso in qualsiasi momento della giornata, e in pochi istanti, senza mai spegnere la macchina.

La Perla di Torino lancia il calendario per un’estate al cioccolato con La Reserva de ¡Tierra! by Lavazza

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La Perla (immagine concessa)

TORINO – L’estate in città ha più gusto con La Perla di Torino, noto brand di cioccolato torinese, che nel mese di luglio organizza una rassegna di eventi con protagonisti i suoi Tartufi di cioccolato, tra originali pairing con caffè e vermouth in collaborazione con NehExperience e masterclass sulla mixology, in occasione dell’anniversario dei 160 anni di Martini.

Choco-Coffee Experience

Sabato 8 luglio 2023, ore 11.00

Un’esperienza che fa incontrare due eccellenze piemontesi: cioccolato e caffè.
Sabato 8 luglio la maison di cioccolato torinese apre le sue porte per un evento dedicato a tutti coloro che vogliono divertirsi e scoprire i segreti di questo abbinamento.

La choco-coffee experience prevede una degustazione guidata di caffè in abbinamento ai tartufi di cioccolato che hanno reso La Perla di Torino famosa in tutto il mondo.

Tre sono le miscele La Reserva de ¡Tierra! by Lavazza protagoniste: Colombia, India e Brasile. Ciascuna di esse sarà abbinata a tre tartufi di cioccolato: il nuovo limoncello e meringa, Puro nero senza zuccheri aggiunti e macaé.

A conclusione ciascun partecipante riceverà in omaggio un goloso gift: un pack di tartufi di cioccolato creato ad hoc per l’occasione e un sacchetto di caffè macinato sul momento della miscela più apprezzata durante la degustazione.

Prezzo: 30 euro

Per iscriversi cliccare qui

Luogo: La Perla Coffee Experience, Via Catania 9 a Torino

Choco-Vermouth Experience

Giovedì 13 luglio 2023, ore 17.30

Cioccolato e Vermouth: un’ode ai sapori piemontesi.

La Perla di Torino propone la Choco-Vermouth Experience: una degustazione dei suoi famosi Tartufi di cioccolato in abbinamento ai vermouth della storica azienda Turin Vermouth, durante la quale i partecipanti saranno trasportati in un vero e proprio viaggio sensoriale alla scoperta di profumi e sapori del territorio.

Cinque sono i tartufi di cioccolato protagonisti: i fondenti Nero e Puro Nero, il fruttato pistacchio e lampone e i golosi tiramisù e salted caramel cookie. Ciascuno verrà presentato in abbinamento a un vermouth: bianco, bianco dry, rosé, rosso e riserva.

Prezzo: 40 euro

Per iscriversi cliccare qui

Luogo: La Perla Coffee Experience, Via Catania 9 a Torino

Speciale Martini Cocktail Experience per i 160 anni di Martini

Fino al 9 settembre 2023, ogni sabato alle 18:30

La Perla di Torino sarà protagonista dell’estate a Casa Martini. Per festeggiare i 160 anni di Martini, fino al 9 settembre è possibile prendere parte a una Cocktail Class dedicata all’Americano, dove gli ospiti potranno creare il proprio personale Twist sull’Americano, simbolo dell’aperitivo made in Italy, seguendo i consigli degli Ambassador di Casa Martini.

Durante l’esperienza è previsto anche un pairing esclusivo in cui il Gran Lusso Limited Edition Martini viene abbinato al Tartufo Nero, il fondente con nocciola Piemonte IGP e granella di torrone firmato La Perla di Torino.

È possibile effettuare la prenotazione cliccando qui

La coffee experience Lavazza protagonista al Forte Village Resort di Pula

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La coffee experience Lavazza degustabile anche al Forte Village Resort di Pula (immagine concessa)

PULA (Cagliari) – A partire da questa stagione, la coffee experience Lavazza sarà degustabile anche al Forte Village Resort di Pula, tra i migliori resort al mondo con un’ampia offerta di servizi personalizzati pensati per rendere indimenticabile il soggiorno di clienti italiani e internazionali.

L’arte dell’ospitalità italiana, di cui Lavazza e Forte Village sono ambasciatori in tutto il mondo, viene esaltata e valorizzata al meglio con questa partnership che vede due brand italiani dalla forte vocazione internazionale accomunati dalla ricerca dell’eccellenza e dalla spiccata vocazione al tema della sostenibilità.

La coffee experience Lavazza al Forte Village Resort di Pula

Quest’ultimo aspetto caratterizza la storia del Gruppo Lavazza fin dalla sua fondazione e ha sempre guidato le scelte aziendali. L’esperienza di oltre 125 anni sul campo, ha portato il Gruppo Lavazza ad attribuire una rilevanza fondamentale alle comunità produttrici nella convinzione che la cultura del caffè rappresenti una leva di sviluppo, nonché un mezzo per costruire un nuovo e più equilibrato rapporto con l’ambiente.

Anche Forte Village ha sviluppato negli anni una filosofia di business fortemente incentrata sulla sostenibilità, con l’obiettivo di vivere in armonia con la natura, di sostenere l’economia e la cultura locale e di ridurre il proprio impatto ambientale, attraverso diverse iniziative che puntano a migliorare la qualità della vita presente e a salvaguardare il futuro.

È a partire da questa comunione di intenti che la proposta Lavazza per Forte Village Resort si concretizza nella gamma Lavazza La Reserva de ¡Tierra!, la collezione di miscele premium di qualità sostenibile con caffè provenienti da comunità coinvolte in progetti di responsabilità sociale, promossi e gestiti dalla Fondazione Lavazza. In particolare, si troverà La Reserva de ¡Tierra! Alteco Bio Organic: un eccezionale espresso corposo ed equilibrato con note di miele, frutta secca e un retrogusto di cioccolato.

“Siamo molto contenti di aver finalizzato questa nuova partnership con un’eccellenza del settore come Forte Village Resort. Il contesto dell’hotellerie, per noi sempre strategico per lo sviluppo del brand, ci permette di sviluppare un’offerta ampia e multicanale, in grado di soddisfare il partner ed i suoi clienti. Siamo sicuri che gli ospiti apprezzeranno l’eccellenza e la qualità del connubio con Forte Village Resort” ha commentato Igor Nuzzi, regional director Italia e Svizzera del Gruppo Lavazza.

Grazie all’ampia offerta sviluppata da Lavazza in grado di soddisfare le diverse anime dell’away from home, Forte Village può garantire la migliore coffee experience in tutti gli spazi del resort: dalla sala colazione al bar e al ristorante, fino al pool bar e alle camere.

Infatti, anche nelle camere gli ospiti potranno provare l’esperienza di un espresso come al bar, potendo scegliere tra le capsule compostabili Lavazza Blue La Reserva de ¡Tierra! Selection con miscela 100% Arabica oppure un decaffeinato dal gusto pieno e bilanciato.

Nei bar, oltre all’espresso Lavazza, i clienti potranno vivere una coffee experience differenziante scegliendo i coffeetail, originali ricette di cocktail a base caffè sviluppate dagli esperti del Training Center Lavazza, accompagnati da proposte di food pairing originali e dagli abbinamenti sorprendenti: Strawberry n’ coffee (disponibile anche nella versione analcolica), Negroni Forte, Palomito (disponibile anche nella versione analcolica) e Mockfee analcolico.

A completamento dell’offerta Lavazza trovano spazio anche prodotti complementari al mondo del caffè: come l’Orzo e il Ginseng di Eraclea.

Ricette Coffeetail

Strawberry n’ coffee

Strawberry n’ coffee  (image provided)

Ingredienti:

  • 50 ml Espresso Double Ristretto
  • 50 ml Mirto
  • 90 ml Ginger Ale
  • 3 pcs fette di cetriolo
  • 2 pcs metà fragola
  • 1 pc germoglio di menta
  • 2 pcs stick di zenzero fresco
  • Cubetti di ghiaccio

Preparazione:

  • Riempire il bicchiere di ghiaccio
  • Versare Mirto e aggiungere il Ginger Ale
  • Mescolare
  • Aggiungere frutta e cetriolo al cocktail
  • Versare sopra l’Espresso Double Ristretto
  • Decorare con un germoglio di menta, una mezza fregola e un bastoncino di zenzero

Negroni forte

caffè negroni
Caffè Negroni (immagine concessa)

Ingredienti:

  • 50 ml Espresso
  • 30 ml Gin
  • 50 ml Mirto
  • 50 ml Red Vermouth
  • 20 ml Acqua Fredda
  • Spirali d’Arancia
  • Cubetti di ghiaccio

Preparazione:

  •  Riempire il bicchiere con il ghiaccio
  • Versare gli alcolici e l’acqua
  • Mescolare
  • Versare l’espresso
  • Decorare con le spirali d’arancia

Palomito (disponibile anche nella versione analcolica)

Palomito
Palomito (immagine concessa)

Ingredienti:

  • 40 ml Filu e Ferru
  • 15 ml Succo di Lime
  • 90 ml Pink Grapefruit Soda
  • 15 ml Sciroppo di agave
  • 30 g Velluto di caffè*
  • 0.1 g Caffè macinato
  • 2 pz Cubetti di ghiaccio

Preparazione:

  • Inserire il ghiaccio in un mixing glass
  • Una volta freddo, rimuovere l’acqua in eccesso e aggiungere tutte le bevande
  • Mescolare e versare filtrando in una coppa Martini ghiacciata
  • Aggiungere il velluto di caffè
  • Cospargere delicatamente con il caffè macinato

*Velluto di caffè

Ingredienti:

  • 60 ml Espresso (1 doppio)
  • 15 g Sciroppo d’Agave
  • 2 pz cubetti di Ghiaccio

Preparazione:

  • Versare l’Espresso nel mixer
  • Aggiungere lo sciroppo d’Agave
  • Aggiungere i cubetti di ghiaccio
  • Miscelare nel mixer fino a quando si presenta denso e morbido

Mockfee (disponibile solo nella versione analcolica)

lavazza
Mockfee (immagine concessa)

Ingredienti:

  • 250 ml Acqua tonica
  • 1 Espresso
  • 30 ml Gin
  • 5 ml di Sciroppo di zucchero
  • 25 g di bastoncini di zenzero
  • 6 pz Cubetti di ghiaccio all’acqua tonica

Preparazione:

  • Riporre nel Tumbler 6 cubetti di ghiaccio all’acqua tonica
  • Versare circa 250 ml di acqua tonica
  • Aggiungere lo sciroppo di zucchero
  • Versare il Gin e mescolare
  • Versare l’espresso e decorare con i bastoncini di zenzero
  • Servire con cannuccia

La scheda sintetica del Gruppo Lavazza

Lavazza, fondata a Torino nel 1895, è un’azienda italiana produttrice di caffè di proprietà dell’omonima famiglia da quattro generazioni. Il Gruppo è oggi tra i principali protagonisti nello scenario globale del caffè, con un fatturato di oltre 2,7 miliardi di euro e un portfolio di marchi leader nei mercati di riferimento come Lavazza, Carte Noire, Merrild e Kicking Horse.

È attivo in tutti i segmenti di business, presente in 140 mercati, e con 8 stabilimenti produttivi in 5 Paesi. La presenza globale è frutto di un percorso di crescita che dura da oltre 125 anni e gli oltre 30 miliardi di tazzine di caffè Lavazza prodotti all’anno sono oggi la testimonianza di una grande storia di successo, per continuare a offrire il miglior caffè possibile in qualsiasi forma, curando ogni aspetto della filiera, dalla selezione della materia prima al prodotto in tazza.

Il Gruppo Lavazza ha rivoluzionato la cultura del caffè grazie ai continui investimenti in Ricerca e Sviluppo: dall’intuizione che ha segnato il primo successo dell’impresa – la miscela di caffè – allo sviluppo di soluzioni innovative per i packaging; dal primo espresso bevuto nello Spazio alle decine di brevetti industriali sviluppati. Un’attitudine a precorrere i tempi che si riflette anche nell’attenzione rivolta al tema della sostenibilità – economica, sociale e ambientale – considerata da sempre un riferimento per indirizzare la strategia aziendale. “Awakening a better world every morning” è il purpose del Gruppo Lavazza, che ha l’obiettivo di creare valore sostenibile per gli azionisti, i collaboratori, i consumatori e le comunità in cui opera, unendo la competitività alla responsabilità sociale e ambientale.

La scheda sintetica di Forte Village

Immerso in un incantevole parco naturale di 50 ettari, che si affaccia sull’azzurro dell’inimitabile mare della Sardegna del Sud, Forte Village è una destinazione unica a livello internazionale. Insignito del prestigioso titolo di “Miglior Resort al Mondo” dal 1998, offre una selezione di otto eleganti hotel, quaranta suite e tredici ville, in grado di assecondare le più alte aspettative, ai quali si aggiungono 21 ristoranti, oltre 20 accademie sportive guidate da vere e proprie leggende di ogni disciplina e l’Acquaforte Thalasso & SPA, angolo di paradiso rinomato a livello internazionale.

Il Forte Village è anche la location perfetta per ospitare ogni tipo di evento aziendale. Le innumerevoli facilities dedicate alle attività di gruppo, sportive e leisure, i vasti e numerosi spazi meeting che si prestano alle più svariate esigenze con format completamente personalizzabili: un’offerta “on site” che non trova eguali nel mondo e consente di ridurre totalmente qualsiasi contatto con l’esterno.

illycaffè sostiene il FAI a tutela dei beni artistici e naturali

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illycaffè insieme al FAI (foto di Martina Vanzo)

TRIESTE – illycaffè, sinonimo di qualità e gusto italiano nel mondo, sostiene il FAI – Fondo per l’Ambiente Italiano, la fondazione senza scopo di lucro che si impegna ogni giorno per la protezione di beni artistici e naturalistici, la sensibilizzazione delle persone al valore del patrimonio ambientale e monumentale, la mobilitazione attiva per la protezione del paesaggio a rischio in Italia.

Il sostegno di illycaffè per il FAI

La collaborazione fra illycaffè e il FAI, due eccellenze italiane apprezzate in tutto il mondo, si fonda sulla condivisione degli stessi valori, come la sostenibilità, la responsabilità civica, la promozione delle tradizioni locali, la diffusione della cultura e della conoscenza del patrimonio di bellezza di cui dispone il nostro Paese, la ricerca della bellezza e il quotidiano impegno per offrire sempre il meglio di sé.

“L’Italia è un Paese che ogni giorno ci stupisce per la sua bellezza. Un patrimonio unico che ha bisogno di essere curato e valorizzato. E’ per questo che abbiamo deciso di dare il nostro contributo concreto alla salvaguardia del patrimonio artistico e paesaggistico italiano, sostenendo il FAI che dal 1975 salva, restaura e apre al pubblico luoghi unici – racconta Cristina Scocchia, amministratore delegato di illycaffè – La collaborazione tra la nostra azienda e il FAI, due eccellenze italiane apprezzate in tutto il mondo, si fonda sulla condivisione degli stessi valori: la sostenibilità, la responsabilità sociale, la diffusione della cultura, la ricerca della bellezza e il quotidiano impegno per offrire sempre il meglio di sé”.

La varietà geografica, la cultura millenaria, l’enogastronomia, il Made in Italy con le sue eccellenze manufatturiere fanno dell’Italia un Paese unico al mondo. La stessa tazzina di caffè espresso, sorseggiata a casa o al bar, rappresenta uno dei riti che hanno reso lo stile di vita italiano celebre in tutto il mondo. Ed è per questo che attorno al piacere di una perfetta tazzina di caffè, illy ha costruito negli anni un mondo di esperienze, gusto, scienza e arte, promuovendo nel mondo la cultura del caffè di qualità.

La scheda sintetica di illycaffè

illycaffè è un’azienda familiare italiana fondata a Trieste nel 1933, che da sempre si prefigge la missione di offrire il miglior caffè al mondo. Produce un unico blend 100% Arabica composto da 9 ingredienti diversi. L’azienda seleziona solo l’1% dei migliori chicchi di Arabica al mondo. Ogni giorno vengono gustate 8 milioni di tazzine di caffè illy nei bar, ristoranti, alberghi, caffè monomarca, case e uffici di oltre 140 paesi, in cui l’azienda è presente attraverso filiali e distributori.

Fin dalla nascita illycaffè ha orientato le proprie strategie verso un modello di business sostenibile, impegno che ha rafforzato nel 2019 adottando lo status di Società Benefit e nel 2021 diventando la prima azienda italiana del caffè ad ottenere la certificazione internazionale B Corp. Dal 2013 illycaffè è inoltre una delle World Most Ethical Companies.

Tutto ciò che è ‘made in illy’ viene arricchito di bellezza e arte, a cominciare dal logo, disegnato da James Rosenquist, le illy Art Collection, le tazzine decorate da più di 125 artisti internazionali o le macchine da caffè disegnate da designer di fama internazionale. Con l’obiettivo di diffonderne la cultura della qualità ai coltivatori, baristi e amanti del caffè, l’azienda ha sviluppato la sua Università del Caffè che ad oggi svolge corsi in 25 paesi del mondo.

Nel 2021 Rhône Capital è entrato nel capitale di illycaffè con una quota di minoranza per accompagnare l’azienda nella crescita internazionale. Nel 2022 illycaffè ha impiegato 1230 persone e ha generato un fatturato consolidato pari a €567,7 milioni. La rete monomarca illy conta 190 punti vendita in 34 Paesi.

L’Associazione maestri dell’espresso napoletano organizza la tavola rotonda sui trend di mercato a Orta di Atella, 10/07

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maestri convegno associazione
Il programma completo dell’Associazione maestri dell’espresso napoletano (immagine concessa)

ORTA DI ATELLA (Caserta) – La Napoli del caffè continua a macinare idee e spunti di riflessione. Lunedì 10 luglio, l’Associazione maestri dell’espresso napoletano, guidata dal suo presidente Francesco Costanzo, organizza una tavola rotonda sui nuovi trend di mercato della bevanda caffè e sulla possibile convivenza tra la frangia tradizionalista ed i sostenitori dell’innovazione nel mondo della caffetteria. In regia con Costanzo ci sarà Domenico Barra, bartender di lungo corso.

La tavola rotonda sui nuovi trend di mercato del caffè dell’Associazione maestri dell’espresso napoletano

In merito alla necessità di momenti di confronto Costanzo dichiara “Napoli è una città molto legata alla bevanda caffè ed estremamente tradizionalista, ma che sa anche seguire i nuovi trend. L’apertura di Starbucks in Campania, unitamente ad alcune caffetterie annesse a strutture dotate di ristoranti di lusso deve far riflettere sul nuovo ruolo che il caffè è pronto a ricoprire nel mondo della gastronomia”.

Costanzo continua: “Un ruolo da comprimario e non più da “fine pasto” spesso insulso. La nostra speranza è che alcuni esempi imprenditoriali possano rappresentare uno sprone per le nuove classi di gestori delle caffetterie, che potranno ed a mio avviso dovranno aumentare sempre di più la qualità del caffè ed ancor prima l’attenzione ad alcuni dettagli, come la formazione del personale e l’offerta adeguata del food in caffetteria”.

Gli organizzatori hanno chiamato a dibattito alcuni importanti esponenti del mondo del caffè, docenti universitari, giornalisti e professionisti operanti nell’universo caffè.

L’incontro, aperto a tutti gli operatori di settore, sarà caratterizzato da alcuni momenti di fusion tra la bevanda caffè ed altri mondi quali la cucina e l’arte della mixology.

Non a caso la sede dell’evento sarà il Beautifull Coffee di Orta di Atella, dove Giuseppe Dota (chef) e Vincenzo Colonna (pastry chef) proveranno a convincere i presenti sull’abbinabilità della bevanda caffè oltre i confini sino ad oggi esplorati.

Tante le presenze illustri, dal professor Michele Armano, docente Universitario del Suor Orsola Benincasa, a Mariafrancesca Natale, coffee trainer per Napoli Coffee Experience, fino ad arrivare al Curatore della Guida Camaleonte Mauro Illiano, che per l’occasione modererà l’evento.

Presenti anche le istituzioni, nelle persone di Flavia Sorrentino (Vice presidente consiglio Comunale di Napoli) e Pasquale Pellino (Assessore politiche sociali Comune di Orta di Atella).

Lunedi, 10 Luglio ore 12.00 – Evento aperto a tutti

Beautifull Coffee – Via Bugnano, 65, 81030 Orta di Atella CE

Simona Solbiati propone la ricetta per la giornata mondiale del cioccolato il 7/07

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solbiati cioccolato
La torta cioccolato e lamponi (immagine concessa)

MILANO – La giornata mondiale del cioccolato, uno degli alimenti più amati di sempre, è fissata per il 7 luglio, data in cui nel lontano 1847, il cioccolataio inglese Joseph Fry diede forma alle prime tavolette. Fino a quel momento, infatti, il cioccolato era consumato principalmente come bevanda, ma Fry scoprì che bastava aggiungere burro di cacao fuso al cacao in polvere per creare una pasta modellabile che, una volta solidificata, diventava una barretta da mordere.

Visionario talento e sperimentatore di nuovi sapori così come la raffinata maître chocolatier Simona Solbiati che con le sue creazioni seduce e conquista il palato di tutti coloro che amano il cioccolato, con creatività, tecnica e voglia di innovare.

solbiati simona
Simona Solbiati (immagine concessa)

“Il cioccolato è da sempre la mia grande passione e il mio lavoro un sogno che è diventato realtà” si racconta Simona “Amo creare con le mie mani sapori unici e dare valore all’eccellenza della materia prima che utilizzo. Io voglio offrire un’emozione con i miei prodotti”.

Nel suo laboratorio milanese da oltre quindi anni prendono forma nelle sue mani cioccolatini e piccole praline che esprimono sempre la purezza del gusto e che vengono aggiornate stagionalmente con ingredienti e abbinamenti sempre nuovi.

La ricetta

Per celebrare il cibo degli dei in questa ricorrenza speciale la maître chocolatier ha creato un dolce fresco e goloso perfetto per essere gustato in queste calde giornate estive: torta cioccolato e lamponi.

Torta al cioccolato e lamponi di Solbiati

  • Persone 8/10
  • Tortiera 24 cm. (con cerchio apribile)
  • Tempo 40’ + raffreddamento
  • Senza forno

Ingredienti della base

  • Biscotti Digestive 350 gr.
  • Burro 120 gr.

Ingredienti farcitura:

Confettura o coulis di lamponi 250 gr.

Ingredienti ganasce:

Cioccolato fondente 70% 400 gr.

Colla di pesce 1+½ foglio grande

Ingredienti decorazione:

Lamponi freschi 250 gr.

Codette di cioccolato fondente

Preparazione base torta:

Sciogliere il burro e incorporare i biscotti tritati finemente sino a raggiungere un composto omogeneo. Foderare la tortiera con la carta da forno e stendere il composto sul fondo premendolo e livellandolo con l’aiuto di un cucchiaino. Porre la tortiera nel frigorifero a raffreddare per circa 20’.

Preparazione ganasce:

Scaldare la panna sino a portarla a ebollizione. Toglierla dal fuoco e incorporare il cioccolato e la colla di pesce, precedentemente ammorbidita, sino a ottenere una crema fluida e lucida. Riprendere la torta dal frigorifero e stendere la confettura o la coulis di lamponi sulla base. Versare sopra la ganasce. Lasciare riposare in frigorifero per circa 60’.

Una volta estratta dal frigorifero, aprire la tortiera e spennellare il bordo della torta con le codette di cioccolato. Terminare decorando con i lamponi freschi.

Mario Cerutti, sull’assemblea del Comitato italiano del caffè: “Deforestazione e capsule, plastica e monouso: temi capitali da affrontare nella sede europea soltanto tutti insieme”

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Mario Cerutti, chief institutional relations & sustainability officer del Gruppo Lavazza
BELFORTE DEL CHIENTI (Macerata) – Il settore caffè dell’Unione Italiana Food – Comitato italiano per il caffè hanno tenuto la loro assemblea nell’auditorium del Simonelli Group alla vigilia del convegno sul futuro del caffè in Italia. Sull’andamento e i risultati dell’assemblea abbiamo parlato con Mario Cerutti, il Presidente del Comitato italiano del caffè, e poi con la neo segretaria esecutiva Francesca De Feo. Assemblea finalmente di nuovo in presenza anche se qualche socio era collegato a distanza. Oltre tre ore di discussione serrata con un confronto che è continuato anche in serata durante la cena.

Cerutti, quali i temi principali sin qui trattati?

“Si è trattato di una riunione serrata con molti argomenti di grande importanza per l’intero settore. Un primo tema è stato quello di presentare a tutti i nostri associati la nuova situazione organizzativa che funziona ormai da inizio anno. Abbiamo introdotto la nostra nuova segretaria esecutiva e abbiamo un po’ affrontato i temi principali che si stanno sviluppando in Europa: le normative dalla deforestazione al PPVC sul single serve, sulla plastica e il monouso, e tutto ciò che si lega a questi grossi filoni di sviluppo che si portano dietro delle problematiche molto serie per la nostra industria.
C’è stata una buona adesione ed è interessante: pensiamo che solo dalla partecipazione attiva del maggior numero possibile di associati e direi di amici – molti di noi si conoscono da tanto tempo – è fondamentale. Il clima è stato molto amichevole, rilassato e sono convinto che è stata una buona assemblea anche da questo punto di vista.”

Da questi incontri escono delle idee per svilupparle in sede europea visto che sono problemi che si discutono a questo livello?

Cerutti: “Attraverso la nostra segreteria e la partecipazione personale di alcune aziende e colleghi siamo in stretto contatto con l’ECF, European coffee Federation. Per esempio sul dossier monouso, capsule e cialde, la nostra posizione nazionale è in linea con quella europea che si chiama Freedom of material choice, cioè la libertà di poter scegliere i materiali utilizzati per la produzione di capsule e monouso in generale, evitando delle posizioni assolutistiche come quella sull’uso di soltanto materiali compostabili.
Questo per noi e per l’Europa è di fatto una violazione di quelli che sono le libertà di base di poter scegliere il materiale con cui produrre: limitare questa scelta significa vincolare anche la ricerca, non c’è uno scopo a studiare nuove soluzioni se si può usarne soltanto un tipo. E’ difficile pensare ad altri prodotti che abbiamo subito un limite di questo genere.
E’ una scelta molto discutibile dal punto di vista filosofico e scientifico, oltre che nel pensare agli eventuali impatti: quando ci riferiamo al materiale compostabile ricordiamoci sempre che parliamo di compostabilità industriale che poi non è quella che tutti si immaginano nel buttare la capsula in un vaso in terra, che poi però resta lì anche dopo dieci anni. Occorrono delle condizioni speciali.
In Italia siamo avanti, ma in molti paesi europei non hanno idea di cosa si parli o nel caso della Francia si ha una posizione politicamente ancora diversa: si desidera soltanto il materiale di compostabilità domestica. Ma immaginare una capsula, un oggetto che lavora a 92-94 gradi a 10 atmosfere e che, dopo aver preparato il caffè, si dematerializza in un prato, è piuttosto challenging dal punto di vista di ricerca e sviluppo.
Noi vogliamo con l’Europa rappresentare la libertà dei materiali che significa trovare qualunque soluzione che ci permetta il riciclo, il riutilizzo di questi materiali e di tutto ciò che può esser fatto affinché si riducano gli effetti dell’uso di prodotti monouso che per definizione hanno dei vantaggi ma che sono più impattanti. Ma è come andare in aereo rispetto al trasporto sugli asini”.

Sulle scadenze dell’Europa Cerutti, lei che ci dice?

“La prima più urgente resta la normativa sulla deforestazione. Speriamo molto, noi italiani insieme all’Unione Europea, in un intervento molto efficace dell’Agenzia spaziale europea, che ha avuto l’incarico dalla Commissione di occuparsi del tema della tracciabilità e del confronto tra le immagini satellitari per valutare se in quel determinato pezzo di terreno è stata o meno effettuata la deforestazione.
Questo è molto importante farlo. Siamo tutti assolutamente d’accordo sull’obiettivo, ci sono diversi punti di vista su come raggiungerlo. Noi personalmente avevamo svolto uno studio che ha dimostrato che per esempio, utilizzando la produttività media che esiste nel mondo del caffè, prendendo in considerazione i Paesi con una produttività minore, immaginando che vadano solo alla media e quindi un’ipotesi conservativa, per la crisi dei consumi di 10-12 anni, non ci sarebbe bisogno di tagliare un albero per piantare neppure una pianta di caffè.
Possiamo solo usare l’aumento della produttività ed è sufficiente  per 10-12 anni di crescita dei consumo. Quindi non solo non è una cosa buona e giusta tagliare gli alberi per coltivare il caffè, ma non è neppure necessario. Il vero problema è come raggiungere l’obiettivo.
Oggi temiamo molto che questa modalità vada a creare delle difficoltà enormi nei Paesi di origine. Ci sono grandi rischi derivati da questa normativa che, per esempio, ipotizza il 4% del fatturato dell’azienda in caso di multa. Bisogna considerare questo aspetto.
Se io rischio il 4% del fatturato, il tipo di scelte che andrò a fare nel decidere se comprare il caffè nel paese A o in quello B, dipenderà da un maggiore o minore esposizione al rischio.
E’ dunque importante che l’insieme di tutta la normativa venga meglio valutato: se l’industria è d’accordo, e lo è, è necessario però trovare dei pattern di sviluppo di attività insieme ai Paesi di origine, che sono i primi che devono partecipare ed esser d’accordo ad accoglierci da loro e lavorare insieme.”

L’importanza dell’assemblea: il senso di una comunità di addetti ai lavori, tra torrefattori, crudisti, supply chain, che significato ha?

“E’ quello di dire che insieme innanzitutto ci divertiamo di più e che più siamo più rappresentiamo la cifra del nostro settore: la mia prima impressione resta uguale dopo 36 anni di esperienza in questo campo. E’ un gruppo di aziende che compete, ma che è composto da persone valide, amichevoli, preparate. La partecipazione quindi è importante innanzitutto per questo. Poi, più siamo possiamo discutere e agire con maggiore forza.”

A chi non è ancora iscritto al Comitato italiano del caffè, Cerutti, cosa dire?

Cerutti: “E’ un errore non partecipare, perché alla fine così non si incide e dall’altra, si risparmia di poco: tutti devono capire che per far funzionare un’organizzazione c’è bisogno delle risorse. L’errore più grande è quello di pensare di esser piccoli, o diversi: è un sillogismo sbagliato. Invito tutti ad esserci. Stiamo cercando di spingere diversi eventi in tutta Italia in modo tale che chiunque possa trovare un luogo più vicino alla propria attività. Si tratta di gruppi di business: ci si incontra tra pari, concorrenti sul campo ma anche colleghi al di fuori del momento di competizione.
Noi cerchiamo il più possibile di lavorare sulle idee delle persone, indipendentemente della grandezza dell’azienda e del fatto che stia a nord o a sud: interessa l’opinione delle persone. Partecipare significa poter condividere la propria visione. Ed è un peccato non farlo.”

Per il settore caffè dell’Unione italiana foood una nuova organizzazione, nuova struttura, nuova sede a Milano: come si articola il Comitato italiano del caffè?

Francesca De Feo: “Da circa 4 anni guardo il dottor Mario Cerutti che è la nostra memoria storica. In questo periodo siamo diventati molto più grandi e rappresentativi: ora il Comitato italiano del caffè fa parte di una struttura che si chiama Unione italiana food, che è praticamente una delle associazioni europee più grandi a rappresentanza del settore food, con oltre 550 aziende, più di 45 miliardi di fatturato, 900 marche, 20 settori merceologici che ci dà una forza importante e ci permette di avere migliori interazioni a livello nazionale politico e mediatico.
Il cappello che ci racchiude è diventato più grande e inclusivo. Inclusività, una parola che mi piace utilizzare. Dal punto di vista organizzativo, da qualche mese sono stata onorata di esser stata preposta alla segreteria generale del settore caffè, uno tra i più importanti per l’Unione italiana food nonché tra i più rappresentativi del made in Italy e del saper fare italiano. La materia prima non è italiana, ma il know-how tricolore ha la capacità di trasformare qualcosa che arriva da fuori in un prodotto unico ed eccellente.
Sono stata messa alla segreteria generale, ma in realtà l’Unione italiana food possiede dei settori generali di competenza e può supportare le aziende, dalle più grandi alle più piccole in tantissime attività: il settore regolatorio, quello di lobbing, quella di etichettatura per poter redigere le etichette nella maniera più corretta possibile, seguiamo gli associati nel loro percorso di sostenibilità inclusiva (dalla deforestazione, due diligence) in tutte quelle direttive o regolamenti che vanno verso questa direzione a 360 gradi, in modo inclusivo.
Infine, un supporto legale dal punto di vista nazionale ed europeo, perché abbiamo un settore che si occupa anche di questo. Quindi un’associazione di categoria che cerca di aiutare le aziende nell’inclusione e rappresentatività, dando voce a ciascun settore non come un brand ma come un settore senza interessi diretti ma partecipati.”

Tantissimi strumenti a disposizione e opportunità per gli addetti ai lavori che ancora non ne fanno parte

“Decisamente molte occasioni anche di far sentire la propria voce. Noi organizziamo per questo diversi tavoli di lavoro, anche tecnici: abbiamo all’interno del Comitato una commissione tecnica che si occupa per esempio dei contaminanti. Abbiamo dei tecnici che si confrontano al di fuori del loro lavoro quotidiano, hanno la possibilità di dialogare con altri professionisti di diverse aziende per trovare insieme delle soluzioni migliori sui contaminanti, sul packaging, sulla rappresentativa e i position paper regolatori che scriviamo.
Tante le opportunità di dialogo all’interno dei meeting per sentire qual è l’andamento del mercato, con un approccio strategico ad esso. La nostra porta è sempre aperta e più siamo più abbiamo una forza propulsiva rispetto ai decisori pubblici. E’ un bell’invito.”

Gruppo Cimbali lancia Full Service Barista Junior, la competizione per gli studenti dell’Istituto alberghiero Artusi di Riolo Terme

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La vincitrice Carlotta Pirazzoli (immagine concessa)

BINASCO (Milano) – Gruppo Cimbali, tra i principali produttori di macchine professionali per caffè e bevande a base di latte, nonché di attrezzature dedicate alla caffetteria, ha collaborato con Full Service e Darma Srl, distributore Faema della provincia di Modena, per lanciare un’iniziativa volta a coinvolgere i giovani nel mondo del caffè e diffondere una maggiore consapevolezza sulla professione del barista.

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I sette talenti che hanno partecipato alla competizione (immagine concessa)

Gruppo Cimbali con Full Service e Darma Srl per la prima edizione del Full Service Barista Junior

Il 1° giugno, presso il rinomato “Training Lab” di Full Service e Darma Srl, si è infatti tenuta la prima edizione del Full Service Barista Junior, una competizione di caffetteria riservata agli studenti dell’Istituto Alberghiero Artusi di Riolo Terme (RA). Nel corso dell’anno scolastico, sono state organizzate diverse sessioni di training al fine di selezionare sette promettenti baristi in erba, i quali si sono quindi confrontati nella preparazione di due espressi e due cappuccini all’italiana, avendo a disposizione un tempo limitato di soli 12 minuti.

La macchina protagonista di questa appassionante competizione è stata la rinomata Faema E71, un’eccellenza nel campo delle macchine da caffè professionali, appositamente progettata per offrire ai baristi la massima libertà espressiva

Dotata della rivoluzionaria tecnologia termica Faema e di un sistema di controllo bivalente, sia manuale che automatico, la macchina permette una gestione ottimale dell’estrazione del caffè. L’iconica E71 si è rivelata la scelta perfetta per mettere alla prova i partecipanti della gara, che dovevano regolare la granulometria con precisione per ottenere il tempo di estrazione ideale dell’espresso e padroneggiare il montaggio del latte per ottenere due cappuccini a regola d’arte.

fullservice training lab cimbali
Fullservice Barista Junior (immagine concessa)

I sette giovani talenti che hanno partecipato alla competizione avevano già acquisito abilità notevoli nel campo della caffetteria, il che ha reso difficile decretare un unico vincitore, dato il livello di competitività davvero elevato. Tuttavia, è stata Carlotta Pirazzoli a conquistare la vittoria, riuscendo entro il limite di tempo a servire due espressi e due cappuccini straordinari, che hanno conquistato il favore dei giudici. Grazie alla sua eccezionale abilità e dedizione, Carlotta si è aggiudicata il trofeo della gara ed ha ricevuto una serie di premi offerti dagli sponsor dell’evento.

Gli organizzatori sono estremamente soddisfatti del risultato raggiunto e dell’impeccabile serietà e professionalità dimostrate dagli studenti partecipanti. L’impegno e la passione che hanno messo in mostra durante la competizione testimoniano il loro profondo interesse e il loro desiderio di intraprendere una carriera complessa ma affascinante come quella del barista.

La scheda sintetica di Gruppo Cimbali

Gruppo Cimbali è tra i principali produttori di macchine professionali per caffè e bevande a base di latte e di attrezzature dedicate alla caffetteria. Il Gruppo, di cui fanno parte i brand La Cimbali, Faema, Slayer e Casadio, opera attraverso tre stabilimenti produttivi in Italia e uno negli Stati Uniti (a Seattle, dove vengono prodotte le macchine a marchio Slayer), impiegando complessivamente circa 850 addetti.

L’impegno del Gruppo per la diffusione della cultura del caffè espresso e per la valorizzazione del territorio si è concretizzato nel 2012 con la fondazione del MUMAC – Museo della Macchina per Caffè, la prima e più grande esposizione permanente dedicata alla storia, al mondo e alla cultura delle macchine per il caffè espresso situata all’interno dell’headquarter di Gruppo Cimbali a Binasco.

MUMAC ospita MUMAC Academy, l’accademia della macchina per caffè di Gruppo Cimbali, centro di formazione, divulgazione e ricerca.