martedì 02 Dicembre 2025
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Da Busan alla Bazzara Academy: due giornaliste coreane del Busan Ilbo ospiti per un articolo sul Trieste Coffee Experts

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Franco Bazzara e la giornalista del Busan Ilbo (immagine concessa)

TRIESTE – Dalla Corea del Sud in visita presso la Bazzara Academy per scoprire tutti i segreti del caffè con Franco e Mauro Bazzara: due giornaliste del Busan Ilbo (cliccare qui per l’articolo), uno dei quotidiani più rinomati del paese asiatico, hanno visitato nei giorni scorsi la città per una full immersion nella “Trieste città del caffè” e per scoprire anche le novità più interessanti in merito alla nascita dell’evento organizzato dalla Bazzara che riunisce importanti personaggi di respiro nazionale e internazionale per discutere e riflettere sul futuro del comparto, il Trieste Coffee Experts.

Le giornaliste del Busan Ilbo ospiti da Bazzara

La giornalista Young Mi ha intervistato Franco Bazzara, Presidente della torrefazione triestina, che ha avuto il piacere di parlare dell’idea, della nascita del progetto, dei suoi sostenitori, facendo anche un excursus sull’importante storia e i 50 anni nel mondo del caffè della torrefazione con la passione di famiglia tramandata in azienda, che la contraddistingue e che vive da generazioni.

Le giornaliste hanno così scoperto il motore e il cuore che anima il Trieste Coffee Experts della Bazzara, appuntamento biennale interamente dedicato al futuro del nero elisir e che quest’anno si terrà in città il 25 e il 26 novembre 2023.

Una visita che ha di certo un perché, una visione e obiettivi comuni. La città di Busan sta infatti facendo importanti passi per diventare una città globale del caffè. Importante il lancio del Coffee City Busan Forum, un progetto di grande significato che si prepara ad accogliere grandi eventi sul caffè, tra cui il National Barista Contest

L’impegno del Busan Coffee City Forum è fondamentale per rendere Busan una perfetta città per il caffè, paragonabile alle città globali del caffè come Seattle, Vienna, Melbourne e Trieste come piace ricordare al Presidente Franco Bazzara.

Una collaborazione nata tra la città di Busan, il Busan City Council, il Busan Daily e l’industria del caffè che hanno deciso di promuovere la crescita sostenibile e creare un ecosistema per l’industria del caffè nella città di Busan.

Circa 60 esperti di ciascuna divisione, incentrati su un totale di 7 divisioni, tra cui tecnologia e ricerca e sviluppo (R&S), attrezzature e materiali sussidiari, formazione della manodopera, branding, turismo, logistica e cultura, tengono riunioni due volte l’anno per sviluppare Busan.

Inoltre, la città di Busan si è unita alla Specialty Coffee Association (Sca) per promuovere il marchio “Sustainable Coffee City Busan” e far crescere il settore a livello mondiale, impegnandosi per stabilire la giusta cultura per la nascita dell’industria del caffè.

Busan, infatti, sta portando avanti vari progetti per rendere Busan una “città del caffè sostenibile”. Come esempio rappresentativo, Busan Technopark sta costruendo una “piattaforma di biblioteca dei chicchi verdi” che li analizza scientificamente per ottenere dati oggettivi sul gusto.

La visita delle giornaliste presso la Bazzara è stata una sorpresa molto gradita che rimarca la caratteristica più significativa della torrefazione, ovvero quello di rimanere uniti per fare cultura e “fare rete” nel mondo del caffè, consapevoli che è fondamentale fondere le energie per il successo comune.

Inoltre, per Busan “Città globale del caffè”, il Trieste Coffee Experts è un ottimo esempio da seguire, l’evento quest’anno avrà infatti come tema principale il futuro del caffè orientato all’innovazione e alla sostenibilità

Dal titolo “Innovation & Sustainability Oriented”, importanti interventi riguarderanno la cultura, l’innovazione e la transizione digitale del caffè. Da non dimenticare infine il costante impegno dell’azienda triestina che ha intrapreso un vero e proprio percorso di consapevolezza e responsabilità volta a generare nuovi stimoli per il futuro con uno sguardo costantemente rivolto all’Agenda Onu per lo sviluppo sostenibile.

Filicori Zecchini lancia il nuovo sito online

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Il logo di Filicori Zecchini

BOLOGNA – La storica torrefazione bolognese Filicori Zecchini mette online un nuovo sito dedicato alla sempre crescente comunità di coffee lover, che intende aggregare fornendo i propri prodotti dedicati (linea Gourmet e single origin) ma soprattutto un flusso costante di informazioni, formazione e interazioni.

Il nuovo sito della torrefazione Filicori Zecchini

Il caffè ha segnato cento anni di storia delle famiglie Filicori e Zecchini, hanno iniziato nel 1919, con un piccolo commercio nel cuore di Bologna e poi subito dopo sono andati alla ricerca del miglior caffè verde, hanno iniziato ad importarlo direttamente dai paesi produttori per poterlo tostare e miscelare in modo unico.

In questo secolo hanno affiancato baristi e ristoratori, inizialmente in Italia, fino a conquistare 43 paesi nel mondo, aiutandoli a trasformare i loro locali in esperienze di successo anche grazie all’inconfondibile aroma delle proprie miscele. Mantenendo sempre i piedi ben saldi nella tradizione artigianale della bottega e piccola torrefazione da cui sono partiti e lo sguardo in avanti pronti ad accettare le sfide che l’innovazione tecnologia e i nuovi mercati hanno posto davanti a loro.

Il costante ed entusiasmante fermento, che da qualche tempo, anche in Italia, anima il mondo del caffè domanda novità, ma soprattutto informazioni e notizie.

Filicori Zecchini è già punto di riferimento nella comunità dei professionisti che supporta e affianca da 100 anni, negli ultimi anni si impegna investendo per diventare un interlocutore privilegiato degli amanti del caffè

Potenziato la propria presenza sui social media (Facebook, Instagram, Linkedin, Pinterest), dando vita a un nuovo sito per raccontare meglio i propri prodotti, la storia, il sapere artigianale, per tentare di essere utili a chi già lavora in questo mondo, a chi ha appena deciso di tentare l’impresa e, soprattutto, ai tanti appassionati.

Con l’intento di contribuire al dibattito con la propria voce, la centenaria esperienza, la cultura del caffè, ma soprattutto con la grande passione.

Per questo in azienda saranno tutti impegnati, ognuno nel proprio ambito, in questa nuova sfida e cercheranno di rispondere alle domande e alle esigenze degli esperti e degli addetti ai lavori, ma anche degli estimatori di questa bevanda.

“Vorremmo che questa fosse una piazza virtuale, un luogo di dialogo e scambio, per questo vi chiediamo di partecipare, di farci domande, sottoporci dubbi e curiosità, di contribuire al dibattito, farci sapere cosa apprezzate e soprattutto in che cosa dovremmo migliorare.” Afferma Luca Filicori, AD con delega alla comunicazione, marketing e mercati esteri.

Filicori Zecchini, passione per la qualità dal 1919

Filicori Zecchini è una delle più antiche torrefazioni italiane e, da un secolo, affianca i migliori baristi, pasticceri e chef in 43 paesi.

Da sempre la missione di Filicori Zecchini è raggiungere la perfezione nell’inconfondibile aroma e nel gusto speciale dell’Espresso Italiano. Per questo, oggi come cento anni fa, esegue la tostatura separata di ogni varietà, riuscendo a fondere le due anime dell’azienda: la tradizione artigiana e la costante innovazione tecnologica.

L’azienda importa direttamente dai migliori coltivatori di caffè verde, programmando gli approvvigionamenti di materie prime con accurate previsioni a lungo termine, che consentono di mantenere stabile e costante la qualità e il gusto unico del caffè Filicori Zecchini per tutto il corso dell’anno.

Le miscele Filicori Zecchini, inoltre, rispettano scrupolosamente il disciplinare tecnico dell’IEI – Istituto Espresso Italiano – e, dal 2004, possono vantare il prestigioso titolo di “Espresso Italiano Certificato”.

Filicori Zecchini è stata tra le prime torrefazioni italiane a capire l’importanza e investire sulla formazione; infatti, già dal 2001, diede vita al “Laboratorio dell’Espresso”, assicurando la possibilità di una adeguata formazione professionale a tutti i propri clienti. Nelle aule del Laboratorio (Bologna, Milano e New York), ogni anno, i migliori baristi professionisti insegnano le tecniche alla base della caffetteria, fino alla latte art e al caffè creativo e condividono le loro conoscenze sulle tendenze più recenti con più di milleduecento partecipanti ai corsi.

Per maggiori informazioni cliccare qui.

La storia dell’azienda

 L’azienda nasce a Bologna nel 1919, quando Aldo Filicori e Luigi Zecchini aprirono una bottega di caffè, in pieno centro storico. Erano guidati dal comune, forte desiderio di offrire ai propri clienti la migliore qualità possibile, una “qualità senza compromessi”. Così partirono dalla ricerca delle materie prime, dal caffè verde, e studiarono il segreto per la tostatura perfetta, iniziando così la produzione di un caffè straordinario e unico. I riconoscimenti non tardarono ad arrivare, tanto che nel 1933, grazie ad un storico accordo, Filicori Zecchini divenne Fornitore Ufficiale alla Casa Reale di Savoia.

A metà degli anni ’60, Giovanni Filicori arrivò alla guida dell’azienda, creando le basi per l’attuale successo. Giovanni ha saputo trasformare un piccolo negozio artigianale in un’industria prospera, fondata sull’etica del lavoro. Sotto la sua guida, sono stati fatti importanti investimenti in nuove tecnologie e, in un’epoca in cui – senza computer e Internet – le comunicazioni erano molto difficili, sono stati creati rapporti commerciali internazionali con fornitori di caffè verde in Brasile, Colombia, India, Costa Rica e molti altri paesi, alcuni dei quali durano ancora oggi.

Le relazioni commerciali di lunga durata, stabilite da Giovanni Filicori, sono uno dei segreti che hanno permesso all’azienda di assicurare ai propri clienti i migliori standard di qualità, costanti nel tempo

Scomparso nel 2020, Giovanni Filicori resta il principale punto di riferimento dell’azienda. Ha insegnato a far funzionare al meglio l’attività, il rispetto dei valori etici del lavoro, la ricerca della migliore qualità possibile senza compromessi e, ultimo ma non meno importante, i modi per innovare l’azienda e migliorarla costantemente. Ha insegnato che ogni generazione non deve gestire l’azienda per il proprio arricchimento, ma deve lavorare per assicurare il futuro a quella che seguirà.

Alla fine degli anni ’80, grazie all’arrivo di Costanza Filicori e Luigi Zecchini, quella che fino a quel momento era un’azienda prevalentemente regionale iniziò ad operare in tutta la penisola e ben presto iniziarono le prime esportazioni.

Filicori Zecchini è tra le prime torrefazioni italiane a capire ed investire sulla formazione, infatti già dal 2001 nacque il “Laboratorio dell’Espresso”, dando la possibilità di una adeguata formazione professionale a tutti i propri clienti. Nelle aule del Laboratorio, ogni anno, i migliori barman professionisti insegnano le tecniche del caffè creativo e condividono le loro conoscenze sulle tendenze più recenti con più di mille partecipanti ai corsi.

La costante ricerca della qualità non si ferma, nel 2004 l’azienda ottiene la prestigiosa certificazione dell’Istituto espresso italiano, un grande successo e una grande responsabilità nei confronti dei clienti

Essere selezionati dall’Iei significa garantire un controllo accurato su tutte le fasi produttive e seguire le rigide linee guida dell’Espresso Certificato, definite dall’Istituto.

Nel 2009 Luca Filicori, nipote di Aldo Filicori, crea il primo franchising. L’idea è semplice: combinare lo stile unico del design italiano con il migliore caffè creativo, offrendo un servizio di altissima qualità e, naturalmente, il gusto inimitabile dei prodotti Filicori Zecchini. È l’inizio di 17 importanti partnership a livello mondiale, da New York a Constanţa, in Romania.

Oggi, dopo aver festeggiato nel 2019 il prestigioso traguardo del primo centenario, i nipoti sono ancora costantemente impegnati a produrre qualità e a superare con energia ed entusiasmo le numerose sfide che il mercato pone, forti anche delle molte importanti collaborazioni strette con associazioni di categoria e scuole di cucina e pasticceria.

Illa: sottoscritto atto definitivo d’acquisto di Aeternum da Bialetti

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gruppo Bialetti industrie illa nuo
Il celebre omino coi baffi del logo Bialetti

L’azienda leader nella produzione di pentolame in alluminio con rivestimento antiaderente Illa S.p.A. ha sottoscritto l’atto di acquisto da Bialetti Industrie S.p.A. del 100% delle quote della società Aeternum S.r.l. Bialetti Industrie aveva già in precedenza annunciato la cessione del ramo aziendale Aeternum a Illa per 3,8 milioni (ne abbiamo parlato qui).

Leggiamo di seguito la prima parte dell’articolo pubblicata sul portale d’informazioni Largo Consumo.

Illa sottoscrive l’atto di acquisto di Aeternum da Bialetti

MILANO – Illa S.p.A., azienda leader nella produzione e commercializzazione di pentolame in alluminio con rivestimento antiaderente, quotata al Mercato Euronext Growth Milan di Borsa Italiana S.p.A., comunica di aver sottoscritto l’atto definitivo di acquisto da Bialetti Industrie S.p.A. del 100% delle quote della società neocostituita Aeternum S.r.l. relativa al ramo d’azienda costituito dal complesso di beni funzionali all’approvvigionamento, distribuzione e commercializzazione di prodotti a marchio Aeternum.

Per leggere la notizia completa basta cliccare qui

Starbucks sceglie Bari per il primo store in Puglia e crea 25 posti di lavoro

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L'esterno del nuovo store di Starbucks a Bari (immagine concessa)

BARI – Il primo store Starbucks in Puglia inaugurerà al pubblico il 27 luglio a Bari, nella centrale via Argiro. L’apertura, in partnership con Percassi, partner licenziatario esclusivo del brand in Italia, porterà all’assunzione di 25 nuove risorse. Situato sulla costa adriatica, nella storica città portuale di Bari, il nuovo store si trova a pochi passi dall’Università degli Studi Aldo Moro e a solo dieci minuti dal lungomare.

Il nuovo store Starbucks in Puglia

Il design del negozio trae ispirazione dalle forme, dai tessuti e dalle tinte dell’architettura della Città Vecchia. Il celebre artwork raffigurante la sirena di Starbucks strizza così l’occhio al patrimonio nautico di Bari.

Con una superficie di quasi 120 mq e 28 posti a sedere all’interno, oltre a un dehor esterno di 30 mq con 24 sedute, il nuovo store offre a clienti e curiosi un’atmosfera calda e accogliente, adatta sia a famiglie e amici per ritrovarsi, sia per chi cerca un luogo tranquillo per lavorare o rilassarsi.

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L’interno del nuovo store (immagine concessa)

Il menù offre un’ampia scelta di cibo e bevande adatte ad ogni occasione, dal Summer Menu alla linea Oleato con olio extravergine d’oliva dal gusto sofisticato. Starbucks propone anche una variegata proposta di specialità dolci e salate: sandwich, dessert e prodotti da forno, golosi e genuini.

In occasione dell’inaugurazione dello store, Starbucks devolverà una parte del ricavato dei primi quattro giorni di apertura a Retake, associazione che promuove sul territorio nazionale azioni di rigenerazione urbana e cura del bene comune. La sede di Bari è attiva da anni nell’attività di clean up in spiaggia e di recupero del territorio cittadino, nonché nella riqualificazione di beni pubblici.

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L’interno del nuovo store (immagine concessa)

Matteo Morandi, ceo di Starbucks Italy, ha commentato: “La partnership tra Percassi e Starbucks prosegue per garantire una presenza sempre più capillare in Italia. Lavoriamo quotidianamente per ripagare la fiducia di tutti i clienti che si sono appassionati al brand americano e far scoprire a sempre più persone tutto il gusto dell’esperienza Starbucks”.

Vincenzo Catrambone, general manager di Starbucks Italia, ha aggiunto: “La splendida Puglia accoglie il primo negozio nella suggestiva cornice di Bari. Il marchio americano con il supporto di Percassi ha raggiunto, in cinque anni, alcuni tra i migliori luoghi che la nostra penisola offre, sempre nel pieno rispetto del territorio e sostenendo l’economia locale con l’assunzione di nuove risorse qualificate per ogni nuova apertura”.

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Il bancone (immagine concessa)

Le sorprese in casa Starbucks non finiscono mai: nuove aperture nelle città più belle d’Italia sono previste entro la fine dell’anno, stay tuned.

Indirizzo: Via Argiro 112, 70121 BA

Orari: lunedì-domenica dalle 7.00 alle 21.00

La scheda sintetica Starbucks Coffee Company

Dal 1971, Starbucks Coffee Company è impegnata nell’approvvigionamento etico e nella torrefazione di caffè Arabica di alta qualità. Con oltre 33.000 negozi in tutto il mondo, oggi Starbucks è il primo torrefattore e rivenditore di specialità caffearie al mondo. Grazie al nostro impegno costante per l’eccellenza e i nostri valori, portiamo l’unicità della Starbucks Experience nella vita di tutti i nostri clienti attraverso ogni singolo caffè.

La scheda sintetica di Percassi

Percassi è una società le cui attività comprendono lo sviluppo e la gestione di reti commerciali in franchising di importanti marchi (come Gucci, Armani Exchange, Saint Laurent, Nike, Jordan, Victoria’s Secret, Bath&Body Works, Lego, Garmin in ambito fashion-beauty e consumer, e Starbucks nel food). Percassi è anche attivo nella gestione di brand propri (KIKO Milano, Womo e Bullfrog nel settore della cosmetica, Atalanta in ambito sportivo, Da30Polenta nel food). Nel settore della ristorazione Percassi gestisce inoltre, in partnership con il Gruppo Cremonini, i brand Wagamama, Casa Maioli e Caio Antica Pinza Romana.

Percassi opera anche in ambito real estate per la realizzazione di importanti progetti immobiliari nel settore commerciale e direzionale. Per ulteriori informazioni basta cliccare qui.

Aperte le iscrizioni alla sfida mixology Lady Amarena Italia 2023: iscrizioni fino al 23/10

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Il logo di Lady Amarena (immagine concessa)

BOLOGNA Dal Piemonte alla Puglia, dalla Sardegna al Trentino, e via via da ogni angolo del Paese, le più forti bartender italiane sono chiamate ai nastri di partenza del concorso che dal 2015 ha dato il giusto riconoscimento alla presenza femminile in un mestiere tradizionalmente considerato appannaggio maschile.

Riparte così Lady Amarena Italia, che si alterna all’edizione all over the world in programma nel 2024, in tempo per completare le varie edizioni nazionali che, in parallelo con quella italiana si svolgono nel Mondo. L’ultima finale internazionale, il 20 settembre 2022, ha visto, infatti, la partecipazione di 14 ladies, in rappresentanza di altrettante nazioni: Regno Unito, Austria, Svizzera, Polonia, Cipro, Germania, Spagna, Romania, Grecia, Italia, Nigeria, Filippine, Corea del Sud, Singapore.

Ci sarà tempo fino al 23 ottobre per candidarsi alla finale italiana collegandosi al sito e caricando la ricetta del proprio cocktail che dovrà prevedere alcuni best seller Fabbri 1905 come il Marendry Bitter all’Amarena, lo sciroppo di Amarena Fabbri e la novità il Fabbri Dry Gin, accompagnata da foto e video.

E poi non rimarrà che sognare di essere selezionate per presentare il proprio cocktail davanti alla giuria del concorso nella “Notte delle Stelle”: così si chiamerà la serata finale di elezione di Lady Amarena Italia 2023 che avrà luogo a Roma il 28 novembre al Marriot Park Hotel. Esattamente tra due eventi iconici del settore: il Convegno nazionale Aibes* (27 e 28 novembre) e il nazionale Iba* (29 novembre e primo dicembre).

Una serata di vero spettacolo perché le 10 finaliste dovranno, rigorosamente in diretta e in lingua inglese, mettere alla prova non solo l’abilità nella miscelazione e la loro creatività, ma anche la capacità di raccontare e conquistare il pubblico dei grandi locali tempio della mixology.

Così come hanno dimostrato di sapere fare le Ladies ospiti d’onore della serata finale, “le Stelle”: Linh Nguyen Lady Amarena International 2023, Federica Geirola, Lady Amarena Italia 21-22, Noemi Marras Lady Amarena Switzerland 2021 – 2022, Jessica Fletcher Lady Amarena Spain 2021 – 2022.

La storia di Lady Amarena

Dal 2015 Lady Amarena è l’unico evento internazionale riservato alle professioniste della mixology.

Lady Amarena nasce nel 2015 per celebrare il centenario di Amarena Fabbri, la cui ricetta fu ideata proprio da una donna, Rachele Fabbri, moglie del fondatore di un’azienda che ha sempre fatto della valorizzazione delle competenze femminili un elemento di forza. Le donne sono un volano anche in un campo, quello del bere miscelato, tradizionalmente presidiato dagli uomini, che oggi, anche grazie a una sempre più massiccia presenza rosa, attraversa una rapida evoluzione.

Intento dell’iniziativa è anche accendere i riflettori sul presente e sul futuro del settore, dare nuova carica di innovazione, creatività e voglia di sperimentare ai banconi dei bar anche grazie alla particolare sensibilità femminile nei confronti di mode e tendenze nel beverage.

Tra le tendenze che emergono dall’osservatorio privilegiato di Lady Amarena, l’affermarsi di un approccio moderato nel bere, capace di attrarre un pubblico ampio e giovane e di esaltare l’aspetto più sociale, oltre a quello estetico, del bicchiere.

*Aibes Associazione italiana Barmen

*Iba International Bartenders Association

I narratori dello zucchero: un’analisi sensoriale di Altromercato

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L'analisi sensoriale degli zuccheri equosolidali di Altromercato (immagine concessa)

MILANO – Altromercato, prima realtà di Commercio equo e solidale in Italia e seconda al mondo, ha affidato a Good Senses, società italiana specializzata in analisi sensoriale per la ricerca & sviluppo e per il marketing e al Centro Studi Assaggiatori con il contributo e del Disaa (Dipartimento di scienze agrarie, alimentari e agro-ambientali) dell’Università di Pisa l’analisi sensoriale di 6 zuccheri equosolidali.

L’analisi sensoriale di Altromercato

Altromercato è una realtà nativa sostenibile che da sempre pone il consumatore davanti a una scelta: “Consumi o Scegli?”. Una scelta dietro la quale si nascondono svariati elementi dalla salvaguardia del pianeta, agli ingredienti equi e solidali alle storie di riscatto sociale e ambientale dei produttori dei singoli prodotti in oltre 40 paesi.

Un’analisi dell’identità sensoriale che ha permesso di comprendere da vicino le caratteristiche di ogni singolo zucchero: dalla dolcezza all’intensità olfattiva, dalla saturazione del colore alla tostatura.

L’analisi ha fornito informazioni riguardo gli abbinamenti, l’origine e metodi di lavorazione, e ha aiutato a comprendere le specificità di ogni zucchero e le sue caratteristiche. Il tutto finalizzato a capire come esista uno “zucchero amaro per chi sfrutta”.

“Altromercato da anni costruisce filiere etiche e promuove un mercato più giusto nei confronti del pianeta e dei produttori. Attraverso l’analisi sensoriale dei nostri zuccheri di canna vogliamo dimostrare come il nostro zucchero non si debba descrivere solo in base alla sua dolcezza ma esprima diverse caratteristiche e differenze aromatiche che lo rendono un alimento e ingrediente pregiato.” afferma Valeria Calamaro, responsabile marketing e sostenibilità di Altromercato.

Calamaro continua: “L’analisi sensoriale sui nostri zuccheri biologici equosolidali dimostra che ogni zucchero può essere abbinato diversamente a seconda delle sue caratteristiche organolettiche. Ed è proprio nella differenza che sta la nostra forza: ogni zucchero è unico come ogni luogo e ogni storia di riscatto dei nostri produttori.”

Nella pagina web è possibile studiare da vicino ogni tipo di zucchero equosolidale, dalla sua origine all’aspetto fisico, dal metodo di lavorazione ai possibili abbinamenti in cucina, scoprendo l’identità sensoriale di ogni singolo granello.

L’analisi sensoriale sugli zuccheri biologici equosolidali di Altromercato ha evidenziato che ogni zucchero può essere abbinato diversamente a seconda della propria identità sensoriale.

La scheda sintetica di Altromercato

Altromercato impresa sociale soc. Coop. è la principale realtà di Commercio equo e solidale italiana e tra le più grandi al mondo. È un’organizzazione formata da 91 soci e più di 200 botteghe che gestisce da 35 anni rapporti con 140 gruppi di produttori in oltre 40 paesi, nel Sud e nel Nord del mondo. Il lavoro di oltre 450 mila contadini e artigiani viene rispettato ed equamente retribuito, perché si basa su una filiera trasparente e tracciabile, che tutela i produttori, l’ambiente e garantisce la qualità dei prodotti.

Altromercato propone prodotti che hanno una caratteristica comune: sono buoni per chi li sceglie e per chi li produce. La sua gamma si compone di prodotti alimentari, molti dei quali biologici, anche freschi e una selezione di prodotti tipici italiani – Solidale Italiano, una linea di igiene e cosmesi naturale – Natyr, articoli di artigianato per la casa e ricorrenze On Earth Ethical Home, abbigliamento e accessori della linea di moda etica On Earth.

Le principali referenze sono presenti nello shop online, in 1500 punti vendita della Grande distribuzione, 2000 negozi specializzati bio, oltre che in ristoranti, mense scolastiche, bar ed erboristerie, Gruppi di acquisto solidale.

Con Altromercato si alimenta un’economia sana, un circolo virtuoso – dal produttore al consumatore – che dura da 35 anni, uno stile di vita sostenibile per tutti.

Andrej Godina e Mauro Illiano sul convegno di Simonelli Group e del Consorzio promozione caffè: come può cambiare il mercato?

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Il convegno di Consorzio promozione e Simonelli Group (immagine concessa)

BELFORTE DEL CHIENTI (Macerata) – Venerdì 30 giugno si è svolto il convegno “Il mercato del caffè: cosa succede, cosa può cambiare” nella sede del Campus Simonelli Group a Belforte del Chienti; incontro organizzato dal Consorzio Promozione Caffè e dall’azienda Simonelli Group, che ha visto la partecipazione di oltre cento invitati. Ha moderato la mattinata la giornalista e conduttrice Rai Francesca Romana Elisei presentando ospiti ed esperti prestigiosi di fama nazionale come Cosimo Finzi, direttore Astra Ricerche, Maurizio Mutti di GFK Consumer Panel Cluster Lead, Rossella Sobrero Presidente di Koinètica, Gruppo promotore Salone della CSR e il professor Gian Luca Gregori Rettore dell’Università Politecnica delle Marche.

Il convegno “Il mercato del caffè: cosa succede, cosa può cambiare”

La domanda a cui tutti i relatori hanno cercato di dare risposta, ovvero se il mercato del caffè può cambiare, ha trovato un unanime riscontro: sì. Quello che è certo è che il mondo del caffè italiano si presenta dopo la pandemia in una situazione di difficoltà e profonda crisi ma le luci che ci sono all’orizzonte sono decisamente incoraggianti.

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Andrej Godina al convegno di Consorzio promozione caffè e Simonelli Group (immagine concessa)

Michele Monzini, presidente del Consorzio promozione caffè, ha aperto i lavori del convegno sottolineando quanto la bevanda caffè sia stata in questi ultimi anni elevata a bevanda salutare, superando i vecchi retaggi del passato, che la definivano spesso come una droga o una bevanda di cui bisognava diminuirne i consumi. Oggi il caffè fa bene, è una bevanda che apporta una dose di caffeina in grado di fornire tanti e buoni effetti fisiologici.

Andrej Godina racconta alcuni spunti interessanti emersi durante il convegno:

“Gli interventi dei relatori hanno sottolineato quanto il caffè oggi sia una bevanda indifferenziata: il consumatore infatti non è in grado di percepire la differenza qualitativa tra una tipologia e un’altra. In questa cornice, l’industria del caffè ha un grande margine di sviluppo che parte da una maggiore formazione dei baristi e degli intermediari, per arrivare alla fine a quella del consumatore. Il paradosso nel quale il caffè venduto al bar oggi vive è quello della regola dell’uno: una sola marca, un solo tipo e un solo prezzo”.

“E se ciò non basta, il prezzo del caffè è inferiore anche rispetto a quello della porzione d’acqua, la classica bottiglietta. Questa sconcertante evidenza deve far riflettere: l’acqua non ha flavore, non ha la dose di caffeina, non necessita di alcun tipo di preparazione al momento, eppure costa più dell’espresso”.

“La Guida dei caffè e delle torrefazioni d’Italia si inserisce perfettamente in tutte le presentazioni dei relatori, infatti è ad oggi l’unico strumento in mano all’intermediario e al consumatore in grado di guidare la scelta di acquisto”.

“Sfogliando la Guida del Camaleonte, infatti, è possibile evidenziare uno storytelling di filiera grazie alla distribuzione geografica delle torrefazioni su tutto il territorio nazionale, alla caratterizzazione del flavore delle singole referenze di prodotto, alla diversa interpretazione di ogni caffè in base al suo metodo di estrazione, il suo stile di tostatura o la sua qualità in termini di materia prima”.

“La Guida guarda anche alla formazione e infatti dedica un’intera sezione alla Scuole di Formazione, così come esordisce con dei paragrafi culturali in grado di ragguagliare tutti gli appassionati su specifici temi, il cui focus varia ogni anno. Ecco che la Guida è già oggi uno strumento che risponde a tante necessità del settore caffè per uscire da una zona di confort fatta di un prodotto sostanzialmente indifferenziato”.

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La Guida dei caffè e delle torrefazioni d’Italia (immagine concessa)

“Oggi la comunicazione dei prodotti e di filiera, su qualsiasi argomento e ancora di più in quello relativo alla sostenibilità, deve essere trasparente, semplice e coerente. A volte capita di vedere slogan o comunicazioni fatte con un’enfasi eccessiva e con un contenuto che talvolta sfocia nel greenwashing. La classe imprenditoriale del mondo del caffè è a volte impegnata nella frenetica risoluzione dei problemi urgenti del quotidiano e non riesce a elaborare un focus consapevole rispetto a una strategia di lungo termine che dovrebbe guidare le scelte, anche quelle piccole, nel quotidiano”.

Sul tema si esprime anche Mauro Illiano, curatore insieme ad Andrej Godina della Guida dei caffè:

“Viviamo in un mondo proiettato verso la disponibilità globale delle informazioni, la tracciabilità di ogni filiera, la necessità di porre gli abitanti del pianeta nella condizione di esprimere un consenso cosciente di ogni atto di consumo. Tutto questo ad oggi è però vero solo in maniera virtuale, poiché chi beve caffè non è al passo con i tempi.

È compito dell’intero comparto, di chi produce caffè, di chi ne favorisce il commercio, di chi ne scrive le regole e dell’intera comunità scientifica in cui includo anche il nostro team Camaleonte, di favorire la divulgazione delle corrette informazioni in grado di porre operatori e consumatori in una nuova condizione di conoscenza. Cosciente che il processo prenderà del tempo e costerà grande applicazione, sono persuaso che se ci muoveremo tutti nella medesima direzione il mondo del caffè conoscerà negli anni a venire una vera e propria rinascita”.

Il messaggio conclusivo del convegno è quindi incoraggiante: ci sono spazi di crescita del settore nei consumi in alcune categorie di consumatori, c’è la necessità di rimodellare l’esperienza di consumo e renderla capillarmente disponibile sul territorio, c’è maggiore bisogno di azioni concrete di sostenibilità accompagnate a un nuovo modo di comunicarle, c’è bisogno di una formazione imprenditoriale di una Academy di settore.

La Guida dei caffè e delle torrefazioni d’Italia è stata consegnata a tutti i partecipanti del convegno con la speranza che possa essere utilizzata da parte degli operatori di settore quale strumento di divulgazione della cultura di prodotto.

illycaffè: ricavi 1° semestre a +5% rispetto al 2022, +16% negli Usa, horeca cresce +27%

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Cristina Scocchia, amministratore delegato di illycaffè (immagine concessa)

MILANO – Il Consiglio di amministrazione della illycaffè S.p.A. ha approvato il resoconto intermedio di gestione relativo al primo semestre del 2023. Cristina Scocchia, amministratore delegato di illycaffè, ha commentato: “Siamo soddisfatti dei risultati del primo semestre 2023. La crescita in tutti i principali mercati, in particolare negli Stati Uniti e nei paesi chiave della zona Euro, dimostra l’efficacia delle strategie declinate nel piano industriale. A livello di canale, si registra una forte spinta dell’out-of-home (+16%), confermando la nostra posizione di leadership nel segmento super-premium”.

illycaffè: primo semestre 2023 in positivo

Scocchia continua: “Abbiamo deciso di accelerare in Cina e sono felice di annunciare che abbiamo appena finalizzato un accordo di distribuzione esclusiva per tre anni con il gruppo Hangzhou Onechance Tech (Chancemate), quotato sulla borsa di Shenzen con una capitalizzazione di oltre 800 milioni di euro. Grazie a questa partnership rafforzeremo la nostra presenza nei canali Home, in particolare nell’on-line, con l’obiettivo di triplicare il nostro business nell’arco di piano”.

I ricavi consolidati di illycaffè nel primo semestre del 2023 hanno registrato un incremento del 5% rispetto al 2022, con un risultato particolarmente positivo negli Stati Uniti (+16%) che crescono in tutti i principali canali distributivi e nonostante un impatto cambio sfavorevole.

In particolare, il canale horeca ha registrato un tasso di crescita del 27% sostenuto da un tasso di acquisizione di nuovi clienti a doppia cifra e da un trend di costante incremento dei consumi medi per cliente. Il canale degli e-tailers ha registrato una crescita del 20% principalmente trainata da Amazon.

La redditività del Gruppo è risultata in aumento del 21% rispetto all’anno precedente, grazie ad una crescita organica in tutti i principali mercati e ad una maggiore efficienza operativa.

La scheda sintetica dell’azienda

illycaffè è un’azienda familiare italiana fondata a Trieste nel 1933, che da sempre si prefigge la missione di offrire il miglior caffè al mondo. Produce un unico blend 100% Arabica, combinando nove delle migliori qualità con un costante orientamento all’innovazione.

La creazione nel 1991 del “Premio Ernesto Illy per il caffè espresso di qualità” in Brasile, e poi nel 2017 dell’“Ernesto Illy International Coffee Award”, hanno simboleggiato l’impegno a favore dei coltivatori, a cui illy riconosce un premium price per il caffè di qualità. Dal 2013 l’azienda, presente in oltre 140 paesi, è inserita tra le World’s Most Ethical Companies.

Società Benefit di diritto italiano dal 2019, nel 2021 illy è stata la prima azienda italiana del caffè ad avere ottenuto la certificazione internazionale B Corp, che riconosce i più alti standard di performance sociale e ambientale.

Nel 2022 l’azienda ha impiegato 1230 persone e ha registrato ricavi consolidati pari a €567,7 milioni. Nel 2021 Rhône Capital è entrato nel capitale di illycaffè con una quota di minoranza per accompagnare l’azienda nel percorso di crescita internazionale.

Jde Peet’s acquisirà le attività del caffè e del tè di Grupo Jav, quarto competitor brasiliano

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Jde Peet's
Il logo di Jde Peet's

MILANO – Jde Peet’s, numero uno mondiale pure-play nel settore del caffè e del tè, prosegue la sua espansione nel mercato globale. Il colosso olandese ha infatti annunciato, lunedì 24 luglio, un accordo per l’acquisizione delle attività del tè e del caffè di Grupo Jav, quarto competitor nel mercato brasiliano del caffè.

Tale operazione arricchisce lo sterminato portafoglio del gruppo olandese di nuovi marchi – tra cui, Café Maratá, Café Puro e Chá Maratá – entrambi molto forti nel nord del Brasile.

L’acquisizione comprende due stabilimenti di produzione e una capillare rete distributiva, che danno complessivamente lavoro a 1.200 dipendenti.

Grupo Jav è insediata stabilmente da anni nella top five dell’industria del caffè del Brasile, in termini di volumi venduti, stando alle statistiche di Abic, l’Associazione brasiliana dell’industria del caffè.

Jde Peet’s è attualmente il numero due del mercato brasiliano del caffè – con marchi del calibro di Café Pilão, Café do Ponto e l’OR – alle spalle del solo Grupo 3corações, una joint-venture compartecipata al 50% dalla locale São Miguel e dagli israeliani di Strauss, che è stata rinnovata, l’anno scorso, per altri vent’anni.

Sempre secondo Abic, i consumi brasiliani di caffè sono stati l’anno scorso di 21,3 milioni di sacchi, al di sotto del massimo storico di 22 milioni raggiunto nel 2017.

L’operazione è soggetta all’ approvazione delle autorità competenti e alle altre condizioni usuali di chiusura. La transazione avverrà in contanti, per un importo non precisato. Il closing è previsto nel 2024.

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Host 2023 hub di conoscenze con un palinsesto di oltre 800 eventi, a Rho Fiera, 13-17/10

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Host fa il suo ritorno dal 13 al 17 ottobre (immagine concessa)

MILANO – È da sempre la manifestazione di riferimento per scoprire in anteprima prodotti e progetti innovativi e sostenibili, oltre che per far incontrare domanda e offerta nelle filiere dell’ospitalità professionale. E nelle ultime edizioni – la numero 43 è in programma a fieramilano a Rho dal 13 al 17 ottobre prossimi –  HostMilano è anche diventata sempre più anche un hub di conoscenze che anticipa i trend, presenta dati, coinvolge i visitatori in appassionanti sfide e campionati grazie a un palinsesto di oltre 800 appuntamenti.

Così come nel percorso espositivo, sarà protagonista l’innovazione sostenibile declinata in eventi che rispondono alle richieste diversificate degli operatori, dai campionati e gli show-cooking fino ai convegni e seminari e l’aggiornamento professionale.

Smart Label: oltre i trend a Host

Spicca nel programma la cerimonia di premiazione di Smart Label – Host Innovation Award, il riconoscimento promosso da HostMilano e Fiera Milano in partnership con POLI.design e patrocinato da ADI – Associazione per il Disegno Industriale che, in sole sei edizioni, è diventato il riferimento globale per le innovazioni che marcano un reale cambiamento nel settore.

 

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Smart Label (immagine concessa)

Lo testimoniano anche gli importanti numeri della partecipazione: sono 157 le candidature dall’Italia e dall’estero. La tecnologia è l’aspetto più innovativo nel 40% delle proposte, mentre per oltre il 23% è la sostenibilità. E se protagonisti restano i prodotti (quasi il 90% del totale), sempre più si affacciano all’Host Innovation Award anche concept, design, app e software.

Durante la manifestazione, non soltanto verranno premiati i vincitori in un cerimonia ufficiale, ma le proposte saranno anche esposte nell’area dedicata SMART Products, un vero e proprio palcoscenico per l’innovazione di punta, e inserite in una pubblicazione  ad hoc, l’Index di Smart Label.

Host: ristorazione professionale e arte bianca si preparano al futuro

Nella ristorazione in primo piano l’aggiornamento professionale. Gli eventi di Smart Food – Smart Chefs – Smart Future rappresenteranno un percorso tra ingredienti, persone e sostenibilità delineato da Apci – Associazione professionale cuochi italiani dove grande protagonista sarà Apci Chef Lab, l’evoluzione “smart” della Nazionale APCI Chef Italia. Le grandi sfide della ristorazione – quali transizione digitale, sostenibilità, competenze – saranno poi discusse nei workshop di Fipe – Federazione Italiana Pubblici Esercizi.

E ancora, l’Academy 2023 a cura di Fic – Federazione italiana cuochi proporrà masterclass, formazione e incontri istituzionali mentre i visitatori potranno dialogare con consulenti, progettisti e produttori FCSI – Foodservice Consultants Society International in un’ampia cucina professionale, sale per seminari e riunioni e una lounge.

Anima Confindustria Meccanica Varia con le sue associazioni e con Efcem Italia darà inoltre vita a una vera e propria Food-Technology Lounge con un ricco calendario di incontri, con aggiornamenti tecnico-normativi, appuntamenti business e approfondimenti sui trend di mercato.

Accanto agli show-cooking a cura di A.P.Pa.Fre. – Associazione produttori pasta fresca della Piccola e Media Impresa per la pasta – con la testimonial Paola Naggi, Miglior chef donna d’Italia anno 2018 – nel bakery spiccano i grandi campionati quali il Campionato europeo della pizza, organizzato dalla rivista Pizza e Pasta Italiana, e il Campionato mondiale del panettone a squadre promosso dall’Accademia dei maestri del lievito madre e del panettone italiano.

Dal bar alla pasticceria, le sfide rivelano le nuove tendenze

Il dibattito ai più alti livelli sulle tendenze e le nuove tecniche per il settore pastry sarà a Pasticceria di lusso nel mondo by Iginio Massari: “il maestro dei maestri” ritorna dopo il grande riscontro dell’edizione 2021 con il suo hub dedicato alla pasticceria più creativa e innovativa, che ospiterà le dimostrazioni, le degustazioni e i talk di oltre venti tra i più importanti pastry chef della scena internazionale, tra i quali Michel Belen Albi, Markus Bohr, Pierre Marcolini, François Stahl e Andrea Zanin.

Le appassionanti sfide tra grandi maestri animeranno anche questa macroarea. Nel gelato-pastry, Fipgc – Federazione internazionale pasticceria gelateria cioccolateria  riporta a Host 2023 i suoi appassionanti campionati.

The World Trophy of Pastry Gelato and Chocolate vedrà 12 Nazionali sfidarsi in tre diverse categorie con, in contemporanea, gli Award degli Chef della Panificazione. Nella quarta edizione del Cake Designers World Championship si affronteranno squadre provenienti da Italia, Brasile, USA, Polonia, Belgio, Sri Lanka, Francia, Messico, Perù, Giappone, Cina e Malaysia, mentre sono Italia, Giappone, Cina, Perù, Colombia, Australia, Francia e Paesi Bassi le nazioni che si disputeranno il The World Trophy of Professional Tiramisù.

Nel mondo caffetteria, tornano gli eventi  a cura di cura di Aicaf – Accademia italiana maestri del caffè e Altoga – Associazione nazionale torrefattori e Importatori di caffè e grossisti alimentari.

Spiccano il format itinerante tra gli stand di Coffee Addition con Gianni Cocco e le challenge tra baristas: nel Gran premio della caffetteria italiana si affronteranno baristi, barman, addetti alla caffetteria provenienti non solo dall’Italia, ma anche dai Paesi associati Aicaf Croazia, Marocco e Messico mentre la Moka Challenge si distingue per essere una competizione aperta a tutti. Per la Lags Battle Italy/ World Lags Battle Altoga collabora con Latte Art Grading System per la semifinale nazionale italiana e poi le finali mondiali di un evento che coinvolge 50 Paesi.

L’aggiornamento per i professionisti del design

Alle anteprime sul progetto di domani offerte dal percorso espositivo si affiancheranno gli appuntamenti del palinsesto di eventi. Accanto a Smart Label, award trasversale ma di particolare rilevanza per quest’area, sempre in collaborazione con POLI.design i Design Talks saranno seminari di aggiornamento dedicati ad architetti ed esperti del settore ospitalità che spazieranno da temi quali l’esperienza utente, il design sensoriale e il wellness fino alle sfide della sostenibilità. Host si terrà a fieramilano dal 13 al 17 ottobre 2023.