martedì 02 Dicembre 2025
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Bologna: nessuna deroga per 265 dehors aperti ai tempi del Covid in centro

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Il settore del bar e della ristorazione (immagine: pixabay)

Il Comune di Bologna non ha rinnovato la deroga concessa a bar e ristoranti per i dehors aperti in epoca Covid. In totale sono state revocate 265 autorizzazioni su mille per lo spazio dei tavolini all’aperto dei locali in centro città. Leggiamo di seguito la prima parte dell’articolo pubblicato sul quotidiano Il Resto del Carlino.

Stop ai dehors: la decisione del Comune

BOLOGNA – Dehors, si torna all’antico. Dopo il boom di tavolini all’aperto ai tempi del Covid, il Comune tira il freno. A inizio luglio non ha rinnovato parte delle concessioni in deroga concesse a bar e ristoranti per far fronte ai cali di fatturato accumulati in pandemia. Su circa mille autorizzazioni ne sono state revocate 265 in centro: 163 sotto i portici e 102 sugli stalli sosta.

“Non abbiamo falcidiato i tavoli, abbiamo riportato le cose all’ordinario”, spiega Luisa Guidone, assessora al commercio, rispondendo alle domande dell’opposizione, secondo cui sarebbe stato meglio prorogare le deroghe almeno fino a fine estate, per consentire alle attività commerciali di sfruttare a pieno la bella stagione.

“Il 90% di chi ha dehors Covid ha anche concessione permanenti, che sono confermate – spiega Guidone –. E anche chi non ha un dehors permanente, se rispetta il regolamento comunale, potrà mantenerlo”.

Il centrodestra lancia l’allarme sui possibili contraccolpi occupazionali del mancato rinnovo delle concessioni.

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Gelato sospeso in tutte le gelaterie Don Peppinu: l’iniziativa dell’estate

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gelato sospeso
L'iniziativa del gelato sospeso (immagine concessa)

CATANIA – Da sempre per grandi e bambini estate è anche sinonimo di gelato. Alla frutta, alla crema o al cioccolato, questo fresco dessert può rappresentare una pausa rinfrescante mentre si chiacchiera o si passeggia, o un momento di convivialità con le persone care. Sebbene si tratti di qualcosa poco costoso, che sembrerebbe essere alla portata di tutti, purtroppo non sempre è così, soprattutto quando si tratta di prodotti di eccellenza, fatti in modo realmente artigianale. Per questo motivo, Don Peppinu, storica gelateria artigianale siciliana, lancia il gelato sospeso.

L’iniziativa del gelato sospeso di Don Peppinu

A Napoli esiste da sempre la nobile tradizione del caffè sospeso, in cui quando si va al bar a prendere un caffè si paga il proprio più un altro, lasciandolo a disposizione di chi vorrebbe prenderlo, ma non può permetterselo. Allo stesso modo, Don Peppinu farà lo stesso in tutte le sue botteghecontribuendo anche in prima persona a questa maratona di solidarietà.

Per tutta l’estate chi vorrà potrà lasciare un cono bimbo in sospeso, ma anziché pagarlo 2 euro, lo pagherà solo 1 euro. La differenza la metterà l’azienda stessa. Un modo per regalare una piccola gioia a tutti quei bambini che vorrebbero godere di un “Signor Calacauso”, uno dei gusti più amati firmati Don Peppinu, ma in quel momento i genitori avrebbero difficoltà a sostenere anche quella spesa.

“Crediamo talmente tanto in questa iniziativa che parteciperemo anche noi in prima persona, pagando il 50% di tutti i gelati sospesi. – Commenta Peppe Flamingomastro gelatiere di Don Peppinu, e nipote dello storico fondatore del gruppo di gelaterie artigianali, tra le più amate d’Italia – La nostra mission è quella di rendere felici le persone, e se si tratta di bambini, questo ci dà ancora più gioia”.

I punti vendita

Le botteghe di Don Peppinu sono a Catania, in Via Etnea 20/22‎; Ortigia (Siracusa), in Corso Giacomo Matteotti 39; a Marzamemi, Via Marzamemi 61; a Marina di Ragusa; in Piazza Malta 11; a Ragusa, presso il Centro Commerciale Ibleo, in Viale delle Americhe; a Marina di Modica, in Corso Mediterraneo 11; a Marzapani, in Contrada Addolorata Mola 39. Il laboratorio si trova a Modica, in Contrada Addolorata Mola 39. Don Peppinu ora è anche oltreoceano, con una bottega ad Hollywood (Miami), 2033 Hollywood Boulevard.

Dal nome del negozio alla localizzazione dell’e-commerce: 5 usi dell’IA per il business

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pineapple cocktail intelligenza artificiale
Immagini di pineapple cocktail generate con l'AI sulla piattaforma Midjourney (immagine concessa)

MILANO – L’intelligenza artificiale si è affermata nell’ultimo anno come strumento di supporto alle attività di comunicazione grazie alla diffusione di tecnologie di AI generativa che consentono di creare contenuti in modo automatico. Negli Stati Uniti il 29% dei giovani professionisti appartenenti alla Gen Z[1] dichiara di utilizzare tool di AI generativa come ChatGPT, seguiti a poca distanza dai Gen X (28%) e dai Millennials (27%).

In particolare, i settori in cui l’intelligenza artificiale è più utilizzata sono quelli del marketing e della pubblicità (37%), della tecnologia (35%) e della consulenza (30%)[2].

L’intelligenza artificiale nel business

A inizio 2023 l’uso di ChatGPT è esploso anche in Italia raggiungendo più di 9 milioni di interazioni[3], a dimostrazione dell’interesse da parte degli utenti per le opportunità dell’AI generativa. In questo scenario, SumUp – fintech attiva nel settore dei pagamenti digitali per business di ogni dimensione – ha identificato cinque modi in cui l’Intelligenza Artificiale può essere usata dagli esercenti per innovare le strategie di marketing e digitalizzare la propria attività.

“L’Intelligenza artificiale è una tecnologia presente in moltissimi strumenti che i commercianti utilizzano quotidianamente da anni: dai social media ai dispositivi di pagamento”, afferma Umberto Zola, Growth Marketing Lead di SumUp. “Tuttavia, nel 2023 abbiamo assistito a una vera e propria rivoluzione derivata dalla diffusione dei tool di AI generativa come ChatGPT, Bard e Midjourney”.

Zola continua: “La possibilità di creare immagini e testi in modo automatico ha acceso l’interesse degli esercenti ma, allo stesso tempo, ha portato alla diffusione in rete di deep fake, immagini false create dall’AI, e casi di violazione di copyright. Per chi gestisce un’attività è dunque importante conoscere le specificità di queste tecnologie per non incorrere nei rischi legati a un uso inconsapevole e, al contrario, utilizzarle efficacemente per la promozione e la gestione della propria attività”.

1) ChatGPT e Bard per creare il nome del locale o di un nuovo cocktail

Ideare il nome di un negozio, descrivere in modo affascinante i piatti del menù di un ristorante e creare uno storytelling originale legato alla storia del proprio business sono strategie utili per aumentare la riconoscibilità di un brand e fidelizzare la clientela.

I tool di AI generativa come ChatGPT o Bard di Google possono supportare gli esercenti grazie alla capacità di generare testi in modo automatico: utilizzando una semplice chat è possibile chiedere a ChatGPT di creare il nome di un locale specificando il tipo di cucina, domandare un consiglio sulla lista dei piatti o dei cocktail da mettere in menù e, per ognuno di questi, farsi supportare nella scelta di un nome creativo.

È quindi uno strumento utile in fase di brainstorming, ma non è adatto se si vuole ideare una ricetta o scrivere contenuti informativi: come specificato dalla stessa piattaforma, infatti, ChatGPT può generare informazioni su persone, luoghi e fatti inaccurate (dette “allucinazioni”) o non attuali perché la sua conoscenza è aggiornata al 2021.

Anche Bard, disponibile in Italia da metà luglio, ha le stesse funzionalità e gli stessi limiti: trattandosi, però, di uno strumento sviluppato da Google, attinge a tutte le informazioni indicizzate dal motore di ricerca e può quindi generare contenuti attingendo anche a dati di attualità.

2) Midjourney per la creazione di immagini social o per ispirazione

La comunicazione dei brand passa sempre di più attraverso la componente visiva: strumenti di text to image come Midjourney consentono di generare immagini in automatico e possono essere un utile supporto per esercenti e commercianti.

Anche se più complessi di ChatGPT, perché devono essere utilizzati in lingua inglese e richiedono un abbonamento, trovano sempre più utilizzi nel campo della ristorazione: ad esempio, il giornalista gastronomico tedesco Oliver Wagner[4] ha sperimentato l’uso di Midjourney per creare foto di piatti a partire da immagini esistenti che era necessario migliorare oppure generandole da zero.

Seguendo le istruzioni presenti direttamente nella piattaforma è possibile creare i cosiddetti “prompt”, ovvero le istruzioni testuali da dare al tool per generare immagini. Si può, ad esempio, creare “a pineapple cocktail” (un cocktail all’ananas), aggiungendo eventualmente anche uno stile: “a pineapple cocktail pixel art”.

Le immagini risultanti possono essere utilizzate per la comunicazione sui social, per realizzare la locandina di un evento oppure per fare la prova di resa di un impiattamento.

Nel caso in cui vengano pubblicate online o stampate in contenuti diffusi al pubblico, però, è sempre importante esplicitare che le immagini sono state create con l’Intelligenza Artificiale per evitare che vengano interpretate come immagini vere e quindi generare l’effetto deep fake. È bene inoltre non usare stili di artisti e fotografi famosi per non incorrere in problematiche legate al diritto d’autore.

3) DeepL per adattare menù ed e-commerce al linguaggio locale

Sempre più esercenti hanno l’opportunità di espandere il proprio mercato grazie a clienti esteri: l’unica barriera è quella linguistica. Anche in questo caso l’Intelligenza Artificiale può essere di supporto per migliorare la comunicazione e fare crescere il business di negozi fisici interessati ad attrarre i turisti o negozi online che vogliono espandere il proprio mercato oltre l’Italia.

In particolare, grazie all’AI è possibile non solo tradurre i contenuti ma anche localizzarli[5], ovvero adattarli alle specificità culturali legate a date, ore, espressioni idiomatiche, giochi di parole o emoji. È sufficiente inserire il testo in italiano all’interno di strumenti basati sull’AI come DeepL per localizzare i propri contenuti destinati ai materiali di marketing, ai social, siti web o ai menù per i turisti stranieri.

4) I chatbot per rendere più efficace la comunicazione con i clienti

Tra le applicazioni emergenti dell’Intelligenza Artificiale, i chatbot sono il trend del momento e possono essere usati non solo come supporto alla creatività ma anche per la comunicazione con i clienti a scopo di marketing o in supporto al customer service. Esistono infatti varie applicazioni che gli esercenti possono integrare all’interno dei propri canali proprietari per impostare con il cliente una “conversazione” empatica ed efficace grazie alla tecnologia di AI generativa.

I chatbot basati su AI generativa possono essere utilizzati per creare messaggi personalizzati, per rispondere alle domande degli utenti di un sito di ecommerce oppure per inviare contenuti mirati con promozioni e comunicazioni di nuovi prodotti. I chatbot sono una dimostrazione di come il rapido sviluppo dell’AI generativa trasformerà la comunicazione, avvicinando sempre più brand e utenti in ambiti come quello della ristorazione, dei negozi, dei viaggi o più in generale dei servizi.

5) Le tecnologie antifrode per pagamenti sicuri online e in negozio

L’integrazione dell’AI nei sistemi di pagamento digitale è estremamente diffusa. Sebbene non tutti gli esercenti ne siano consapevoli, nei sistemi di pagamento digitale sono spesso integrate tecnologie per la lotta alle frodi o per prevenire o bloccare utilizzi non autorizzati.

Esistono anche opportunità di applicazione dell’Intelligenza Artificiale nel servizio clienti e nell’autenticazione degli utenti. I dispositivi SumUp sono muniti di tecnologie antifrode in grado di rilevare modelli anomali nell’analisi di comportamento degli utenti.

Questi strumenti si basano su autenticazione biometrica e machine learning: l’Intelligenza Artificiale può utilizzare dati biometrici (impronte digitali, riconoscimento facciale o vocale) per un’autenticazione bancaria sicura; il machine learning è utilizzato per rilevare le acquisizioni di conti correnti individuando comportamenti insoliti dei clienti e per individuare e prevenire le frodi sulle carte di credito.

Questi strumenti, inoltre, monitorano le transazioni in tempo reale riuscendo ad adattarsi nel tempo all’evolversi di nuove minacce.

La scheda sintetica di SumUp

SumUp è l’azienda leader a livello mondiale nel settore della tecnologia finanziaria, con l’obiettivo di democratizzare il settore dei pagamenti digitali per i piccoli commercianti. Fondata nel 2012, SumUp è il partner finanziario di oltre 4 milioni di esercenti in più di 35 mercati nel mondo, aiutandoli ad avviare, gestire e far crescere la loro attività.

Attraverso la sua Super App, SumUp offre ai commercianti un conto e una carta aziendale gratuiti, un negozio online e una soluzione di fatturazione, oltre a pagamenti di persona e a distanza perfettamente integrati con i terminali per carte e i registratori di cassa SumUp.

Con l’intento di valorizzare il proprio successo per rendere il mondo un posto migliore, SumUp si è impegnata a donare l’1% del proprio fatturato a sostegno di cause ambientali e supporta progetti educativi e imprenditoriali a livello globale. Nel 2022 la società è stata riconosciuta come Top Global Employer per la comunità LGBTQ+ dallo Stonewall Workplace Equality Index. Per maggiori informazioni basta cliccare qui.

Note

[1] Statista 2023, Adoption rate of generative AI adoption in the workplace in the United States 2023, by generation

[2] Statista 2023, Rate of generative AI adoption in the workplace in the United States 2023, by industry

[3] Statista 2023, Number of interactions with OpenAI.com and ChatGPT among internet users in Italy from October 2022 to January 2023

[4] https://www.kochfreunde.com/en/2023/how-ai-generated-images-and-text-can-transform-the-restaurant-and-culinary-industries/

[5] DeepL, https://www.deepl.com/it/blog/ai-translation-improves-localization-strategies

Host 2023: innovazione sostenibile e tecnologia in primo piano

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Host
Host (immagine concessa)

MILANO – Interfacce intelligenti basate sull’AI e automazione che arriva fino ai robot. Soluzioni responsabili e sostenibili, che guardano all’economia circolare. Format diversificati che rispondono all’esigenza del consumatore di fare significative esperienze, in linea con il proprio stile di vita.

Host: soluzioni sostenibili al centro

L’innovazione sostenibile in tutte le sue sfaccettature torna sotto i riflettori a fieramilano a Rho dal 13 al 17 ottobre prossimi con HostMilano, la manifestazione leader mondiale per l’ospitalità professionale, il fuoricasa e il retail. A oggi sono 1.826 gli espositori registrati, dei quali il 40% internazionali da 50 Paesi: gli USA sono tra le aree extraeuropee più rappresentate accanto alla tradizionale presenza di produttori europei, in particolare, nell’ordine – oltre che dall’Italia – da Germania, Spagna, Francia, USA, Svizzera, Paesi Bassi e Regno Unito, a cui si aggiungono Turchia e Cina.

Espositori italiani e internazionali che, oltre alle migliaia di operatori professionali da tutto il mondo, incontreranno buyer selezionati e profilati direttamente da Fiera Milano e provenienti da 63 Paesi, in particolare da Canada, Usa, Centro-Sud America e dai Paesi del Golfo e con il grande ritorno dei Paesi asiatici. Un lavoro di individuazione e selezione, reso quest’anno ancor più incisivo grazie alla costante collaborazione con Ita/Ice Agenzia.

Una vivacità che riflette l’andamento sempre più positivo dell’ospitalità professionale, dai consumi fuori-casa, vicini a toccare nuovi record, a quelli relativi alla produzione di macchine e tecnologia per cucine e laboratori professionali: una recente ricerca di Future Market Insights stima che, solo per il food service equipment, quest’anno il valore del mercato globale sfiorerà i 44 miliardi di dollari, per toccare i 76 miliardi nel 2032 grazie a un incremento medio del +5,6%.

Quanto all’Italia, secondo l’Ufficio Studi AnimaAssofoodtec, il food service equipment Made in Italy ha chiuso il 2022 a 4.560 milioni di euro, +4,5%. Dati che confermano la centralità del prodotto italiano, che da solo rappresenta ben il 10% di tutto il mercato del food service equipment mondiale.

Host: tre macro aree per valorizzare le affinità di filiera

Consolidato il concetto espositivo, che coniuga una panoramica completa su tutta l’ospitalità professionale con gli approfondimenti verticali nei singoli settori, in un layout in tre macroaree che valorizzano le affinità di filiera tra comparti specializzati ristorazione professionale-bakery, pizza e pasta; caffè-tea, bar-macchine per caffè-vending, gelato-pastry; arredo-tecnologia e tavola.

In particolare, i settori afferenti al mondo bar e caffè costituiscono insieme il Sic, lo storico Salone internazionale del caffè dove sono presenti tutte le aziende italiane ed estere della filiera, dal caffè crudo alle torrefazioni ai metodi alternativi di estrazione fino alle macchine per la trasformazione del prodotto finito in infinite varietà di soluzioni per soddisfare una clientela che sempre più guarda alla bevanda nera come ad un terroir, trasformandola da commodity a vera e propria specialità, di cui conoscere provenienza, storia e sostenibilità.

Innovazione sostenibile al centro anche del palinsesto di oltre 800 eventi, appuntamenti che affrontano le esigenze del mercato passando dagli show-cooking alla formazione per architetti.

Spiccano le premiazioni di Smart Label – Host Innovation Award, il riconoscimento promosso da HostMilano e Fiera Milano in partnership con POLI.design e patrocinato da ADI – Associazione per il Disegno Industriale, che quest’anno vede 157 candidature dall’Italia e dall’estero. Numerose anche le competizioni internazionali, i convegni e gli show-cooking.

Di particolare rilievo Pasticceria di Lusso nel Mondo a cura di Iginio Massari, un hub della pasticceria più creativa e innovativa che ospiterà dimostrazioni, degustazioni e talk con oltre 20 tra i più importanti pastry chef della scena internazionale.

Oltre che tramite il contenuto sostenibile dei prodotti e progetti presentati nel percorso espositivo, HostMilano promuove la sostenibilità anche nella propria organizzazione nell’ambito della strategia ESG di Fiera Milano.

In particolare, la strategia prevede iniziative per l’utilizzo di energie rinnovabili, la riduzione dei consumi di acqua ed energia e il recupero dei materiali utilizzati negli allestimenti, e l’impegno a ridurre del 50% le emissioni di gas serra entro il 2030 in linea con l’iniziativa Net Zero Carbon Event di UFI – Global Association of the Exhibition Industry.

Tra i protagonisti di Host già registrati nei diversi settori, solo per citarne alcuni:

Ristorazione professionale a Host: Ali Group, Miele, Rational, The Middleby Group, Unox e Just Eat nel mondo delivery; Bakery-Pizza-Pasta: AB Mauri, Imperia & Monferrina, Polin, Tagliavini, Waico; Caffè-Tè: Costa Coffee (gruppo Coca Cola), IMA, Julius Meinl, Kimbo, Caffè Vergnano; Bar-Macchine Caffè: Bianchi Vending, Gruppo Cimbali, Gruppo Hoshizaki Brema, La Marzocco, SEB Group (WMF Schaerer Curtis); Gelato-Pastry: Babbi, Carpigiani, ISA, Milano Dispenser (Bras e Ugolini), Pregel, Unigrà – Master Martini; Arredo-Tecnologia: Calligaris, Costa Group, Deliverect, EMU, iPratico, La Bottega dell’Albergo, Pedrali, Tecnoarredamenti; Tavola: Abert – Broggi 1818, Arcturus Group (Sambonet, Rosenthal, Paderno, Ercuis & Raynaud), Bormioli Luigi, Degrenne, Steelite.

Ecco il distributore automatico da cui escono bottiglie riciclate con poesie dedicate a Rimini

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Una vending machine (immagine: Pixabay)

L’originale iniziativa parte dagli studenti del corso per operatori grafici della Fondazione Enaip Zavatta. La macchinetta è stata posizionata nell’ala moderna del museo della città, fruibile per i turisti e i riminesi. Leggiamo di seguito la prima parte dell’articolo pubblicato sul portale d’informazione Rimini Today.

Il distributori di poesie e aforismi a Rimini

RIMINI – Una macchina apparentemente come tante altre, con l’unica differenza che nelle bottiglie che escono una volta inserita la moneta, si trovano aforismi, scritti, poesie e disegni pensati e realizzati dalle studentesse e dagli studenti del corso per “operatori grafici” della Fondazione Enaip Zavatta di Rimini.

Sono stati proprio loro i protagonisti, insieme ai loro insegnanti, della presentazione della “macchina dei sogni”, posizionata nell’ala moderna del museo della città e, da oggi, fruibile per i turisti e i riminesi. A fare gli onori di casa la vicesindaca con delega alle politiche educative, Chiara Bellini e il direttore dei musei di Rimini, Giovanni Sassu presenti insieme al presidente della Fondazione Enaip Zavatta, Vittorio Betti.

“Bottigliette riciclate che una volta aperte mettono in contatto chi la riceve con i nostri sogni, i nostri pensieri, paure e sogni. L’idea ci è venuta guardando una vecchia macchina automatica inutilizzata, di quelle che distribuiscono bottigliette di acqua e bibite – spiegano le studentesse e gli studenti del corso Operatori grafici dell’Enaip Zavatta di Rimini – abbiamo pensato che la nostra scuola possa rinnovarsi anche nel modo di proporsi all’esterno, facendo conoscere il Centro Zavatta a tutti, abbattendo gli stereotipi che vedono il nostro come un contesto esclusivamente “pratico”, sottovalutandone la portata umanistica, artistica e relazionale. Noi siamo più di quel che si vede, noi siamo sorprendenti”.

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Entriamo da Kava Coffee Shop: “A Milano, c’è ancora lo spazio per gli specialty coffee di crescere”

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Ettore e Ivona, titolari di Kava Coffee (foto concessa)
Ettore e Ivona, titolari di Kava Coffee (foto concessa)

MILANO – Ettore e Ivona, titolari del neo nato Kava Coffee Shop a Milano, hanno deciso insieme di far partire un’attività in una città come Milano, dove gli specialty coffee rappresentano una realtà piuttosto affermata: ristorazione e caffetteria, in zona universitaria, si fondono in un unico locale che sta già riscuotendo un certo successo.

Lui con un passato da venditore di caffè tradizionale italiano, per conto di un’azienda da cui ha imparato molto, anche se, racconta Ettore “Pensavo naturalmente che l’espresso italiano fosse il top nel mondo. Poi viaggiando, mi sono accorto pian piano che esistevano cose diverse e più interessanti. Ho conosciuto lo specialty e da quel momento, bevo soltanto quello.”

Kava Coffee Shop: ma come mai aprire adesso una caffetteria che fa specialty a Milano, dove ormai non siete in pochi?

“Quando abbiamo visto questa occasione l’abbiamo colta al volo, proponendo però lo specialty coffee in versione soft: abbiamo infatti anche una miscela italiana per chi ancora fa fatica a spingersi su un prodotto così diverso da uno tradizionale.

Specialty e non solo (foto concessa)

Ogni mese serviamo vari micro roaster e diverse provenienze per trovare sempre qualcuno di nuovo che possa tornare e si interessi alla materia prima. Accogliamo tanto pubblico straniero che chiede e conosce già il caffè filtro.

Anche gli italiani ordinano l’americano e noi gli prepariamo – insegnando la differenza – il v60. Prepariamo anche molti matcha latte, golden milk, flat white, l’iced latte va tantissimo: ci siamo orientati su un’offerta più internazionale. Allo stesso modo, abbiamo realizzato il locale sullo stile minimale nordico, con colori chiari e un ambiente pulito. E poi, siamo sorridenti e pronti ad accogliere chiunque voglia entrare da Kava.”

E quindi che caffè ci raccontate?

“Il primo mese abbiamo venduto un Perù (per l’espresso) biologico e ora abbiamo un Ruanda (per il filtro) di Peacocks e ancora un Honduras (in espresso). Vendiamo a un euro e 20 l’House Blend (100%Arabica Honduras-Brasile), mentre lo specialty double shot a 2.50 e in mono a 1.50. Cerchiamo di guidare i clienti sul double shot.

Dentro Kava Coffee (foto concessa)
Dentro Kava Coffee (foto concessa)

Devo dire che il pubblico di giovani lo prova volentieri ma non sono in tanti che ritornano. Invece gli studenti stranieri si sono fidelizzati. Puntiamo molto anche per questo sulle bevande vegetali: vendiamo molto l’avena. Il cappuccino classico lo vendiamo a 1 euro e 70 e la variante vegetale ha un rincaro di 50 centesimi.

Adesso siamo in attesa di ricevere da Garage Coffee Brothers dei campioni per scegliere qualcosa per i prossimi mesi, insieme a Hat Caffè. Abbiamo le porte aperte e vogliamo provare diverse cose. All’estero ancora non ci siamo rivolti per quanto riguarda la fornitura, ma già in Croazia – mia moglie è originaria di lì – abbiamo un contatto che più avanti sfrutteremo.”

Mentre per le macchine e il personale? Da Kava cosa usate e avete avuto difficoltà a trovare qualcuno che vi aiutasse nel servizio?

Le attrezzature dietro al bancone di Kava Coffee (foto concessa)

“Abbiamo acquistato La Marzocco Strada a 3 gruppi e abbiamo 3 macinini di Ceado.
Per ora siamo partiti in 7 per riuscire a gestire anche la cucina (facciamo il pranzo). Avendo un locale grande, con 70 posti a sedere dentro e 20 fuori, abbiamo bisogno di tante risorse e devo dire che fin qui abbiamo registrato un buon incasso. Abbiamo avuto e abbiamo tuttora dei problemi a trovare del personale.

Abbiamo per ora incontrato dei candidati che dicevano di esser formati ma che poi non lo erano di fatto. Dobbiamo fare formazione noi e assumere persone giovani e motivate: stiamo facendo delle selezioni per trovare dipendenti con cui entrare in sinergia. Normalmente non sono preparati, mancano proprio di cultura del prodotto. Ci vuole passione.

Certo ancora è presto, abbiamo iniziato da poco, ma vedo che già il locale sta procedendo spedito e le persone arrivano numerose. Oltre alla materia prima di qualità anche per il caffè, direi che quello che attrae i clienti da Kava, è la filosofia stessa del locale: cortesia, gentilezza, luminosità degli ambienti, la massima cura della macchina e del rituale di preparazione, con il caffè macinato sul momento. Siamo ancora in fase di sviluppo e ad esempio per settembre trasformeremo la cucina portandola verso l’healthy e il biologico. “

E quindi il cibo è un tramite interessante per proporre lo specialty?

“Per il momento non facciamo ancora il brunch ma il sabato e la domenica effettivamente, il caffè filtro in caraffa lo serviamo direttamente in tavola ed è uno strumento per differenziarci e offrire un’alternativa rispetto agli altri locali. Apriamo dal lunedì e chiudiamo la domenica, dalle 8 alle 18. Penseremo anche all’aperitivo, ma da settembre in poi.

Il cold brew lo serviamo i, estate, perché pensiamo con una certa sicurezza che andrà tantissimo nella bella stagione.”

Ma quindi la concorrenza milanese di specialty non vi ha spaventati nell’aprire Kava?

“Assolutamente no. Anzi. Vorrei che tutti bevessero specialty e quindi esser insieme ad altri in città è un vantaggio. Poi noi abbiamo scelto di lavorare non esclusivamente con lo specialty, quindi siamo un po’ diversi da altre caffetterie più specializzate. In ogni caso, secondo me c’è ancora spazio anche a Milano per crescere. Siamo comunque in pochi rispetto a quello che si vede in altre nazioni e alla presenza del bar classico in Italia.”

Ci descrivete la colazione tipica da Kava?

Le brioche di Crosta (foto concessa)

“Prepariamo il 90% della pasticceria da noi, tranne che per la brioche che ci fornisce Crosta. Tutto quello che riguarda le torte e le monoporzioni, lo realizziamo in autonomia. Poi abbiamo una moka master sul balcone con il suo macinino dedicato che attira molto la curiosità delle persone e che usiamo nel momento di più forte flusso, da settembre avremmo un postazione dedicata al filtro Al pomeriggio magari va meglio il V60. Abbiamo anche una serie di proposte più internazionali, dal toast alle centrifughe, dai panini salati alla curcuma e alla zucchina. “

Lavazza annuncia cambi organizzativi nelle Region e nelle società del Gruppo

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Il logo di Lavazza Group

MILANO – Novità ai vertici del Gruppo Lavazza. In un breve comunicato stampa, la multinazionale torinese ha annunciato ieri, mercoledì 26 luglio, dei cambi organizzativi nelle Region e in alcune società del Gruppo. Allo scopo di ottenere una gestione del business più dinamica ed efficace – spiega Lavazza – è stato approvato un nuovo assetto organizzativo del Gruppo, “valorizzando le esperienze e le competenze delle nostre figure manageriali di punta”.

Sotto la guida del Group Chief Commercial Officer Mauro Mantovani, la struttura aziendale si riorganizza come segue:

  • La Region North America è affidata ad Hossam Ashraf, che assume l’incarico di Lavazza North America President;
  • La Region France & Benelux è affidata a Pietro Mazzà, che assume l’incarico di Regional Director France & Benelux;
  • La Region UK & Nordics è affidata a Massimo Pepe, che assume l’incarico di Regional Director UK & Nordics;
  • La Region Italy & Iberia è guidata da Igor Nuzzi, con l’incarico di Regional Director Italy & Iberia;
  • La Region DACH & Poland (Germania, Austria, Svizzera e Polonia) è guidata da Susanne Wege, con il ruolo di Regional Director DACH & Poland;
  • La Business Unit International Markets, mercati in cui il Gruppo opera attraverso distributori, è guidata da Leo Italiano, BU International Markets Director;
  • La Region APAC è guidata da Simone Chimini, in qualità di APAC Regional Director;
  • La società Kicking Horse Coffee è affidata alla guida di Cédric Malaga, in qualità di nuovo CEO.

Soluzioni di commercio componibile per Lavazza. Il distributore olandese Bluespresso B.V. ha infatti annunciato il lancio di uno store sulla piattaforma BigCommerce, a supporto delle vendite in Belgio e Olanda.

Il nuovo sito di Lavazza per questi due paesi – sviluppato da rb2, un partner di BigCommerce – utilizza un’architettura di commercio componibile e le tecnologie di integrazione di ultima generazione, per fornire una customer experience ottimale tanto nel B2C, quanto nel B2B.

Adottando un approccio headless, Lavazza sarà in grado di apportare con facilità cambiamenti e migliorie tanto al front-end quanto al back-end della piattaforma funzionando essi in modo indipendente.

Per ’’front-end’’ si intende la parte pubblica dell’ecommerce, ovvero la sua presentazione online, ciò che gli utenti vedono navigandolo (schede prodotti, pagine varie, ecc.).

Con ’’back-end’’, ci si riferisce alla parte privata dell’ecommerce, ovvero il pannello di gestione dei prodotti, degli utenti, delle offerte, ecc.

Per il nuovo store Lavazza, rb2 ha sviluppato una serie di specifiche features B2B. I venditori di Lavazza potranno ora utilizzare un’applicazione mobile per accedere ai requisiti di prodotto, agli sconti e le promozioni, nonché alle altre condizioni direttamente nel sistema Erp, durante gli appuntamenti con i clienti.

Ciò consentirà di fornire le condizioni di listino più velocemente con notevole risparmio di costi e maggiore efficienza.

“La nostra collaborazione con rb2 e BigCommerce ci ha realmente consentito di espandere le caratteristiche e funzionalità del nostro sito di ecommerce” ha dichiarato Jay-Jay Slikker, ecommerce manager di Lavazza per Olanda e Belgio.

“Attraverso l’utilizzo di un approccio componibile, siamo in grado di offrire un sito potente, flessibile e facilmente adattabile, qualsiasi cosa accada in futuro”.

German Coffee Association ha studiato le variabili nell’estrazione dell’espresso tra temperatura, pressione e dimensione delle particelle

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L'estrazione di un espresso doppio in tazza grande (Foto di Stocksnap da Pixabay)

AMBURGO (Germania) – La German Coffee Association e la Research Association of the German Food Industry (FEI) hanno completato un progetto di ricerca interdisciplinare sul caffè nel maggio 2023. Lo scopo era quello di utilizzare un modello matematico per descrivere il cambiamento nella concentrazione dei componenti attivi sensoriali durante la preparazione della bevanda al caffè.

Il progetto sull’estrazione dell’espresso

Le variabili chiave sono la temperatura, la pressione/flusso e la dimensione delle particelle. L’estrazione è l’ultima possibilità di intervento per guidare la percezione sensoriale della bevanda in una direzione specifica e adattarla al gusto del consumatore. Precedenti studi hanno dimostrato che la temperatura dell’acqua, la pressione, il flusso e la dimensione delle particelle influiscono sul gusto finale in tazza.

Nel complesso, gli esperti hanno osservato che l’influenza di tutte e tre le variabili di controllo sui componenti rilevanti dal punto di vista sensoriale all’interno dell’intervallo esaminato era ridotta.

Gli effetti della temperatura differivano a seconda della sostanza ed erano minimali; per le sostanze aromatiche, gli esperti hanno rilevato una concentrazione leggermente superiore, in alcuni casi, a temperature più elevate.

È stata osservata inoltre un’intensificazione del gusto aspro ad un aumento della temperatura e un sentore fruttato più pronunciato alla temperatura più bassa (80 °C). L’aumento del flusso ha comportato minori concentrazioni di aromatici e non volatili.

Il grado di macinazione ha avuto un’influenza assente o non monotona sulle concentrazioni della sostanza. Esperimenti con qualità dell’acqua diversa, tostatura e utilizzo di caffè decaffeinato hanno mostrato risultati simili.

Sulla base delle previsioni del modello, è stata creata una Espresso Brewing Control Chart che consente la previsione e il confronto delle cinetiche di estrazione studiate a diverse temperature

Per trasferire i risultati della ricerca a un’applicazione commerciale, gli esperti stanno lavorando a un’app Espresso Brewing Control. Sotto forma di un’interfaccia utente grafica, l’app mostra i risultati in modo intuitivo e divertente. L’app e le conoscenze acquisite in questo progetto consentono un controllo più mirato dell’estrazione dell’espresso, ad esempio per determinare una quantità ottimale di bevanda target a una data portata e temperatura.

Il futuro delle macchine del caffè? Sono più performanti per consumatori esigenti

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macchina caffè
Una macchina da caffè in funzione (immagine concessa)

MILANO – Da “prendiamoci un caffè” a vivere una coffee experience a 360 gradi. Si potrebbe sintetizzare così la parabola del caffè negli ultimi anni: da una crescente attenzione a materie prime pregiate, come i monorigine, a metodi di torrefazione più sostenibili e attenti a conservare le proprietà organolettiche, fino – e soprattutto – alle macchine per caffè che hanno subito una vera e propria rivoluzione a base di automazione, interfacce digitali, connettività.

La rivoluzione delle macchine per caffè

Risultato: i baristi devono pensare meno alle tecnicalità e possono concentrarsi sulla creatività e la ricerca delle giuste miscele, ricettazioni e metodi di estrazione.

Un’evoluzione premiata anche dal mercato, se è vero che a livello globale è arrivato a valere 12 miliardi di dollari nel 2023 (dati Business Research). Un mercato dove l’Italia riveste un ruolo da leader, con un fatturato di 500 milioni di euro generato al 75% dall’export (fonte Centro Studi di Anima Assofoodtec), anche grazie alla grande capacità di seguire il cliente professionale in tutto il suo percorso.

“Cresce sempre di più la richiesta di macchine per caffè espresso in cui tecnologia e innovazione sono il vero cuore del prodotto, ma anche al centro dei servizi post vendita”, osserva Eugenio Filoni, group key accounts director di Gruppo Cimbali, “per permettere al barista di potenziare e migliorare le performance, semplificando ogni azione e ottenendo sempre una coffee experience di alta qualità”.

“Utilizziamo tecnologie e soluzioni digitali innovative, come l’IoT e la connettività per lo sviluppo di macchine sia tradizionali sia superautomatiche, gestibili da remoto e con interfaccia touchless. Inoltre, sempre attraverso l’utilizzo dell’IoT, abbiamo dato vita a un software di connettività che permette un’interazione da remoto con la macchina, sempre per ottimizzare il servizio post-vendita e la customer experience”, aggiunge Filoni.

La trasformazione digitale

La trasformazione digitale contribuisce a rispondere non solo alle aspettative dei consumatori, ma anche alle criticità intrinseche del fuoricasa, come spiega Jessica Zoehner, head of global marketing di Franke Coffee Systems dal punto di vista globale di una multinazionale svizzera: “Oggi il consumatore si aspetta sempre un caffè come preparato da un barista, ovunque e in ogni momento. D’altra parte, in tutto il mondo manca il personale qualificato. Per questo Franke ha introdotto nuove macchine professionali che coniugano i concetti e tecnologie esistenti con queste nuove esigenze, combinando inoltre design italiano e tecnologia svizzera, per andare oltre gli standard del settore”.

 E, parlando di modalità di estrazione tecnologiche, il vending è cresciuto moltissimo in qualità, lasciandosi da tempo alle spalle il “caffè della macchinetta” per proporre una coffee experience che coniuga il piacere con la rapidità e la praticità.

“Il vending è sempre più strategico, non solo nei luoghi di lavoro o negli altri posizionamenti tipici”, conferma Andrea Pozzolini, ceo di Rhea Vendors. “Oggi le nostre macchine hanno raggiunto un livello di qualità, design e personalizzazione in grado di soddisfare le preferenze di tutti i consumatori, con un’attenzione all’estetica che le rende adatte a diversi ambienti, e sempre di pari passo con i valori ESG. Siamo stati i primi a sviluppare una tecnologia brevettata di riscaldamento dell’acqua a induzione che permette un notevole risparmio energetico rispetto ai bollitori tradizionali, oltre ad adattare la temperatura dell’acqua alle singole ricette, aumentando così la qualità del prodotto erogato”.

Duobo: ecco il primo sistema a capsule di LG con sistema di estrazione doppia

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Duobo (foto concessa)
Duobo (foto concessa)

MILANO – LG Electronics (LG) lancia la sua prima macchina da caffè a capsule, DUOBO di LG Labs – nuova piattaforma di marketing di LG creata per offrire ai propri clienti esperienze di prodotti e servizi sperimentali e innovativi -. DUOBO rivoluziona il processo di erogazione con caratteristiche e tecnologie che offrono praticità e personalizzazione.

Il sistema di estrazione a doppia capsula di DUOBO consente la miscelazione e due shot, consentendo agli utenti di creare e assaporare le proprie miscele. Il semplice controllo è fornito dall’app mobile DUOBO, che offre agli utenti la possibilità di regolare con precisione la temperatura e la pressione in base alle proprie preferenze individuali. Il nuovo prodotto di LG Labs è compatibile con capsule di caffè di vari marchi, offrendo una vasta gamma di tostature e gusti che i consumatori possono abbinare, miscelare e creare da soli.

DUOBO unisce l’innovazione a un design accattivante

Traendo ispirazione dalle meraviglie dell’esplorazione spaziale, l’aspetto elegante ricorda una sonda spaziale, incarnando la visione di LG di scoprire sapori nuovi e intriganti, incluso il concetto di “assaggio dello spazio”. Con un riferimento alla storia, DUOBO è stato lanciato il 20 luglio, per commemorare l’importante occasione dell’allunaggio dell’Apollo 11 nel 1969.

Una delle caratteristiche distintive di DUOBO è il display IPS full HD integrato, in cui vengono posizionate le tazzine di caffè durante il processo di estrazione. Questo display aggiunge un ulteriore livello di divertimento, fornendo agli utenti l’accesso a una varietà di contenuti coinvolgenti come animazioni esclusive DUOBO e informazioni relative al caffè.

Per mostrare le caratteristiche di DUOBO, LG Labs ha collaborato con sei dei migliori baristi del mondo, inclusi i precedenti vincitori dei prestigiosi US Barista Championships

In occasione di un evento tenutosi presso il bar The Lost Draft nel quartiere alla moda di Soho a New York, un pubblico affascinato ha assistito ai baristi che hanno dimostrato la facilità d’uso della macchina, hanno inoltre creato miscele deliziose e discusso dei vantaggi del sistema a doppia capsula di LG.
“DUOBO è davvero un prodotto innovativo, che ridefinisce l’intera esperienza del caffè, dall’arte di creare e assaporare la tazza perfetta allo stabilire connessioni significative con i nostri stimati clienti”, ha affermato Lee Hyang-eun, amministratore delegato della divisione Customer Experience Innovation di LG Electronics. “Con il nostro costante impegno per l’eccellenza, offriremo soluzioni personalizzate senza precedenti che soddisfino specificamente le preferenze di ogni individuo, garantendo un viaggio del caffè personalizzato e delizioso in cui la partecipazione del cliente gioca un ruolo fondamentale”.
Una macchina futuristica da caffè a capsule, DUOBO di LG Labs, è disponibile per il crowdfunding su Kickstarter a partire dal 20 luglio. Gli appassionati di caffè e i primi utenti possono risparmiare il 50% con l’offerta limitata Super Early Bird offerta esclusivamente su Kickstarter.
Per ulteriori informazioni su DUOBO, visitare http://www.official-duobo.com