martedì 02 Dicembre 2025
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“Café – Storia di una ribalta napoletana”: il documentario con Mauro Illiano ora su Amazon Prime Video

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“Café - Storia di una ribalta napoletana”
“Café - Storia di una ribalta napoletana” (immagine concessa)

MILANO – “Café – Storia di una ribalta napoletana” è da oggi disponibile sulla piattaforma streaming Amazon Prime Video. Il documentario, prodotto dalla NaNo Film, racconta una storia che affonda le radici nella cultura partenopea e offre nuovi punti di vista sulla storicità del caffè. Eduardo De Filippo, Luciano De Crescenzo e molti altri hanno raccontato questa bevanda in tutte le salse, spiegando soprattutto come si riflette sul popolo napoletano.

In Cafè, però, ci si addentra in una storia che va oltre il meridione, oltre la nostra penisola, sino a toccare le sponde di luoghi esotici che hanno dato origine ad un’usanza che ci accompagna da tempo immemore.

“Café – Storia di una ribalta napoletana”: il documentario su Amazon Prime Video

Il documentario servendosi di svariate voci autorevoli – tra le tante: Mauro Illiano, Lejla Mancusi Sorrentio, Paola Campana, Massimiliano Rosati, Michele Sergio, Alfonso Caputo e Francesco Costanzo – racconta in maniera romantica come il caffè non solo si sia insediato in un discorso prettamente culinario, ma spiega come invece abbia influito proprio sulla percezione che abbiamo di vedere la vita.

café documentario
Un momento tratto dal documentario (immagine concessa)

Qui il caffè non è solo una pillola energetica che prendiamo distrattamente al bar, ma è una vera e propria storia. Una tazza di caffè racchiude un patrimonio infinito di racconti che ci rappresentano e ci definiscono.

Per vedere “Cafè – storia di una ribalta napoletana” su Amazon Prime Video basta cliccare qui

Vincenzo Lamagna, regista del documentario, ci racconta come questo progetto lo abbia messo di fronte ad una realtà che fino ad allora ignorava: “Il caffè non è il pretesto per tirare in ballo un documentario, anzi, credo sia esattamente il contrario. Il progetto nasce dal bisogno di spiegare come questa bevanda sia così radicata non solo nell’anima del napoletano ma dell’intera umanità”.

Lamagna continua: “Confrontandomi con le varie realtà, sono arrivato alla conclusione che il caffè è stato il garante di un patrimonio culturale enorme. Una tazza di caffè è una metafora della vita. D’altronde, come diceva un grande maestro: “Vedete quanto poco ci vuole per rendere felice un uomo”.

Il documentario riscopre la città di Napoli, le dona nuove sfumature e racconta le origini di una bevanda che porta con sé scoperte, avventure, cambiamenti, amore ed essenzialità.

È tutto qui, il caffè come la vita è fatta di essenziale. Lì, raccolto sul fondo di una tazzina c’è tutto ciò di cui abbiamo bisogno. È proprio questa la bellezza di Cafè: capire come con poco possiamo vivere un’esistenza ricca e felice. Non servono artefici di alcun tipo. È questa la ricetta giusta per la felicità.

Maggiori informazioni sul documentario

Durata: 65’

Genere: Documentario

Scritto da: Vincenzo Lamagna e Gelsomina Prositto

Diretto da: Vincenzo Lamagna

Produzione

Anno: 2021

Paese: Italia

Lingua: Italiano

Locations: Napoli, Nerano, Pompei, Frattamaggiore, Avellino

Riprese: ottobre 2019 – maggio 2020

Budget: € 5000

Distribuzione

Il film è stato insignito della qualifica di Film d’Essai dal Ministero della Cultura (numero di provvedimento: DG-CA | 12/05/2023 | DELIBERA 5)

Sinossi

La storia del caffè non inizia a Napoli. Ecco perché “Cafè – Storia di una ribalta napoletana si apre con un primo atto di investigazione sulle origini di una tradizione senza tempo. Lejla Mancusi Sorrentino inizia con un racconto romantico fatto di luoghi esotici e di viaggi di scoperta, dando il la alla narrazione.

Entriamo nel tempio del caffè napoletano, il “Gran Caffè Gambrinus”, accolti da Michele Sergio, Massimiliano Rosati e Giovanni Fummo, che ci racconteranno aneddoti memorabili. Nel cuore di Napoli, Nando Cirella mostra, finalmente, come quella bevanda esotica si è trasformata in un rituale napoletano completamente nuovo, preparato ogni giorno e più volte al giorno, con la cuccuma.

Inizia il secondo atto: scopriamo la scienza del caffè. Mauro Illiano, Maria Francesca Natale e Paola Campana esaminano le nozioni basilari relative al processo che trasforma il chicco in una bevanda pronta da bere, senza dimenticare i principali errori di estrazione e preparazione della macchina da caffè più popolare: la moka.

Storia e scienza, però, non sono abbastanza: il caffè ha bisogno di esprimersi in forme totalmente nuove e inaspettate, come ci mostrano Francesco Costanzo, Claudio Sciaraffa e Alfonso Caputo. Il terzo atto è quello dell’avanguardia, della sperimentazione, della reinterpretazione e del ritorno ciclico alla tradizione. Una tradizione adottata, antica, da riscoprire e continuare a tramandare.

Info tecniche Formato: digitale Aspect ratio: 2,35:1

Premi e proiezioni

  • Anteprima presso Pompei Street Festival
  • Miglior film presso Pompei Street Festival (Audience Award)
  • Miglior film presso Gulf of Naples independent film festival
  • Miglior documentario a Madonie Film Festival
  • Finalista come Miglior documentario presso Procida International Film Festival
  • Finalista come Miglior regia presso Procida International Film Festival
  • Finalista come Miglior fotografia presso Procida International Film Festival
  • Selezione ufficiale presso Travel Fest Albania
  • Selezione ufficiale presso CLIT
  • Selezione ufficiale presso CultureCinema (c2F2)
  • Selezione ufficiale presso Castellabate Film Festival
  • Selezione ufficiale presso International Cilento Film Festival
  • Selezione ufficiale presso Vesuvius Internation Film Fest
  • Proiezione evento 20/08/2023 presso Agorà San Sebastiano al Vesuvio

Esperti

Lejla Mancusi Sorrentino, attenta studiosa della tradizione gastronomica, è autrice di numerosi libri.

Mauro Illiano, caffesperto e sommelier, lavora come consulente per note torrefazioni; Massimiliano Rosati e Michele Sergio, imprenditori ed eredi dello storico Gran Caffè Gambrinus; Nando Cirella, barista tradizionale e presidente del più piccolo museo dedicato al caffè;

Paola Campana, torrefattrice di Campana Caffè, eletta miglior barista d’Italia;

Mariafrancesca Natale, caffesperta e teacher presso Napoli Coffee Experience;

Francesco Costanzo, barista, micro-torrefattore e recordman per numero di caffè estratti in un’ora;

Giovanni Fummo, barista storico del Gran Caffè Gambrinus che si è spento poco dopo la conclusione delle riprese;

Claudio Sciaraffa, bartender e mixologist;

Alfonso Caputo, chef stellato de “La taverna del Capitano”

Troupe

Regia: Vincenzo Lamagna

Sceneggiatura: Vincenzo Lamagna and Gelsomina Prositto

Storyboard: Vincenzo Lamagna

Primo Assistente Regia: Luca Basso Secondo

Assistente Regia: Gennaro Parlato

Fotografia: Geremia Iodice

Segretario di edizione: Andrea Basso

Operatore: Ciro Aiello

Assistente Operatore: Nadia Cortellessa

Suono: Davide De Santis

Sound design: Antimo Del Prete

Sound mix: Davide Capolongo

Animazione: Barbara Carbone, Vincenzo Lamagna

Montaggio: Vincenzo Lamagna, Luca Basso

Color correction: Vincenzo Lamagna

Backstage: Antonio Monteforte

Produzione: Gelsomina Prositto

Runner: Raoul Lamagna

Poster: Barbara Carbone

Sca Italy: i finalisti della 1ª gara di Roasting, Gianluca Lavacca 1° e Alberto Polojac 2°

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Il logo Sca Italy

TREVISO – Sca Italy ha annunciato giovedì 7 settembre a Treviso da Taste Coffee & More Roastery i suoi primi due finalisti nella gara di tostatura, disciplina del circuito di gare di Sca Italy. Sei torrefattori nazionali si sono messi in gioco: Edoardo Pinton, Davide Cobelli, Emanuele Bernabei, Alberto Vespignani, Alberto Polojac e Gianluca Lavacca, sotto la guida attenta dei giudici Marco Cremonese in qualità di capo giudici, Deborah Righeschi, Jessica Lussana e Carmelo Andeloro, come giudici sensoriali.

I finalisti della prima gara di Roasting

La gara di tostatura si è svolta come da regolamento, in tre giorni: il primo giorno i concorrenti hanno ricevuto il caffè verde e hanno proseguito con le prove di tostatura per poter presentare il loro roasting plan al capo giudice, Marco Cremonese.

Il secondo giorno hanno tostato il caffè: ogni concorrente aveva a disposizione 45 min e 6 kg di caffè. La macchina tostatrice a disposizione è la Giesen W6A. Il terzo giorno i giudici sensoriali, dopo una lunga sessione di calibrazione, hanno proseguito con la sessione di cupping alla cieca dei caffè tostati per decretare il migliore.

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Gianluca Lavacca, 1° classificato alla gara Roasting (immagine concessa)

Sul finale i giudici hanno emesso il loro verdetto: Gianluca Lavacca, primo posto e Alberto Polojac, secondo posto, i due si sono aggiudicati la possibilità di gareggiare per ottenere il titolo di Campione italiano di tostatura 2024.

Sca Italy ringrazia tutti i concorrenti che si sono messi in gioco con entusiasmo, grande professionalità e rispetto reciproco e del regolamento e il Campione in carica Roberto Breno, che è stato ospite specialissimo della tappa.

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Alberto Polojac, 2° classificato alla gara Roasting (immagine concessa)

Sca Italy ringrazia inoltre tutta la famiglia di Taste Coffee & More Roastery, per la loro ospitalità, efficienza e organizzazione e il suo sponsor principale DM Italia, che ha fornito tutte le attrezzature necessarie per lo svolgimento della gara.

Infine, si ringrazia l’azienda Kind of Green selezioni di caffè per il caffè verde messo a disposizione dei concorrenti in gara. Con l’occasione Sca Italy ha promosso l’iniziativa di recupero del caffè tostato in tutte le gare di Roasting che non verrà perso, ma riutilizzarlo per altri progetti in corso.

Sca Italy ricorda le prossime tappe di selezione della gara Roasting:

  • Tappa sud: 25-26-27 ottobre presso Il Manovale, Turi (Bari)
  • Tappa centro: 14-15-16 novembre presso Gearbox Coffee Roasters, Borgo San Lorenzo (Firenze)

Sca Italy invita tutta la community a non perdersi nessuna novità delle prossime gare e di seguire i suoi canali social e il sito web.

L’International Coffee Tasting 2023 di Iiac riparte da metà settembre

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carlo odello istituto caffè iiac
Carlo Odello, presidente Iiac (immagine concessa)

MILANO – Riparte a metà settembre il lavoro delle commissioni del concorso International Coffee Tasting 2023 organizzato dall’Istituto internazionale assaggiatori caffè (Iiac). Il concorso è al momento il più grande al mondo in cui si valutano i diversi caffè in gara tramite una stretta applicazione dell’analisi sensoriale.

Il ritorno del concorso International Coffee Tasting

“L’edizione di quest’anno di International Coffee Tasting si avvia a essere quella con il maggior numero di prodotti di sempre, confermando il trend di crescita degli ultimi anni – ha commentato Carlo Odello, presidente Iiac – Come sempre la competizione è aperta a ogni preparazione di caffè, seppure dalle iscrizioni emerge una fortissima partecipazione nelle categorie espresso, sia miscela sia singola origine”.

“Invito i nostri soci assaggiatori a candidarsi per partecipare alle sessioni di assaggio che rappresentano un modo di cogliere alcune tendenze del mercato nonché di mettersi alla prova con i colleghi – ha sottolineato Odello – Come ribadiamo spesso la formazione non è solo quella che si riceve nei corsi ma anche quella che si può praticare sul campo e International Coffee Tasting è un’occasione davvero unica in questo senso”.

Il concorso è organizzato in una serie di giornate che rispettano i criteri di un’analisi sensoriale condotta in modo scientifico.

Innanzitutto, a giudicare i prodotti sono chiamati gruppi di giudici sensoriali che utilizzano il metodo Iiac assaggiando alla cieca, questo per evitare che un singolo assaggiatore possa influire in modo significativo sul risultato finale.

La taratura dei giudici sensoriali è inoltre obbligatoria a inizio di ogni giornata e i giudizi espressi sono validati statisticamente, escludendo quindi dall’elaborazione del punteggio finale quelli meno attendibili. Da ultimo proprio il punteggio, che decreta l’assegnazione della Gold Medal, è basato esclusivamente su parametri oggettivi (nuovamente per evitare che il gradimento personale di un singolo assaggiatore possa assumere rilevanza).

“Considerata la crescita di International Coffee Tasting, da quest’anno abbiamo istituito un doppio filtro per garantire una maggiore severità nell’assegnazione delle medaglie – ha sottolineato Odello – Quindi non solo è necessario che il caffè in gara ottenga un punteggio pari o superiore a 85 punti ma anche che rientri nel 25% superiore della classifica della giornata”.

Sempre per garantire la massima trasparenza del proprio operato, già dall’anno scorso Iiac ha reso pubblico la formula per il calcolo del punteggio finale con il peso attribuito ai singoli parametri.

I soci Iiac che desiderano candidarsi per partecipare alle commissioni di International Coffee Tasting 2023 possono scrivere a info@assaggiatoricaffe.org o contattare la segreteria al numero 030 381558.

La scheda sintetica dell’Istituto internazionale assaggiatori caffè (Iiac)

L’Istituto Internazionale Assaggiatori Caffè (Iiac) è un’associazione senza fini di lucro che vive delle sole quote sociali. È stato fondato nel 1993 con l’obiettivo di mettere a punto e diffondere un metodo scientifico per l’assaggio del caffè.

Dalla sua fondazione l’Istituto ha svolto centinaia di corsi ai quali hanno partecipato 13.000 allievi da più di 40 paesi nel mondo. Il manuale Espresso Italiano Tasting, edito in italiano e in inglese, è stato tradotto in spagnolo, portoghese, tedesco, francese, russo, giapponese, cinese, coreano e tailandese.

L’Istituto Internazionale Assaggiatori Caffè (Iiac) è dotato di un importante comitato scientifico che pianifica la ricerca per garantire l’innovazione del settore: ne fanno parte docenti universitari, tecnici e professionisti. Ha inoltre filiali dirette in Cina, Corea e Giappone. Per maggiori informazioni cliccare qui.

NKG Stockler, a Varginha la fabbrica di taglia extra large: per la nostra grande voglia di caffè 3.000 assaggi ogni giorno

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La palazzina degli uffici e centro qualità della NKG Stockler a Varginha

VARGINHA (Brasile) – La storia di questa enorme fabbrica per la lavorazione del caffè, 80 mila metri quadrati, 42 mila coperti, è molto recente. Inizia nel 2020 quando NKG Stockler, ramo brasiliano di NKG, decise che la sede di Santos, vicina al porto degli imbarchi, non era più adeguata per le dimensioni di uno dei primi 3 esportatori di caffè brasiliani.

Questo articolo è il secondo di cinque: qui (Brasile, il ritorno alle origini del caffè: viaggio tra fazende, cooperative, assaggi di specialty esclusivi e stabilimenti infiniti), qui (NKG Stockler, a Varginha la fabbrica di taglia extra large: per la nostra grande voglia di caffè 3.000 assaggi ogni giorno), qui (La fazenda da Lagoa lo spirito della piantagione, il rispetto dell’ambiente e la sostenibilità), qui (Cocapec, la cooperativa di Franca che garantisce l’elevata qualità del caffè dell’Alta Mogiana per la vicinanza con i produttori) e qui (la fazenda di São Sebastião).

Lo spostamento verso l’interno, con le 33 famiglie che lavoravano nella vecchia sede, a Varginha, permise di riunire tutte le attività prima sparse in luoghi diversi e di avere notizie più rapide dalle campagne sull’andamento della produzione.

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NKG Stockler di Varginha: batteria di 12 tostini per preparare i campioni delle prove di qualità

Non ultimo, un grande laboratorio qualità vicino alla logistica. Dove ogni giorno si preparano 3.000 tazze per gli assaggi, 800 per ognuna delle assaggiatrici/assaggiatore. Una buona dose di caffè, non c’è che dire. E sempre senza la possibilità di sbagliare, nonostante la grande fretta che si deve mettere nei cupping.

Brasile NKG Stockler
Una parte degli assaggi giornalieri nel settore qualità NKG Stockler

Sì perché qui gli assaggi sono fatti per decidere se acquistare una determinata partita e questo va fatto rapidamente per avere, se il test va bene, la possibilità di comprare prima di chiunque altro e al prezzo migliore.

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NKG Stockler di Varginha: uno dei tanti tavoli pronti per gli assaggi quotidiani

Ma, nonostante la grande fretta tutti gli assaggi sono molto tecnici, circostanziati. Così ogni campione è sottoposto a tre valutazioni successive e soltanto se coincidono, nel senso della qualità voluta, si acquista.

Una storia particolare, questa dello stabilimento NKG Stockler di Varginha

Scelta un’area adiacente all’aeroporto della città, per la costruzione hanno dovuto scavare e riempire 35.000 autocarri di terra prima di cominciare a far salire i capannoni, che non dovevano mai superare in altezza il piano della pista per gli aerei.

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Distesa di sacchi di caffè nel magazzino NKG Stockler di Varginha

Oggi dà lavoro, dal lunedì al sabato, a 190 persone (13 sono addetti alla sostenibilità perché il 40% del caffè esportato è sostenibile) che movimentano circa 500 sacconi da 1.000 l’ora, 2.000 processati sempre per ora e organizzano il riempimento e lo scarico dei 92 silos; 74 di questi sono alimentati direttamente dalle tavole densimetriche che dividono i chicchi in crivello 17/18, 14/16 o sotto.

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NKG Stockler di Varginha: sei tavole densimetriche per la separazione dei crivelli

Molto lunga anche la fila delle selezionatrici ottiche.

NKG Stockler
NKG Stockler di Varginha: tavola densimetrica inclinata per la selezione del caffè in base al crivello

In totale nello stabilimento trovano posto 38.000 sacconi di 1000 kg: 38 milioni di chili o 38.000 tonnellate. Anche se in realtà la capacità è sempre attorno al 40%.

Ma quanto resta nella fabbrica di Varginha il caffè? Quello per l’export mai più di 3/4 mesi, quello per uso interno anche 6 mesi o un anno.

La prima prova del fuoco per l’organizzazione millimetrica della fabbrica sconfinata? Già nel 2021, con la terribile gelata, che consentì a NKG Stockler di sapere tutto prima.

Varginha Brasile
NKG Stockler di Varginha: il codice a barre con il Rfid (in alto) permette l’identificazione univoca di ogni big bag e del suo contenuto e della sua collocazione nell’immenso magazzino

Oltre alla sede di Varginha, NKG Stocker ha altre 4 filiali nelle principali zone di produzione del caffè. Gli uffici in regioni diverse si spiegano sia con la necessità di presidiare le produzioni da vicino sia con il fatto che si pagano tasse governative nel passaggio da una zona all’altra.

NKG Stockler
La lavorazione del caffè permette anche la separazione di sassi e pietre dai chicchi

Il problema della certificazione per l’export in Europa

Adesso la grande fabbrica del caffè è sotto pressione perché se anche il 40% della sua produzione è sostenibile ora deve vedersela con le nuove norme europee che entreranno in vigore del gennaio del 2024. La novità è che il caffè non deve provenire da zone deforestate. Già, ma chi lo stabilisce e come lo si stabilisce? Su questo fronte a Varginha sono già al lavoro 2 avvocati specialisti di leggi europee, ma i dubbi sono ancora moltissimi.

Varginha
NKG Stockler di Varginha: il codice a barre e il Rfid inseriti nel big bar indicano al carrellista dove deve essere piazzato il saccone nel magazzino dove poi sarà facilmente ritrovato tra le migliaia di maxi contenitori

Intanto NKG esibisce il proprio progetto Verified che, per ora interessa 600 aziende, che attuano progetti di sostenibilità in linea con le richieste dell’Europa.

Il problema resta: chi garantisce che tutto sia in regola? Perché i problemi sono tantissimi. Anche se il Brasile ha già sue norme stringenti sulla deforestazione (80% Amazzonia, 20% nel resto del paese).

Il primo obiettivo resta quello di vendere in Europa il caffè certificato (ma da chi?) altrove il resto. Problema: l’Europa è il primo mercato per il Brasile.

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NKG Stockler di Varginha: la preparazione di un container (che viene riempito soffiandoci il caffè) per la spedizione con un’enorme bag di protezione perché il caffè sia sotto controllo durante il trasporto

E poi la questione della tracciabilità diventa incerta davanti ad una situazione nella quale la parte più importante dei caffè arriva da farmer, quindi è facilmente tracciabile. Ma una parte arriva dalle cooperative e dai commercianti e, quindi, la tracciabilità è più complessa.

È una sfida per tutti. Intanto non è ancora chiaro se la tracciabilità dovrà essere saccone per saccone, in magazzino oppure fino alla destinazione. Per il momento la situazione più semplice dovrebbe essere in magazzino dove con la tecnologia RFID dovrebbero essere garantite origini e tracciabilità, una volta inseriti i dati giusti.

Resta la grande attesa su che cosa dovrà esser esibito e come ci si dovrà comportare con le partite miscelate.

NKG Stockler di Varginha: assaggio di caffè Matas de Mina destinato al mercato italiano

Per concludere in gloria la giornata a Varginha, alle prese con i tanti dubbi suscitati dalle norme europee, una serie si assaggi. Si comincia con in Conillon 16 poi un Conillon 13 segue un arabica Matas de Minas, un South of Minas un Cerrado 2 e infine un Alta Mogiana. Tutto caffè fresco di inizio raccolta.

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NKG Stockler di Varginha: assaggio qualità in fabbrica di caffè Alta Mogiana per il mercato italiano

Caffè Mauro sponsor della traversata a nuoto dello Stretto di Messina con Novella Calligaris per i 75 anni dell’Anaoai

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Novella Calligaris, presidente di Anaoai, primo record mondiale della storia del nuoto italiano (immagine concessa)

REGGIO CALABRIA – Celebrare l’eccellenza italiana attraverso i valori dello sport e dell’aggregazione, promuovendo la bellezza di un territorio e la cultura mediterranea che ne hanno plasmato l’identità: questo l’obiettivo di Caffè Mauro, che ha deciso di sostenere la traversata a nuoto dello Stretto di Messina, organizzata per celebrare i 75 anni di Anaoai, Associazione nazionale atleti olimpici e azzurri d’Italia.

Caffè Mauro sostiene la traversata a nuoto dello Stretto di Messina

L’evento si è tenuto sabato 9 settembre, in occasione del 50° anniversario del record del mondo (8’52″973) sugli 800 metri stile libero firmato a Belgrado da Novella Calligaris, presidente di Anaoai, primo record mondiale della storia del nuoto italiano.

Campioni del passato del presente si sono cimentati in una prova dai mille significati intitolata “Annulliamo le distanze” assieme ad altri azzurri di tutte le età, per un totale di circa 20 atleti.

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L’arco di arrivo della traversata (immagine concessa)

“Di fronte a iniziative belle e importanti come questa, che si svolgono con i magnifici colori dello stretto come cornice, Caffè Mauro non poteva far mancare la propria adesione – ha commentato Davide Padelli, ceo di Caffè Mauro. Un’opportunità per consolidare Il nostro legame con il territorio, elemento distintivo della nostra identità, e celebrare l’importanza del concetto di unione di cui la traversata si fa portatrice, oltre al valore dello sport e della cultura sportiva di cui Novella Calligaris è straordinaria ambasciatrice e in cui noi ci riconosciamo”.

La collaborazione si inserisce nella nuova strategia di posizionamento di Caffè Mauro, che farà leva sulla propria identità mediterranea e l’appartenenza ad un territorio ricco di storia, cultura e grandi tradizioni come quello reggino.

cialde in carta caffè
La gamma di cialde in carta di Caffè Mauro (immagine concessa)

Da questi concetti trae ispirazione la nuova gamma di cialde in carta compostabile Mauro, dedicata alle splendide località della Calabria: Scilla, Tropea, Diamante e Riace e che sta per essere lanciata sul mercato e che è stata offerta in anteprima ai partecipanti all’evento. Nuove miscele che richiamano nel packaging i luoghi simbolo del territorio.

La scheda sintetica di Caffè Mauro

Caffè Mauro è una storica torrefazione italiana, fondata da Demetrio Mauro nel 1949 a Reggio Calabria, che oggi produce ed esporta il proprio caffè in oltre 60 paesi nel mondo dove è simbolo della grande cultura dei blend all’italiana.

L’azienda, iscritta nel registro speciale dei marchi storici di interesse nazionale, si caratterizza per la produzione di caffè di alta qualità e per il metodo di lavorazione a tostatura lenta delle singole origini, che esalta il profilo sensoriale delle miscele.

Un laboratorio dedicato al controllo qualità verifica costantemente che siano rispettati i più rigorosi standard qualitativi nazionali e internazionali. La passione per il Caffè e la diffusione della sua cultura sono parte integrante della filosofia di Caffè Mauro.

Da questi principi nasce l’Accademia del Caffè Beyond the Cup. Un luogo di formazione e condivisione che fornisce ai clienti e agli operatori delle caffetterie un prezioso know-how attraverso corsi dedicati, ricette esclusive e tutti i segreti per ottenere un caffè e un cappuccino perfetti.

Dal 2022 è entrata a far parte del Gruppo Gimoka, dopo un accordo di aggregazione industriale che ha inaugurato una nuova fase per l’azienda, con l’obiettivo di sviluppare nuove sinergie e consolidare i mercati di riferimento.

Prontofoods, n.1 del caffè solubile: fatturato a 144,5 mln, +15% rispetto al 2021, acquisizione nuova area alla Fascia d’Oro

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prontofoods crastan
ProntoFoods

Prontofoods numero 1 del caffè solubile in Italia termina il 2022 con un fatturato di 144,5 milioni di euro, in crescita del 15% rispetto ai 124,9 milioni dello scorso anno. Il bilancio tuttavia non consolida i risultati della Crastan di Pontedera che nel 2022 ha fatturato circa 50 milioni di euro. Leggiamo di seguito parte dell’articolo di Roberto Ragazzi pubblicato sul portale del quotidiano Il Giornale di Brescia.

Prontofoods: i numeri del 2022

MONTICHIARI (Brescia) – Sulla scrivania di Luciano Pensante, tra carte e documenti, ci sono i report mensili dei ricavi della Prontofoods, ordinatamente distinti per aree di business: l’ultima colonna excel dei prospetti riporta il valore in vecchie lire. “Lo faccio per praticità. Ma anche un po’ per nostalgia – confida sorridendo l’imprenditore -. Cosa vuole che le dica: ho 87 anni suonati. E ancora oggi trovo più facile ragionare nelle vecchie lire”.

Saldamente al timone della sua azienda, chiamato con confidenziale rispetto dai collaboratori “capo”, Luciano Pensante è un imprenditore sui generis: considera lo Stato “il socio al 50%”; e la sua Prontofoods una “famiglia allargata”.

Una realtà imprenditoriale d’eccellenza nel suo settore che ha messo in pratica la “Corporate Social Responsibility” molto prima che diventasse paradigma importato e diffuso a livello internazionale.

“Da me lavorano intere dinastie – spiega Pensante -, ci sono i padri, i loro figli ed ora ho assunto anche i nipoti. C’è Sabrina dell’ufficio controllo qualità, che vive in Valcamonica, a Bienno, e ogni mattina si fa quasi 150 chilometri per arrivare a Montichiari”. Nella storia della Prontofoods non c’è mai stata un’ora di sciopero. “Sono forse l’unico imprenditore che lo scorso anno ha deciso unilateralmente di aumentare a tutti i collaboratori lo stipendio in busta paga, da 120 a 300 euro in più al mese”.

Prontofoods ha chiuso il 2022 con un fatturato di 144,5 milioni di euro (il più alto di sempre), in crescita del 15% rispetto ai 124,9 milioni del 2021 (il bilancio non consolida i risultati della Crastan di Pontedera che nel 2022 ha fatturato circa 50 milioni di euro). Un buon risultato se consideriamo che il settore in cui opera il gruppo ha registrato nel 2022, a livello nazionale, un incremento in termini di valore del 5,8% ed un calo in termini di volumi del 6,6%.

Prontofoods esporta i propri prodotti (a marchio e private label) in circa 80 Paesi e nel 2022 è riuscita ad aumentare l’export nell’area europea di circa il 24% e nell’area extra Ue del 40%.

Sostanzialemente stabile il Mol, margine operativo lordo che si è attestato a 26,8 milioni, “non siamo riusciti a recuperare interamente i costi delle materie prime”; il risultato operativo passa dai 18,1 milioni del 2021 ai 19,2 milioni del 2022. L’esercizio si chiude con un buon utile: 5,8 milioni di euro dopo imposte per 4,1 milioni e dopo aver spesato ammortamenti per 7,4 milioni.

“Il 2023 sta andando bene – spiega Pensante -. Nei primi sei mesi dell’anno i ricavi hanno registrato una crescita di circa 13,2 milioni di euro. Non sappiamo come andranno le vendite nella seconda parte dell’anno, il rialzo dei tassi d’interesse sta mettendo in difficoltà molte imprese”.

L’ampliamento

Nelle scorse settimane è stata finalizzata l’acquisizione di un terreno da 14mila metri quadrati, confinante con lo stabilimento Prontofoods della Fascia D’Oro di Montichiari, dove entro il 2024 sorgerà una nuova area produttiva e nuovi magazzini stoccaggio merci finite, “per crescere abbiamo bisogno di spazi”.

Per leggere la notizia completa basta cliccare qui

Mercati del caffè in calo, mentre volano i prezzi del cacao e dello zucchero

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Il logo dell'Ice

MILANO – Settimana in flessione per i mercati del caffè, in particolare per quello londinese. A New York, che ha riaperto i battenti soltanto martedì, dopo il week-end lungo per il Labor Day, il contratto per scadenza dicembre dell’Ice Arabica ha chiuso al rialzo martedì e mercoledì raggiungendo, a metà settimana, un picco di 153,80 centesimi per libbra.

L’abbrivio si è esaurito nei due giorni successivi. Giovedì 7 settembre, il benchmark ha perso 400 punti tornando sotto la soglia del dollaro e mezzo.

In negativo anche l’ultima seduta della settimana, che si è conclusa a 148,65 centesimi, 325 punti sotto la chiusura del venerdì precedente.

Andamento prevalentemente al ribasso anche per Londra, che ha aperto la settimana con incrementi minimi, che hanno portato il contratto per scadenza novembre a 2.483 dollari, lunedì 4 settembre.

Una virata al ribasso di 30 dollari ha portato a un primo minimo di 2.453 dollari martedì 5.

Dopo un nuovo lievissimo rialzo (+3 dollari), nella seduta di mercoledì, il contratto ha perso ulteriori 49 dollari giovedì terminando a 2.407 dollari, per chiudere infine invariato nell’ultimo giorno della settimana.

Le scorte certificate di New York si stanno pericolosamente riavvicinando ai minimi storici dello scorso autunno: venerdì scorso sono scivolate 450.153 sacchi, livello più basso degli ultimi 9 mesi e mezzo.

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pulyCAFF sponsor delle competizioni al Paris Coffee Show, 9-11/07

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pulycaff
I prodotti pulyCAFF (immagine concessa)

VESCOVATO (Cremona) – Si svolge dal 9 all’11 settembre presso il Parco Floral di Parigi il Paris Coffee Show, l’evento francese più importante per il settore, che ogni anno vede riuniti professionisti e coffee lover attorno alla comune passione per il caffè con nuove esperienze e importanti occasioni di confronto e di crescita.

pulyCAFF al Paris Coffee Show

Da anni l’azienda è vicina agli operatori francesi e agli eventi che si rivolgono ad essi con i suoi prodotti e il suo supporto sia tecnico sia formativo. “È un mercato sempre più attento alla macchina espresso e al macinacaffè, alla loro pulizia e alla qualità in tazza che ne deriva – dichaira Gianfranco Carubelli, responsabile amministrativo di pulyCAFF con il fratello Marco -.  Il barista ha compreso che non pulire le macchine, non solo causa una minore qualità del caffè e delle emulsioni realizzate con il latte o con bevande vegetali, ma più chiamate dei tecnici per guasti, dunque maggiori costi… meglio prevenire”.

Per garantire macchine sempre performanti e permettere ai concorrenti di esprimersi al meglio, pulyCAFF è sponsor delle due competizioni del campionato francese del circuito Sca che si svolgono al Coffee Show: Latte art e Roasting.

La pulizia dei gruppi e soprattutto della lancia vapore è fondamentale per erogare i migliori espressi e ottenere emulsioni finissime ed elastiche che permettono di realizzare decori precisi nei dettagli e coreografici sulla crema di latte. Saranno 14 i concorrenti a contendersi il primato a colpi di creatività, velocità di esecuzione e abilità tecnica.

Alla pulizia delle macchine penseranno gli esperti del pulito di pulyCAFF con pulyMILK Verde Power e pulyCAFF Verde Power.

Saranno 18 i concorrenti a contendersi il titolo di Campione di Francia 2023 per la categoria Roasting, una competizione che si svolge nell’arco di tre giorni molto intensi che prendono il via dalla classificazione del caffè, proseguendo con la tostatura fino ad arrivare all’assaggio finale.

Il Paris Coffee Show pone particolare attenzione all’ambiente in ogni dettaglio della manifestazione, compresi gli stand, le attrezzature, gli arredi, perché – spiegano gli organizzatori – il caffè viene dalla natura, dunque è fondamentale condividerne i valori ed essere in armonia con essa.

Da parte sua, pulyCAFF è in linea con questa sensibilità e propone la sua linea “Verde” di prodotti per la pulizia rispettosi dell’ambiente con nuovi pack in plastica riciclata. Li osserviamo rapidamente.

pulyCAFF Verde Power: realizzato con fonti rinnovabili, mantiene la sua efficacia nel rimuovere i residui grassi, eliminare i depositi e neutralizzare gli odori dal gruppo e dai filtri, ed è a basso impatto ambientale. Inoltre è in linea con normative Comunitarie e normato al nuovo regolamento REACH e CLP. È disponibile in barattolo da 510 e 1000 grammi e nella pratica confezione da 120 buste monodose.

pulyMILK Verde Power, elimina l’accumulo delle proteine dentro e fuori la lancia vapore ed è ideale per la manutenzione quotidiana delle lance dei cappuccinatori automatici. Nel pratico flacone con dosatore da 1000 ml.

pulyGRIND Crystals è composto da piccoli cristalli di amidi alimentari privi di glutine che assorbono oli e grassi e liberano macine e camera di macinatura dai depositi di caffè vecchio e rancido. In scatola da 10 buste e in barattolo da 405 grammi.

pulyGRIND Hopper rimuove dalle pareti della tramoggia e del dosatore i grassi rilasciati dal caffè che, se non rimossi, danno il via al processo ossidativo. In flacone spray da 200 ml.

pulyBAR Igienic è indicato per la pulizia di superfici in acciaio, marmo, legno, plastica, vetro, ceramica. In flacone spray da 1000 ml.

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Rancilio Specialty, il 22/07 a Melbourne per Barista League

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rancilio
Rancilio Specialty per la prossima competizione Barista League (immagine concessa)

VILLASTANZA DI PARABIAGO (Milano) – Il 22 settembre, Rancilio Specialty si allea nuovamente con Barista League per ospitare una serie di sfide sfrenate nella vibrante e cosmopolita città di Melbourne, in Australia. In qualità di sponsor ufficiale dell’evento, Rancilio Specialty presenterà la sua macchina da caffè multi-boiler RS1, dotata di un’avanzata tecnologia di pre-infusione ed estrazione del caffè, fornendo un supporto fondamentale agli audaci partecipanti nella loro conquista della vittoria.

Rancilio Specialty per Barista League

Una giuria di sei stimati esperti di caffè valuterà le performance dei baristi, valutando le loro conoscenze, l’esecuzione e la creatività nel creare esperienze di caffè eccezionali.

L’evento si svolgerà nell’ambiente industriale e alla moda di Aunty Peg’s – Proud Mary Coffee, offrendo agli ospiti un’esperienza incredibile con musica fantastica, cibo gustoso e caffè squisiti provenienti dalle migliori torrefazioni locali dell’area di Melbourne.

I biglietti sono in vendita qui

Maggiori informazioni

  • Barista League Melbourne
  • Venerdì 22 settembre 2023
  • Dalle 18.00 alle 23.00
  • Proud Mary Coffee Roasters 200 Wellington St Collingwood, VIC, 3066, Australia (qui la posizione su Google Maps).

Segui l’evento sulla pagina ufficiale di Instagram

Flavio Repetto, re del cioccolato e della nocciola, patron Elah-Dufour-Novi, si è spento a 92 anni

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flavio repetto
I loghi Elah, Dufour e Novi

Flavio Repetto, il re del cioccolato patron dei marchi Elah-Dufour-Novi, è morto all’età di 92 anni a Novi Ligure. Nel 1985 l’imprenditore fondò il Gruppo arrivando a un fatturato di oltre 130 milioni di euro. Lunedì 11 settembre si terranno i funerali alle 14.30 nella chiesa della Collegiata a Novi Ligure. Leggiamo di seguito la prima parte dell’articolo pubblicato sul portale SkyTg24.

La storia di Flavio Repetto

NOVI LIGURE – Flavio Repetto, patron del colosso dolciario Elah-Dufour-Novi, è morto a Novi Ligure all’età di 92 anni. I funerali avranno luogo lunedì 11 settembre alle 14.30 nella chiesa della Collegiata a Novi Ligure, successivamente sarà sepolto nel cimitero di Camogli (Genova) nella cappella di famiglia.

Nato nel dicembre del 1931 a Lerma (Ovada), all’età di 14 anni Flavio Repetto si trasferì con la famiglia a Genova, dove di giorno lavorava come cameriere e di sera studiava ragioneria all’istituto Avanzini. Dopo il diploma si trasferì da Genova a Roma e a soli 23 anni diventò direttore della filiale italiana di un’azienda americana.

Tornato a Lerma, decise di avviare un’attività in proprio, l’azienda vinicola Vallechiara per l’imbottigliamento del vino e all’inizio degli anni sessanta fondò la Generale Ristorazione S.p.A. lanciando la prima ristorazione collettiva di qualità, arrivando a servire 50mila pasti al giorno fornendo aziende come Ansaldo, Italsider, Michelin, Fiat, Finmeccanica ed Erg.

Nel 1975 acquisì la maggioranza della Sibeto, società di imbottigliamento e distribuzione della Coca Cola per il Piemonte e la Valle d’Aosta e costruì uno stabilimento a Biella.

Nel 1981 iniziò il percorso nel settore dolciario, quando inizialmente decise di acquisire i marchi Elah e Dufour, assieme allo stabilimento di Genova Pegli.

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