martedì 02 Dicembre 2025
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Caffè Cagliari diventa Marchio storico di interesse nazionale

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caffè cagliari marchio storico
Caffè Cagliari diventa Marchio storico (immagine concessa)

MODENA – La storica torrefazione modenese Caffè Cagliari S.p.A. annuncia l’iscrizione del proprio marchio nel registro dei Marchi storici di interesse nazionale, creato dal Ministero dello sviluppo economico per tutelare la proprietà industriale delle aziende storiche italiane e celebrare le eccellenze del Bel Paese.

Caffè Cagliari nel registro dei Marchi storici di interesse nazionale

“È un onore straordinario per la nostra famiglia e per tutti coloro che hanno contribuito al successo di Caffè Cagliari vedere il nostro marchio inserito nel Registro dei marchi storici di interesse nazionale” – dichiarano Alberto e Alessandra Cagliari – “Questo riconoscimento è una testimonianza del nostro impegno costante e della passione che ci guida da quattro generazioni. Continueremo a lavorare con la stessa dedizione per tramandare la nostra centenaria eredità e servire ai nostri clienti il meglio che l’Italia ha da offrire.”

Conferito ai soli marchi presenti sul mercato da almeno 50 anni, il riconoscimento ha premiato anche l’iconico marchio Cagliari, disegnato nel 1960 dall’illustratore modenese professor Noris Cattini e depositato l’anno seguente così descritto: “Il marchio è costituito da un cerchio entro il quale, a carattere cubitale primeggia la lettera C; tale lettera oltre che essere l’iniziale del cognome dei titolari della Ditta, costituisce parte principale del corpo di una caffettiera, con base nella parte inferiore, coperchio nella parte superiore e becco d’uscita lateralmente ed opposto alla scrittura del cognome”.

Il marchio, ancora oggi presente nel logo dell’azienda, è testimonianza tangibile dell’identità, della tradizione e dell’innovazione che ha contraddistinto la storia di Caffè Cagliari per oltre un secolo.

La storia di Caffè Cagliari

La storia di Caffè Cagliari inizia nel 1909 quando Ambrogio Cagliari, di ritorno dal Brasile, inaugura a Modena la prima bottega per la tostatura e la degustazione del caffè. Da quel momento inizia una lunga storia di imprenditoria italiana e di passione per il caffè che attraversa i continenti e prosegue per quattro generazioni fino a identificarsi con la memoria e la tradizione modenese.

L’inclusione di Caffè Cagliari nel registro dei Marchi storici di interesse nazionale non solo celebra il passato, ma guarda fiduciosamente al futuro sostenendo l’eredità dell’azienda e il suo ruolo essenziale nella promozione del made in Italy in tutto il mondo.

Caffè Trucillo inaugura il nuovo store in Iraq presso il Family Mall di Erbil

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Caffè Trucillo a Erbil, Iraq (immagine concessa)

ERBIL – Il bar per noi italiani non è solo una stanza con quattro pareti. È molto di più. Lo sa bene Caffè Trucillo, torrefazione di Salerno proprietà dell’omonima famiglia da tre generazioni, presente con le sue miscele in circa 2000 locali in Italia e distribuito in 40 Paesi esteri, dove ad oggi esporta il 65% della produzione.

Caffè Trucillo in Iraq consolida la presenza in Medio Oriente

Diffondere la cultura autentica del caffè, attraverso la qualità del prodotto e la condivisione di conoscenza è la mission di Trucillo, che ora rafforza la sua presenza nell’area del Golfo Persico con una boutique del caffè appena inaugurata in Iraq, presso il Family Mall di Erbil, centro commerciale nella regione del Kurdistan.

Il coffee shop Trucillo di Erbil, che segue ad altri locali monomarca già funzionanti da tempo a Dubai, consolida la presenza della torrefazione campana nel Medio Oriente, mercato che negli ultimi anni ha contribuito in modo importante ad espandere la notorietà internazionale del marchio.

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Il nuovo store Caffè Trucillo (immagine concessa)

Quello di Erbil non è un semplice coffee shop. Entrando nel locale si viene catapultati in un viaggio immersivo, a partire dagli spazi, che richiamano l’italianità con elementi architettonici e materiali tradizionali come gli archi e il marmo di Carrara.

Dettagli che restituiscono al consumatore la percezione di una boutique in cui sperimentare l’eccellenza del prodotto.

Ma è anche e soprattutto un luogo dinamico e sociale, di incontro, scambio, incrocio, unione, integrazione di culture e storie anche lontane tra loro, che si avvicinano attorno alla tazzina.

Il caffè di qualità è il fulcro dello spazio, un elemento centrale che parla dell’espresso perfetto e dell’expertise della torrefazione Trucillo. Una qualità costante, che unisce sul mappamondo ogni singolo locale e città in cui il marchio è presente con le sue miscele.

La linea rossa del logo Trucillo rappresenta il tocco di umanità, calore, manualità ed espressività di una marca fatta di persone. È anche il simbolo della storia e dei valori di una famiglia che da tre generazioni ha fatto del caffè una missione ed è la somma di tutti i partner che, in Italia e nel mondo, hanno scelto caffè Trucillo e contribuiscono a rendere sempre più grande la sua storia.

Lo staff del locale di Erbil, come quello di tutti i locali che servono caffè Trucillo, è formato direttamente dai trainer dell’Accademia Trucillo, la scuola del caffè che in 25 anni di attività ha formato oltre dieci mila professionisti.

Nulla, dal menù alle illustrazioni che richiamano l’iconicità del linguaggio Trucillo, è lasciato al caso: ricettazioni, servizio e ambiente vogliono raccontare al cliente l’autentica coffee experience.

Qualità e presidio diretto di tutta la filiera produttiva, dal chicco alla tazzina, innovazione continua, immagine schietta e comunicazione trasparente, sono gli ingredienti del concept #TRUEITALIANO di Trucillo, che piace particolarmente all’estero, dove l’unico driver del successo resta la qualità altissima del caffè, senza compromessi.

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Francesco Giordano, general manager di Caffè Trucillo (immagine concessa)

“Il Medioriente si conferma ancora una volta un mercato attento al caffè Trucillo e al gusto italiano, – commenta il general manager Francesco Giordano, da un anno e mezzo al fianco della famiglia Trucillo, dopo oltre vent’anni di esperienza internazionale al servizio di grandi brand italiani – Entro la fine dell’anno prevediamo l’apertura di nuovi locali a Malé, nelle Maldive, e a Kigali, nel Ruanda”.

Giordano aggiunge: “Il concept dei coffee shop Trucillo sta riscuotendo un grande successo e riceviamo continue richieste di aperture all’estero. Si sta rivelando uno strumento prezioso, abbinato alla qualità riconosciuta delle nostre miscele, per consolidare ulteriormente la nostra presenza all’estero, che nel primo semestre 2023 ha raggiunto quota 70%.”

Ignazio Messina & C. registra l’acquisizione della full container Jolly Oro

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Anche la full container Jolly Oro entra nella flotta Ignazio Messina & C. (immagine concessa)

GENOVA – Rispettando al minuto il cronoprogramma fatto scattare alcuni mesi fa, il gruppo genovese Ignazio Messina & C. registra l’acquisizione di una nuova portacontainer, ribattezzata Jolly Oro, che affianca a circa un mese di distanza la gemella Jolly Argento, confermando la strategia di un progressivo rafforzamento sul mercato delle unità full container.

Jolly Oro entra nella flotta Ignazio Messina & C.

Anche la Jolly Oro, come è stata chiamata la ormai ex “Northern Priority”, ha una capacità di trasporto di 4600 TEU, è lunga 264.32 metri per una larghezza di 32,20 metri ed è stata costruita dal cantiere coreano Daewoo Shipbuilding and Marine Engineering, lo stesso cantiere che aveva costruito la prima serie delle portacontenitori ro-ro che hanno caratterizzato nell’ultimo decennio la flotta del gruppo genovese.

La Jolly Oro è stata presa in consegna nel porto di Singapore, da dove proseguirà per i porti cinesi di Xiamen e Guangzhou per imbarcare container acquistati dal gruppo.

Al timone della portacontainer il comandante Salvatore Cammareri di La Spezia con un equipaggio composto da 14 italiani, 5 comunitari e 4 extra Ue.

Come la gemella Jolly Argento, anche la Jolly Oro opererà sulla linea ESA (East South Africa).

Bialetti lancia il concorso “Un caffè con Argentero” per gustare un espresso con l’attore

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Il progetto "Un caffè con Argentero per davvero" (immagine concessa)

MILANO – Bialetti, azienda italiana considerata icona del caffè e simbolo di convivialità nel mondo, presenta un nuovo progetto che vede protagonista l’attore Luca Argentero, brand Ambassador dell’azienda dal 2021: “Un caffè con Argentero” è infatti il titolo del concorso a cui fino al 17 dicembre 2023, sono invitati a partecipare i Bialetti lover.

Bialetti presenta il progetto “Un caffè con Argentero”

I 5 vincitori – estratti tra coloro che, acquistando un prodotto tra quelli in promozione nei negozi del brand, su bialetti.com e in tutti gli altri punti vendita sul territorio nazionale, si registreranno sul portale www.uncaffeconargentero.itavranno l’opportunità di incontrare Luca Argentero a Milano, condividendo con lui un caffè in pieno stile Bialetti. L’annuncio dei vincitori avverrà entro gennaio 2024.

Al centro del contest e della nuova campagna di comunicazione integrata e digital oriented del progetto c’è l’idea di condivisione che da sempre contraddistingue l’identità Bialetti e sulla quale si basa tutta la più recente strategia di comunicazione dell’azienda.

Luca Argentero
Luca Argentero insieme a Bialetti (immagine concessa)

Preparare e bere un caffè per Bialetti è infatti un rito quotidiano, semplice e unico allo stesso tempo, capace di unire il piacere del gusto a quello di trascorrere un momento in compagnia, di condivisone con gli altri.

Lo spot tv

È infatti proprio questo concetto ad essere stato al centro dello spot tv di lancio del Perfetto Moka – il caffè macinato Bialetti –, e ripreso nella social series Casa Bialetti diffusa nell’autunno 2022.

Allo stesso modo, nella campagna 2023 accanto a Luca Argentero compaiono così personaggi della sua vita quotidiana (la zia, il custode, i vicini di casa) che, per aumentare la possibilità di vincita del contest, hanno un po’ esagerato con gli acquisti e gli ordini di caffè Bialetti.

L’iniziativa “Un caffè con Argentero” nasce quindi con la volontà, da un lato, di continuare a raccontare il proprio multiforme universo attraverso una comunicazione dal taglio ironico e positivo che esprima l’essenza della convivialità italiana e, dall’altro, di consolidare il legame dell’azienda con i propri clienti.

Bialetti, che da sempre mette il consumatore al centro delle proprie attività e progetti, con questa nuova campagna mira a coinvolgerlo direttamente con una call to action tanto semplice quanto richiesta proprio dalla customer base: incontrare Argentero per degustare insieme un ottimo caffè.

In questi anni di collaborazione con l’azienda il ruolo stesso di Luca Argentero si è evoluto passando da testimonial del caffè macinato Perfetto Moka a vero e proprio ambassador del brand, capace di raccontare a tutto tondo il mondo del caffè Bialetti.

La produzione di caffè per l’azienda è infatti il tassello fondamentale che caratterizza la sua storia più recente: la nascita della torrefazione, che risale al 2010, non è solo frutto di una nuova strategia industriale, ma rappresenta una conseguenza naturale di una conoscenza del mondo del caffè che affonda le proprie radici in oltre un secolo di esperienza nel settore.

Oggi il caffè Bialetti, dal Perfetto Moka – il primo caffè macinato studiato appositamente per la Moka –, alle capsule per macchine espresso I Caffè d’Italia, passando per le miscele di caffè in grani Esperto Grani, è frutto di un processo di cui l’azienda è in grado di curare internamente tutte le fasi: dalla selezione dei chicchi alla tostatura, dalla macinatura al degasaggio, fino all’imballaggio finale.

Il risultato sono miscele uniche e inconfondibili, capaci di offrire un’esperienza unica ad ogni tazzina; un caffè che si distingue per qualità e gusto eccellenti.

Oltre al premio principale, il concorso “Un caffè con Argentero” prevede anche premi minori per tutta la sua durata: ogni giorno saranno infatti messi in palio tre kit colazione Bialetti, composti da tazzine, mug, cucchiaini e montalatte elettrico.

Il regolamento completo è disponibile qui e qui.

La scheda sintetica di Bialetti Industrie S.p.A.

Bialetti nasce nel 1919 a Crusinallo, in Piemonte, per volontà di Alfonso Bialetti. Nel 1933 viene realizzata la prima Moka Express, geniale intuizione che ha rivoluzionato il modo di preparare il caffè a casa. Considerata icona di design nel mondo, fa parte delle collezioni permanenti del MoMa di New York e del Triennale Design Museum di Milano.

Il 1999 è l’anno in cui si forma il gruppo Bialetti Industrie Spa dalla fusione tra Alfonso Bialetti & C. e Rondine, realtà leader nella produzione di pentole antiaderenti; la sede viene trasferita a Coccaglio in provincia di Brescia. Nel 2004 Bialetti fa il suo ingresso nel mondo del caffè espresso con la Mokona e le capsule Il Caffè d’Italia.

Nel 2010 l’azienda diventa anche una torrefazione, mettendo a punto un metodo specifico per creare miscele dal perfetto equilibrio, dall’aroma intenso e dal gusto equilibrato. L’offerta di macchine espresso si arricchisce nel 2020 con Gioia.

Dalla conoscenza della Moka e dall’esperienza nel mondo del caffè nel 2021 nasce Perfetto Moka, il caffè Bialetti per chi ama la Moka.

Kellogg celebra la Giornata internazionale del caffè con la nuova referenza Extra “Barista Edition”

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Kellogg's EXTRA - Barista Edition
Kellog's Extra Barista Edition (immagine concessa)

MILANO – Il caffè, da sempre protagonista nella cultura italiana, è la bevanda analcolica più consumata da oltre un italiano su due nell’arco della giornata3. Simbolo di convivialità, risveglio e buonumore, il caffè rappresenta un vero e proprio rito amato dal 91% degli italiani, che ne beve almeno una tazza al giorno4.

In occasione della Giornata mondiale del caffè, Kellogg arricchisce la linea Kellogg’s Extra, la granola n°1 in Italia5, con la nuova referenza “Barista Edition” al gusto caffè e cioccolato.

Kellog lancia Kellogg’s Extra Barista Edition

Che buongiorno sarebbe senza caffè, senza il suo aroma intenso e il gusto avvolgente che risveglia i sensi e ci prepara per abbracciare una nuova giornata? La conferma arriva da una ricerca condotta da Kellogg in collaborazione con YouGov, nella quale si evidenzia come la colazione sia il momento d’oro per l’87% dei coffee lovers6, l’occasione di consumo per eccellenza per iniziare un nuovo giorno con il piede giusto.

 La maggior parte dei consumatori di caffè, infatti, non riesce a cominciare la propria giornata senza bere il caffè al mattino (81%)7, forse perché li mette di buonumore (82%)8. Quasi il 90% dei consumatori di caffè, invece, sceglie di berlo a colazione perché ne ama il gusto9, per questo preferisce sorseggiarlo lentamente, assaporando il momento (81%)10.

Il suo aroma delizioso, unito alla sensazione di energia del risveglio (45%)11 sono la ricetta segreta di una giornata perfetta.

Dall’indagine emerge come in ogni italiano che beve caffè a colazione si celi un’anima esploratrice: quasi il 40% vorrebbe trovare un nuovo prodotto al gusto caffè tra gli alimenti che si consumano a colazione12.

Questa voglia di scoprire nuovi sapori e combinazioni è un inno alla continua ricerca di esperienze di gusto straordinarie.

In occasione della Giornata mondiale del caffè, Kellogg corona il sogno di tutti gli amanti di questa bevanda, presentando la nuova Kellogg’s Extra “Barista Edition”. Ispirata dagli esperti baristi, la nuova referenza combina la croccante granola n°1 in Italia13 all’irresistibile gusto caffè e cioccolato.

Le pepite d’avena al gusto di caffè, abbinate a mandorle e riccioli di cioccolato al latte, offrono infatti una colazione a cui è difficile resistere. Il risultato è un sapore piacevole, accattivante e sorprendente, capace di coinvolgere in un’esperienza di gusto dinamica e multisensoriale, attraverso ingredienti di alta qualità con avena 100% integrale e la sua naturale ricchezza di fibre.

La nuova referenza “Barista Edition” si aggiunge all’ampia linea di Extra, capace di soddisfare le preferenze di tutti i palati con le sue deliziose varianti: cioccolato e nocciole, original, frutti rossi, cioccolato al latte, frutta e frutta secca, e nocciole caramellate.

L’intera gamma Kellogg’s Extra e la nuova referenza Extra ‘Barista Edition’ sono disponibili in tutti i principali supermercati, ipermercati e canali di e-commerce in Italia.

 La scheda sintetica di Kellog

Kellogg Company (NYSE: K) ha la visione di un mondo migliore e più giusto in cui le persone non siano semplicemente “nutrite”, ma appagate da quello che mangiano. Kellogg, con i suoi prodotti, vuole contribuire a creare un futuro migliore, dove ci sia “un posto a tavola” per il maggior numero possibile di persone.

I brand di Kellogg includono Pringles, Cheez-It, Special K, Kellogg’s Frosted Flakes, PopTarts, Kellogg’s Corn Flakes, Rice Krispies, Eggo, Mini-Wheats, Kashi, RXBAR, MorningStar Farms ed altri.

Nel 2022, l’azienda ha fatturato oltre $15.3 miliardi, grazie soprattutto agli snacks, ai cereali, ai frozen foods e ai noodles. Tramite la strategia di ESG Kellogg’s Better Days, l’azienda vuole dare il suo contributo per affrontare questioni interconnesse come benessere, clima e sicurezza alimentare creando Better Days per 3 miliardi di persone entro la fine del 2030. Per maggiori informazioni basta cliccare qui.

Note

  • 1,5,13 Valore di vendita dei prodotti di marca della categoria italiana Granola. IRI, 2022
  • 2,3 A parte l’acqua. Colazione e Caffè, YouGov (2023)
  • 4 Colazione e Caffè, YouGov (2023) (campione composto da 1.016 individui rappresentativo della popolazione italiana 18+)
  • 6 Chi consuma almeno un caffè al giorno. Colazione e Caffè, YouGov (2023) (campione composto da 924 individui rappresentativo della popolazione italiana 18+)
  • 7,8,9,10,11,12 Chi consuma caffè a colazione. Colazione e Caffè, YouGov (2023), (campione composto da 804 individui rappresentativo della popolazione italiana 18+)

Guida del Gambero Rosso: il miglior bar d’Italia è Paolo Griffa al Caffè Nazionale di Aosta: “Al primo posto, sono da noi sostenibilità e qualità”

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premio illy bar
Paolo Griffa al Caffè Nazionale riceve il Premio illy bar dell'anno da Moreno Faina responsabile dell'Università del caffè illy (immagine concessa)

MILANO – Continua la tradizione, ormai giunta al 24° anniversario, della presentazione della Guida bar d’Italia di Gambero Rosso con la partnership di illycaffè. Nel 2024, il simbolo di eccellenza del bar italiano, caratterizzato dal prestigioso riconoscimento Tre tazzine e tre chicchi, festeggia invece 21 anni.

La presentazione della Guida bar d’Italia di Gambero Rosso

“Anno dopo anno, la nostra Guida non smette di stupire in primis noi stessi” commenta Laura Mantovano, direttore editoriale delle Guide. “Un trend su tutti è quello delle caffetterie specialty, che stanno riscuotendo un successo crescente con il loro nuovo posizionamento nel mercato, così come l’investimento da parte di grandi gruppi e fondi nelle caffetterie storiche d’Italia, nuovi locali che affiancano musei e luoghi d’arte e molto altro da scoprire”.

Mantovano aggiunge: “Ma anche per il mondo dei bar c’è la medesima nota dolente che affligge la ristorazione in senso lato: la mancanza di personale adeguatamente formato. Un handicap che insieme agli elevati costi gestione continua a far registrare anche qui un pesante turn over tra aperture e chiusure a cui è importante dare attenzione, per continuare a sostenere al meglio un segmento così strategico”.

I bar che raggiungono il massimo punteggio nella categoria Tre tazzine e tre chicchi, distribuiti su tutto il Bel Paese, sono in totale 45.

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Guida Bar d’italia Gambero Rosso insieme a illycaffè (immagine concessa)

La Lombardia, come lo scorso anno, è in testa alla classifica con ben 10 indirizzi presenti. Segue l’Emilia Romagna con 6 locali e il Veneto che può vantare 5 bar all’interno della lista.

A brillare, anche il Piemonte, dove la storica tradizione del caffè assicura a ben due insegne il massimo delle stelle per 20 anni consecutivi, come Baratti & Milano e Torino e Converso a Bra, a cui si uniscono Biasetto a Padova nel Veneto, Tuttobene a Campi Bisenzio (Firenze) e Antico Caffè Spinnato di Palermo con lo stesso primato.

La giuria su cui è gravato il compito di includere nella Guida i locali è stata composta da: Riccardo Gaspari, illy Chef ambassador e stella Michelin, Laura Mantovano – direttore editoriale Gambero Rosso, Marina Savoia, curatore guida Bar d’Italia, Violante Avogadro, global communication director illycaffè e Moreno Faina – direttore Università del caffè illycaffè.

Cristina Scocchia, amministratore delegato illycaffè, prende la parola: “ I nostri bar e ristoranti sono luoghi capaci di rappresentare la massima espressione dello stile di vita italiano l’attenzione al bello, al buono e al ben fatto e la cura dei dettagli.

illycaffè compie quest’anno il suo 90° compleanno. Sono 90 anni che ci impegniamo a fare la differenza in ogni singolo dettaglio. La cosa più importante per illy è la selezione del caffè. Abbiamo relazioni trentennali con i coltivatori di caffè che conosciamo per nome. Da sempre utilizziamo solo le miscele di Arabica: quindi quelle più raffinate e sofisticate”.

Scocchia continua: “All’interno dell’Arabica scegliamo l’1% dei chicchi perfetti. Abbiamo un’attenzione massima per la ricerca alla qualità superiore. Tutto questo però non ci basta: doniamo grande attenzione anche, e soprattutto, alla sostenibilità. Diffondiamo ormai da 30 anni pratiche di agricoltura rigenerativa e rispettosa per l’ambiente. Siamo vicini alle comunità agricole nei Paesi in via di sviluppo”.

C’è di più: “Anche la qualità che l’azienda può dare in termini di welfare fa la differenza. Questa nostra attenzione prosegue quando tostiamo i chicchi a Trieste, soprattutto nella pressurizzazione. Noi abbiamo una tecnica di conservazione che permette di far arrivare nei bar un caffè che mantiene inalterato il proprio aroma proprio grazie al processo di pressurizzazione”.

bar guida gambero rosso
I rappresentanti dei bar premiati alla Guida (immagine concessa)

Scocchia conclude: “I dettagli dell’azienda sono molti e fanno la differenza in modo da offrire e ampliare il mondo illycaffè. Abbiamo inaugurato uno store a CityLife poco tempo fa e abbiamo celebrato il 1° anniversario del nostro store a Milano in Monte Napoleone. Nel nostro piccolo cerchiamo di fare la differenza con tanti piccoli gesti che vogliono offrire un’esperienza completamente diversa esattamente come i bar premiati oggi”.

I bar premiati

Valle d’Aosta

Paolo Griffa al Caffè Nazionale (Aosta)

Piemonte

• Converso (Bra)
• Baratti & Milano (Torino)
• Caffè San Carlo (Torino)
• Bar Zucca (Torino)

Liguria

• Douce (Genova)
• Murena Suite (Genova)

Lombardia

• La Pasqualina (Almenno San Bartolomeo – Bergamo)
• Caffè Cavour 1880 (Bergamo)
• Bedussi (Brescia)
• In Croissanteria Lab (Carobbio degli Angeli – Bergamo)
• Colzani (Cassago Brianza – Lecco)
• Pasticceria Sartori (Erba – Como)
• L’Ile Douce (Milano)
• Pavé (Milano)
• Marelet (Treviglio – Bergamo)
• Morlacchi (Zanica – Bergamo)

Veneto

• Olivieri 1882 (Arzignano – Vicenza)
• Il Chiosco (Lonigo – Vicenza)
• Biasetto (Padova)
• Amo (Venezia)
• Grancaffè Quadri (Venezia)

Friulia Venezia Giulia

• Caffetteria Torinese (Palmanova – Udine)
• Antico Caffè San Marco (Trieste)
• Caffè Vatta (Trieste)

Emilia Romagna

• Gino Fabbri Pasticcere (Bologna)
• Staccoli Caffè (Cattolica – Rimini)
• Bar Roma (Novellara – Reggio Emilia)
• Gabriele Spinelli – Dolce Salato (Pianoro – Bologna)
• Rinaldini (Rimini)
• Nuova Pasticceria Lady (San Secondo Parmense – Parma)

Toscana

• Tuttobene (Campi Bisenzio – Firenze)
• Ditta Artigianale (Firenze)
• Gilli (Firenze)
• Paszkowski (Firenze)

Marche

Picchio (Loreto – Ancona)

Umbria

Bar Molino Centumbrie (Magione – Perugia)

Lazio

Spazio Bar e Cucina (Roma)

Abruzzo

Caprice (Pescara)

Campania

• Sal de Riso Costa d’Amafali (Minori – Salerno)
• Gran Caffè La Caffettiera (Napoli)

Puglia

300mila (Lecce)

Sicilia

• Caffè Sicilia (Noto – Siracusa)
• Sciampagna (Palermo)
• Antico Caffè Spinnato (Palermo)

Paolo Griffa al Caffè Nazione vince il Premio illy bar dell’anno

L’annuncio del Premio illy bar dell’anno 2024 è stato senza dubbio il momento più atteso di tutta la presentazione. Dopo aver elencato tutti i bar appartenenti alla categoria Tre tazzine e tre chicchi, sono stati chiamati sul palco i cinque locali finalisti: 300mila, Paolo Griffa al Caffè Nazionale, Caffè Sicilia, Colzani e La Pasqualina.

Nei criteri di selezione, oltre la pulizia, il servizio e la cortesia del personale, è stata presa in considerazione come elemento di maggiore importanza l’attenzione alla sostenibilità.

Il livello di prestazione di tutti i 5 locali è di alto livello ma, secondo la giuria, uno su tutti spicca: si tratta di Paolo Griffa al Caffè Nazionale, il quale, l’anno scorso si è distinto con la prima stella Michelin (ne abbiamo parlato qui).

Il premio è stato ritirato da Titti Traina, anima del locale insieme a Paolo Griffa, la quale afferma con orgoglio: “La nostra scelta è stata quella di indirizzarci subito su opzioni sostenibili: dal menù alla filiera di fornitori. Ci assicuriamo che il locale sia rifornito di prodotti biologici, organici in un contesto di qualità e controllo da offrire sempre al cliente”.

Andrea Illy, sulla minaccia del clima: “Miglioriamo le pratiche agronomiche rigenerative e biodiversità”

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caffè verde sul ramo mercati biologico
Caffè verde prima della raccolta
MILANO – Il caffè diventa argomento di interesse per un pubblico più ampio, che supera i limiti di chi si muove già all’interno di questo settore: su Repubblica.it sono stati dedicati due articoli a questa materia prima, alle sue prospettive di mercato di fronte all’inevitabile cambiamento climatico.
Il primo pone il focus proprio su come cambierà il rapporto tra domanda e offerta in risposta ad un prodotto che potrebbe subire un crollo della qualità e della quantità, firmato da Anna Lombardi; il secondo  di Rosaria Amato, supportato dalle parole del presidente di illycaffè, Andrea Illy, a commento di questi nuovi fenomeni alle origini.
Riportiamo il contenuto di entrambe le notizie da Repubblica.it.
La pagina di Repubblica

Caffè minacciato dalle alte temperature

Il primo effetto di questa minaccia, gli aumenti dei costi del verde. E così, bersi una buona tazza di espresso potrebbe diventare un lusso, proprio in un periodo storico – si parla degli ultimi 30 anni – caratterizzato da una crescita a doppia cifra dei consumi e non solo: i mercati asiatici cominciano ad avere sete di caffè, oltre che di tè, insieme a quelli dell’Africa sub-sahariana. Su Repubblica.it, i numeri sono ben chiari: ” Se va avanti così arriveremo a una richiesta quotidiana di 6 miliardi di tazzine entro il 2050.
Ma l’emergenza è dietro l’angolo: secondo uno studio del Columbia Center on Sustainable Investment avremo bisogno del 25 per cento di caffè in più entro il 2030. Ma quello prodotto da un’industria pressata dalla crescente domanda potrebbe non bastare, già a breve. Negli ultimi due anni, la domanda ha infatti superato l’offerta.”

Cosa succede dunque all’interno della filiera?

Un ruolo importante lo gioca appunta il clima, che porta all’impoverimento dei terreni dedicati alle colture, seguito poi dalla minaccia di El Nino. Il risultato si è notato già nei mesi scorsi, quando i prezzi del verde hanno toccato i picchi massimi da 15 anni.
A confermare questo andamento sempre più verso una commodity che si potranno permettere in pochi, l’intervento sul Financial Times e poi ripreso da Repubblica.it della direttrice esecutiva dell’Organizzazione interanzionale caffè (ICO) Vanusia Nogueira: «Non solo aumenteranno i prezzi Purtroppo, potrebbe cambiare il sapore. Meno buono proprio a causa delle alterazioni del suo ambiente naturale ».
Considerato che l’Arabica è meno resistente rispetto alla Robusta – che comunque non è del tutto immune ai cambi climatici e alle malattie – il destino sembra segnato dalle varietà selvatiche da incrociare con le Arabiche pure per creare varietà in grado di sopravvivere a condizioni più difficili.
Anna Lombardi su Repubblica.it traccia ulteriori prospettive possibili: “Le previsioni sono inquietanti: entro il 2050 metà del terreno coltivato a caffè potrebbe essere inutilizzabile. I maggiori produttori del prodotto – Brasile, Vietnam, Colombia e Indonesia – avranno sempre meno aree idonee. Ma attenzione, altri potrebbero approfittarne: paesi al di fuori dei tropici come Stati Uniti, Argentina, Uruguay e Cina. Un’opportunità? Bisognerà vedere, perché comporterà comunque costi ecologici notevoli in termini di deforestazione.”
Restano dei dati di fatto che non si possono più ignorare: i coltivatori alle origini non stanno conoscendo benefici dall’aumento dei consumi della materia prima e anzi, sono investiti da nuove ondate di povertà che li spinge sempre più ad abbandonare la produzione. Una soluzione, potrebbe essere proprio ricorrere all’innalzamento dei prezzi per sostentare la coltivazione di caffè di qualità.

Andrea Illy: Come affrontare la sfida del cambiamento climatico

Il presidente di illycaffè riprende il tema caldo – in tutti i sensi- delle minacce alla produzione caffeicola, nell’intervista di Rosaria Amato su Repubblica.it.
Esordisce con alcuni dati: «Secondo uno studio condotto nel 2015 dalla Columbia University entro il 2050 il 50% delle terre attualmente coltivabili a caffè non saranno più utilizzabili. Non potendo aumentare le terre coltivabili dobbiamo ricorrere ad altri mezzi».
Non è possibile al momento espandere i terreni agricoli, che sono ormai arrivati alla saturazione, a discapito spesso delle foreste che ora invece si vogliono conservare.
E scendendo nel dettaglio della domanda di caffè, le cui modalità di consumo sono cambiate verso un modello più degustativo-esperenziale, Andrea Illy spiega su Repubblica.it: «Le vie sono due: migliorare le pratiche agronomiche rigenerative e aumentare la biodiversità, creando cultivar particolarmente resistenti ai cambiamenti climatici, dalle alluvioni al caldo eccessivo».
A conclusione, per fronteggiare questi importanti fenomeni che stanno mettendo a rischio il futuro del caffè, l’esempio da seguire indicato da Andrea Illy, resta l’applicazione delle pratiche rigenerative, di cui illycaffè si fa promotrice da anni.

Evoca lancia Kometa, la nuova superautomatica Necta, alla Fiera Host

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Kometa, la nuova superautomatica Necta (immagine concessa)

VALBREMBO (Bergamo) – Evoca Group, leader mondiale nella produzione di macchine da caffè per il settore Out-of-Home, presenta Kometa, la nuova superautomatica Necta. Linee morbide ed eleganti che attraggono lo sguardo, un’interfaccia touch 7” progettata per offrire un’esperienza utente eccezionale e la cura di ogni minimo dettaglio, per raggiungere la sintesi perfetta di estetica e funzionalità.

Evoca Group presenta Kometa

Si presenta così Kometa, creata per farsi notare anche nelle location più raffinate e capace di spingersi, con la sua maneggevolezza e praticità d’uso, oltre i confini del mondo horeca, per approdare felicemente in uffici e spazi di rappresentanza.

L’alto livello di personalizzazione offre un ampio menu bevande e permette di creare caffè e cappuccini in base ai gusti individuali dei consumatori.

Non solo: Kometa è provvista di una ribaltina mobile, facile da rimuovere e pulire, che consente di avere altezze differenti per ottenere sempre una perfetta qualità in tazza. Per questo motivo, l’area di erogazione ospita agevolmente bicchieri fino a 20 once.

Grazie alla sua intuitiva funzione di risparmio energetico, Kometa entra automaticamente in “eco mode”, permettendo non solo di impostare la temperatura della caldaia caffè, ma anche di attivare o disattivare i led e settare il livello di luminosità del display. In questo modo, si riducono notevolmente sia i consumi energetici sia i costi operativi.

Grazie al Wi-Fi integrato e al modulo 4G opzionale, Kometa è compatibile con i servizi di telemetria Coffeed e AmiClo.

Tramite il protocollo MDB, la macchina integra perfettamente i sistemi di pagamento di ultima generazione, come i lettori di carte di credito.

Design attraente e contemporaneo, risparmio energetico, connettività completa, sistemi di pagamento integrabili, menu bevande per ogni gusto e alto livello di personalizzazione: Kometa è progettata per offrire il meglio alle strutture che richiedono il massimo.

La nuova stella del firmamento horeca brillerà a Host 2023: venite a scoprire Kometa dal 13 al 17 ottobre allo stand Evoca (Pad. 22, Stand F35/G46).

Per maggiori informazioni cliccare qui

La scheda sintetica di Evoca Group

Evoca Group è un leader mondiale nella produzione di macchine professionali per il caffè e uno dei principali operatori internazionali nei settori horeca e OCS.

Evoca commercializza i suoi prodotti attraverso più brand (Necta, Wittenborg, Saeco, Gaggia, Ducale, SGL, Newis, Cafection, Visacrem, Futurmat e Macas), ognuno con la sua identità individuale ed altamente sinergici con la missione di Evoca.

Oggi Evoca conta più di 10.000 clienti in oltre 140 Paesi in tutto il mondo. Con la sede in Italia (Valbrembo – Bergamo), Evoca è presente a livello globale con 9 siti produttivi, 6 centri di ricerca e sviluppo e ha registrato oltre 600 brevetti.

Caffè Borbone: Michela Caone è la nuova global Chief marketing officer

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Michela Caone, global cmo di Caffè Borbone (immagine concessa)

CAIVANO (Napoli) – Caffè Borbone, marchio di riferimento nel business della torrefazione e del caffè porzionato, annuncia la nomina di Michela Caone come nuovo global Chief marketing officer con responsabilità di gestione dell’area marketing e comunicazione e di definizione delle nuove strategie di marketing a livello nazionale e internazionale, intercettando gli obiettivi di business dell’azienda e implementando i piani di vendita sui diversi canali distributivi.

Michela Caone diventa cmo di Caffè Borbone

Nel corso della sua carriera, iniziata in Henkel Italia, Caone ha ricoperto incarichi manageriali in multinazionali attive operanti in diversi settori merceologici, tra cui Home Care, Health & Wellness, Healthcare, Pharma e Food&Beverage contribuendo anche all’introduzione sul mercato e allo sviluppo strategico di nuovi marchi di successo.

Nei suoi anni in Danone Italia, infatti, ha contribuito nel ruolo di marketing manager all’introduzione sul mercato di nuovi marchi, tra cui Actimel, Activia e Danacol. Successivamente, ha ricoperto il ruolo di Direttore Marketing per la linea Cosmetics di Artsana Group, coordinando anche l’espansione del marchio in Portogallo, Estremo Oriente e altri mercati esteri.

Nel 2012 arriva in Sperlari per un’esperienza decennale come direttore marketing che l’ha vista a capo delle attività di rafforzamento del business in Italia e di inserimento del marchio nel mercato USA.

“Pensando a tutta la mia carriera, questa nomina rappresenta per me un motivo di orgoglio e sono entusiasta di poter intraprendere questo percorso in un’azienda che sta vivendo un così rapido sviluppo sia in Italia che all’estero e soprattutto in un mercato, quello del caffè, per me nuovo ma estremamente interessante. Grazie all’esperienza maturata in aziende di diversi settori, sono pronta ad offrire il contributo strategico necessario a proiettare Caffè Borbone verso un’ulteriore crescita” ha commentato Michela Caone, Global CMO di Caffè Borbone.

Chi è Michela Caone

Michela Caone è global cmo di Caffè Borbone, azienda di torrefazione e vendita di caffè leader nel settore food e prima azienda per contribuzione alla crescita della categoria del caffè monoporzionato in Italia, in cui è responsabile dello sviluppo delle strategie di marketing a livello nazionale e internazionale.

Nel 1995 inizia a lavorare in Henkel Italia nel ruolo di Brand Manager per i brand, Dixan, e lancio del marchio Pril, consolidando progressivamente la sua esperienza nelle fasi di lancio e posizionamento di prodotti per il mass-market settore in stretta collaborazione con l’area Ricerca & Sviluppo.

Nel 1999 entra come Senior Brand Manager in Danone Italia dove, nel 2002, assume il ruolo di Marketing Manager gestendo il team commerciale e contribuendo all’introduzione sul mercato di nuovi marchi tra cui Actimel, Activia e Danacol.

Prosegue la sua carriera in ambito Healthcare entrando, nel 2006, nella sede italiana della multinazionale farmaceutica Glaxo Smithline Italia come Direttore Marketing & Trade con il compito di individuare nuovi obiettivi di business e implementare i piani marketing & commerciali.

Tre anni dopo, nel 2009, è direttore marketing per la linea Beauty Care di Artsana Group dove ha la responsabilità di definire le principali strategie di marketing e commerciali coordinando nuovi mercati esteri, in particolare Portogallo ed Estremo Oriente.

Grazie a una carriera di respiro sempre più internazionale, nel 2011 entra in Bialetti in qualità di direttore marketing global.

Nel 2013 è in Sperlari nel ruolo di direttore marketing per contribuire al consolidamento del business e dell’innovazione dell’azienda. Michela è nata a Nuoro e vive tra Napoli e Milano.

Al via la prossima settimana il Consiglio internazionale del caffè

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Ico robusta Conferenza report Consiglio
Il logo per il sessantesimo anniversario dell'Ico creato dal designer italiano Giulio Vinaccia

MILANO – È conto alla rovescia per la 136a sessione del Consiglio internazionale del caffè, massimo organo dell’Ico, in programma il 28 e 29 settembre a Bangalore, in India. Appuntamento che coincide con il 60° anniversario dalla fondazione dell’Organizzazione e con la V Conferenza mondiale sul caffè, che si svolgerà nei giorni precedenti.

In agenda – oltre al rinnovo delle cariche di vertice, con la conclusione del mandato di Massimiliano Fabian, presidente del Consiglio per l’annata 2022/23 – i consueti adempimenti statutari e di bilancio, il processo di ratifica del nuovo Accordo internazionale e la relazione della direttrice esecutiva Vanúsia Nogueira sull’andamento dei mercati e sulle attività e i risultati conseguiti dall’Ico nell’annata in rassegna.

Nogueira riferirà inoltre sulle risultanze del V CEO & Global Leader Forum, in programma il 26 settembre.

Il responsabile delle operazioni, l’italiano Gerardo Patacconi, aggiornerà il Consiglio sugli esiti di uno studio di pre-fattibilità per la costituzione di uno strumento/fondo globale di sostenibilità e resilienza del caffè.

Farà inoltre il punto sull’implementazione e la stipulazione di una serie di MoU (Memorandum of Understanding) e accordi di cooperazione.

Tra questi, il proposto MoU tra l’Ico e la Sca. Secondo la bozza, che sarà presentata al Consiglio, tale collaborazione si concretizzerà nell’ideazione e realizzazione di programmi educativi per lo sviluppo di skills nella produzione, il commercio e la commercializzazione, la torrefazione e i metodi di preparazione del caffè, in linea con i percorsi sviluppati dalla Sca.

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