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Osservatorio Immagino: raccontare i consumi partendo da un’etichetta

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MILANO – Nel secolo della frammentarietà è sempre più difficile “segmentare” i consumatori, che hanno aspettative crescenti in fatto di sostenibilità e trasparenza e assumono comportamenti differenti a seconda dei contesti.

Sono inoltre sempre più attenti alle informazioni illustrate sulle etichette: proprio sulla base delle etichette le aziende dovrebbero iniziare a costruire delle strategie ad hoc, trasformando i flussi di big data che ne derivano in opportunità concrete.

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L’Osservatorio Immagino Nielsen-GS1 Italy soddisfa questa esigenza per le imprese operanti nel largo consumo.

A Linkontro è stato definito “una delle più grandi innovazioni per il business negli ultimi anni” e un esempio di quale sia il potenziale dei termini integrazione e collaborazione.

È uno strumento che consente di scoprire in modo scientifico i macro e micro trend di consumo, scoprendo anche la correlazione tra variabili presenti in etichetta e trend di spesa. Al momento sono oltre 80mila i prodotti censiti e spiegati attraverso più di 100 variabili.

In generale, nel settore dei FMCG si sta verificando un’integrazione del mainstream con le nicchie, che diventano sempre più numerose e più rilevanti, fino a perdere la caratteristica originaria di segmento rivolto a pochi.

In un contesto così mutevole è fondamentale captare le preferenze dei consumatori in tempi brevi. Grazie all’Osservatorio Immagino Nielsen-GS1 Italy si possono rilevare tali preferenze in modo costante.

Per esempio, scoprire quali siano i programmi televisivi più seguiti dai consumatori che prediligono i prodotti vegan, oppure capire se gli acquirenti di prodotti integrali acquistino anche prodotti biologici.

Nel settore alimentare, l’Osservatorio monitora il consumo degli italiani su un totale di 31mila etichette.

La prima edizione ha permesso di individuare un “metaprodotto” – ovvero la referenza media acquistata dagli italiani nel 2016 – che ha circa 180 calorie, è ricco di proteine e bilanciato negli zuccheri, abbastanza grasso e povero di fibre rispetto agli equilibri consigliati, ma con parametri in netto miglioramento rispetto al 2015.

A trarre vantaggio dal lavoro dell’Osservatorio saranno soprattutto i principali player del largo consumo: i retailer potranno adattare gli assortimenti in base all’andamento dei mercati niche e mainstream; i produttori riusciranno a migliorare le proprie performance riformulando le informazioni contenute nelle etichette e rielaborando le strategie comunicative di prodotto.

L’Osservatorio è stato presentato ufficialmente il 19 maggio scorso durante Linkontro 2017. I risultati saranno pubblicati e liberamente consultabili sul sito dedicato, a cadenza semestrale

Romolo de Camillis

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