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Nestlé: il fatturato del 2011 ha chiuso a 69,2 miliardi di euro con una crescita del 7,5% sul 2010

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VEVEY (Svizzera) – Il gigante alimentare Nestlé ha archiviato l’esercizio 2011 con un giro d’affari in espansione in tutti i settori operativi e in tutte le categorie di prodotti. Al termine del periodo in rassegna, i ricavi si sono attestati a quasi 70 miliardi di euro, 83,6 miliardi di franchi svizzeri, segnando una crescita del 7,5% su un anno.

Come molte altre società, Nestlé ha subito l’impatto negativo dei cambi, pari al 13,4%. L’utile netto ha toccato i 7,86 miliardi di euro, 9,5 miliardi di franchi (+8,1% non tenendo conto di Alcon) ha precisato una nota alla stampa del gruppo elvetico. I risultati globali del gruppo sono stati giudicati positivamente dagli analisti. Nel 2010, la società con sede a Vevey aveva moltiplicato per tre il suo utile netto a 28,3 miliardi €, 34,2 miliardi di franchi. Un balzo dovuto alla vendita della partecipazione rimanente – 20,3 miliardi €, 24,5 miliardi di franchi – nel leader mondiale dei prodotti oftalmici Alcon al gigante farmaceutico basilese Novartis.

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Le vendite di capsule per il caffè Nespresso, oggetto di una vertenza giuridica che ha già fatto scorrere molto inchiostro e sta dando da lavorare a schiere di avvocati, sono salite del 20% per superare i 2,9 miliardi di €, 3,5 miliardi di franchi introiti. I risultati del 2011 confermano il trend del porzionato Nestlè dell’anno prima (+20% ricavi a 2,9 miliardi di €, 3,2 miliardi franchi a fine 2010). Il tasso di crescita più importante è stato tuttavia messo a segno dalle bevande sia liquide che in polvere, le cui vendite sono progredite da un anno all’altro del 13% a 15 miliardi di €, 18,2 miliardi di franchi.

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