giovedì 11 Aprile 2024
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Nel 2019 recuperate 40t di capsule esauste Nespresso a Piacenza, Reggio E. e Parma

Il recupero viene avviato dal Consorzio che separa l’alluminio – poi destinarlo alle fonderie per la trasformazione in altri oggetti – dal caffè che invece viene stoccato in un impianto di compostaggio e riutilizzato per coltivazioni agricole in provincia di Novara

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REGGIO EMILIA – Nell’arco di solo un anno, un risultato notevole in termini ambientali è stato raggiunto da Parma, Piacenza e Reggio Emilia: il 2019 ha visto recuperate ben 40 tonnellate di capsule di caffè esauste. Dei comuni che si sono dimostrati decisamente tra i più virtuosi attraverso le cialde in alluminio raccolte, con un incremento del 38% rispetto al 2018. Parliamo ancora del programma “Da Chicco a Chicco” partito nel 2011 grazie alla convenzione stretta con il Consorzio nazionale imballaggi alluminio (CiAl) e il Consorzio italiano compostatori. Leggiamo i dettagli dal sito reggionline.com.

Da Chicco a Chicco in crescita in alcuni Comuni

Inoltre prevede la collaborazione con Nespresso che ha investito più di 6 milioni di euro sul progetto. Le capsule vengono conferite dai consumatori nei 113 punti vendita del marchio Nestlé distribuiti su tutto il territorio nazionale in 67 città italiane oppure nelle isole ecologiche di Iren.

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Il recupero viene avviato dal Consorzio che separa l’alluminio – poi destinarlo alle fonderie per la trasformazione in altri oggetti – dal caffè che invece viene stoccato in un impianto di compostaggio e riutilizzato per coltivazioni agricole in provincia di Novara, in particolare quelle che producono riso poi riacquistato da Nespresso e infine donato al Banco Alimentare della Lombardia e del Lazio.

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