MILANO -Il progetto MUMAC Library di Gruppo Cimbali si è aggiudicato la menzione speciale nell’ambito della quarta edizione del Premio CULTURA + IMPRESA, il più importante appuntamento italiano dedicato alle sponsorizzazioni, alle partnership e alle produzioni d’impresa promosso dal Comitato CULTURA + IMPRESA.

Ecco la trascrizione degli interventi alla consegna del premio al quale sono intervenuti Simona Colombo direttore marketing e comunicazione di Gruppo Cimbali con Barbara Foglia che è la responsabile del Mumac e la curatrice della Library.

Ha detto Francesco Moneta, che è il presidente del Comitato Cultura+impresa: “La consegna del premio ha svelato in dettaglio quelli che sono gli scopi e gli obiettivi del Mumac”.

“Il Mumac è un museo d’impresa che è parte integrata nella divisione marketing e comunicazione di Gruppo Cimbali e quindi il museo della macchina del caffè, portatore di una cultura dell’industrial design e del caffè in generale, è utilizzato dall’azienda per la comunicazione multitarget e multidisciplinare”.

“Un progetto particolarmente efficace che ha portato dei risultati interessanti”.

SIMONA COLOMBO: “Il Mumac, Museo della macchina per il caffè espresso è il museo delle macchine e quindi del design delle macchine create in tutto il mondo da grandissime firme e non solo per tutti gli attori di questo settore. Quindi non è soltanto un museo che parla dei prodotti del Gruppo Cimbali ma parla anche dei nostri concorrenti. È una casa aperta sulla cultura sul disegno sulla creatività sull’innovazione sulla bellezza. Di conseguenza quale miglior strumento migliore per una direzione marketing di un museo, di un luogo fisico, dell’evidenza, dell’esistenza dei propri marchi all’interno di un sistema virtuoso. Il nostro museo è diviso in tre parti che si svolgono attorno alla collezione permanente”.

Ma l’idea del MUMAC a chi è venuta in un’azienda che è alla quarta generazione? In alcuni casi è l’imprenditore in altri il management in altri ancora un operatore culturale che propone uno spunto. Il Mumac come è nato?

SIMONA COLOMBO: “Nel nostro caso l’idea viene dalla Famiglia Cimbali insieme ad un collezionista un pazzo appassionato che da oltre 25 anni raccoglie macchine per il caffè usate in tutto il mondo. Così, per esempio, abbiamo una macchina disegnata da Giò Ponti, la cosiddetta Cornuta, che è un esemplare unico. Ce ne è soltanto un’altra ma appartiene ad una collezione privata e non è visibile al pubblico. Abbiamo visite da tutto il mondo. In questo caso è la lungimiranza di un imprenditore e la follia degli appassionati. Tutto si racchiude nell’amore, nella visione di lasciare e di continuare a ricordare. In primis per i dipendenti e lasciare insieme al territorio un segno di che cosa significhi fare impresa”.

BARBARA FOGLIA: “La Mumac Library, che è l’oggetto del progetto premiato, è la biblioteca storica del caffè ed è la seconda biblioteca per lo meno in Europa se non al mondo per il numero di libri custoditi. Abbiamo ad esempio un volume originale del 1592 dove si parla per la prima volta della pianta del caffè in termini botanici. C’è un’illustrazione di una pianta sul libro che ha per autore Prospero Alpini”.

“Si tratta di un pezzo particolarmente raro. Però poi arriviamo attraverso le 12 categorie nelle quali è suddivisa la biblioteca ad avere libri legati al mondo dell’arte dei caffè storici piuttosto che al mondo dei baristi. Questo perché la biblioteca è un luogo deputato ad accogliere anche i nostri dipendenti, per loro abbiamo disegni storici, brevetti, dai quali prendere spunto per i nuovi prodotti. Abbiamo dei disegni molto belli”.

“Le 12 categorie nelle quali è suddivisa la biblioteca spaziano dai libri antichi a quelli più recenti. Una biblioteca che custodisce al suo interno anche il patrimonio dell’azienda: abbiamo oltre 15.000 documenti ufficiali. E un lavoro in progress. La biblioteca è stata inaugurata lo scorso dicembre, ma il lavoro d’archivio e di raccolta dei documenti continua progressivamente così come la ricerca in tutto il mondo di libri dedicati al caffè. Ricordo che il MUMAC è nato nel 2012 in occasione del centenario della fondazione dell’azienda de La Cimbali: si trova a Binasco alle porte da Milano non lontano da qui”.

“Che la cultura in Italia salvi l’impresa”

Ha concluso BARBARA FOGLIA: “In tempi non sospetti Fëdor Dostoevskij diceva che la bellezza potrà salvare il mondo, vorrei concludere dicendo, nel nostro piccolo, che la cultura in Italia salvi l’impresa”.

Info:

mumac.it